Andrea

di
genere
gay

Frequento l' ultimo anno del Liceo Scientifico. In classe quest' anno è arrivato Andrea. 20 anni, ripetente, insolente, maleducato, volgare e sfrontato. 195 cm si altezza, tatuato, rasato, occhi verdi e barba. Bellissimo!!!
Al suo contrario sono 180x67, rasato moro, timido, impacciato.
Si siede al mio fianco all' ultimo banco.
Durante l'ora di latino prende il quaderno e scrive: Ho le palle piene, è da un po' che non sfondo una troia...ne conosci?
Faccio di no col capo.
Lui sorride e strappa il foglio.
Usciamo da scuola mi raggiunge e dopo aver ruttato mi chiede se lo posso aiutare in latino per il lavoro da consegnare.
Rispondo affermativamente e ci diamo appuntamento a casa mia per il pomeriggio.
I miei sono fuori città per lavoro e rientreranno a fine mese.
Da quando avevo 16 anni rimango mesi interi da solo a casa.
Arriva e citofona.
Gli apro.
Sale al quarto ed ultimo piano del palazzo ed entra.
Ha portato un vassoio di dolci.
Iniziamo a lavorare.
Ha tante lacune e spesso lo fisso.
È bellissimo!
Lui fa il gradasso, si distrae continuamente e mi parla di sé.
Terminiamo dopo circa un' ora.
Apre il vassoio ed ha portato cannoli alla ricotta.
Ne prende uno e risucchia la crema.
Mi dice: Dai ciollino fai come me.
Ne prendo uno e lo risucchio!
Porca troia! Suchi meglio di una zoccola da strada!
Arrossisco e deglutisco.
Si alza e si tocca il pacco.
Lo fisso.
Lui sorride.
Si siede e prende un altro cannolo.
Io risucchio la crema da qui e tu dall' altro lato...vediamo chi vince.
Posizioniamo il cannolo.
Mi fissa e divento fucsia in viso.
Iniziamo a risucchiare e vinco io.
Bravo ciollino...hai tutta la crema sulle labbra.
Mi afferra per il collo e mi passa la lingua sulla bocca.
Si stacca.
Mi riguarda.
Mi afferra e mi ritrovo stretto con la sua lingua in gola.
Inizia a baciarmi sul collo, le orecchie, ritorna in bocca.
Sei bellissimo, mi dice.
Mi prende in braccio e mi scaraventa sul divano.
Si spoglia.
Ha un corpo ben fisicato con un cazzo scuro e di circa 20 centimetri.
Mi strappa i vestiti e dopo avermi tolto gli slip mi inizia a succhiare.
Gemo come una cagna.
Non resisto e gli sborro in bocca.
Non la ingoia ma la ripassa baciandomi nella mia.
Non capisco più nulla.
Mi gira, mi lecca il buchetto e mi penetra con forza.
Cerco di gridare ma mi tappa la bocca.
Affonda il cazzo con colpi netti, decisi e fortissimi.
Aumenta il ritmo e sento le sue palle sbattere sulle mie natiche finché ansimando si ferma e mi inonda dentro di sborra.
Lo estrae.
Si sistema di lato.
Mi bacia.
Mi abbraccia.
Ci addormentiamo nudi e sporchi.
Quando mi sveglio lui è lì.
Lo bacio.
Mi abbraccia.
Sei il mio boy!
Facciamo sesso dappertutto e sotto la doccia ricevo la sua pioggia dorata.
A suola è insolente...a casa mia tratta da principino...non so stare senza di lui e del suo cazzone.

di
scritto il
2024-09-19
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