Culo di Tenebra e parole di fuoco
di
Cla.tu1987
genere
tradimenti
Certo che son giorni che non ti dico che mi piacerebbe che la tua bocca si dedicasse un poco al mio cazzo.
Io in piedi, tu in squat, le tue mani sui miei fianchi, il mio cazzo che scompare tra le tue labbra, pronto a svuotarsi;
Pronto a schizzare il mio seme sulla tua lingua protesa, mentre la tua fica, divaricata per la posizione, è sempre più umidiccia
+
Che meraviglioso buongiorno.
Mi hai fatto immaginare, quasi sentire il tuo membro nella mia bocca, il suo sapore sulla lingua, l' attesa del tuo piacere che esplode in gola.
Mentre la mia fica diventa calda e bagnata, già aperta per la posizione e pronta: per te.
+
Lo so bene.
E il mio voleva essere solo un gesto di gentilezza.
Che il rientro dalle ferie è uno stress e non saprei come altro aiutarti
+
Allora mi pensi... Allora mi vuoi...
Ora stai fermo e lascia che renda onore al tuo cazzo.
In ginocchio nuda.
Una mano tra le cosce l'altra che lo tiene alla base mentre tu mi scopi in bocca.
Fino in fondo.
Ho voglia!
+
La tua mano tra le cosce mi fa impazzire.
Poi me la fai assaggiare, vero?
Io sto fermo, una mano sulla tua testa, i miei fianchi che ondeggiano, per darti il ritmo, mentre ti dico: "che troietta che sei... Sempre pronta..."
+
Non sono sempre pronta ma mi piace che tu lo pensi e lo dica..
Certo che assaggerai le mie dita bagnate di me.
Come assaggerai la mia bocca piena del tuo piacere.
Nuda sarò tra le tue braccia.
La tua mano sul mio seno, a stringerlo forte per farmi capire il desiderio, la lingua nella mia bocca per farti sentire il piacere e il tuo sapore..
Portami a letto, scopami, prendimi ora, di più.
+
Mi porto le tue dita alle labbra.
Filamenti del tuo piacere da assaggiare, mentre con una mano lentamente mi masturbo, il cazzo duro.
Tu sei rapita, mi guardi leccarti le dita, guardi il mio membro che si scappella umido.
Lasci scivolare le tue dita sulle pieghe esposte della tua carne, che anche tu vorresti masturbarti.
Il tuo clitoride che reclama attenzioni.
+
Scopami ora come fosse l' ultima cosa che fai, l’ultima che faccio.
Fai scivolare il tuo cazzo duro nel mio lago bollente.
Fammi sentire fino a dove arriva, fammi sentire il rumore, il dolce umido suono.
Fammi sentire tutto.
Riempimi di te, mordimi la schiena, leccami il collo, grida il mio nome.
Dimmi che sono troia, che sei pazzo di me.
Dimmi parole di fuoco.
+
Non aspettavo altro.
Ti prendo in braccio e ti porto a letto, lasciandoti cadere sul materasso.
Ti afferro le caviglie e ti sollevo le gambe, la tua vulva esposta.
Ti voglio scopare come una troia a mia disposizione.
Mi prendo il cazzo per la base e lo struscio per la lunghezza della tua fica.
Dal culo al clitoride e di nuovo al buco del culo, per bagnarne il glande.
Poi le mie dita vengono a divaricare la tua carne, la punta del cazzo che preme sulle tue labbra.
E ti entro dentro, fino in fondo, fino a farti scappare un urletto.
"Cazzo. Che voglia di fotterti. Vorrei morirti dentro.
Vorrei riempirti quella fica del mio seme.
Vorrei venirti in faccia per dimostrarti quanto sei mia"
+
Vesti la mia pelle nuda, vestimi tutta del tuo piacere.
La bocca, la faccia, le tette, la pancia..
Tutta.
E poi guardami mentre ti guardo e mi pulisco in bocca le dita sporche del tuo sperma.
Mi faccio puttana per te.
Perché ti appartengo.
+
Ti giro a carponi, come fossi una marionetta.
Faccia sul materasso, culo all'aria.
La tua intimità oscenamente rilassata dopo i primi colpi.
La carne rossa, irritata dalla foga del mio sfregarmi su di te.
Il buco del culo esposto, indifeso.
Ti penetro la fica, di nuovo, lento, fino a toccare le porte dell'utero, come a misurarne la profondità.
Mi lecco l'indice, e prima lento, poi più rapido, lo uso per scoparti il culo, il mio cazzo fermo dentro di te, le mie nocche che sbattono sulla tua carne.
+
Quando ti deciderai a prenderti il mio culo con il tuo cazzo duro? Senza chiedere perché é tuo, di diritto.
Non temere: ti voglio nel culo.
Non un pollice, un dito, due.
Voglio sentire il tuo cazzo nel culo, riempimi la pancia.
Ora. adesso. subito.
Fammi gridare.
+
Tiro fuori il cazzo dalla tua fichetta fradicia di puttanella.
Lo punto sul tuo sfintere rilassato dopo il lavoro con le dita.
"Te lo sfondo quel culo, ora. Che è mio"
Entra la punta del glande.
Ti sfugge un gemito.
Ti sussurro all'orecchio, piegandomi su di te: "ti amo, troia, mi fai impazzire".
Il mio peso sulla tua schiena
E la mia asta entra dentro di te
"brava, bambina..."
+
Finalmente..finalmente...la tua bambina porca ti sente dentro, come vuole lei...
Entra, fatti strada..usami.
Fammi godere come sta per succedere davvero nel chiuso del mio bagno.
+
Un lamento continuo esce dalla tua gola, mentre ritmicamente ti violo il retto,
il mio bacino che sbatte sul tuo culo,
rumore di schiaffi,
le mie dita a sgrillettarti la fica.
"Voglio sentirti godere, puttana..."
+
La tua puttana segreta ho goduto in silenzio;
nella casa sveglia,
che ignora certi segreti.
Io in piedi, tu in squat, le tue mani sui miei fianchi, il mio cazzo che scompare tra le tue labbra, pronto a svuotarsi;
Pronto a schizzare il mio seme sulla tua lingua protesa, mentre la tua fica, divaricata per la posizione, è sempre più umidiccia
+
Che meraviglioso buongiorno.
Mi hai fatto immaginare, quasi sentire il tuo membro nella mia bocca, il suo sapore sulla lingua, l' attesa del tuo piacere che esplode in gola.
Mentre la mia fica diventa calda e bagnata, già aperta per la posizione e pronta: per te.
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Lo so bene.
E il mio voleva essere solo un gesto di gentilezza.
Che il rientro dalle ferie è uno stress e non saprei come altro aiutarti
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Allora mi pensi... Allora mi vuoi...
Ora stai fermo e lascia che renda onore al tuo cazzo.
In ginocchio nuda.
Una mano tra le cosce l'altra che lo tiene alla base mentre tu mi scopi in bocca.
Fino in fondo.
Ho voglia!
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La tua mano tra le cosce mi fa impazzire.
Poi me la fai assaggiare, vero?
Io sto fermo, una mano sulla tua testa, i miei fianchi che ondeggiano, per darti il ritmo, mentre ti dico: "che troietta che sei... Sempre pronta..."
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Non sono sempre pronta ma mi piace che tu lo pensi e lo dica..
Certo che assaggerai le mie dita bagnate di me.
Come assaggerai la mia bocca piena del tuo piacere.
Nuda sarò tra le tue braccia.
La tua mano sul mio seno, a stringerlo forte per farmi capire il desiderio, la lingua nella mia bocca per farti sentire il piacere e il tuo sapore..
Portami a letto, scopami, prendimi ora, di più.
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Mi porto le tue dita alle labbra.
Filamenti del tuo piacere da assaggiare, mentre con una mano lentamente mi masturbo, il cazzo duro.
Tu sei rapita, mi guardi leccarti le dita, guardi il mio membro che si scappella umido.
Lasci scivolare le tue dita sulle pieghe esposte della tua carne, che anche tu vorresti masturbarti.
Il tuo clitoride che reclama attenzioni.
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Scopami ora come fosse l' ultima cosa che fai, l’ultima che faccio.
Fai scivolare il tuo cazzo duro nel mio lago bollente.
Fammi sentire fino a dove arriva, fammi sentire il rumore, il dolce umido suono.
Fammi sentire tutto.
Riempimi di te, mordimi la schiena, leccami il collo, grida il mio nome.
Dimmi che sono troia, che sei pazzo di me.
Dimmi parole di fuoco.
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Non aspettavo altro.
Ti prendo in braccio e ti porto a letto, lasciandoti cadere sul materasso.
Ti afferro le caviglie e ti sollevo le gambe, la tua vulva esposta.
Ti voglio scopare come una troia a mia disposizione.
Mi prendo il cazzo per la base e lo struscio per la lunghezza della tua fica.
Dal culo al clitoride e di nuovo al buco del culo, per bagnarne il glande.
Poi le mie dita vengono a divaricare la tua carne, la punta del cazzo che preme sulle tue labbra.
E ti entro dentro, fino in fondo, fino a farti scappare un urletto.
"Cazzo. Che voglia di fotterti. Vorrei morirti dentro.
Vorrei riempirti quella fica del mio seme.
Vorrei venirti in faccia per dimostrarti quanto sei mia"
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Vesti la mia pelle nuda, vestimi tutta del tuo piacere.
La bocca, la faccia, le tette, la pancia..
Tutta.
E poi guardami mentre ti guardo e mi pulisco in bocca le dita sporche del tuo sperma.
Mi faccio puttana per te.
Perché ti appartengo.
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Ti giro a carponi, come fossi una marionetta.
Faccia sul materasso, culo all'aria.
La tua intimità oscenamente rilassata dopo i primi colpi.
La carne rossa, irritata dalla foga del mio sfregarmi su di te.
Il buco del culo esposto, indifeso.
Ti penetro la fica, di nuovo, lento, fino a toccare le porte dell'utero, come a misurarne la profondità.
Mi lecco l'indice, e prima lento, poi più rapido, lo uso per scoparti il culo, il mio cazzo fermo dentro di te, le mie nocche che sbattono sulla tua carne.
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Quando ti deciderai a prenderti il mio culo con il tuo cazzo duro? Senza chiedere perché é tuo, di diritto.
Non temere: ti voglio nel culo.
Non un pollice, un dito, due.
Voglio sentire il tuo cazzo nel culo, riempimi la pancia.
Ora. adesso. subito.
Fammi gridare.
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Tiro fuori il cazzo dalla tua fichetta fradicia di puttanella.
Lo punto sul tuo sfintere rilassato dopo il lavoro con le dita.
"Te lo sfondo quel culo, ora. Che è mio"
Entra la punta del glande.
Ti sfugge un gemito.
Ti sussurro all'orecchio, piegandomi su di te: "ti amo, troia, mi fai impazzire".
Il mio peso sulla tua schiena
E la mia asta entra dentro di te
"brava, bambina..."
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Finalmente..finalmente...la tua bambina porca ti sente dentro, come vuole lei...
Entra, fatti strada..usami.
Fammi godere come sta per succedere davvero nel chiuso del mio bagno.
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Un lamento continuo esce dalla tua gola, mentre ritmicamente ti violo il retto,
il mio bacino che sbatte sul tuo culo,
rumore di schiaffi,
le mie dita a sgrillettarti la fica.
"Voglio sentirti godere, puttana..."
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La tua puttana segreta ho goduto in silenzio;
nella casa sveglia,
che ignora certi segreti.
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Commenti dei lettori al racconto erotico