Michela vive il suo sogno. Capitolo 3
di
Ti Vengo in mente
genere
tradimenti
Perdonate, se potete, un’attesa durata più del voluto. Sono rientrato da pochi giorni a casa. Scrivetemi a tivengo.inmente@gmail,com per commenti, saluti o richieste. Buona lettura!
Michela ripensa all’incontro con Giulio, a come abbia lasciato avvicinare a sé quell’uomo con il cazzo di fuori e alla sega con cui gli ha svuotato le palle. Si dice che in fondo non è successo nulla di così straordinario...” Sai quante compagne tradiscono abitualmente il loro partner? Eppure, quelle relazioni sono le più longeve”. Dopo una notte insonne, trascorsa in compagnia dei sensi di colpa, Michela ha finalmente trovato l’autoassoluzione che cercava. Fuori dalla finestra, oltre le tapparelle mai chiuse completamente, comincia ad albeggiare; la donna permette ora che una sua mano superi il tessuto rosa delle mutandine e le carezzi il clitoride grosso e umido: tanta era la tensione sessuale accumulata impiega meno di un minuto ad inzuppare le lenzuola e a venire.
E’ ora di alzarsi. Stamattina la direttrice vuole iniziare prima del solito il suo giro. Pomeriggio ha infatti intenzione di finire presto, vuole passare dalla boutique del resort. Stanca di outfit che reprimono invece che esaltarne la femminilità ha voglia di scegliere qualcosa di più spicy. Che i dipendenti non le stacchino pure gli occhi di dosso! Che i clienti la mangino con lo sguardo! Si trucca lentamente e con cura prima di lasciare la stanza. Come di routine Michela si reca alla reception dopo aver bevuto al volo un caffè; ora non finge più di non accorgersi delle attenzioni che riceve il suo culetto, ne sorride; non rimprovera più i fattorini che consegnano in ritardo la merce, si diverte a provocarli. Tutti sembrano capire che qualcosa in lei è cambiato, le ex colleghe dell’amministrazione le chiedono nei corridoi se abbia ricevuto qualche notizia importante. La verità, di cui ella stessa non è diventata pienamente consapevole, è che ha deciso di accettare la sua sessualità. E’ una troia e non ha nulla di cui vergognarsi. Arrivata in piscina rimpiange per la prima volta di non essersi portata un costume da bagno e perciò probabilmente alla boutique ne prenderà uno.
Alla boutique l’accoglie sorridente la signora Bianca che va per i sessanta e porta i capelli grigi raccolti in una coda. Formula la sua richiesta: qualcosa di sensuale che si possa indossare ogni giorno. La signora Bianca le consiglia un vestitino color pesca, leggero e comodo, prima di accompagnarla ai camerini. Michela è bellissima con quel vestitino addosso che ne risalta le curve. Inoltre, Michela ha bisogno di un costume da bagno. E’ ora di concedersi un po’ di leggerezza. La proprietaria del negozio le mostra quindi da misurare un bikini un po’ appariscente ma tant’è, la direttrice merita di risaltare su tutte: si tratta di un bikini con le coppe della parte superiore triangolari e ricoperto di paillettes blu mare. Quando esce dal negozio nota subito una ragazza che chiacchiera allegramente con due clienti del resort. Anche la ragazza mai vista nota Michela e le va incontro. Si tratta di una ragazza che di certo non passa inosservata: ha un delizioso caschetto di capelli rossi, carnagione bianchissima e due bocce di dimensioni ragguardevoli. Perché non l’ha mai incontrata nonostante sembri muoversi come a casa? Mentre cammina esibisce un portamento elegante degno delle migliori passerelle di moda.
“Lavoro nell’azienda di videosorveglianza. Il mio nome è Marta. Io e Giulio avremmo il piacere di parlarle nel nostro ufficio. Prego, mi segua”.
Marta va subito al sodo. Non si spreca in convenevoli. E’ quindi una collega di Giulio? Cosa vorrà da lei? Anzi, cosa vorranno la ragazza misteriosa e Giulio? Sicuramente Giulio le ha raccontato tutto su ciò che è accaduto ieri sera. Michela arrossisce visibilmente mentre arrivano al bungalow, Marta non nasconde un sorrisetto malizioso. L’ufficio in cui Giulio le aspetta è alla fine del corridoio, qui Giulio è in piedi al di là di una scrivania di legno abbastanza spoglia. La rossa prende subito posto in piedi accanto a Giulio. Se qualcuno estraneo alla situazione vedesse la scena avrebbe probabilmente l’impressione di trovarsi a un colloquio di lavoro a causa della tensione e dell’imbarazzo che riempiono la stanza. Giulio rompe il ghiaccio:
“Credo che tu abbia capito che ciò che facciamo in questa azienda non è tutto legale”
“No - risponde Michela sbigottita e nervosa-, in che modo? Cosa fate?”
Se prima erano tensione e imbarazzo a riempire la stanza, irrompono ora nervosismo e ansia. Giulio non è meno sorpreso di Michela, si aspettava avesse intuito qualcosa di cui è invece ignara. Evidentemente ha sopravvalutato la sua intelligenza. Interviene Marta a mettere ordine nelle idee dei due:
“Adesso comunque è tardi. Vede, signora direttrice, nella nostra onesta impresa principalmente spiamo i vip ospiti dell’hotel. Accade spesso che un famoso attore tradisca per esempio la propria compagna, alcune volte anche con trans o altri uomini. A quel punto devono versarci del denaro se non vogliono che la videoregistrazione finisca per caso di dominio pubblico...”.
Il primo istinto di Michela sarebbe quello di scappare. Si sente come una bimba che ha appena scoperto la vera identità di Babbo Natale. Appare sotto una nuova luce tutta la segretezza con cui trattavano i loro affari. Acquista tutto un senso chiaro. Prima però che Michela possa pensare a qualcosa da replicare, Giulio, ripresosi dal suo di stupore, si è già spostato dietro di lei: le ha messo le mani intorno alla vita e le bacia il collo.
“Capisci perché dobbiamo assicurarci che chi ha visto troppo sia dei nostri?”
La voce dell’uomo è calda e profonda. E’ eccitato, ne è un segno evidente non solo il respiro ma anche il pacco che preme sul vestito color pesca. Una voce dentro la testa suggerisce ancora a Michela di scappare ma le gambe sembrano essersi fatte già cemento; è tardi, come ha detto Marta, ogni bacio al collo ne chiede un altro; la direttrice geme mentre gli occhi annebbiati fissano l’altra donna nella stanza che si morde il labbro e le mani nodose e possenti di Giulio stringono i seni. “E’ tardi”, la frase risuona come una sentenza e batte sulle tempie. Michela si abbandona sulla scrivania: non vede Giulio alle sue spalle intento a sbottonarsi i bermuda ma nella sua fantasia è lì pronto ad azzannarle la giugulare nelle vesti di un affascinante e diabolico vampiro. Le parole fredde di Marta sembrano provenire da un altro mondo:
“Per essere a questo punto completamente sinceri abbiamo preso delle precauzioni riguardo i dipendenti del resort che dovessero mostrarsi riottosi. In una stanza riservata spiamo anche loro. Loro e i loro familiari... Lo sapeva che suo marito si masturba tutti i pomeriggi? Mentre lo fa guarda video porno rigorosamente a tema cuckold”.
In altre circostanze sarebbe stata rattristata da quella notizia o si sarebbe scagliata incredula contro Marta per difendere la reputazione di suo marito ma quella rivelazione adesso la tira su di morale. Quindi Alfredo sarebbe orgogliosa di lei nel vederla? China su una scrivania che non oppone resistenza a un mezzo sconosciuto che le sfrega il batacchio contro le grandi labbra. Giulio le ha sollevato il vestito il tanto che basta per tenere tra le sue mani le tette e poterla scopare. Non può resistere oltre né contenersi, la penetra al primo colpo fino alle palle. Michela soffoca un grido e stringe i denti. L’uomo non pensa di domandarle se c’è andato giù pesante ma anzi carica altri colpi in profondità. La donna a pecora si sente sfondata ma presto si abitua al ritmo e anzi a un certo punto urla: “bastardo, scopami più forte”. Per risposta Giulio stacca una mano dal seno di Michela per stringerle invece il collo, si piega di più sulle ginocchia e riesce così ad infondere una maggiore accelerazione alle penetrazioni. Michela viene e dalla sua bocca sembra uscire il verso di una gatta in calore. Marta, che osserva lo spettacolo, deve essersi addestrata all’autocontrollo perché si limita a sorridere. L’uomo è ormai allo stremo.
“Non dentro, per favore...”
Per fortuna la flebile preghiera della direttrice arriva in tempo e Giulio tirando fuori il cazzo riversa tre schizzi di sborra sulle chiappe dell’amante. Giulio si riveste con calma godendosi i ricordi di quella formidabile scopata appena avvenuta, la bruna per poco non sviene quando si siede per mettersi le mutandine a causa di un secondo inaspettato orgasmo. Riprende un attimo fiato e afferma con voce decisa: “Sono dei vostri”.
La sera Michela decide di fare una sorpresa al marito. Nel tragitto verso la sua camera d’hotel, lungo i corridoi, ha rifletto su cosa dirgli. Nonostante tutto deve molto ad Alfredo, non vuole rinunciare alle nuove emozioni che sta provando ma vuole che il loro rapporto cresca. Alfredo è preoccupato, la moglie va raramente a fargli visita la sera rinunciando a un paio d’ore di sonno. Solitamente quando lo fa è perché qualcosa la turba.
“Ti voglio raccontare una cosa che mi è successa oggi. Spero non ti arrabbi. Come vedi pomeriggio mi sono comprato un vestito. Ecco, nella boutique mentre lo misuravo nel frattempo un altro uomo si stava misurando un pantalone. Io non l’avevo visto e non ho fatto caso al fatto che avevo lasciato la tendina leggermente aperta. Quando me ne sono accorto ho visto che quell’uomo si stava masturbando guardandomi”
“E cos’hai fatto?”
“Non so cosa mi sia preso ma ho permesso che mi continuasse a guardare mentre mi spogliavo e quando ha sborrato sulla parete del camerino mi sono eccitata. Ho finalmente chiuso la tenda ma mi sono masturbata”
Marta non aveva mentito. Mentre Michela ancora racconta la storia inventata di sana pianta il pantalone di Alfredo mostra gradualmente un’inequivocabile massa assumere volume. Finita la storia anziché sbigottirsi o rimproverare la moglie la bacia. La moglie, che non ha mai smesso di bagnarsi da quando ha accolto dentro di sè il cazzo di Giulio, salta sopra ad Alfredo. Con passione si baciano, si spogliano e si scopano. Michela si autocompiace. Se è bastata una bugia del genere per eccitarlo come un mandrillo e per far sì che scopassero dopo mesi, cosa succederà quando gli farà conoscere Giulio e Marta?
Michela ripensa all’incontro con Giulio, a come abbia lasciato avvicinare a sé quell’uomo con il cazzo di fuori e alla sega con cui gli ha svuotato le palle. Si dice che in fondo non è successo nulla di così straordinario...” Sai quante compagne tradiscono abitualmente il loro partner? Eppure, quelle relazioni sono le più longeve”. Dopo una notte insonne, trascorsa in compagnia dei sensi di colpa, Michela ha finalmente trovato l’autoassoluzione che cercava. Fuori dalla finestra, oltre le tapparelle mai chiuse completamente, comincia ad albeggiare; la donna permette ora che una sua mano superi il tessuto rosa delle mutandine e le carezzi il clitoride grosso e umido: tanta era la tensione sessuale accumulata impiega meno di un minuto ad inzuppare le lenzuola e a venire.
E’ ora di alzarsi. Stamattina la direttrice vuole iniziare prima del solito il suo giro. Pomeriggio ha infatti intenzione di finire presto, vuole passare dalla boutique del resort. Stanca di outfit che reprimono invece che esaltarne la femminilità ha voglia di scegliere qualcosa di più spicy. Che i dipendenti non le stacchino pure gli occhi di dosso! Che i clienti la mangino con lo sguardo! Si trucca lentamente e con cura prima di lasciare la stanza. Come di routine Michela si reca alla reception dopo aver bevuto al volo un caffè; ora non finge più di non accorgersi delle attenzioni che riceve il suo culetto, ne sorride; non rimprovera più i fattorini che consegnano in ritardo la merce, si diverte a provocarli. Tutti sembrano capire che qualcosa in lei è cambiato, le ex colleghe dell’amministrazione le chiedono nei corridoi se abbia ricevuto qualche notizia importante. La verità, di cui ella stessa non è diventata pienamente consapevole, è che ha deciso di accettare la sua sessualità. E’ una troia e non ha nulla di cui vergognarsi. Arrivata in piscina rimpiange per la prima volta di non essersi portata un costume da bagno e perciò probabilmente alla boutique ne prenderà uno.
Alla boutique l’accoglie sorridente la signora Bianca che va per i sessanta e porta i capelli grigi raccolti in una coda. Formula la sua richiesta: qualcosa di sensuale che si possa indossare ogni giorno. La signora Bianca le consiglia un vestitino color pesca, leggero e comodo, prima di accompagnarla ai camerini. Michela è bellissima con quel vestitino addosso che ne risalta le curve. Inoltre, Michela ha bisogno di un costume da bagno. E’ ora di concedersi un po’ di leggerezza. La proprietaria del negozio le mostra quindi da misurare un bikini un po’ appariscente ma tant’è, la direttrice merita di risaltare su tutte: si tratta di un bikini con le coppe della parte superiore triangolari e ricoperto di paillettes blu mare. Quando esce dal negozio nota subito una ragazza che chiacchiera allegramente con due clienti del resort. Anche la ragazza mai vista nota Michela e le va incontro. Si tratta di una ragazza che di certo non passa inosservata: ha un delizioso caschetto di capelli rossi, carnagione bianchissima e due bocce di dimensioni ragguardevoli. Perché non l’ha mai incontrata nonostante sembri muoversi come a casa? Mentre cammina esibisce un portamento elegante degno delle migliori passerelle di moda.
“Lavoro nell’azienda di videosorveglianza. Il mio nome è Marta. Io e Giulio avremmo il piacere di parlarle nel nostro ufficio. Prego, mi segua”.
Marta va subito al sodo. Non si spreca in convenevoli. E’ quindi una collega di Giulio? Cosa vorrà da lei? Anzi, cosa vorranno la ragazza misteriosa e Giulio? Sicuramente Giulio le ha raccontato tutto su ciò che è accaduto ieri sera. Michela arrossisce visibilmente mentre arrivano al bungalow, Marta non nasconde un sorrisetto malizioso. L’ufficio in cui Giulio le aspetta è alla fine del corridoio, qui Giulio è in piedi al di là di una scrivania di legno abbastanza spoglia. La rossa prende subito posto in piedi accanto a Giulio. Se qualcuno estraneo alla situazione vedesse la scena avrebbe probabilmente l’impressione di trovarsi a un colloquio di lavoro a causa della tensione e dell’imbarazzo che riempiono la stanza. Giulio rompe il ghiaccio:
“Credo che tu abbia capito che ciò che facciamo in questa azienda non è tutto legale”
“No - risponde Michela sbigottita e nervosa-, in che modo? Cosa fate?”
Se prima erano tensione e imbarazzo a riempire la stanza, irrompono ora nervosismo e ansia. Giulio non è meno sorpreso di Michela, si aspettava avesse intuito qualcosa di cui è invece ignara. Evidentemente ha sopravvalutato la sua intelligenza. Interviene Marta a mettere ordine nelle idee dei due:
“Adesso comunque è tardi. Vede, signora direttrice, nella nostra onesta impresa principalmente spiamo i vip ospiti dell’hotel. Accade spesso che un famoso attore tradisca per esempio la propria compagna, alcune volte anche con trans o altri uomini. A quel punto devono versarci del denaro se non vogliono che la videoregistrazione finisca per caso di dominio pubblico...”.
Il primo istinto di Michela sarebbe quello di scappare. Si sente come una bimba che ha appena scoperto la vera identità di Babbo Natale. Appare sotto una nuova luce tutta la segretezza con cui trattavano i loro affari. Acquista tutto un senso chiaro. Prima però che Michela possa pensare a qualcosa da replicare, Giulio, ripresosi dal suo di stupore, si è già spostato dietro di lei: le ha messo le mani intorno alla vita e le bacia il collo.
“Capisci perché dobbiamo assicurarci che chi ha visto troppo sia dei nostri?”
La voce dell’uomo è calda e profonda. E’ eccitato, ne è un segno evidente non solo il respiro ma anche il pacco che preme sul vestito color pesca. Una voce dentro la testa suggerisce ancora a Michela di scappare ma le gambe sembrano essersi fatte già cemento; è tardi, come ha detto Marta, ogni bacio al collo ne chiede un altro; la direttrice geme mentre gli occhi annebbiati fissano l’altra donna nella stanza che si morde il labbro e le mani nodose e possenti di Giulio stringono i seni. “E’ tardi”, la frase risuona come una sentenza e batte sulle tempie. Michela si abbandona sulla scrivania: non vede Giulio alle sue spalle intento a sbottonarsi i bermuda ma nella sua fantasia è lì pronto ad azzannarle la giugulare nelle vesti di un affascinante e diabolico vampiro. Le parole fredde di Marta sembrano provenire da un altro mondo:
“Per essere a questo punto completamente sinceri abbiamo preso delle precauzioni riguardo i dipendenti del resort che dovessero mostrarsi riottosi. In una stanza riservata spiamo anche loro. Loro e i loro familiari... Lo sapeva che suo marito si masturba tutti i pomeriggi? Mentre lo fa guarda video porno rigorosamente a tema cuckold”.
In altre circostanze sarebbe stata rattristata da quella notizia o si sarebbe scagliata incredula contro Marta per difendere la reputazione di suo marito ma quella rivelazione adesso la tira su di morale. Quindi Alfredo sarebbe orgogliosa di lei nel vederla? China su una scrivania che non oppone resistenza a un mezzo sconosciuto che le sfrega il batacchio contro le grandi labbra. Giulio le ha sollevato il vestito il tanto che basta per tenere tra le sue mani le tette e poterla scopare. Non può resistere oltre né contenersi, la penetra al primo colpo fino alle palle. Michela soffoca un grido e stringe i denti. L’uomo non pensa di domandarle se c’è andato giù pesante ma anzi carica altri colpi in profondità. La donna a pecora si sente sfondata ma presto si abitua al ritmo e anzi a un certo punto urla: “bastardo, scopami più forte”. Per risposta Giulio stacca una mano dal seno di Michela per stringerle invece il collo, si piega di più sulle ginocchia e riesce così ad infondere una maggiore accelerazione alle penetrazioni. Michela viene e dalla sua bocca sembra uscire il verso di una gatta in calore. Marta, che osserva lo spettacolo, deve essersi addestrata all’autocontrollo perché si limita a sorridere. L’uomo è ormai allo stremo.
“Non dentro, per favore...”
Per fortuna la flebile preghiera della direttrice arriva in tempo e Giulio tirando fuori il cazzo riversa tre schizzi di sborra sulle chiappe dell’amante. Giulio si riveste con calma godendosi i ricordi di quella formidabile scopata appena avvenuta, la bruna per poco non sviene quando si siede per mettersi le mutandine a causa di un secondo inaspettato orgasmo. Riprende un attimo fiato e afferma con voce decisa: “Sono dei vostri”.
La sera Michela decide di fare una sorpresa al marito. Nel tragitto verso la sua camera d’hotel, lungo i corridoi, ha rifletto su cosa dirgli. Nonostante tutto deve molto ad Alfredo, non vuole rinunciare alle nuove emozioni che sta provando ma vuole che il loro rapporto cresca. Alfredo è preoccupato, la moglie va raramente a fargli visita la sera rinunciando a un paio d’ore di sonno. Solitamente quando lo fa è perché qualcosa la turba.
“Ti voglio raccontare una cosa che mi è successa oggi. Spero non ti arrabbi. Come vedi pomeriggio mi sono comprato un vestito. Ecco, nella boutique mentre lo misuravo nel frattempo un altro uomo si stava misurando un pantalone. Io non l’avevo visto e non ho fatto caso al fatto che avevo lasciato la tendina leggermente aperta. Quando me ne sono accorto ho visto che quell’uomo si stava masturbando guardandomi”
“E cos’hai fatto?”
“Non so cosa mi sia preso ma ho permesso che mi continuasse a guardare mentre mi spogliavo e quando ha sborrato sulla parete del camerino mi sono eccitata. Ho finalmente chiuso la tenda ma mi sono masturbata”
Marta non aveva mentito. Mentre Michela ancora racconta la storia inventata di sana pianta il pantalone di Alfredo mostra gradualmente un’inequivocabile massa assumere volume. Finita la storia anziché sbigottirsi o rimproverare la moglie la bacia. La moglie, che non ha mai smesso di bagnarsi da quando ha accolto dentro di sè il cazzo di Giulio, salta sopra ad Alfredo. Con passione si baciano, si spogliano e si scopano. Michela si autocompiace. Se è bastata una bugia del genere per eccitarlo come un mandrillo e per far sì che scopassero dopo mesi, cosa succederà quando gli farà conoscere Giulio e Marta?
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