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Scambio a metà
di COA77
10.06.2024 | 27 | 0
"Appena girammo l'angolo del bivio, vedemmo l'auto di Paolo con le portiere aperte e le luci interne accese..."
Premetto che i fatti si riferiscono a esperienze personali realmente accadute, ma con nomi di fantasia.
Mi chiamo Marco, 45 anni e sono felicemente sposato da 15 con Laura che di anni ne ha 43. Da tempo, durante i nostri rapporti, fantasticavo sulla possibilità di introdurre altre persone, di provare esperienze oltre la coppia ed altre pratiche simili come credo un po' tutte le coppie datate facciano, più o meno esplicitamente.
Io fremevo per questa fantasia, mentre Laura era un po' più fredda, soprattutto una volta passata l'eccitazione del rapporto. Secondo lei doveva limitarsi ad una fantasia per timore di rovinare il nostro equilibrio di coppia, temeva che se avessi trovato una donna più disinibita di lei avrei potuto perdere interesse nei suoi confronti, non voleva rischiare di perdermi.
Io, negli ultimi anni l'ho convinta a spingersi un po' oltre, soprattutto sapendo che l'esibizionismo la eccita parecchio, ma il tutto si limitava a qualche scoribanda nei parcheggi dove la nostra macchina veniva spesso circondata dagli avventori del luogo con tanto di arnesi esposti nel vedere la mia lei che mostrava il suo intimo ed il suo seno, magari mentre io la toccavo o lei mi masturbava, ma non ci fu verso di convincerla ad aprire nemmeno il finestrino per stabilire un contatto con l'esterno. Non voleva.
Lei è indubbiamente una bella donna, alta 1,67, con forme pronunciate soprattutto i fianchi che le donano un lato b a mandolino che senza dubbio è il suo pezzo forte, ancora bello alto e sodo nonostante l'età faccia il suo corso. Il seno era piccolino (una seconda) prima delle gravidanze, poi diventato terza con mio sommo piacere ed anche questo ancora bello alto, tanto da permetterle di vestirsi anche senza reggiseno a volte.
Qualche tempo fa, cominciammo a sbirciare il mondo di A69 e, vedendola incuriosita ed anche eccitata da questo mondo, incominciai ad insinuarle il tarlo dello scambio di coppia.
Fu un lavoro ai fianchi estenuante, con scarsi riscontri se non per le grandi scopate che facevamo dopo gli scambi di opinioni e fantasie che seguivano le nostre scorribande a sbirciare i vari profili del sito.
In una di quelle sere però ci fu un segnale di apertura. C'imbattemmo nella pagina di una coppia di coetanei il cui lui stuzzicó particolarmente mia moglie. Nel profilo, a parte qualche dettaglio che si poteva scorgere, non c'erano immagini estremamente esplicite, bensì delle foto in abiti e lingerie molto eleganti di due persone veramente belle. Erano di una provincia vicino alla nostra.
Non persi tempo e mi misi in contatto. La risposta non tardò ad arrivare e la feci leggere a mia moglie che ne risultó particolarmente turbata, ma a differenza di altre volte, anche particolarmente stuzzicata. Trovava quel uomo veramente affascinante.
Dopo vari scambi di mail, sms etc., decidemmo di organizzare un incontro conoscitivo.
Era ottobre, vicini al cambio dell'ora, e ci eravamo accordati per un aperitivo. Mia moglie si vesti con un abito aderente grigio scuro fino a mezza coscia con sotto un completino intimo in pizzo nero molto sexy ed i collant. Io, eccitato da matti, le dissi perché non osare, visto che si trattava di un incontro a sfondo piccante, indossando le autoreggenti o un reggicalze che le avevo regalato tempo addietro. Lei sospirò, aveva già il battito accelerato ed inaspettatamente fu d'accordo. Oltre alle calze autoreggenti velate con riga posteriore, cambiò anche intimo indossando un microperizoma con stringa a Y dietro ed un misero triangolino nero in raso sul davanti, era sexy da morire.
Ci incontrammo nel locale stabilito.
L'altra lei, Marta, era una bellissima donna bionda con un seno molto pronunciato, ma a lato b mia moglie era molto più dotata. Lui, Paolo, si dimostro all'altezza delle aspettative come eleganza e signorilità, oltre ad essere anche fisicamente proprio un bel uomo. La serata andò bene, anzi benissimo, tanto che gli animi, complice il buon vino, si scaldarono con battutine e sguardi già durante l'apericena. Arrivammo al dunque e Paolo ruppe il ghiaccio proponendo abbastanza esplicitamente di andare in un posto tranquillo che conosceva.
Il cuore andava a mille e quando mia moglie annui sorridendo, credevo di impazzire, il mio sogno si stava realizzando.
Nei messaggi che ci eravamo scambiati, avevamo ipotizzato solo lo scambio separato e così sarebbe stato. Salimmo ogni coppia nella propria auto ed io segui la loro. In breve raggiungemmo questa stradina in mezzo alla campagna e Paolo si fermo davanti ad un bivio, scese e si avvicino al nostro finestrino. Mi disse che le due stradine portavano ai lati opposti di un boschetto e che ci si poteva tranquillamente fermare, non saremmo stati a più di qualche decina di metri di distanza tra le due auto.
A quel punto guardai mia moglie che, eccitatissima dalla situazione, mi diede un bacio e guardandomi negli occhi mi disse: "siamo in ballo, balliamo",
poi sorridendo scese dalla macchina.
Marta a sua volta scese e venne verso la mia auto.
Sali in macchina e la vedevo molto tesa, ci fermammo come ci aveva detto Paolo dopo pochi metri dal bivio.
Marta non era tranquilla, pur essendo vestita in modo provocante, la sua tensione un po' mi inibiva. Provai ad approcciare un contatto fisico, ma lei comincio a piangere dicendo che non se la sentiva e che aveva accettato questo gioco solo per paura di perdere suo marito. I sensi di colpa assalirono pure me, passarono minuti interminabili nei quali Marta non la smetteva di singhiozzare e scusarsi con me, dicendomi che mi riteneva davvero un bel uomo ed una brava persona, ma in quel momento non ce la faceva a lasciarsi andare.
Passo circa un quarto d'ora, al che le proposi di tornare dagli altri, ma lei disse di no, perché avremmo rovinato anche il gioco di suo marito e mia moglie. A quel punto le proposi di andarci a piedi, in modo da non disturbare nel caso il gioco fosse in corso, anche se temevo che pure mia moglie avesse potuto entrare in crisi come lei, in quanto eravamo alla prima esperienza. Annuì e così scendemmo dalla macchina e ci avviammo.
Dopo i primi passi al buio, aiutati dalla luna piena, arrivammo al bivio e sentimmo le voci dei nostri rispettivi consorti. Un brivido gelido attraversó la mia schiena. Sentivo Paolo che le diceva che l'intimo che indossava le faceva un culo pazzesco, mentre sentivo Laura ridere, ma non rispondere.
Appena girammo l'angolo del bivio, vedemmo l'auto di Paolo con le portiere aperte e le luci interne accese.
Loro erano fuori, mia moglie accovacciata col vestito arrotolato in vita intenta a succhiarlo aggrappata con le mani ai suoi glutei. Paolo con una mano dava il ritmo alla sua testa e, dal mugolio di mia moglie, si capiva che lo spingeva fino in gola.
Io rimasi impietrito, Marta mi prese per un braccio e mordendosi il labbro mi disse: "Paolo a letto è veramente una bestia del sesso, non ha limiti ed il suo cazzo grossissimo farebbe impazzire qualsiasi donna".
Quelle parole furono come benzina sul fuoco per me. Ero impietrito, ma eccitato. Il cuore mi batteva forte e qualcosa laggiù rispondeva Indurendosi.
Laura si stacco dal suo cazzo e solo a quel punto lo vidi grazie alla luce dell'auto, era veramente grossissimo, sembrava il doppio del mio.
Rimasi basito e potei sentire Laura che commentó: "che cazzo fantastico che hai, mi hai fatto ribollire il sangue dalla prima volta che ho visto le tue foto".
Ero fuori di me, combattuto tra il volerli fermare ed il gustarmi quella scena formidabile.
Paolo sollevo una gamba e mise il piede sulla ruota dell'auto ed ordinò a Laura di baciargli le palle. Lei obbedì ridacchiando felicemente, il cazzo di lui le poggiava sulla fronte e le arrivava fin sulla coda di cavallo che, per la serata, si era fatta bella alta sapendo quanto mi eccitava tale acconciatura.
Laura leccava avidamente le palle complimentandosi con Paolo per quanto le sentiva grandi e piene. Dal movimento che faceva mi sembrava andasse oltre le palle, ne ebbi la conferma quando Paolo esclamo: "si, brava, leccami anche il buco del culo come una cagnolina".
Laura a volte lo faceva anche a me, ma solo in rare occasioni quando era estremamente eccitata. Anche Marta rimase colpita da ciò e mi disse:"certo che tua moglie è tutt'altro che santarellina".
Laura continuava a leccare e affondare la lingua per poi risalire sull'asta. A quel punto Paolo la prese e la mise a 90 sul cofano della macchina, la prese per la coda e spostando il filo del perizoma affondò il suo grosso cazzo nella figa fradicia di mia moglie che emise un vero grugnito di dolore e godimento.
Lei non amava la violenza ed irruenza nel sesso, ma stasera era in preda ad un' eccitazione che la faceva godere di tutto. Paolo le sferrava colpi che la facevano sussultare e si sentiva il rumore del suo seno che sbatteva sul cofano. La stava montando di brutto, come un treno, incessantemente. Laura ebbe quasi subito un l'orgasmo a cui ne seguirono a breve degli altri. Potevo vedere le sue schiappe che tremavano sotto i colpi durissimi, ma lei, invece di chiedere tregua, lo invitava a sbattere di più come non l'avevo mai sentita chiedere.
Io avevo quasi le lacrime agli occhi e inconsapevolmente mi stavo toccando il cazzo durissimo da sopra I pantaloni. Marta se ne accorse e sostituì la sua mano alla mia, sussurrando: "dai, ti aiuto io, te lo meriti".
In men che non si dica mi tirò fuori il cazzo e comincio un lenta ed inesorabile sega.
Nel frattempo Paolo non dava segni di cedimento, la stava sbattendo da almeno 15 minuti incessantemente, provocandole diversi orgasmi sconquassanti. La teneva per la coda, mentre con l'altra mano le infilava il pollice nel sedere dicendole: "Ti piace zoccola? Ti piace questo cazzone?"
Mia moglie sapeva solo dire si, quasi grugnendo, e di non smettere.
Paolo si fermo e uscì da Laura improvvisamente, lei lo guardò respirando affannosamente quasi un po' delusa, poi la senti dire di no: "No, ce l'hai davvero troppo grande, già faccio fatica con quello di mio marito che è la metà del tuo"
A quelle parole, capi che voleva farle il culo. Lui le disse di stare zitta ed obbedire. Mia moglie annui ed abbasso la testa sul cofano, Paolo appoggiò la cappella tra le chiappe di mia moglie che si mise la piega del vestito tra i denti per non urlare. Spinse inesorabilmente e l'orefizio cedette, lo pianto a fondo e si fermò per farla adattare. Poi ricominciò a pompare e pompare forte. Potevo vedere l'espressione di mia moglie, alternava smorfie di dolore a momenti di estasi da eccitazione sessuale. Era bellissima come mai l'avevo vista, pronunciava frasi oscene che con me non diceva mai: "mi stai aprendo in due, sento che mi spacchi il culo, continua, hai un cazzo fantastico".
A quel punto venni, nella mano di Marta che aveva continuato a masturbarmi lentamente ma incessantemente. Mi disse: "ma quanta ne hai fatta? Eri davvero eccitato, allora ti piace essere cornuto". Un'ulteriore scossa, sentendo quelle parole, attraversò la mia schiena, dritta fino alle palle.
Dopo almeno altri 10 interminabili minuti nel culo di mia moglie, Paolo uscì frettolosamente dal suo pertugio e, tirandola per la coda, fece abbassare Laura spingendogli quel cazzo enorme in bocca ed esplodendo a sua volta. Grugnì almeno 5 o 6 volte, ai quali suppongo seguirono altrettanti schizzi. Mia moglie era china sul quel cazzo che eruttava nella sua bocca ancora intriso dei sui umori e sapori anali, mostrando da dietro quanto quel cazzo aveva dilatato il suo ano, oscenamente spalancato.
Mia moglie continuava a leccare il cazzo di Paolo che, pur ammosciandosi, rimaneva di dimensioni veramente notevoli. Lei leccava e ripuliva come una cagnolina, gustandoselo tutto e continuando a fare apprezzamenti osceni su quel palo venoso che tanto piacere le aveva dato.
A quel punto Marta, che continuava a massaggiare il mio cazzo che comunque non accennava ad ammosciarsi nonostante la copiosa venuta, mi disse: "dai su, andiamo, altrimenti ci scoprono che abbiamo fatto i guardoni".
Tornammo alla macchina, salimmo e ci spostammo al bivio. Paolo non era ancora arrivato. Io ero fuori di me, combattuto dentro ed attanagliato da sensazioni e sentimenti contrastanti. Avevo lo stomaco in gola e loro ancora non arrivavano. Marta mi mise una mano sul ginocchio e mi disse "È il nostro destino, amiamo così tanto i nostri partner che siamo disposti a tutto per renderli felici. Tu avresti voluto scambiare, ma in realtà ti interessava di più vedere godere tua moglie, lo si è visto da quanto eri eccitato, sei venuto come una fontana!". E rise sguaiatamente.
Era una bella persona Marta, mi aiuto sollevandomi un po' il morale nell'attesa, che fu lunga, probabilmente avevano ricominciato poi.
Circa mezz'ora dopo vedemmo arrivare i fari. Marta mi diede un bacio a stampo sulla bocca, mi sorrise e mi disse: "Alla prossima".
Tale affermazione mi fece tremare i polsi, poi scese dalla macchina e corse verso quella di Paolo.
Laura invece si dilungo un po' nei saluti, ma dopo qualche minuto la vidi scendere sorridente, illuminata dai miei fari, con le scarpe in mano ed il vestito ancora arrotolato fino sopra il bordo delle calze. Camminò non senza difficoltà fino alla nostra auto, sembrava ubriaca.
Salì ed in quel momento si diffuse nell'abitacolo un forte ed inconfondibile odore di sesso, con il vestito che all'altezza del petto era tempestato di macchioline biancastre, come anche sulle calze ed, oscenamente, anche sui capelli tirati dalla coda.
Si mise seduta un po' di traverso, emettendo qualche lamento di dolore, mi guardò e mi baciò anche lei a stampo sulla bocca, dicendomi:"scusa, sono tutta pasticciata, ma è stato divertente, tu ti sei divertito?". Continua
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