Il club dell'imbarazzo. Ep. 1 La spiaggia
di
fuego95
genere
gay
Gabriele, Carlo, Francesco e Alessandro amavano l'estate. La stagione calda infatti si adattava perfettamente alla fantasia che li accomunava e li univa da tempo in una bizzarra forma di amicizia. Legame solidificato da un patto di acciaio: mai tradirsi a vicenda. Ad essere coinvolti dovevano essere sempre avvenenti estranei ma mai nessuno di loro.
Quando avevano scoperto di avere lo stesso identico fetish a dir poco raro, tramite un forum online, ai 4 venne un'idea che si concretizzò nell'informale nascita di un club segreto. Una sorta di Illuminati della sega. Lo chiamarono "Il club dell'imbarazzo".
I 4 giovani omosessuali, di bell'aspetto e dal corpo curato, erano in spiaggia a godere del sole, di un mare cristallino e della vista di molti adoni arsi dai raggi di Agosto.
Mentre si divertivano tuffandosi in acqua o si rilassavano prendendo il sole e fumando una sigaretta, in un loguace silenzio studiavano le loro prede, comunicando tra loro con il verbo degli occhi.
Ad un certo punto videro qualcuno che sembrava corrispondere alla perfetta descrizione del loro modello ideale. Un bel ragazzo dagli occhi e dai capelli scuri che indossava un costume a boxer attillato, quasi a slip. Era il modello che di solito indossano i brasiliani. E quel ragazzo aveva proprio quei tratti.
Il primo ad agire fu Gabriele il quale, dopo essersi allontanato, salì su un albero, con una scala e lì attese paziente. Subito Carlo si avvicinò al giovane, mentre Francesco e Alessandro si armarono di cellulari.
Ringalluzzito dal complimento ricevuto ma anche dall'avvenenza del suo interlocutore, il brasiliano sorridendo disse:>
Mentre Carlo sfoggiava un sorriso affabulatore, Roger gonfiava il petto e si grattava il mento:
Dopo quale passo giunsero all'albero. Roger ridacchiò e disse poi:> rispose Carlo, facendolo salire per primo per spingerlo poi verso l'alto.
Quando Carlo capì che Roger era arrivato ad un punto tale, per il quale senza il suo sostegno da dietro non sarebbe più strato in grado di salire e scende, afferrò il costume del ragazzo e tirandolo verso di se, scivolò giù dal tronco, lasciando il brasiliano completamente nudo.
Questi si voltò confuso ed imbarazzato. Quando vide Gabriele scendere dall'altro lato con l'ausilio di una scala che era stata ben occultata e Francesco e Alessandro avvicinarsi armati di cellulare, uno per scattare e l'altro per registrare, capì di essere stato ingannato.
Bloccato in quella posizione, non poteva muoversi e neppure coprirsi, dato che con le mani doveva stringere i rami dell'albero, al fine di non cadere. Rendendosi conto che il suo bel cazzo pallido depilato e il suo sodo culetto meticolosamente scolpito in palestra stavano per essere immortalati da foto e video, sprofondò dall'imbarazzo.
Su suo bel faccino apparve una smorfia di vergogna che trasudava una richiesta di pietà. Pietà che i membri del Club dell'Imbarazzo non ebbero, dato che con i loro schiamazzi, attirarono numerosi altri ragazzi che popolavano quella spiaggia nota per la movida giovanile.
Quando avevano scoperto di avere lo stesso identico fetish a dir poco raro, tramite un forum online, ai 4 venne un'idea che si concretizzò nell'informale nascita di un club segreto. Una sorta di Illuminati della sega. Lo chiamarono "Il club dell'imbarazzo".
I 4 giovani omosessuali, di bell'aspetto e dal corpo curato, erano in spiaggia a godere del sole, di un mare cristallino e della vista di molti adoni arsi dai raggi di Agosto.
Mentre si divertivano tuffandosi in acqua o si rilassavano prendendo il sole e fumando una sigaretta, in un loguace silenzio studiavano le loro prede, comunicando tra loro con il verbo degli occhi.
Ad un certo punto videro qualcuno che sembrava corrispondere alla perfetta descrizione del loro modello ideale. Un bel ragazzo dagli occhi e dai capelli scuri che indossava un costume a boxer attillato, quasi a slip. Era il modello che di solito indossano i brasiliani. E quel ragazzo aveva proprio quei tratti.
Il primo ad agire fu Gabriele il quale, dopo essersi allontanato, salì su un albero, con una scala e lì attese paziente. Subito Carlo si avvicinò al giovane, mentre Francesco e Alessandro si armarono di cellulari.
Ringalluzzito dal complimento ricevuto ma anche dall'avvenenza del suo interlocutore, il brasiliano sorridendo disse:>
Mentre Carlo sfoggiava un sorriso affabulatore, Roger gonfiava il petto e si grattava il mento:
Dopo quale passo giunsero all'albero. Roger ridacchiò e disse poi:> rispose Carlo, facendolo salire per primo per spingerlo poi verso l'alto.
Quando Carlo capì che Roger era arrivato ad un punto tale, per il quale senza il suo sostegno da dietro non sarebbe più strato in grado di salire e scende, afferrò il costume del ragazzo e tirandolo verso di se, scivolò giù dal tronco, lasciando il brasiliano completamente nudo.
Questi si voltò confuso ed imbarazzato. Quando vide Gabriele scendere dall'altro lato con l'ausilio di una scala che era stata ben occultata e Francesco e Alessandro avvicinarsi armati di cellulare, uno per scattare e l'altro per registrare, capì di essere stato ingannato.
Bloccato in quella posizione, non poteva muoversi e neppure coprirsi, dato che con le mani doveva stringere i rami dell'albero, al fine di non cadere. Rendendosi conto che il suo bel cazzo pallido depilato e il suo sodo culetto meticolosamente scolpito in palestra stavano per essere immortalati da foto e video, sprofondò dall'imbarazzo.
Su suo bel faccino apparve una smorfia di vergogna che trasudava una richiesta di pietà. Pietà che i membri del Club dell'Imbarazzo non ebbero, dato che con i loro schiamazzi, attirarono numerosi altri ragazzi che popolavano quella spiaggia nota per la movida giovanile.
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