Quella volta che ho fatto la sega a papà.

di
genere
incesti

Detto così questo titolo può sembrare una volgarità impraticabile, invece per un validissimo motivo è diventato “piacevole realtà” Con i miei genitori ho sempre avuto un rapporto aperto a tutte le eventualità, con papà qualcosa in più tanto che quando è stato ricoverato presso una clinica a Bologna dove si prevedeva una degenza di circa dieci giorni, ha voluto che lo accompagnassi per due motivi, primo perché le scuole erano chiuse, il secondo perché mamma doveva seguire mia sorella impegnata in un corso di formazione. Siamo andati in treno perché la macchina serviva a mamma. Avevo prenotato una camera tramite un amico di famiglia. Tutto organizzato alla perfezione. Dopo il primo giorno dedicato ad analisi e colloqui, la mattina del giorno successivo ha subito l’intervento all’anca. Tutto riuscito alla perfezione, per fortuna l’avevano assegnato ad una cameretta con due lettini ed uno era vuoto perché il paziente che avrebbe dovuto occuparlo è stato male. Tutto è successo il quarto giorno, ho dovuto lavarlo perché era infastidito dall’odore delle sue parti intime. A quel tempo doveva provvedere chi l’assisteva, in quel caso ero io. Mi hanno dato una bacinella, con delle garze ed una buona quantità di cotone idrofilo. Naturalmente non portava intimo, era nudo col suo cazzone, ed il suo scroto penzolante -Era meglio che veniva Franca (mamma)- -Credi che non sia capace a lavarti?- -Ho vergogna- -A me consigliavi cosa fare con le ragazze ed ora ti vergogni, dai chiudi gli occhi e fai conto che sia mamma- Così ha fatto, ho iniziato con una delicatezza estrema, ho lavato anche l’ano, in quel momento ho notato un leggero gonfiore al cazzo, ho insistito con le dita , il cazzo è diventato di marmo. Ho cambiato l’acqua della bacinella, ho preso il cotone pulito, è stato facile lavare il cazzo di quelle dimensioni, abbassavo il prepuzio fino
al pube e lo riportavo sopra più volte. Non c’è voluto molto a farlo sborrare, l’ho fatto forse contro la sua volontà, comunque non ha reagito. Dopo un minuto ha aperto gli occhi, ha voluto la mia mano ed in modo flebile mi ha sussurrato -Grazie- Dopo averlo sistemato perbene, lui si è rilassato, ha chiuso gli occhi, ho pulito
tutto, ed in bagno ripensando al cazzone di papà mi sono sottoposto ad una splendida sega. E’ stato bellissimo, sono tornato vicino al suo letto, gli ho preso la mano, ha aperto gli occhi, gli ho dato un bacio sfiorandogli le labbra. Ero convinto
che almeno fino alle dimissioni avremmo continuato a gestire la nostra sessualità. Non è stato possibile perché finalmente hanno occupato il lettino a fianco. Le pulizie comunque andavano fatte, restavano solo quelle con la massima discrezione. Ci siamo ripromessi di continuare a casa. Dopo circa due mesi ci è capitata l’occasione di restare soli in casa, ha voluto restituirmi quella sega di Bologna.
scritto il
2024-08-28
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