Elisa ed Edo 1 parte

di
genere
bisex

Ero rientrato a casa da una trasferta di lavoro. Abito in periferia di un paesino a una ventina di km di una grossa città della Lombardia. Quando avevo comprato lo stabile era un fienile diroccato, ne è venuta una bella villetta aveva un grande soggiorno la cucina garage e bagno a piano terra. Al primo piano 2 camere uno studio ed il bagno. Ma quello di cui andavo fiero era il giardino di 500mq dove in mezzo spiccava una bella piscina 8x4. Eravamo ai primi di agosto, tra pochi giorni ami avrebbe raggiunto Maira l’amica con cui ci frequentavamo, avremmo passato agosto a casa a goderci la piscina, per divertirci lei aveva invitato varie coppie amiche e trasgressive come noi.
Io sono Alberto ho un buon impiego e posso vivere agiatamente, ho 42 anni sono alto 1.76 e peso 80 chili, dicono che sia un bell’uomo, ho sempre avuto successo con le donne anche perché pur non essendo super dotato, a detta delle donne ho un’ottima dotazione, in più, cosa che mi viene naturale, riesco a sborrare quando lo decido io, raramente ho trovato donne con cui non sono riuscito a controllarmi. Maira ha 47 anni 5 più di me, ormi ci frequentiamo da un paio di anni, separata da una decina ha 2 figli grandi Gianni 25 ed Elisa 23 (sposata giovanissima perché rimasta incinta ed adesso separata con un bambino di 5 anni. Maira è una bellissima figa, Bionda occhi azzurri, formosa ma non grassa una 4 di seno ed un culo favoloso che adora farsi scopare, godendo anche analmente.
Avevo messo l’auto in garage, il prato aveva bisogno di essere falciato, lo avrei fatto l’indomani, Maira non sarebbe arrivata prima di un paio di giorni. Avevo fatto una doccia, dopo cena che mi era fatto portare a domicilio, poi mi ero sdraiato sul divano a guardare la tv, ma la stanchezza aveva avuto il sopravvento e mi ero addormentato. Mi ero svegliato perché avevo sentito dei rumori e delle voci. In effetti dall’esterno si sentivano provenire delle voci. In passato avevano rubato in casa, adesso visto che era da quasi un mese che mancavo forse dei ladri venivano a rubare. Avevo guardato l’orologio, era quasi mezzanotte ero salito in camera e dal comodino avevo preso la pistola regolarmente denunciata, poi avevo socchiuso la finestra e sbirciato fuori. Dentro la piscina c’erano 2 persone che stavano facendo il bagno, per fortuna non erano rapinatori, in ogni caso avevo deciso di intervenire ed ero sceso con la pistola in pugno.
Dopo essere uscito da casa, nascondendomi dietro i cespugli mi ero avvicinato di nascosto. Quando era a distanza di non piedi 3 metri nascosto dietro un cespuglio li avevo notati bene. Erano un ragazzo ed una ragazza, erano usciti dalla piscina e si erano sdraiati sul letto del gazebo e stavano scopando. Erano molto giovani, i loro vestiti erano vicini, li avevo presi di nascosto senza farmi accorgere. Nella tasca dei pantaloni del ragazzo c’era portafoglio con patente, aveva 19anni ed era del paese vicino. Nella borsetta della ragazza avevo trovato l’abbonamento al pullman, lei di anni ne aveva 22 ed era sempre dello stesso paese. Avevo meso i documenti nella tasca dell’accappatoio e poi avevo deciso di intervenire. I due scopavano come ricci ma al buio non potevo vedere bene.
Accanto al gazebo c’era l’interruttore sia per le luci della piscina che per luce esterna ed in più c’era presa per il frigobar che tenevamo accanto al gazebo. Erano troppo impegnati per accorgersi di me, ero anche scalzo, furtivamente mi ero avvicinato all’interruttore e puntando la pistola aveva fatto scattare l’interruttore che aveva illuminato a giorno ed allo stesso tempo avevo urlato
- Che minchia state a fare? Questa è proprietà privata.
Il ragazzo aveva fatto uno balzo, tutte e due erano rimasti a bocca aperta, poi vedendomi con la pistola in mano il ragazzo si era messo a tremare, il cazzo gli si era ammosciato di colpo.
- Lo sapete che potrei denunciarvi anche per le rapine che ho subito in passato? Chi vi ha autorizzato ad entrare questa è proprietà privata.
Mentre parlavo mi ero avvicinato, la ragazza era rimasta seduta sul letto, era formosa ma carina, non dimostrava affatto gli anni che aveva al massimo avrei detto 17. Il ragazzo era magrolino ed era bianco cadaverico, era molto impaurito. A parlare era stata la ragazza più sicura di sé
- Non abbiamo fatto nulla di male. Sapevamo he qui c’era la piscina e visto il caldo che fa in questi giorni e ce la casa era disabitata siamo venuti un paio di volte a fare il bagno.
- Mi sembra che non vi siate limitati solo a fare il bagno. Stavate scopando sul letto dove io e la mia compagna ci rilassiamo. Ci sborravate sopra e non credo lavaste lenzuola.
Nel frattempo, avevo messo la pistola nella tasca dell’accappatoio che si era aperto, sotto ero nudo ed adesso la ragazza guardava il mio cazzo che, anche se moscio era il doppio di quello del ragazzo, che aveva preso coraggio si era seduto sul letto ma non spiccicava parola. La ragazza aveva iniziato a sorridermi spostando gli occhi dal mio volto al mio cazzo poi guardandomi aveva detto
- Lo sappiamo che abbiamo sbagliato ma ci volevamo divertire. Non ci denunci finiremmo nei casini, chi glielo va a spiegare a nostri genitori. Cerchi di essere comprensivo, se vuole divertirsi anche lei per me non è un problema. Vero Edo che non avreste nulla in contrario?
Il ragazzo guardandomi, con voce un po' impastata aveva aggiunto.
- Se lei vuole potete divertirvi. Io resto a guardarvi mica è prima volta che ci succede.
Non gli avevo risposto, la situazione mi eccitava. La ragazza era giovane e sembrava esperta, il ragazzo aveva detto che non era la prima volta, non avevo detto nulla avevo fatto solo 2 passi in avanti. La ragazza aveva capito subito, si era seduta sul bordo del letto con gambe penzoloni, aveva afferrato il mio cazzo, lo aveva menato un paio di volte poi lo aveva preso in bocca. Aveva iniziato a succhiarlo, niente a che vedere con i fantastici pompini che faceva Maira, ma ugualmente eccitante. Il cazzo mi era venuto duro, adesso lo guardava anche il ragazzo, la sua espressione era di sorpresa e di invidia. Vedere la sua ragazza che mi spompinava lo aveva fatto eccitare ed aveva iniziato a toccarselo. La ragazza quando aveva sentito il mio cazzo bello duro mi aveva detto?
- Vuoi scoparmi? Mettimelo dentro?
- Hai tanta fretta? Non vuoi divertirti un po'?
- Sono già eccitata lo voglio sentire dentro.
L’avevo fatta sdraiare sempre restando al bordo, il letto era ad altezza giusta, potevo scoparla restando in piedi. Gli avevo fatto alzare le gambe, ed il cazzo era scivolato dentro facilmente. Avea emesso un gemito di piacere che si ripeteva ad ogni affondo. Il ragazzo adesso se lo menava con più vigore, non staccava gli occhi al mio cazzo che entrava d usciva dalla figa. La ragazza aveva avuto un primo orgasmo ed a quel punto rivolta al ragazzo gli aveva detto
- Edo, guarda bene come mi scopa il signore. Impara. Mamma mia che bello.
Avevo guardato il ragazzo, adesso si menava il cazzo in modo forsennato, guardandolo da vicino non era così piccolo come sembrava, ma se avesse continuato così, presto avrebbe goduto
- Avvicinati, non godere subito. Daglielo in bocca
Adesso il ragazzo era vicinissimo a me, aveva infilato il cazzo in bocca alla ragazza che fra un sospiro e l’altro succhiava. Avendolo vicino avevo osservato il ragazzo, avevo un bel culo che mi arrapava, gli avevo fatto una carezza sulla schiena, mi aveva guardato. Quando la mia mano era scesa al suo culo il suo sguardo era di timore ed eccitazione, gli avevo sorriso
- Tranquillo, pensa solo a godere non evi aver timore.
Con lo sguardo mi aveva fatto cenno verso la ragazza, il suo timore non era che io fossi interessato al suo culo, il timore era che la ragazza lo scoprisse. Eravamo vicinissimi, mi ero piegato verso di lui e gli avevo sussurrato all’orecchio
- Resta tranquillo nella posizione in cui siamo non può vedere. Rilassati.
Alla fine, gli avevo dato una leccata sul collo, lo avevo sentito rabbrividire. Per un attimo avevo sfilato il mio cazzo dalla figa della ragazza e lo avevo invitato ad osservarlo, poi avevo bagnato le mie dita nella figa della ragazza e glielo avevo messo di nuovo dentro. Con la mano ero andato subito al suo culo, gli avevo sfiorato il buchetto e poi a avevo spinto un dito dentro. Lui per un attimo si era irrigidito, gli avevo sussurrato di rilassarsi, poi lentamente avevi iniziato a scoparlo con il dito medio nel culo.
La ragazza continuava a godere e mi incitava a sborrargli dentro, anche il ragazzo era eccitatissimo e quando mi ero accorto che stava per venire mi ero avvicinato e gli avevo infilato la lingua nell’orecchio, aveva sborrato in bocca alla ragazza mentre io gli sborravo in figa.
- Cazzo questa sì che è stata una scopata. Mi avete fatto godere un sacco.
La ragazza si era lavata nella doccia esterna, poi si erano rivestiti, era giunto l’orario per andare via. Erano davanti a me a chiedere documenti, io avevo dato il suo alla ragazza e detto a lui:
- Lei ha pagato pegno. Tu se vuoi patente, torna domani a tagliare l’erba del giardino.
- Se vuoi posso venire anche io domani, così mentre lui taglia erba ci divertiamo.
- A tagliare erba basta una oretta poi ho impegno. Dammi tuo numero telefono ed un giorno di questi ti chiamo sicuramente.
Elisa ed Edo come avevano detto di chiamarsi, erano andati a casa ed io ero ritornato a letto.
Il giorno dopo, subito dopo pranzo era arrivato Edo, gli avevo aperto la casetta degli attrezzi e lui, presa falciatrice aveva iniziato a tagliare l’erba. Io mi ero sdraiato sul lettino a leggere. Edo si era spogliato rimanendo solo in costume e scarponcini, io sdraiato sul lettino sorseggiavo una birra ma i miei occhi erano fissi sul suo culetto. M’eccitava da matti, avrei fatto di tutto per incularmelo. Ci aveva impiegato molto meno di 1 ora a finire, aveva sistemato la falciatrice e si era avvicinato. Era sudato, lo avevo invitato fare una doccia poi venire a bere una birra insieme. Mentre era sotto la doccia, io avevo sfilato il mio costume rimanendo nudo. Da sotto la doccia avevo notato che mi spiava, come la sera prima, sembrava affascinato dal mio cazzo. Dopo la doccia lo avevo invitato a sdraiarsi accanto a me e gli avevo passato una birra fresca presa dal frigo bar.
- Ieri sera mi sono accorto che guardavi spesso il mio cazzo. Dimmi la verità, ti piace?
- Non è quello. Non ne avevo mai visto uno dal vivo, solo il mio. Avevo visto filmati.
- I filmati erano solo fra uomini o anche con donne.
- Di tutti i tipi, ogni tanto mi piace guardare filmati porno mi eccita.
- Ti eccita molto edere 2 uomini che scopano? Ti piacerebbe provare?
Edo era diventato rosso, impacciato, cercava di non guardarmi né di guardare il mio cazzo. Lo avevo spinto a sdraiarsi, tremava. Gli avevo preso una mano e l’avevo portata sul mio cazzo, lo aveva afferrato ma restava immobile. Quando avevo iniziato a baciarlo sul collo, lui cogliendomi di sorpresa mi aveva dato un bacio in bocca. Per me non era la prima volta e lo avevo assecondato, contemporaneamente la sua mano aveva iniziato a segarmi, era impacciato si notava che forse era la prima volta, quando gli avevo spinto, forzandola, la testa verso l mio cazzo, era rimasto a lungo restio, poi alla fine lo avevo convinto a prenderlo in bocca. Con il pompino avevo avuto la certezza che era la sua prima esperienza. Lo avevo fatto inginocchiare di lato, volevo farlo eccitare bene, gli avevo preso il suo cazzo in mano, era eccitato. Forse in cuor suo sperava che Anche io glielo prendessi in bocca, ma non era mia intenzione farlo, non mi piaceva. Avevo allungato la mano sul tavolino accanto al letto dove avevo preparato del gel anestetizzante, avevo iniziato a spalmarglielo sul buco del culo, lui aveva avuto uno scarto poi mi aveva guardato e detto:
- Cosa è? Vaselina? Non voglio, non l’ho mai fatto ho paura che faccia male.
- Non è vaselina ma un gel anestetizzante, non sentirai nessun dolore.
- Ma io non voglio, non l’ho mai fatto.
- Dai tranquillo vedrai che ti piacerà. Se non ti piace o fa male lo tolgo subito.
- Proviamo, ma se fa male lo togli. Ma devi promettere di non dire nulla ad Elisa.
Forse ricordando i filmati che aveva visto, si era messo carponi sul letto a pecorina. Quando l’avevo invitato a stendersi su un fianco ea sorpreso, non capiva come l’avrei preso. Gli avevo fatto alzare una gamba sulle mie poi gli avevo appoggiato il cazzo sul buco del culo. Avevo forzato lentamente e la cappella gli era entrata. Grazie al gel non aveva sentito dolore. Solo quando gli era entrato tutto lo aveva sentito la parte iniziale del suo culetto era anestetizzato
- Lo senti? Fa male? Ti piace?
- Lo sento dentro, non fa male è una sensazione strana ma piacevole.
Avevo iniziato a pomparlo lentamente, aumentando i colpi, aveva avuto i primi gemiti di piacere che man mano aumentavano. Quando avevo allungato la amano e gli avevo afferrato il cazzo iniziando a segarlo, i gemiti di piacere erano aumentati, poi ad un certo punto aveva detto
- E’ bellissimo, mi piace, continua sto quasi per sborrare. Fottimi il culo mi piace.
Aveva sborrato prima di me, avevo sentito il calore della sua sborra sua mia mano. Aveva urlato di piacere quando i miei schizzi gli avevano riempito il buco del culo. Glielo avevo tenuto dentro fino a quando non si era ammosciato ed uscito fuori. Lu aveva messo una mano sul culo, poi era andato alla doccia a lavarsi. Lo avevo seguito, aveva lavato anche il mio cazzo oi mi aveva raggiunto al gazebo e si era steso accanto a me. Eravamo rimasti un po' in silenzio poi lui mi aveva detto.
- Mi prometti che resterà un nostro segreto? E che Elisa non viene a saperlo?
- Stai tranquillo. Hai visto che gli ho detto di non venire. Io oggi volevo solo te e se vorrai, quando ti va veni tu da solo e ci divertiamo.
Non aveva detto nulla, ma sembrava sodisfatto. Aveva appoggiato il suo capo sul mio petto, la sua mano era scesa al mio cazzo, lo accarezzava, poi aveva iniziato a succhiarmi i capezzoli, non era esperto ma iniziavo a eccitarmi di nuovo, lo sentiva, a quel punto lo aveva preso di nuovo in bocca, era bastato poco per farmelo diventare duro di nuovo. Lo avevo fatto stendere sul bordo del letto, gli avevo fatto appoggiare le gambe sulle mie spalle, stavolta ero scivolato dentro il suo culo con facilità. Una volta che ero dentro, mi ero steso sopra di lui, lo avevo invitato ad allacciare le sue gambe dietro le mie spalle. Quando mi ero steso sopra di lui a scoparlo come se scopassi una donna, mi aveva abbracciato stretto ed iniziato a baciarmi sentivo il suo cazzo che premeva sulla mi pancia, lo avevo scopato lentamente e quando gli avevo sborrato nel culo avevo sentito i suoi schizzi sulla mia pancia.
- Non avevo mai visto 2 uomini scopare in questa posizione. E’ stato bellissimo. Mi sentivo come se fossi una donna.
- Certo, ti faro diventare donna. La mia puttanella.
- Mi piacerebbe molto. Come mi piacerebbe vederti spesso.
- Quando hai voglia di essere scopato basta che mi telefoni. Se sono libero potrai venire. Tra un paio di giorni arriva la mia compagna, se ti va di venire anche quando c’è lei puoi. Non è la prima volta che con lei, lo facciamo con un ragazzo.
- Forse per la prima volta meglio che veniamo anche con Elisa, poi decidiamo.
La sera avevo telefonato a Maira raccontandogli tutto. Lei si era eccitata tantissimo e m chiedeva se ci fosse la possibilità, quando dopo un paio giorni fosse arrivata, di invitare i due ragazzi, alla mia risposta affermativa era andata su di giri, anche perché dall’ultima volta che ci eravamo visti era passato quasi un mese, e la sua voglia di sesso trasgressivo era molto aumentata.
Erano passati 2 giorni, ero uscito a fare delle commissioni, al mio ritorno a casa, con mia grande sorpresa nel viale avevo visto l’auto di Maira. La aspettavo per l fine settimana invece era arrivata prima. Aveva le chiavi ed era potuta entrare, voleva farmi sorpresa. La sua valigia era n soggiorno, sul divano c’erano i suoi vestiti. Aveo sbirciato fuori, lei era sdraiata nel gazebo a bordo piscina, sicuramente nuda. Mi ero spogliato ed avevo cercato di raggiungerla senza farmi sentire. Quando ero a 2 metri da lei, avevo capito perché non mi aveva sentito arrivare, era intenta a masturbarsi, aveva gli occhi socchiusi e continuava a gemere mentre la sua mano aumentava la velocita. Forse percependo la mia presenza, aveva aperto gli occhi, appena mi aveva visto subito aveva detto:
- Sbrigati a scoparmi, ho voglia di cazzo altrimenti esco e mi scopo il primo che incontro.
Mi ero piegato a leccargli la figa, ma non aveva voluto, era il cazzo che voleva mi aveva tirato su e lo aveva voluto subito dentro, era bagnatissima e conoscendola avrebbe goduto presto
- Dai porco sbattimi. Ti sei scopato i due ragazzini? Voglio scoparmeli anche io. Come sono?
- Sono inesperti ma lei è gran troietta, a lui piace prenderlo nel culo, ma non vuole si sappia.
- Sbattimi cazzo…sto per godere, poi li chiami. Non vedo l’ora di scoparli.
- Che troia che sei, appena senti odore di porcate ti scateni.
- Sto venendo…spingi cazzo fammelo sentire bene. Mi devi far recuperare.
Avevamo sborrato insieme, ma era chiaro che era stato solo aperitivo. A pranzo avevo telefonato prima a Edo e poi ad Elisa, sarebbero venuti, il giorno dopo, Era la notte di S. Lorenzo, a casa avrebbero detto che passavano la notte con amici a vedere le stelle cadenti invece sarebbero rimasti con noi. Maira era strafelice per il giorno dopo Pomeriggio mentre eravamo a bordo piscina, mi aveva detto che aveva invitato una sua collega ed il marito per il weekend di Ferragosto. Non avevano mai avuto esperienze di scambismo ma erano intenzionati a provare. L’idea di farlo in una casa privata e non in un locale, in più ospitati li aveva convinti. L’idea di averli ospiti aveva eccitato anche me, mi ero appoggiato dietro Maira e gli avevo messo il cazzo fra le chiappe
- Che porco che sei. Stai pensando al ragazzino e inculi me?
- A essere sincero pensavo a tua collega mi intriga essere il primo che la scopa davanti al marito.
- Beh lui più di una volta ci aveva provato con me. Ma non glielo data. Dai inculami ho voglia.
Lo aveva preso bene nel culo. Mentre la sbattevo, lei si aiutava con le mani, aveva sborrato presto, poi lo aveva voluto in figa, quando era arrivato il mio momento gli avevo sborrato in bocca. Avevo capito che sarebbe stata una serata impegnativa e la sera dopo ci sarebbero stati i ragazzi dovevo dosare le forze.
scritto il
2024-08-23
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