Scopate impossibili
di
ilmaritodicarlotta
genere
tradimenti
Quella fabbrica di componenti elettronici dove tramite un mio amico sono riuscito a farmi assumere. Dopo essermi assicurato una discreta retribuzione, io e Carlotta che avevamo programmi di generare una famiglia, ci siamo sposati. Il nostro sogno vivere insieme, fino ad allora, amanti del sesso oltre ogni misura, ci eravamo arrangiati a praticarlo nei posti a volte impossibili. Infatti subito dopo il primo stipendio abbiamo trovato un appartamentino ammobiliato e senza alcuna cerimonia siamo andati a vivere insieme, con l'aiuto di don Gaetano il parroco della parrocchia che ha provveduto a fare tutte le pratiche abbiamo regolarizzato la nostra posizione.
Carlotta si annoiava a stare in casa tutta la giornata, mi assillava, voleva un lavoro
anche lei. Ho rintracciato Erideo, quel mio amico che mi aveva fatto entrare nella
fabbrica, in pochi giorni ha fatto entrare anche lei. Carlotta aveva una prerogativa, era una delle cose per cui mi ero innamorato di lei, vestiva pochissimo, aveva tutti
i motivi per farlo, era una bella ragazza ed aveva un corpo con tutte le cose al posto giusto. Prima di me era stata con altri, anzi ha messo subito in chiaro che aveva difficoltà ad essere fedele. Dentro di me avevo sempre quella risorsa di non credere a tutto, quindi pensavo "Si può anche soprassedere ad una scopata extra ogni tanto, magari lo fanno tutti senza che si sappia in giro" Carlotta non era l'unica donna che lavorava nella fabbrica ce ne stavano altre undici. E' venuta fuori la voce che una
di queste l'avevano sorpresa a scopare tra gli scaffali con un collega, si faceva
anche il nome, non era Carlotta. Ero tranquillo e convinto che semmai fosse successo sarebbe stata lei ad informarmi. Un gioco sporco, molto sporco, si trattava proprio
di Carlotta ed i compagni di lavoro avevano architettato questa messinscena. Manteneva le promesse Carlotta, scopava anche con i colleghi, con me non era cambiato nulla,
facevamo tutto e di più. Candidamente mi ha confessato che era attratta dalle scopate in posti impensabili come eravamo abituati prima che ci sposassimo, quella fatta tra
gli scaffali l'aveva soddisfatta in modo particolare. Giocoforza ad abituarmi al sistema, c'era sempre un collega che trovava un posto particolare, magari era solo una scusa per scopare in ogni occasione?
Carlotta si annoiava a stare in casa tutta la giornata, mi assillava, voleva un lavoro
anche lei. Ho rintracciato Erideo, quel mio amico che mi aveva fatto entrare nella
fabbrica, in pochi giorni ha fatto entrare anche lei. Carlotta aveva una prerogativa, era una delle cose per cui mi ero innamorato di lei, vestiva pochissimo, aveva tutti
i motivi per farlo, era una bella ragazza ed aveva un corpo con tutte le cose al posto giusto. Prima di me era stata con altri, anzi ha messo subito in chiaro che aveva difficoltà ad essere fedele. Dentro di me avevo sempre quella risorsa di non credere a tutto, quindi pensavo "Si può anche soprassedere ad una scopata extra ogni tanto, magari lo fanno tutti senza che si sappia in giro" Carlotta non era l'unica donna che lavorava nella fabbrica ce ne stavano altre undici. E' venuta fuori la voce che una
di queste l'avevano sorpresa a scopare tra gli scaffali con un collega, si faceva
anche il nome, non era Carlotta. Ero tranquillo e convinto che semmai fosse successo sarebbe stata lei ad informarmi. Un gioco sporco, molto sporco, si trattava proprio
di Carlotta ed i compagni di lavoro avevano architettato questa messinscena. Manteneva le promesse Carlotta, scopava anche con i colleghi, con me non era cambiato nulla,
facevamo tutto e di più. Candidamente mi ha confessato che era attratta dalle scopate in posti impensabili come eravamo abituati prima che ci sposassimo, quella fatta tra
gli scaffali l'aveva soddisfatta in modo particolare. Giocoforza ad abituarmi al sistema, c'era sempre un collega che trovava un posto particolare, magari era solo una scusa per scopare in ogni occasione?
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3.1
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Commenti dei lettori al racconto erotico