Un cuckold incesto cringe
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Verox777
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incesti
Un cuckold incesto cringe
1.
Il legame che univa Fabietto e Saretta era qualcosa di più che indissolubile.
I due piccoli cugini erano sempre cresciuti insieme, passando un sacco di tempo giocando l’uno con l’altro.
Va da sè, che allo scoccare della pubertà, per un arrapato eterosessuale come Fabio non potè che sbocciare una spassionata attrazione verso la cuginetta.
Eh già, lei aveva solamente qualche anno in meno di lui.
Già da allora la desiderava ardentemente.
Di statura normale, sorriso smagliante, capelli mori.
Ma la cosa che più la eccitava di lei erano le sue forme.
Un culo veramente sodo, da 30 e lode, senza neanche bisogno di palestra.
Delle belle tette sode, non esagerate, ma neanche una pista da pattinaggio sul ghiaccio.
E poi le sue mani e i suoi piedi, sempre smaltati e curatissimi.
I due continuarono la loro adolescenza con il loro inseparabile legame.
Fabietto si rifugiava in migliaia di seghe sui diversi siti porno per spegnere i suoi bollenti spiriti…
2.
Divenuti più grandi, un bel giorno fu lei a confessarsi.
-Fabietto, posso rivelarti un segreto?-
-Si, certo cuginetta cara…-
-Anche se sono all’università, sono rimasta ancora vergine…-.
Fabietto non riusciva a crederci.
Come faceva una figa del genere ad essere rimasta ancora inviolata?
-E tu invece?- gli domandò
-Io no… ma non ho ancora trovato quella giusta per me…-
-Sai qual’è il fatto… -
-No Saretta cara…-
-Io la vorrei dare solo quando sarò veramente innamorata..-
-Fai bene tesoro mio….-
-Posso confessarti una cosa?- domandò lei
-Certo, cuginetta mia…-
-Sono sempre stata innamorata sempre e solo di te!
Per questo non riesco a concedermi a nessuno…-.
Fabietto rimase muto ed immobile.
Non sapeva cosa fare. Non sapeva minimamente cosa dire.
Stava vivendo un sogno o una meravigliosa realtà?
3.
Da quel momento i due cugini iniziarono la loro relazione incestuosa.
Una serie di interminabili scopate, che dopo qualche anno divennero normale routine, come in una delle tante coppie sposate.
Si, c’era sempre il brivido di venire scoperti, ma nessuno dei due riusciva più a raggiungere l’orgasmo.
Nessuno dei due aveva voglia di trovarsi qualcun altro.
Ma la svolta decisiva venne da Fabietto.
4.
Fabietto aveva sempre giocato a calcio, la sua grande passione.
Formava una coppia difensiva con Dario, il suo migliore amico.
Dario veniva chiamato dai compagni di squadra “Il biscione” e non è difficile immaginarsi il perchè.
Egli era assai alto, magro ma robusto, scuretto di pelle.
Aveva il classico fisichetto angelico depilato.
Ma la sua caratteristica fisica che lo rendeva unico, la mostrava solamente durante la doccia.
Aveva un cazzone enorme, che di solito era arrotolato su sè stesso, come una pompa anti-incendio.
Fabietto si segava sempre sui racconti delle innumerevoli scopate del suo migliore amico…
4.
L’ultima delle fantasie con la quale il nostro amico si masturbava, era l’immaginare la sua bella cugina Saretta alle prese con un bel cazzone fuori misura, come quello del suo amico Dario.
Fabio non faceva altro che rimuginare sul fatto che quella fantasia potesse finalmente diventare realtà.
Ma organizzare una cosa del genere non è così semplice come poteva sembrare.
Doveva per prima cosa convincere sua cugina.
Lei fino a quel momento si fidava e scopava gelosamente solo con lui.
Anche se quelle trombate non erano nulla di che.
Dopo di che avrebbe dovuto parlarne con Dario.
Per prima cosa doveva metterlo al corrente dell’incesto.
E già quella non era per niente una cosa semplice.
E poi avrebbe dovuto fargli quella proposta da bull.
Sara era una bella figa, ma Dario ormai si era dato al sesso sfrenato. Per lei sarebbe stata solo una delle tante.
Anzi, probabilmente gli avrebbe anche abbassato la media.
Ed infine doveva pensare a sè stesso.
Ormai Fabietto aveva scoperto di essere un cuckold.
Egli era una di quelle persone che si eccitano nel vedere la propria amata scopata da qualcun altro.
Ed egli godeva nell’immaginarsi lì, a godersi la scena, la sua umiliazione.
Il solo pensiero lo faceva sborrare.
Eh già, se mai fosse riuscito ad organizzare il tutto, non poteva correre il rischio di sborrare subito con Jim in American Pie.
Avrebbe dovuto farsi legare, per non correre il rischio di toccarsi.
Ed avrebbe anche dovuto indossare una gabbietta per il suo cazzo…
Egli doveva imparare, rimanendo in tema American Pie, ad immagazzinare tutta la sua incontenibile libido proprio come Finch, per poi riversarla in un orgasmo tantrico mentre Dario avrebbe violato sua cugina davanti i suoi occhi.
5.
Fabio iniziò quindi con la prima parte del piano.
Convincere sua cugina Saretta.
Egli organizzò un week-end coi fiocchi.
Per prima cosa le portò a fare shopping in un centro commerciale.
Scelsero insieme senza badare a spese i vestiti più provocanti.
Delle altissime zeppe, dalle quali ad ogni passo rischiava di cadere, ma che la rendevano una vera battona.
Dopo di chè una gonnellina che le metteva in risalto il suo leggendario lato B.
Ad intimissimi scelsero un perizoma nero a filo interdentale davvero sexy.
E poi una maglietta che metteva in risalto i suoi seni prosperosi, oltre che la sua pancia piatta.
Per coronare il tutto, degli anelli per le dita dei piedi, e anche delle cavigliere e dei bracciali.
Fabietto l’accompagnò anche dall’estetista, da cui Saretta uscì dopo una pedicure e dello smalto arancione shocking.
Dopo di che i due passeggiarono per il lungomare.
Fabietto era in costante erezione nel vedere tutti quei maschioni che lanciavano occhiate di ammirazione e seduzione verso la cugina.
Infine la portò a cena…
6.
Tra una portata di pesce e l’altra, tra un calice di vino bianco e un bel piatto di ostriche, Fabietto lanciò la bomba.
-Saretta, come ti è parsa la giornata di oggi?-
-Fantastica come tutte quelle che passo con te cuginetto caro.
Adoro quando mi porti in una nuova città, dove nessuno ci conosce e possiamo comportarci come una vera coppia…-
-Eh già anche io…- rispose egli, che rilanciò
-Ti piacerebbe dare una svolta al nostro rapporto?-
-Cosa intendi? Vuoi mica uscire allo scoperto?-
-No Sara, non intendevo per nulla questo…
Rispondimi con sincerità, come ti sei sentita quando abbiamo camminato per il pontile?-
-In che senso?-
-Non ti sei accorta di tutti gli uomini che ti sbavavano dietro?-
-Si, è stato terribile…- rispose lei
-Invece per me è stato sublime!- dichiarò lui.
Saretta lo fissava incredula.
7.
-Cosa intendi dire Fabietto?-
-Sara non sei mai stata con nessun altro…-
-Ma perchè io amo solo te…-
-Anche io, ma non sto parlando di amore, ma di sesso.
Secondo me hai diritto a provare il cazzo di un altro…-
Saretta era confusa.
-Ma io Fabio, mi fido solo di te…-
-E se ci fossi anche io con te? Cosa ne pensi?-.
La mora non sapeva cosa rispondere.
Fabietto rincarò la dose- Io e te ci vogliamo davvero bene, ma proprio come una di quelle noiosissime coppie sposate, non ci eccitiamo più a letto…-
-Ma se ogni volta tu continui a venire…-
-Si, ma fidati, non è lo stesso. E poi non ti ho mai sentito strillare. Non hai mai squirtato. Fidati di me Saretta, devi provare a scopare con qualcun altro…- concluse Fabio.
8.
Saretta inizialmente confusa, aveva assunto uno sguardo malizioso.
-Ho già pensato a tutto…- confessò Fabietto
-Va bene, ti ascolto…-
-Mi piacerebbe vederti scopare con Dario…-
-Chi, Darione, il tuo amico?-
-Si. Lui ha un pisello enorme, il doppio del mio.
Ed ha un'esperienza sterminata in fatto di donne, lui sicuramente ti farà godere…-
-Quindi hai già organizzato tutto?-
-No, sciocchina. Volevo prima vedere se tu eri d’accordo.
Allora, cosa mi rispondi?-
-Vuoi la verità Fabietto?-
-Si-
-Mi sto già bagnando…-.
8.
La prima parte del piano era completa.
Ora Fabietto avrebbe solamente dovuto convincere Darione.
E ciò non era per nulla semplice…
Nel frattempo qualcosa cambiò fra i cugini.
Fabione aveva notato un cambiamento in Sara.
Oramai la vedeva più smaliziata, ansiosa di provare un bel cazzone nuovo.
Era smaniosa di farsi vedere trombare di fronte il suo partner.
Una sera Fabio invitò Dario per una birra.
Normalmente Fabio evitava sempre quel discorso, dato che aveva dovuto fingersi single per tanti anni.
Ma invece quella volta fu lui a tirar subito fuori il discorso figa.
-Dario, che mi dici? In questo periodo stai con qualcuna?-
domandò al suo miglior amico
-Si, mi sto sentendo con Annetta…-
-Ancora ”Sentendo”? Quindi vi scrivete i messaggini?-
-No Fabio, per me sentire è scopare…-
-Cavolo, quanto sei fortunato…- si complimentò Fabio, mentre focalizzava Annetta.
Una sventola bionda mezza russa da paura.
Aveva anche tentato senza successo la carriera da modella.
Egli aveva già tutte le informazioni necessarie per la sua prossima sega.
-E tu invece?- gli domandò Dario
-Sai mantenere un segreto?-
-Certo amico mio!-
-Sei il primo a cui lo dico. Acqua in bocca…-
-Certo, che hai combinato?-
-Ti ricordi di Sara, mia cugina?-
-Si, ti ha fatto conoscere qualche amica sua?-
Fabio sviò per un attimo il discorso per lanciargli una frecciatina.
-Lo sai che lei non è stata praticamente con nessun uomo?-
-Davvero?- domandò Dario sbalordito
-Si… Secondo te è bona? Tu te la faresti?-
Dario era imbarazzatissimo.
“Cioè questo qua mi sta chiedendo se reputo sua cugina una ragazza trombabile? Ma è fuori?”.
-Bè dai, è una bella ragazza. Una botta gliela darei…-
-Va bene Dario, tieniti forte.
Il mio segreto è che ho da anni una relazione incestuosa con lei…-
9.
Darione sputò fuori della birra.
Tutte le persone nel locale si girarono verso lui.
-Che fai?- lo rimproverò Fabietto
-Scusami, ma è davvero un notizione!
-Acqua in bocca, mi raccomando!-
-Questo spiega molte cose…- confessò Dario al suo migliore amico
-In che senso?-
-C’era addirittura qualcuno in squadra che diceva che tu eri gay, e invece… Ecco il motivo di tanto mistero sulla tua vita sentimentale…-
-Eh già, ora sai tutto…-
-Con me puoi stare tranquillo- lo rassicurò Dario.
-Senti amico mio, posso rivelarti un altro segreto?-
-Fabietto, se vuoi dimmi tutto. Cosa può esserci di più sconvolgente di ciò che mi hai appena confessato?-
-Sono un cuckold-
-Aspetta, puoi ricordarmi cosa significa?-
-Mi eccita vedere la mia donna con altri uomini…-
-Oh signore!-
-Si, mi piace essere cornuto. Ma Saretta, giustamente, non si fida di nessuno. E mi chiedevo se…-
-Se cosa?- domandò Darione
-Vuoi scoparti mia cugina davanti a me?-
10.
Darione rimase interdetto.
Era già stato stravolto dalla rivelazione dell’incesto.
Si prese quindi del tempo per pensarci sù.
Appena tornato a casa guardò Saretta su Instagram.
Non era una top model, ma una botta gliel’avrebbe sicuramente data.
E poi scopare davanti al suo migliore amico, umiliarlo in quel modo… C’era qualcosa di davvero troppo intrigante!
Durante la notte il cazzone di Darione rimase sempre turgido.
Quel pensiero di diventare un bull lo tormentava, e lo eccitava da morire.
Anche se tutto quanto era così strano…
Non era mica tutto uno scherzo?
O magari un allucinazione alcolica?
11.
I due amici si incontrarono il giorno dopo all’allenamento.
Ormai non si sarebbero mai più guardati come prima.
Fabio smise di farsi la doccia quando c’era Dario.
Il solo vedere il suo cazzone che avrebbe violato sua cugina lo faceva sborrare all’istante.
Ovviamente Darione chiamò l’amico in disparte per dirgli che non vedeva l’ora di provare quell’esperienza.
Quando Fabietto chiamò Sara lei urlò un -Sii!!!- sul suo cellulare, che fracassò il timpano del cugino.
L’appuntamento era domenica pomeriggio, dopo la partita.
I tre attendevano impazienti quella data.
Fabione non stava davvero più nella pelle.
Saretta non faceva altro che squirtare ogni giorno.
Darione invece fu l’unico che quasi si dimenticò dell’evento, preso com’era a fare del sesso anale con quella troia dell’Est Europa.
11.
Finalmente venne il gran giorno.
Fabietto aveva studiato tutto a tavolino.
Egli stava attendendo Darione seduto sul divano con Saretta, vestita come una troia da battaglia.
“Non ci avrà mica ripensato?” pensarono i due cugini.
Il citofono suonò.
Doveva essere lui. Dario. Il suo migliore amico. Il bull.
12.
Quando Dario entrò ci fu subito un pò d’imbarazzo.
Ci pensò Fabio a smorzare subito i toni.
Egli si denudò completamente ed accompagnò gli altri due nella sua camera da letto.
-Dario, legami lì ti prego!-.
Fabio aveva fissato delle cinte sulla parete.
Il suo amico ubbidì e gli legò i polsi in alto, ben distanti tra loro, proprio come aveva previsto il suo migliore amico.
-Puoi mettermi la gabbietta di castità?- lo implorò
-Fai veloce, prima che mi venga duro-.
Il suo amico obbedì, e fece appena in tempo ad imprigionare il pisello di Fabio dentro quella gabbietta attaccata ad un perizoma poco prima che gli venisse duro.
Faceva strano vedere Fabietto lì, legato ad un muro, con una dolorosissima gabbietta che spegneva la sua erezione.
-Ora fate come se non ci fossi!- spiegò il padrone di casa.
Darione vide dinanzi a sè la gnoccona che aveva davanti.
Nonostante i suoi vertiginosi tacchi ed il filo del perizoma in mostra, ella aveva il tipico aspetto di una verginella.
D’altronde escluso quell’essere legato al muro, lei non era mai stata con nessun altro.
Davanti a sè invece lei si trovò quell'autentico sciupa femmine.
Lei si fidava ciecamente del miglior amico di suo cugino.
Ed inoltre non vedeva l’ora di far eccitare anche il buon Fabietto.
Il cugino stava per dire qualcosa quando Darione gli disse -Zitto!-.
Darione si avvicinò quindi a Saretta ed iniziò a baciarla appassionatamente.
Egli si tirò indietro fino a finire su di una sedia.
Si sedette. Si tolse la maglietta.
Con le mani indirizzò la sua testa verso il suo pube.
Lei non ebbe bisogno di altri stimoli.
Gli abbassò i pantaloncini e poi le mutande.
Lei non aveva mai visto un cazzo simile in vita sua.
Lo srotolò ed iniziò a leccarlo.
Fabietto non si trattenne e venne per la prima volta dentro la gabbietta. Della sborra cadde a terra.
Saretta partì dallo scroto e poi iniziò a leccare tutta l’asta, a verniciarla con la sua saliva.
Era davvero enorme.
Dopo di che iniziò a giocare con il frenulo, facendogli come un succhiotto.
Gli baciò la punta. Con le labbra cercò di arrivare fino allo scalino del glande, anche se era davvero difficile, era troppo grosso.
Infine iniziò a succhiarlo e spingerlo verso la gola.
Quanto gli piaceva avere in bocca quel cazzo marmoreo!
Darione girò gli occhi in alto in estasi.
Ma dopo un pò si rese conto di una cosa.
Quel pompino era così fantastico che stava rischiando di venire.
Così la prese, la iniziò a baciare sul collo e la stese sul letto.
Gli liberò le tette che iniziò a baciare e succhiare senza tregua.
Lei con una mano stringeva il suo gran cazzone che non voleva abbandonare.
Egli la sfiorava sopra la gonna, palpandogli la fica.
Dopo un pò di strofinate dall’esterno, gli mise una mano dentro.
La sua vagina era liscia come la seta.
Sfiorò le grandi labbra. Erano un fiume in piena.
Lei era pronta.
La tirò su sul letto, le scansò il perizoma, e provò ad entrarle in fica…
13.
Eh già, il suo fu inizialmente solo un tentativo.
Il suo cazzo era troppo grosso, quasi non ci entrava.
Dovette quindi appoggiarsi sui palmi delle mani e spingere.
Saretta iniziò a gemere di dolore.
Fabietto non aveva mai sentito dirle nulla durante un rapporto, neanche un sussurro.
Iniziò quindi ad eccitarsi come non mai.
Darione spingeva e quella troia gridava di dolore.
Ad un certo punto il suo gran cazzone si fece largo attraverso quella strettoia e finalmente le entrò in fica.
Per lei fu un autentico tsunami.
Una bestia del genere iniziò subito a stimolarle il punto G.
Ed inoltre più della metà di quel bestione le rimaneva ancora fuori.
Darione iniziò a spingere ed andarci di sù e giù, più dentro e più fuori.
Ad ogni sua mossa Saretta gemeva come la grande zoccola che era.
-Oh! Si! Dai! Vai! Non ti Fermare!-.
Fabietto venne una seconda volta.
Saretta piegò le gambe e poi le flesse verso l’alto per aumentare il piacere.
Darione si era accorto che lei aveva già squirtato diverse volte.
Ora toccava a lui sborrare.
Cosa fare? Non voleva assolutamente venirle dentro, ma neanche tornare ad un pompino.
Così, senza preavviso, la girò.
Saretta aveva già preparato la sua fica per una fantastica pecorina, quando sentì qualcosa premergli contro l’ano.
-Dario, è più giù…-
-Zitta troia!- l’ammonì lui, che le tappò la bocca con una mano.
Saretta si sentì prigioniera ed immobile.
Quel bestione sopra di lui voleva sodomizzarla.
Non appena Fabio se ne rese conto, gli tornò un erezione.
No, lei non aveva mai voluto farselo mettere in culo.
Ma in quel momento non aveva scelto.
Il cazzo marmoreo di Fabione iniziò a farsi strada attraverso il suo piccolo sfintere anale, lacerandolo.
Le uscì anche un pò di sangue, ma egli non se ne accorse neanche.
Ad un certo punto la sua cappella era dentro l’ano di Saretta.
Dario fece un -Ah!- liberatorio, mentre lei iniziò a gemere e dimenarsi.
-Ahi! Ahi! Mi fa male!- mugugnava Saretta.
Darione una volta dentro iniziò a darci sotto.
Ad ogni pisellata Sara cacciava fuori un urlo.
Fabio, inutile dirvelo, venne per la terza volta.
Dario era sul punto di venire, così iniziò ad aumentare il ritmo.
Sarette non sentiva più dolore, oramai sentiva solo una potente vibrazione dall’interno.
Era più eccitata che mai.
Era stata con un vero uomo, cui aveva succhiato il cazzo, e l’aveva praticamente deflorata di fronte al suo amato cugino.
Darione cambiò idea all’ultimo momento.
Non voleva sprecare tutta quella sborra.
Così glielo tirò fuori, scese dal letto, e glielo buttò in bocca, iniziandogliela a scopare.
-Fammi venire troia!- le ordinò.
Fabietto pensò “No, una quarta volta non ce la faccio!”.
Saretta invece sentì quel bestione in bocca aromatizzato dall’amaro retrogusto del suo ano.
Era stravolta. Non aveva neanche più la forza di leccarglielo.
E così, glielo succhiava passivamente mentre Dario glielo muoveva sù e giù in bocca.
Ad un certo punto quel bestione vibrò.
Fabione era prosciugato.
Sicuramente vedere quel bookake nella bocca di sua cugina lo avrebbe eccitato, ma non gli era rimasto più neanche uno spermatozoo in tutto il suo corpo.
Sara invece fu inondata da quella valanga di sborra che ingoiò sorso dopo sorso, leccando e pulendo bene a dovere la cappella del suo bull fino all’ultima goccia.
FINE
1.
Il legame che univa Fabietto e Saretta era qualcosa di più che indissolubile.
I due piccoli cugini erano sempre cresciuti insieme, passando un sacco di tempo giocando l’uno con l’altro.
Va da sè, che allo scoccare della pubertà, per un arrapato eterosessuale come Fabio non potè che sbocciare una spassionata attrazione verso la cuginetta.
Eh già, lei aveva solamente qualche anno in meno di lui.
Già da allora la desiderava ardentemente.
Di statura normale, sorriso smagliante, capelli mori.
Ma la cosa che più la eccitava di lei erano le sue forme.
Un culo veramente sodo, da 30 e lode, senza neanche bisogno di palestra.
Delle belle tette sode, non esagerate, ma neanche una pista da pattinaggio sul ghiaccio.
E poi le sue mani e i suoi piedi, sempre smaltati e curatissimi.
I due continuarono la loro adolescenza con il loro inseparabile legame.
Fabietto si rifugiava in migliaia di seghe sui diversi siti porno per spegnere i suoi bollenti spiriti…
2.
Divenuti più grandi, un bel giorno fu lei a confessarsi.
-Fabietto, posso rivelarti un segreto?-
-Si, certo cuginetta cara…-
-Anche se sono all’università, sono rimasta ancora vergine…-.
Fabietto non riusciva a crederci.
Come faceva una figa del genere ad essere rimasta ancora inviolata?
-E tu invece?- gli domandò
-Io no… ma non ho ancora trovato quella giusta per me…-
-Sai qual’è il fatto… -
-No Saretta cara…-
-Io la vorrei dare solo quando sarò veramente innamorata..-
-Fai bene tesoro mio….-
-Posso confessarti una cosa?- domandò lei
-Certo, cuginetta mia…-
-Sono sempre stata innamorata sempre e solo di te!
Per questo non riesco a concedermi a nessuno…-.
Fabietto rimase muto ed immobile.
Non sapeva cosa fare. Non sapeva minimamente cosa dire.
Stava vivendo un sogno o una meravigliosa realtà?
3.
Da quel momento i due cugini iniziarono la loro relazione incestuosa.
Una serie di interminabili scopate, che dopo qualche anno divennero normale routine, come in una delle tante coppie sposate.
Si, c’era sempre il brivido di venire scoperti, ma nessuno dei due riusciva più a raggiungere l’orgasmo.
Nessuno dei due aveva voglia di trovarsi qualcun altro.
Ma la svolta decisiva venne da Fabietto.
4.
Fabietto aveva sempre giocato a calcio, la sua grande passione.
Formava una coppia difensiva con Dario, il suo migliore amico.
Dario veniva chiamato dai compagni di squadra “Il biscione” e non è difficile immaginarsi il perchè.
Egli era assai alto, magro ma robusto, scuretto di pelle.
Aveva il classico fisichetto angelico depilato.
Ma la sua caratteristica fisica che lo rendeva unico, la mostrava solamente durante la doccia.
Aveva un cazzone enorme, che di solito era arrotolato su sè stesso, come una pompa anti-incendio.
Fabietto si segava sempre sui racconti delle innumerevoli scopate del suo migliore amico…
4.
L’ultima delle fantasie con la quale il nostro amico si masturbava, era l’immaginare la sua bella cugina Saretta alle prese con un bel cazzone fuori misura, come quello del suo amico Dario.
Fabio non faceva altro che rimuginare sul fatto che quella fantasia potesse finalmente diventare realtà.
Ma organizzare una cosa del genere non è così semplice come poteva sembrare.
Doveva per prima cosa convincere sua cugina.
Lei fino a quel momento si fidava e scopava gelosamente solo con lui.
Anche se quelle trombate non erano nulla di che.
Dopo di che avrebbe dovuto parlarne con Dario.
Per prima cosa doveva metterlo al corrente dell’incesto.
E già quella non era per niente una cosa semplice.
E poi avrebbe dovuto fargli quella proposta da bull.
Sara era una bella figa, ma Dario ormai si era dato al sesso sfrenato. Per lei sarebbe stata solo una delle tante.
Anzi, probabilmente gli avrebbe anche abbassato la media.
Ed infine doveva pensare a sè stesso.
Ormai Fabietto aveva scoperto di essere un cuckold.
Egli era una di quelle persone che si eccitano nel vedere la propria amata scopata da qualcun altro.
Ed egli godeva nell’immaginarsi lì, a godersi la scena, la sua umiliazione.
Il solo pensiero lo faceva sborrare.
Eh già, se mai fosse riuscito ad organizzare il tutto, non poteva correre il rischio di sborrare subito con Jim in American Pie.
Avrebbe dovuto farsi legare, per non correre il rischio di toccarsi.
Ed avrebbe anche dovuto indossare una gabbietta per il suo cazzo…
Egli doveva imparare, rimanendo in tema American Pie, ad immagazzinare tutta la sua incontenibile libido proprio come Finch, per poi riversarla in un orgasmo tantrico mentre Dario avrebbe violato sua cugina davanti i suoi occhi.
5.
Fabio iniziò quindi con la prima parte del piano.
Convincere sua cugina Saretta.
Egli organizzò un week-end coi fiocchi.
Per prima cosa le portò a fare shopping in un centro commerciale.
Scelsero insieme senza badare a spese i vestiti più provocanti.
Delle altissime zeppe, dalle quali ad ogni passo rischiava di cadere, ma che la rendevano una vera battona.
Dopo di chè una gonnellina che le metteva in risalto il suo leggendario lato B.
Ad intimissimi scelsero un perizoma nero a filo interdentale davvero sexy.
E poi una maglietta che metteva in risalto i suoi seni prosperosi, oltre che la sua pancia piatta.
Per coronare il tutto, degli anelli per le dita dei piedi, e anche delle cavigliere e dei bracciali.
Fabietto l’accompagnò anche dall’estetista, da cui Saretta uscì dopo una pedicure e dello smalto arancione shocking.
Dopo di che i due passeggiarono per il lungomare.
Fabietto era in costante erezione nel vedere tutti quei maschioni che lanciavano occhiate di ammirazione e seduzione verso la cugina.
Infine la portò a cena…
6.
Tra una portata di pesce e l’altra, tra un calice di vino bianco e un bel piatto di ostriche, Fabietto lanciò la bomba.
-Saretta, come ti è parsa la giornata di oggi?-
-Fantastica come tutte quelle che passo con te cuginetto caro.
Adoro quando mi porti in una nuova città, dove nessuno ci conosce e possiamo comportarci come una vera coppia…-
-Eh già anche io…- rispose egli, che rilanciò
-Ti piacerebbe dare una svolta al nostro rapporto?-
-Cosa intendi? Vuoi mica uscire allo scoperto?-
-No Sara, non intendevo per nulla questo…
Rispondimi con sincerità, come ti sei sentita quando abbiamo camminato per il pontile?-
-In che senso?-
-Non ti sei accorta di tutti gli uomini che ti sbavavano dietro?-
-Si, è stato terribile…- rispose lei
-Invece per me è stato sublime!- dichiarò lui.
Saretta lo fissava incredula.
7.
-Cosa intendi dire Fabietto?-
-Sara non sei mai stata con nessun altro…-
-Ma perchè io amo solo te…-
-Anche io, ma non sto parlando di amore, ma di sesso.
Secondo me hai diritto a provare il cazzo di un altro…-
Saretta era confusa.
-Ma io Fabio, mi fido solo di te…-
-E se ci fossi anche io con te? Cosa ne pensi?-.
La mora non sapeva cosa rispondere.
Fabietto rincarò la dose- Io e te ci vogliamo davvero bene, ma proprio come una di quelle noiosissime coppie sposate, non ci eccitiamo più a letto…-
-Ma se ogni volta tu continui a venire…-
-Si, ma fidati, non è lo stesso. E poi non ti ho mai sentito strillare. Non hai mai squirtato. Fidati di me Saretta, devi provare a scopare con qualcun altro…- concluse Fabio.
8.
Saretta inizialmente confusa, aveva assunto uno sguardo malizioso.
-Ho già pensato a tutto…- confessò Fabietto
-Va bene, ti ascolto…-
-Mi piacerebbe vederti scopare con Dario…-
-Chi, Darione, il tuo amico?-
-Si. Lui ha un pisello enorme, il doppio del mio.
Ed ha un'esperienza sterminata in fatto di donne, lui sicuramente ti farà godere…-
-Quindi hai già organizzato tutto?-
-No, sciocchina. Volevo prima vedere se tu eri d’accordo.
Allora, cosa mi rispondi?-
-Vuoi la verità Fabietto?-
-Si-
-Mi sto già bagnando…-.
8.
La prima parte del piano era completa.
Ora Fabietto avrebbe solamente dovuto convincere Darione.
E ciò non era per nulla semplice…
Nel frattempo qualcosa cambiò fra i cugini.
Fabione aveva notato un cambiamento in Sara.
Oramai la vedeva più smaliziata, ansiosa di provare un bel cazzone nuovo.
Era smaniosa di farsi vedere trombare di fronte il suo partner.
Una sera Fabio invitò Dario per una birra.
Normalmente Fabio evitava sempre quel discorso, dato che aveva dovuto fingersi single per tanti anni.
Ma invece quella volta fu lui a tirar subito fuori il discorso figa.
-Dario, che mi dici? In questo periodo stai con qualcuna?-
domandò al suo miglior amico
-Si, mi sto sentendo con Annetta…-
-Ancora ”Sentendo”? Quindi vi scrivete i messaggini?-
-No Fabio, per me sentire è scopare…-
-Cavolo, quanto sei fortunato…- si complimentò Fabio, mentre focalizzava Annetta.
Una sventola bionda mezza russa da paura.
Aveva anche tentato senza successo la carriera da modella.
Egli aveva già tutte le informazioni necessarie per la sua prossima sega.
-E tu invece?- gli domandò Dario
-Sai mantenere un segreto?-
-Certo amico mio!-
-Sei il primo a cui lo dico. Acqua in bocca…-
-Certo, che hai combinato?-
-Ti ricordi di Sara, mia cugina?-
-Si, ti ha fatto conoscere qualche amica sua?-
Fabio sviò per un attimo il discorso per lanciargli una frecciatina.
-Lo sai che lei non è stata praticamente con nessun uomo?-
-Davvero?- domandò Dario sbalordito
-Si… Secondo te è bona? Tu te la faresti?-
Dario era imbarazzatissimo.
“Cioè questo qua mi sta chiedendo se reputo sua cugina una ragazza trombabile? Ma è fuori?”.
-Bè dai, è una bella ragazza. Una botta gliela darei…-
-Va bene Dario, tieniti forte.
Il mio segreto è che ho da anni una relazione incestuosa con lei…-
9.
Darione sputò fuori della birra.
Tutte le persone nel locale si girarono verso lui.
-Che fai?- lo rimproverò Fabietto
-Scusami, ma è davvero un notizione!
-Acqua in bocca, mi raccomando!-
-Questo spiega molte cose…- confessò Dario al suo migliore amico
-In che senso?-
-C’era addirittura qualcuno in squadra che diceva che tu eri gay, e invece… Ecco il motivo di tanto mistero sulla tua vita sentimentale…-
-Eh già, ora sai tutto…-
-Con me puoi stare tranquillo- lo rassicurò Dario.
-Senti amico mio, posso rivelarti un altro segreto?-
-Fabietto, se vuoi dimmi tutto. Cosa può esserci di più sconvolgente di ciò che mi hai appena confessato?-
-Sono un cuckold-
-Aspetta, puoi ricordarmi cosa significa?-
-Mi eccita vedere la mia donna con altri uomini…-
-Oh signore!-
-Si, mi piace essere cornuto. Ma Saretta, giustamente, non si fida di nessuno. E mi chiedevo se…-
-Se cosa?- domandò Darione
-Vuoi scoparti mia cugina davanti a me?-
10.
Darione rimase interdetto.
Era già stato stravolto dalla rivelazione dell’incesto.
Si prese quindi del tempo per pensarci sù.
Appena tornato a casa guardò Saretta su Instagram.
Non era una top model, ma una botta gliel’avrebbe sicuramente data.
E poi scopare davanti al suo migliore amico, umiliarlo in quel modo… C’era qualcosa di davvero troppo intrigante!
Durante la notte il cazzone di Darione rimase sempre turgido.
Quel pensiero di diventare un bull lo tormentava, e lo eccitava da morire.
Anche se tutto quanto era così strano…
Non era mica tutto uno scherzo?
O magari un allucinazione alcolica?
11.
I due amici si incontrarono il giorno dopo all’allenamento.
Ormai non si sarebbero mai più guardati come prima.
Fabio smise di farsi la doccia quando c’era Dario.
Il solo vedere il suo cazzone che avrebbe violato sua cugina lo faceva sborrare all’istante.
Ovviamente Darione chiamò l’amico in disparte per dirgli che non vedeva l’ora di provare quell’esperienza.
Quando Fabietto chiamò Sara lei urlò un -Sii!!!- sul suo cellulare, che fracassò il timpano del cugino.
L’appuntamento era domenica pomeriggio, dopo la partita.
I tre attendevano impazienti quella data.
Fabione non stava davvero più nella pelle.
Saretta non faceva altro che squirtare ogni giorno.
Darione invece fu l’unico che quasi si dimenticò dell’evento, preso com’era a fare del sesso anale con quella troia dell’Est Europa.
11.
Finalmente venne il gran giorno.
Fabietto aveva studiato tutto a tavolino.
Egli stava attendendo Darione seduto sul divano con Saretta, vestita come una troia da battaglia.
“Non ci avrà mica ripensato?” pensarono i due cugini.
Il citofono suonò.
Doveva essere lui. Dario. Il suo migliore amico. Il bull.
12.
Quando Dario entrò ci fu subito un pò d’imbarazzo.
Ci pensò Fabio a smorzare subito i toni.
Egli si denudò completamente ed accompagnò gli altri due nella sua camera da letto.
-Dario, legami lì ti prego!-.
Fabio aveva fissato delle cinte sulla parete.
Il suo amico ubbidì e gli legò i polsi in alto, ben distanti tra loro, proprio come aveva previsto il suo migliore amico.
-Puoi mettermi la gabbietta di castità?- lo implorò
-Fai veloce, prima che mi venga duro-.
Il suo amico obbedì, e fece appena in tempo ad imprigionare il pisello di Fabio dentro quella gabbietta attaccata ad un perizoma poco prima che gli venisse duro.
Faceva strano vedere Fabietto lì, legato ad un muro, con una dolorosissima gabbietta che spegneva la sua erezione.
-Ora fate come se non ci fossi!- spiegò il padrone di casa.
Darione vide dinanzi a sè la gnoccona che aveva davanti.
Nonostante i suoi vertiginosi tacchi ed il filo del perizoma in mostra, ella aveva il tipico aspetto di una verginella.
D’altronde escluso quell’essere legato al muro, lei non era mai stata con nessun altro.
Davanti a sè invece lei si trovò quell'autentico sciupa femmine.
Lei si fidava ciecamente del miglior amico di suo cugino.
Ed inoltre non vedeva l’ora di far eccitare anche il buon Fabietto.
Il cugino stava per dire qualcosa quando Darione gli disse -Zitto!-.
Darione si avvicinò quindi a Saretta ed iniziò a baciarla appassionatamente.
Egli si tirò indietro fino a finire su di una sedia.
Si sedette. Si tolse la maglietta.
Con le mani indirizzò la sua testa verso il suo pube.
Lei non ebbe bisogno di altri stimoli.
Gli abbassò i pantaloncini e poi le mutande.
Lei non aveva mai visto un cazzo simile in vita sua.
Lo srotolò ed iniziò a leccarlo.
Fabietto non si trattenne e venne per la prima volta dentro la gabbietta. Della sborra cadde a terra.
Saretta partì dallo scroto e poi iniziò a leccare tutta l’asta, a verniciarla con la sua saliva.
Era davvero enorme.
Dopo di che iniziò a giocare con il frenulo, facendogli come un succhiotto.
Gli baciò la punta. Con le labbra cercò di arrivare fino allo scalino del glande, anche se era davvero difficile, era troppo grosso.
Infine iniziò a succhiarlo e spingerlo verso la gola.
Quanto gli piaceva avere in bocca quel cazzo marmoreo!
Darione girò gli occhi in alto in estasi.
Ma dopo un pò si rese conto di una cosa.
Quel pompino era così fantastico che stava rischiando di venire.
Così la prese, la iniziò a baciare sul collo e la stese sul letto.
Gli liberò le tette che iniziò a baciare e succhiare senza tregua.
Lei con una mano stringeva il suo gran cazzone che non voleva abbandonare.
Egli la sfiorava sopra la gonna, palpandogli la fica.
Dopo un pò di strofinate dall’esterno, gli mise una mano dentro.
La sua vagina era liscia come la seta.
Sfiorò le grandi labbra. Erano un fiume in piena.
Lei era pronta.
La tirò su sul letto, le scansò il perizoma, e provò ad entrarle in fica…
13.
Eh già, il suo fu inizialmente solo un tentativo.
Il suo cazzo era troppo grosso, quasi non ci entrava.
Dovette quindi appoggiarsi sui palmi delle mani e spingere.
Saretta iniziò a gemere di dolore.
Fabietto non aveva mai sentito dirle nulla durante un rapporto, neanche un sussurro.
Iniziò quindi ad eccitarsi come non mai.
Darione spingeva e quella troia gridava di dolore.
Ad un certo punto il suo gran cazzone si fece largo attraverso quella strettoia e finalmente le entrò in fica.
Per lei fu un autentico tsunami.
Una bestia del genere iniziò subito a stimolarle il punto G.
Ed inoltre più della metà di quel bestione le rimaneva ancora fuori.
Darione iniziò a spingere ed andarci di sù e giù, più dentro e più fuori.
Ad ogni sua mossa Saretta gemeva come la grande zoccola che era.
-Oh! Si! Dai! Vai! Non ti Fermare!-.
Fabietto venne una seconda volta.
Saretta piegò le gambe e poi le flesse verso l’alto per aumentare il piacere.
Darione si era accorto che lei aveva già squirtato diverse volte.
Ora toccava a lui sborrare.
Cosa fare? Non voleva assolutamente venirle dentro, ma neanche tornare ad un pompino.
Così, senza preavviso, la girò.
Saretta aveva già preparato la sua fica per una fantastica pecorina, quando sentì qualcosa premergli contro l’ano.
-Dario, è più giù…-
-Zitta troia!- l’ammonì lui, che le tappò la bocca con una mano.
Saretta si sentì prigioniera ed immobile.
Quel bestione sopra di lui voleva sodomizzarla.
Non appena Fabio se ne rese conto, gli tornò un erezione.
No, lei non aveva mai voluto farselo mettere in culo.
Ma in quel momento non aveva scelto.
Il cazzo marmoreo di Fabione iniziò a farsi strada attraverso il suo piccolo sfintere anale, lacerandolo.
Le uscì anche un pò di sangue, ma egli non se ne accorse neanche.
Ad un certo punto la sua cappella era dentro l’ano di Saretta.
Dario fece un -Ah!- liberatorio, mentre lei iniziò a gemere e dimenarsi.
-Ahi! Ahi! Mi fa male!- mugugnava Saretta.
Darione una volta dentro iniziò a darci sotto.
Ad ogni pisellata Sara cacciava fuori un urlo.
Fabio, inutile dirvelo, venne per la terza volta.
Dario era sul punto di venire, così iniziò ad aumentare il ritmo.
Sarette non sentiva più dolore, oramai sentiva solo una potente vibrazione dall’interno.
Era più eccitata che mai.
Era stata con un vero uomo, cui aveva succhiato il cazzo, e l’aveva praticamente deflorata di fronte al suo amato cugino.
Darione cambiò idea all’ultimo momento.
Non voleva sprecare tutta quella sborra.
Così glielo tirò fuori, scese dal letto, e glielo buttò in bocca, iniziandogliela a scopare.
-Fammi venire troia!- le ordinò.
Fabietto pensò “No, una quarta volta non ce la faccio!”.
Saretta invece sentì quel bestione in bocca aromatizzato dall’amaro retrogusto del suo ano.
Era stravolta. Non aveva neanche più la forza di leccarglielo.
E così, glielo succhiava passivamente mentre Dario glielo muoveva sù e giù in bocca.
Ad un certo punto quel bestione vibrò.
Fabione era prosciugato.
Sicuramente vedere quel bookake nella bocca di sua cugina lo avrebbe eccitato, ma non gli era rimasto più neanche uno spermatozoo in tutto il suo corpo.
Sara invece fu inondata da quella valanga di sborra che ingoiò sorso dopo sorso, leccando e pulendo bene a dovere la cappella del suo bull fino all’ultima goccia.
FINE
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