L'arte di provocare
di
sergioniconi
genere
voyeur
Di qualche giorno fa la notizia che un uomo drogava sua moglie per farle avere rapporti sessuali con altri in modo che lei non si rendesse conto mentre lui assisteva. A parte il fatto della violenza inaudita, condannabile anche per il numero di rapporti a cui la povera donna doveva sottostare suo malgrado. Magari se l'avesse coinvolta avrebbe potuto anche accettare. Con mia moglie non ho avuto bisogno di drogarla, da quella volta che ne abbiamo parlato se avesse voluto avere rapporti con un terzo, si è mostrata subito disponibile, addirittura entusiasta della nuova esperienza. C'è stato
l'antefatto che ci ha accompagnato dolcemente ad immaginare un rapporto a tre, per me
poteva essere solo lei a provare mentre la controllavo perché non si sa mai chi può capitare. Dopo cena siamo andati a prendere un gelato, lei era vestita normalmente a vederla al buio, bastava essere un attento scrutatore per rendersi conto della trasparenza del vestito e della mancanza totale di intimo. Era un nostro gioco sollecitare la libidine del malcapitato. Per certi versi oltre che eccitante era anche divertente. A casa ne parlavamo ridendoci sopra a meno che il tipo non fosse stato interessante, in quel caso la strategia era appena diversa. Un giorno al mare ha preso
di mira un ragazzotto che aveva la fidanzata al suo fianco, poi abbiamo saputo essere sua moglie, una ragazza abbastanza insignificante rispetto a lui che era messo molto bene. Il gioco di sguardi è il prologo per poi gradualmente aumentare l'intensità delle pose senza dare nell'occhio alla compagna. Lui non sa cosa fare, controlla lei, si accerta di non essere visto, si espone passandosi una mano sul cazzo, lei subito risponde toccandosi la figa. Quella è l'apertura delle danze ma evidentemente qualcosa
è andato storto perché lei irritata ha preso lui per mano raccogliendo quelle poche cose che avevano e sono spariti. Bersaglio fallito, poco male, appare subito una nuova preda, lui è solo, ha i capelli che gli coprono le spalle, ha delle movenze quasi femminili tanto da farci pensare che fosse gay, ha un costume a mutandina che lasciano scoperti buona parte dei glutei, la forma del pacco è interessante, ci poniamo il problema che se dovesse avere l'erezione quelle mutandine non riuscirebbero a contenerlo, diventa subito il nuovo obiettivo. Qua Daria ci va duro perché infila subito il bikini tra le labbra della figa. Non poteva esporsi troppo, c'era altra gente, le gambe erano strette, lui guardava l'orizzonte. Io come al solito assistevo
mostrando una buona dose di distrazione, di fatto però controllavo ogni minima mossa.
Finalmente il ragazzo si è reso conto, ha insistito fissando la figa, subito dopo
ha rivolto gli occhi verso di me. Mi sono mostrato indifferente, ha disteso un telo
di colore giallo sulla sabbia, si è girato con i piedi verso la nostra postazione
con gli occhi chiusi fingendo di riposare. Non riposava affatto, il suo pacco cominciava a muoversi, come prevedevo non poteva essere contenuto da quelle misere mutandine, ha avvicinato la sua sacca prendendo un giornale posandolo sulla pancia
per nascondere l'erezione. A quel punto ho preso per mano lei trascinandola in acqua.
Arriviamo dove l'acqua arriva appena a coprire il suo seno, ci togliamo i costumi mettendoli attorno al collo per dimostrare che siamo nudi. Passano diversi minuti, vedo lui sul bagnasciuga che scruta evidentemente per cercarci, ci vede, entra in acqua, ci raggiunge, si ferma a qualche metro da noi, si accorge che siamo nudi, si sfila il costume, non invece li indossiamo ed usciamo dall'acqua lascandolo abbastanza stupefatto. riprendiamo le nostre cose ed andiamo via. Per oggi abbiamo recitato abbastanza, ora a casa...
l'antefatto che ci ha accompagnato dolcemente ad immaginare un rapporto a tre, per me
poteva essere solo lei a provare mentre la controllavo perché non si sa mai chi può capitare. Dopo cena siamo andati a prendere un gelato, lei era vestita normalmente a vederla al buio, bastava essere un attento scrutatore per rendersi conto della trasparenza del vestito e della mancanza totale di intimo. Era un nostro gioco sollecitare la libidine del malcapitato. Per certi versi oltre che eccitante era anche divertente. A casa ne parlavamo ridendoci sopra a meno che il tipo non fosse stato interessante, in quel caso la strategia era appena diversa. Un giorno al mare ha preso
di mira un ragazzotto che aveva la fidanzata al suo fianco, poi abbiamo saputo essere sua moglie, una ragazza abbastanza insignificante rispetto a lui che era messo molto bene. Il gioco di sguardi è il prologo per poi gradualmente aumentare l'intensità delle pose senza dare nell'occhio alla compagna. Lui non sa cosa fare, controlla lei, si accerta di non essere visto, si espone passandosi una mano sul cazzo, lei subito risponde toccandosi la figa. Quella è l'apertura delle danze ma evidentemente qualcosa
è andato storto perché lei irritata ha preso lui per mano raccogliendo quelle poche cose che avevano e sono spariti. Bersaglio fallito, poco male, appare subito una nuova preda, lui è solo, ha i capelli che gli coprono le spalle, ha delle movenze quasi femminili tanto da farci pensare che fosse gay, ha un costume a mutandina che lasciano scoperti buona parte dei glutei, la forma del pacco è interessante, ci poniamo il problema che se dovesse avere l'erezione quelle mutandine non riuscirebbero a contenerlo, diventa subito il nuovo obiettivo. Qua Daria ci va duro perché infila subito il bikini tra le labbra della figa. Non poteva esporsi troppo, c'era altra gente, le gambe erano strette, lui guardava l'orizzonte. Io come al solito assistevo
mostrando una buona dose di distrazione, di fatto però controllavo ogni minima mossa.
Finalmente il ragazzo si è reso conto, ha insistito fissando la figa, subito dopo
ha rivolto gli occhi verso di me. Mi sono mostrato indifferente, ha disteso un telo
di colore giallo sulla sabbia, si è girato con i piedi verso la nostra postazione
con gli occhi chiusi fingendo di riposare. Non riposava affatto, il suo pacco cominciava a muoversi, come prevedevo non poteva essere contenuto da quelle misere mutandine, ha avvicinato la sua sacca prendendo un giornale posandolo sulla pancia
per nascondere l'erezione. A quel punto ho preso per mano lei trascinandola in acqua.
Arriviamo dove l'acqua arriva appena a coprire il suo seno, ci togliamo i costumi mettendoli attorno al collo per dimostrare che siamo nudi. Passano diversi minuti, vedo lui sul bagnasciuga che scruta evidentemente per cercarci, ci vede, entra in acqua, ci raggiunge, si ferma a qualche metro da noi, si accorge che siamo nudi, si sfila il costume, non invece li indossiamo ed usciamo dall'acqua lascandolo abbastanza stupefatto. riprendiamo le nostre cose ed andiamo via. Per oggi abbiamo recitato abbastanza, ora a casa...
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Commenti dei lettori al racconto erotico