Noelle capitolo 9

di
genere
dominazione

Vanessa

A metà luglio Vanessa mi chiama e mi dà appuntamento in centro per un aperitivo. È da prima del mio compleanno che non la vedo, cioè da prima di iniziare questa "cosa" con suo marito. È stata negli Stati Uniti per lavoro. In questi mesi non ho mai pensato a lei, se non di sfuggita, il mio cervello l'ha relegata in un angolo, per me esisteva solo Roman. Non so come farò a guadarla in faccia ma devo andare, non posso negarmi.
Resto agitata tutto il giorno, quando arriva la sera mi trucco con cura e mi vesto elegante. Arrivo al bar in orario ma lei è già seduta, e ha già cominciato a bere. Parecchio. Ci abbracciamo e ordino qualcosa anche io, qualcosa di forte. Non so se è una mia impressione ma mi sembra un pò diversa: chiacchieriamo, mi racconta del suo viaggio, tutto come sempre, ma mi sembra che sia caustica con tutto e con tutti, sembra arrabbiata col mondo. Può essere che sappia qualcosa?
《E al cantiere come va? Ci vai ancora vero?》 Balbetto che sì, che va tutto bene, vado a vedere i lavori e questi continuano come previsto. 《E Roman? Lo vedi? Ci parli? O te lo scopi soltanto?》 Rimango gelata, non riesco a dire niente, neanche a balbettare. Lei si alza per andarsene, 《Vanessa!》 Si ferma, mi guarda due secondi... 《Questa la paghi Noelle!》 Poi prende quello che resta del suo drink, me lo butta in faccia e se ne va.
Sono nel panico! Mentre guido verso casa mi immagino di tutto: mio marito che mi butta fuori di casa, mio marito che mi uccide, mio zio che mi uccide! Quando arrivo è tutto normale, quando entro intravedo Jezabel che mi sorride e Salvatore è di ottimo umore. Facciamo l'amore, due volte! Era da almeno un mese che non mi scopava, un pò perché è continuamente all'estero e un pò per i miei "mal di testa". E scopro che mi piace! Mi piace farlo in modo normale, addirittura banale: io sotto e lui sopra che ansima e spinge. Come una coppia normale.
Al mattino mi sveglio che mio marito è già uscito per prendere l'ennesimo aereo, io mi sento leggera ed euforica, mi guardo allo specchio e mi piaccio, mi trucco... e mi torna in mente Vanessa! Devo andare di corsa a parlare con Roman, non dobbiamo più vederci, deve convincere Vanessa a non dire niente a Salvatore!
Sono al cantiere, spero di trovarlo oggi. Parcheggio, scendo e mi avvio quasi correndo verso il container, apro la porta ed entro: è al buio come sempre, accendo la luce e mi gelo! Un lungo brivido mi percorre tutta la spina dorsale: appeso all'anello sul soffitto c'è un cappio. Da impiccati! Sento il cuore che mi batte forte non so cosa vuole da me... cioè si, lo vedo cosa vuole ma.... ho paura! Cerco di ragionare: Roman non mi ucciderebbe, che motivo avrebbe? Se scomparissi ci sarebbero delle ricerche, rischierebbe di perdere tutto. E soprattutto poi perderebbe il suo giocattolino, dove la trova una come me? No, è uno dei suoi giochi perversi... dei nostri giochi perversi! Ma lo stesso non voglio spingermi così in là, questo è pericoloso! Santo cielo cosa sto pensando?? Sono venuta per chiudere, non per "giocare"... ma questo.... mi riporta a lui... vedo la sua faccia, sento il suo odore... no! Salvatore, devo tornare da lui! Oggi non c'è, è all'estero, ieri mi ha scopata due volte per questo motivo.... no! Se continuo con Roman prima o poi Vanessa parlerà con mio marito e allora che farò? No, mi siedo e lo aspetto. ... il cappio.... e poi adesso è pericoloso! Il suo odore... mi sembra di sentirlo... sono bagnata, ho voglia, muoio dalla voglia! Sento le mutandine bagnate appiccicarsi alla vulva, le strofino con un dito... Dio mio! Ma devo resistere! Non posso cedere... mi alzo, mi muovo... è inutile, non ce la faccio, so benissimo che prima o poi la mia perversione avrà il sopravvento, mi arrendo e mi abbandono a me stessa... e a lui!
Mi guardo intorno: come al solito sulla sedia ci sono i "vestiti" che devo indossare, e sulla scrivania la peretta, ma non è la stessa di sempre: questa è parecchio più grande, anche il beccuccio è piu grosso. E alla parete c'è uno specchio, è nuovo. Bello, ha buon gusto il porco. E mi pare anche di sentire un leggero profumo, un buon profumo, floreale, viene dai vestiti.
Mi spoglio con calma, sistemo i miei vestiti piegati sulla spalliera della sedia; mi guardo allo specchio: è eccitante vedermi completamente nuda e indifesa in quest'ambiente ostile. Prendo la peretta, la guardo, attaccato al beccuccio c'è un biglietto con scritto il numero 3, vuole che me ne faccia 3. Sopra il palloncino c'è stampata una scritta sbiadita, riconosco solo la parola suino.... Sembra uno strumento per veterinari! Va bene, sono una scrofa... d'altronde lui è un maiale! Il problema è che il beccuccio, oltre che visibilmente più grosso, è ruvido! Come se fosse stato raschiato con una lima... bastardo! Prendo il tubetto di olio di vasellina dalla borsetta, vado nel bagno e.... ha lasciato un messaggio scritto sullo specchio, con un rossetto: "niente olio". Merda! Dovrei andarmene, oggi non promette niente di buono, è evidente che vuol farmi male... ma sono già al lavandino. Mentre sto riempiendo la peretta mi accorgo che c'è una piccola telecamera fissata alla parete, puntata sul gabinetto. Sopra c'è scritto "sorridi". Figlio di puttana, vuole riprendermi mentre mi faccio il clistere! Aspetta.... corro di là e scorro tutta la stanza con lo sguardo: ci sono 4 telecamere, una ad ogni angolo del soffitto! E magari ce ne sono altre nascoste! Ho il cuore a mille, il respiro pesante, ma non riesco, non ci riesco! Non ce la faccio a lasciare, sono troppo invischiata in questa rete, mi possiede! Torno in bagno, furiosa ma rassegnata. La peretta è piena, mi accuccio sul gabinetto, e la infilo dentro con estrema delicatezza. Ma non basta, sento che mi graffia, Dio mi fa male! So che devo infilarla fino in fondo, l'ultima parte è la peggiore. Quando finalmente è in fondo premo con forza sul palloncino, sento l'intestino che si riempie. Ora devo toglierla, voglio fare piano ma adesso l'acqua preme per uscirmi fuori, cerco di trattenerla ma ho il beccuccio dentro, mi tiene l'ano aperto, non ci riesco: mi esce la peretta insieme all'acqua e a tutto ciò che c'è nel mio intestino. Sulla mia mano. E poi cade nel cesso. E mi brucia il culo cazzo! Mi siedo e cerco di calmarmi. Mi alzo, mi lavo le mani, prendo la peretta dal cesso, mi rilavo le mani e lavo anche la peretta. Ancora due....
Dopo una quindicina di minuti ho finito, sono seduta sul gabinetto, il retto è pulitissimo e l'ano brucia tremendamente. E sto piangendo, per il dolore e per lo schifo di me stessa.... guardo la telecamera, mi starà vedendo? Sono un porno su una TV a pagamento? No anzi, io sono gratis. Mi svuoto la vescica, anche se non servirà, ultimamente non mi ha più concesso l'orgasmo. Mi alzo e, camminando lentamente, vado di là. Il cappio mi dà di nuovo i brividi. Guardo i "vestiti" che devo indossare, stavolta c'è un tocco di eleganza insolito: le scarpe sono bellissime, bordeaux scuro, da sera, tacco esagerato; il corsetto è di pelle, sempre bordeaux, morbido al tatto. Un paio di mutandine, accidenti, di seta! Non ha badato a spese il porco... sono morbidissime, me le passo sul viso, sulle labbra; vedo che hanno dei piccoli gancetti per toglierle. Il reggiseno non c'è, peccato. Di fianco ci sono gli accessori, questi sono tutti neri: la benda, imbottita, molto morbida anche questa. La pallina è leggermente piu grande, senza buchi, con i laccetti di pelle. Il collare, immancabile, ma questa volta è di pelle, con cuciti quelli che sembrano.... Swarowsky! È un collare più da gatta che da cagna, che sia un complimento? Le manette sono 3, un paio per legarmi le mani dietro la schiena e due per le caviglie da fissare agli anelli, ormai lo so bene. Ma queste sono diverse dalle solite, hanno uno strato di pelle all'interno perché non facciano male. Infine le pinzette per i capezzoli, coi pesi attaccati a due catenelle. Strano di solito me le mette lui dopo.... osservo le pinze, i denti sono più lunghi e più appuntiti, faranno sicuramente molto più male.
Mi prendo tutto il tempo che voglio per vestirmi, finché lui non c'è, sono la regina. Le mutandine sono fantastiche, la sensazione sulla pelle è..... eccitante! Mi sfioro un pochino, ma senza esagerare, so che non ho il permesso. Adesso il corsetto, scorre che è una meraviglia ma è molto stretto, fatico a respirare; poi le scarpe, il collare e la pallina. Mi guardo allo specchio grande, e quello che vedo mi eccita un sacco! Riprendo a toccarmi guardandomi, e stavolta fermarmi è molto più difficile.
Va bene, mancano solo le manette, la benda e le pinze. Guardo il cappio: è all'altezza esatta del mio collo se indosso i tacchi, che sono alti. Ho paura di cadere e impiccarmi da sola. Prendo il telefono dalla borsetta per vedere l'ora: sono le 9 e mezza, lui non arriva mai dopo le 10. Mezz'ora ferma sui tacchi posso resistere benissimo. Mi metto in posizione, le manette alle caviglie fissate agli anelli e le chiudo, metto una manetta a un polso, fisso le pinze ai capezzoli. Fanno un male cane, i pesi sono attaccati a delle catenelle lunghe 20 cm che dondolano. Devo cercare di muovermi il meno possibile. Adesso il cappio, infilo la testa e lo stringo quanto basta per non poter uscire senza mani. Metto la benda, fissando i lacci sotto i capelli, come piace a lui. Adesso le manette.
Esito, so che quando le avrò chiuse dietro la schiena (ormai sono bravissima in questo, una delle prime cose che mi ha fatto imparare a suon di sberle), non avrò scampo, non potrò togliermi il cappio e sarò alla sua mercé. Sono terrorizzata, ma alla fine, col cuore a mille, mi decido e lo faccio. È il punto di non ritorno!
Va bene adesso sono in posizione e aspetto, tra poco arriverà. ..... piano piano i pesi attaccati ai capezzoli smettono di dondolare, ed è un sollievo. ... questa pallina è più grande e quindi sbavo di piu, ho già tutti i seni bagnati. .....ma dov'è? .... adesso i capezzoli fanno proprio male... diavolo sembra passato un sacco di tempo. ..... inizio ad aver paura..... per calmarmi penso a Roman, no, anzi meglio al suo pene enorme e umido, immagino di prenderlo in bocca, di leccarlo.... ho le mutandine completamente bagnate... Dio mio Roman, dove sei? Vieni a scoparmi! .... attesa..... mi fanno male le caviglie e devo fare di nuovo pipì, com'è possibile, l'ho fatta da poco.... i seni sono fradici di saliva. .....ho paura.... le dieci devono essere passate, perché non viene?... paura... cazzo le caviglie, ma quant'è che sono ferma in piedi? ..... ho paura! Sto ansimando e il cuore mi batte forte. Muovo un poco i piedi, ma adesso il pavimento è bagnato della mia saliva, rischio di scivol.... CAZZO! Cazzo cazzo cazzo cazzo!!!! Sono scivolata, mi si è girata una caviglia e all'ultimo, non so come, sono riuscita a rimettermi dritta. Ma adesso la caviglia mi fa malissimo e il cappio si è stretto, mi stringe la gola. E i pesi attaccati ai capezzoli hanno ripreso a dondolare, me li sento strappare! Adesso sono proprio terrorizzata, non riesco a smettere di ansimare! Devo calmarmi, se vado in panico è finita! .... ancora non arriva.... la sirena del pranzo del cantiere! Vuol dire che è già mezzogiorno! Dio mio ma dov'è?? .... sto piangendo....
LA PORTA! Ho sentito la maniglia, si è aperta la porta, è arrivato Roman, Dio ti ringrazio!
Ma non sono le scarpe di Roman, sono scarpe femminili, col tacco! Maruska? No lei usa sempre quelle da ginnastica... si avvicina. Un momento! Questo profumo... 《Ciao Noelle》 Vanessa!!! Vado nel panico, questa mi ammazza veramente!
Cerco di parlare, di spiegare, di chiedere perdono, ma con questa maledetta palla mi esce solo un mugolio indistinto, quindi smetto e ascolto, cerco di capire dov'è. La sento alla mia sinistra, vicino alla scrivania: 《come stai Noelle? Ti sono mancata?》 Cosa fa? Fruscio di vestiti, come se si stesse spogliando. 《Tu sì che mi sei mancata....》 Sento che si avvicina, sento il suo profumo più forte; assurdamente mi ritrovo a pensare che mi piace il suo profumo.... adesso è di fianco a me, mi respira sulla guancia. 《Mi manchi Noelle》 e mi dà un bacino, sulla mascella. E un altro, sul mento. E uno sullo zigomo. E sulla fronte. Sulla punta del naso. Improvvisamente penso a Vanessa non più come amica ma come donna! Mi sto bagnando ancora! Cosa mi succede? Perché.... oddio mi tocca le mutandine con le dita! 《Sei bagnata Noelle! Birichina!》poi mi abbraccia e mi bacia le labbra e la pallina che ho in bocca. Mi lecca la saliva che mi cola fuori. È nuda! Sento il suo corpo a contatto col mio, il seno, le braccia le gambe. Mi fa male per le pinze ai capezzoli, ma la sensazione del suo seno contro il mio è fantastica! Inizio a tremare di eccitazione, vorrei poterla baciare. Si stacca. Di nuovo le sue dita tra le mie gambe, le muove piano, ormai le mutandine sono fradice, me le strofina. Poi si abbassa e me le bacia, le lecca, le bacia ancora. Sto fremendo! Adesso le slaccia e me le toglie. Si avvicina... MMMM sento la sua lingua, me la sta passando piano nella fessura! 《Noelle, sul serio, calmati, stai sporcando tutto il pavimento!》 E ride, con quella sua risata cristallina! Si rialza, mi abbraccia stretta e mi mette le mani sui glutei, me li stringe, li carezza, e intanto spinge il pube contro il mio. Sento la sua peluria sul mio sesso, vorrei muovermi anche io ma rischio di cadere, è una tortura! 《Voglio far l'amore con te Noelle, ti desidero!》 E si stacca, sento che si allontana. Mugolo disperatamente, la voglio su di me, st... MMMNNGGG! Mi strappa la pinza dal capezzolo sinistro! Il male è atroce, quasi cado dai tacchi. 《Fa male eh?》 Strappa l'altra, e adesso è anche peggio! 《Ti avevo detto che te l'avrei fatta pagare...》 Adesso è di nuovo vicina, mi sussurra nell'orecchio: 《un uccellone mi ha detto che quando hai un'orgasmo ti cedono le gambe e fai pipì.... proviamo?》 Sono di nuovo terrorizzata, se vengo mi impicco, adesso ho la certezza che vuole uccidermi! Scoppio a piangere, mugolo e faccio segno di no con la testa, disperata. Si abbassa. Mi sfiora i fianchi con le unghie facendomi venire i brividi, sento la vagina che pulsa, si apre in attesa, sto letteralmente colando. 《mmmm tutto questo ben di Dio sprecato....》 e si attacca con la bocca alla fessura! Succhia e lecca e bacia e io sto impazzendo! Faccio segno di no con la testa, mugolo disperatamente, cerco di resistere ma è inutile, lo sento che arriva, sta arrivando.... All'improvviso, senza neanche smettere di leccarmi, Vanessa mi infila violentemente un dito nel culo, le escoriazioni esplodono e io urlo per il dolore atroce! Poi lo rigira dentro procurandomi altre fitte devastanti e lo toglie. Sono passata dal paradiso all'inferno in una frazione di secondo, l'orgasmo non è neanche più un ricordo. Sono ancora viva, ma dolorante. Non so neanche più dov'è Vanessa.... eccola, mi fa scorrere un dito lungo tutto il naso, me lo passa sulle labbra. Anche con la pallina sento sapore di sangue, dev'essere del mio culo. È all'orecchio, sussurra: 《Noelle ti desidero.... voglio farti godere, voglio sentirti godere... ma se vieni ti impicchi... come facciamo? Mmmmm io un'idea ce l'avrei ma mi sa che non ti piace.... 》 e sento che si allontana, si siede sulla sedia di Roman. Deve aver preso il telefono, sento il ticchettio dei tasti, sta scrivendo qualcosa. Posa il telefono e si accende una sigaretta. Non dice niente, aspetta, e io con lei; intanto penso a come ho trovato il container oggi, ai "vestiti" diversi.... ecco perché quella raffinatezza, è stata lei! Adesso la sento muoversi, il respiro è più forte, ansima... si sta masturbando! Geme forte e si ferma, dev'essere venuta. Aspettiamo ancora un pò e si apre la porta.
Sento passi pesanti e puzza di sudore: dev'essere Roman, ma non dice niente. Sento Vanessa alzarsi e sento che parla piano con l'uomo, ma non distinguo cosa si dicono. Adesso lui si avvicina, si mette dietro di me: 《Ciao francesina》. Ho paura, non so cosa vogliono fare. Sento che lui si slaccia i pantaloni, li tira giù....ecco, il rumore è inconfondibile, si sta facendo una sega! Adesso arriva anche Vanessa:《tesoro tu hai un bisogno assoluto di un orgasmo, ma noi non vogliamo che ti impicchi, quindi il tuo caro Roman ti sosterrà in modo che tu possa restare in piedi, mentre io ti porterò a visitare le stelle.....》 ma perché non mi tolgono semplicemente sto cap.... OOOOOOOOH ha ripreso a leccarmi, Dio mio sì Vanessa, si! Ma adesso sento lui che si appoggia, LO appoggia... al mio ano deturpato! No per favore no vi prego non resisto fa malissimo..... ed entra! Con una serie di spinte, molto forti, violente, tenendomi per la vita, mi solleva letteralmente da terra, per quanto lo consentono le caviglie fissate agli anelli. Il dolore è devastante, ma allo stesso tempo quello che Vanessa mi sta facendo con la lingua, le labbra e le dita è meraviglioso.... e io vado fuori di testa: urlo, sbavo, mi contorco, e dopo pochi minuti, ho un orgasmo improvviso e fortissimo, e prima ancora che finisca spruzzo un getto di pipì in faccia a Vanessa, poi subito un altro orgasmo e di nuovo pipì, e continuo ancora, Vanessa non smette di leccarmi nonostante le stia pisciando addosso e Roman continua a sfondarmi senza pietà.
Si fermano nello stesso momento e io non sento più le gambe, ma non crollo per terra perché sono letteralmente impalata. Vanessa mi lascia la passera e sale su, mi infila un dito in bocca e mi toglie la pallina, ma non riesco a dire niente, sto rantolando, e allora mi bacia, un bacio profondo, appassionato e non resisto più, mi sto dimenando sul cazzo di Roman, voglio liberarmi, voglio abbracciarla e fare l'amore.....
Il mio muovermi porta Roman a sborrarmi dentro, quindi mi toglie il cappio e mi lascia andare. Crollo a terra, a faccia in giù, sui seni martoriati, il dolore tremendo mi dà la forza per girarmi su un fianco ma non riesco a muovermi di più. Riprendo a respirare. Qualcuno apre le manette, sia alle mani che alle caviglie, ma ho le braccia anchilosate e non riesco a muoverle, poi mi girano supina, sto ansimando. Debolmente chiedo: 《Vanessa... dove sei... 》 sento che si accuccia di fianco a me, mi toglie la benda. La guardo, è bellissima, un angelo! Faccio per parlare ma mi mette un dito sulla bocca e poi mi dà un altro bacio, lungo, bello! E poi, senza motivo, mi prende i capezzoli e me li torce, io urlo ma lei continua. Finalmente, dopo un eternità, me li lascia, si alza e va in bagno. Sento che si lava, ci mette parecchio. Roman non c'è, dev'essere andato via. Vanessa ha finito e torna. Mi guarda. Va alla scrivania e scrive qualcosa su un pezzo di carta, e me lo mette nel corsetto. Poi, mentre si veste: 《Da questo momento sei la mia schiava, qui al cantiere non metterai più piede. Verrai all'indirizzo che ti ho scritto, ma solo quando sarai convocata. Roman lo vedrai solo se e quando sarò io a volerlo e solo per fare quello che dirò io. Potrai continuare a darmi del tu ma mi aspetto un atteggiamento molto rispettoso... anzi, servile. Quando sarai convocata ti dovrai vestire come ti dirò io e comunque dovrai obbedirmi in tutto, anche se non siamo insieme. Scoprirai che se ti comporti bene sarò una padrona meravigliosa, se disobbedisci... bè hai visto di cosa sono capace!》 Io sono annichilita, non posso rispondere, mi limito ad annuire a tutto quello che dice. Già l'adoro! Non vedo l'ora di essere la sua schiava!
Vanessa ha finito di vestirsi, mi butta il telefono sulla pancia: 《chiama quella negretta che ti porti sempre appresso, non sei ingrado di tornare a casa da sola. E falle pulire tutto per bene!... e ricordati, quando sei da me non voglio vederla!》
Resto da sola, mi riposo un poco. Il dolore è concentrato ai seni e al culo. E alla caviglia, mi sa che ho preso una storta. E credo di avere anche qualcosa al collo.... chiamo Jezabel, dovrà salvarmi per l'ennesima volta....
Quando Jez arriva, mi guarda, si guarda intorno e subito: 《Vanessa! Stai con lei adesso! Lo sapevo che prima o poi...》 non so da cosa l'ha capito, vorrei negare ma sarebbe inutile. Mi lascio fare come sempre, ma stavolta Jezabel è più brusca del solito. Quando mi porta a casa mi rattoppa al meglio ma a sera se ne va, anche se sa che Salvatore è via.
Non voglio perderla....
scritto il
2024-08-17
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