Peccati di gioventù

di
genere
prime esperienze

Alcuni episodi della mia gioventù riescono ancora ad eccitarmi nonostante siano passati tanti anni. Come quasi tutti i ragazzi le scoperte del sesso profondo avvengono con i compagni. Diversi anni fa con le mentalità di quel tempo, la ragazza la potevi anche avvicinare ma la cosa finiva li, era importante la verginità. Quindi unico sfogo erano i compagni più o meno interessati all’argomento. Alcuni si gettavano a capofitto in queste operazioni, altri erano restii forse per i loro caratteri riservati. I genitori avevano un ruolo importante, non perché agevolassero le nostre pulsioni, semplicemente perché li sentivamo scopare, cosa molto facile perché le case non avevano le comodità di oggi. Altro fattore importante era quello di frequentare ragazzi più grandi perché ritenuti più esperti. Nel mio caso esistevano diversi gruppi, uno per studiare, con quelli più bravi a scuola, uno dove il fattore principale era il calcio giocato in campetti attrezzati alla meno peggio o addirittura in strada, il traffico lo consentiva a quel tempo ed infine il gruppo abbastanza ridotto interessato al sesso. Eravamo
in tre i più audaci, le seghe fatte a ripetizione, pompini che definirli soddisfacenti non indica la realtà di allora. Osare era il nostro motto, esisteva un fondaco in una casa disabitata, quella era la nostra postazione, a volte anche nudi per assaporare i contatti del corpo, saltuariamente anche il culo faceva la sua parte. Ci stavamo recando al solito posto, abbiamo notato un ragazzo disteso sotto una pianta che si masturbava. Ad occhio aveva forse una trentina di anni, aveva un cazzo molto più grosso del nostro. Attratti dallo spettacolo ci siamo fermati a guardarlo, lui con un sorriso ci ha fatto segno di avvicinarci, ci siamo messi al suo fianco fino a quando ha sborrato. Una quantità enorme, molto di più di quella che emettevamo noi. Si è pulito con un fazzoletto, si è ricomposto, ci siamo messi a parlare, ci mancherebbe,
l’argomento ci interessava, gli abbiamo rivelato il nostro posto, ha voluto vederlo ed ha voluto vederci all’opera. Ci siamo spogliati nudi, eccitati dalla sua presenza siamo
passati direttamente ai pompini. Lui vedendoci si è eccitato di nuovo si è spogliato, ci siamo avvolti attorno al suo cazzo, era durissimo, ce lo passavamo di mano, per poi
mettercelo in bocca a turno fino a quando ci ha sborrato in bocca, ce la siamo divisi quella sborra. Si era fatto tardi, si è rivestito ed è andato via promettendoci che sarebbe tornato. Noi siamo rimasti a goderci quella eccitazione che ci aveva lasciato. Cosa non abbiamo fatto, ci siamo penetrati a vicenda, sborrandoci nel culo, eravamo troppo eccitati. Veniva a trovarci spesso Davis, questo il suo nome, era sempre più eccitante la sua presenza, inutile negarlo, ci piaceva giocare col suo cazzo, per aumentare la nostra eccitazione lo facevamo godere più volte nel corso del pomeriggio. Abbiamo tralasciato il gioco del calcio, ci interessava di più il cazzo di Davis. Anche lo studio ha subito una flessione. A casa se ne sono accorti, mia sorella Patrizia, due anni più di me ha iniziato a seguirci senza che ce ne accorgessimo. Non ci è voluto molto a scoprirci, la sorpresa è stata maggiore della paura, perché dopo aver visto il cazzo di Davis si è unita a noi. Comunque Patrizia ha avuto un ruolo determinante per far cessare questi incontri perché si è fidanzata con Davis, nel tempo si sono sposati, hanno realizzato una famiglia. La stessa cosa è successa per noi, quei peccati di gioventù li abbiamo relegati al passato, tutti e tre abbiamo una famiglia, a volte
quando ci incontriamo non ci dispiace ricordare quei meravigliosi momenti.
di
scritto il
2024-09-21
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