Ho fatto un pompino sotto gli occhi di mia moglie.

di
genere
prime esperienze

Il primo anno, nonostante fosse nato il nostro bambino avuto a causa della mia inesperienza, lo abbiamo vissuto distanti, lei col bambino a casa dei suoi genitori, io con i miei. Non c’erano altre vie d’uscita in quel periodo, ormai di anni ne sono passati tanti. Gemma aveva due anni meno di me, ed aveva una discreta esperienza sul sesso, aveva avuto un paio di ragazzi con cui aveva avuto rapporti sessuali completi. Me lo ha confessato subito, al contrario io ero proprio vergine, mai una ragazza, appena ho messo il cazzo nella figa non sono stato in grado di tornare indietro, forse anche con la sua collaborazione, in pratica è piaciuto ad entrambi. Il frutto si è visto subito, è rimasta incinta. Consiglio di famiglia il bambino deve nascere, così è stato, è arrivato Ivan, una benedizione, bellissimo, la gioia dei nonni. Ci siamo sposati, dopo un anno siamo riusciti ad avere una nostra casetta in affitto. Il mio mezzo di trasporto allora era la bicicletta con cui raggiungevo il posto di lavoro, per risparmiare sull’affitto siamo andati ad abitare in una casa abbastanza fuori mano. Unica consolazione il mare a meno di due chilometri. Lavoravo solo io Gemma stava a casa col bambino, i nostri genitori non venivano quasi mai eravamo distanti. Abbiamo acquistato la bici per lei, allora si usavano bici da maschio e da femmina, abbiamo acquistato anche un seggiolino dove mettevamo Ivan. Con quei mezzi di locomozione era più facile muoverci. Andavamo dai nostri genitori la domenica a pranzo, siccome era la metà di maggio una domenica siamo andati al mare. Gemma aveva un costume intero, quando l’ha provato a casa i peli della figa si mostravano allegramente, avrei voluto farli stare invece Gemma ha voluto che li tagliassi. Un paio di forbici hanno fatto il resto. Questa piccola operazione per me prima ed in seguito per lei ci ha fatto entrare in un vortice esibizionistico anche se a quel tempo non era usuale. I mezzi erano scarsi, soldi in giro pochissimi, allora era in auge l’arte di arrangiarsi. Quell’unico costume veniva continuamente modificato e ritagliato, diventava sempre più piccolo, i peli della figa li abbiamo rasati completamente con il mio rasoio come si usava allora. A me piaceva moltissimo vederla seminuda, a lei ancora di più, assumeva atteggiamenti dove era impossibile non notarla. La spiaggia dove andavamo proprio perché distante dal paese, non era frequentatissima, comunque qualche persona si incontrava. Un sabato passando con la bici davanti ad un negozio che vendeva abbigliamento per bambini, in vetrina era esposto un bikini, la misura adatta ai bambini naturalmente, era di colore giallo, ci siamo fermati, ho detto a Gemma di aspettare ed ho comprato quel costume. Un successo straordinario, quel costume, ridottissimo per lei, le stava benissimo. Era una eccitazione continua, scopavamo sempre. Non vedevamo l’ora di provarlo sulla spiaggia.
La domenica abbiamo preparato tutto per restare l’intera giornata al mare. Ho preso in custodia il bambino invitando lei a passeggiare sulla spiaggia, la mangiavano con gli occhi, io l’avrei mangiata tutta. Ero in estasi, lo era anche lei, ero proprio soddisfatto ad avere una moglie così desiderabile, mi eccitavo quando gli altri la guardavano. Io pensavo al bambino, lei era sempre sola, anche in acqua. Alcuni ci provavano ad avvicinarla, certi più audaci attaccavano discorso, lei disponibile al dialogo simpatica e solare. Eravamo arrivati al punto che in diversi la domenica ci aspettavano, con alcuni eravamo entrati in amicizia, tutti maschi naturalmente, era facile notare qualche erezione. Giordano uno di questi, un ragazzo abbronzato oltre misura, ormai si metteva sempre vicino a noi. Forse quella mattina è venuto preparato, mentre parlava si toccava il cazzo, metteva una mano all’interno dello slip, si vedeva chiaramente che lo scappellava ed il cazzo cresceva. Anche il mio cresceva, avevo il bambino dovevo stare calmo. Gemma guardava il cazzo di Giordano che stava per uscire dallo slip, guardava me sorridendo, la situazione era chiara, ho chiesto a Giordano di portare Gemma a fare il bagno. Si sono dati la mano dirigendosi in acqua, a me il cazzo stava per scoppiare, avrei voluti invitarli a scopare, quei momenti ero sopraffatto dall’eccitazione, li vedevo a pochi metri, ho capito che non avevano bisogno del mio
invito, lo stavano facendo, Gemma attaccata al suo collo con le braccia, io ho sborrato nel costume, subito dopo mi sono dato del porco depravato, ho lasciato scopare mia moglie con un ragazzo soprattutto per il mio piacere, sicuramente anche per Gemma e Giordano. Loro stavano in acqua, il mio pentimento è durato poco. Sono usciti dall’acqua, Gemma mi ha dato un bacio sussurrandomi -Grazie amore è stato bellissimo- Giordano non ha parlato, si è disteso sul telo con gli occhi chiusi godendosi quel momento. Ormai eravamo in ballo tanto valeva continuare, ho pregato lei a distendersi a fianco di Giordano che ha gradito moltissimo. Era ora di pranzo, ho fatto mangiare Ivan che subito dopo si è addormentato, dalla spiaggia erano spariti tutti eravamo
rimasti solo noi quattro, col bambino che dormiva. Ero fuori di testa, volevo andare oltre, mi sono seduto sul telo dove erano Giordano e Gemma, ho messo la mano sul cazzo di Giordano, lui ha aperto gli occhi, li ha richiusi subito lasciandomi fare, Gemma mi guardava sorridendo, aveva capito, mi sono piegato sul cazzo di Giordano, l’ho messo tutto in bocca, un piacere che non si può descrivere se non si prova, gemma che mi accompagnava la testa nei movimenti, il cazzo di Giordano sempre più duro, finalmente la sborrata in bocca. Gemma mi ha messo la lingua in bocca per assaporarla. Ora mi sentivo meschino nei confronti di Gemma, subito dopo ho sentito la necessità di scappare via, lei ha capito, ha svegliato il bambino, abbiamo ripreso le bici, a testa bassa siamo ripartiti. Lungo il percorso non abbiamo aperto bocca, mi vergognavo, avevo oltrepassato i limiti della decenza. A casa Gemma si è dedicata totalmente a me, mi ha sollevato, mi ha solo detto che è stato piacevole per tutti, non mi biasimava per il pompino a Giordano, lo rifaremo se a te fa piacere. Quello è stato l’inizio del vortice.

scritto il
2024-09-09
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