Grazie don Armando
di
Piccolotroio
genere
gay
Buonanotte diceva il vecchio don Armando chiudendo quella porta.
Sapeva benissimo cosa succedeva dietro quella porta, noi giovani agnellini, offrivamo il lato b a quelli che avevano 2 o 3 anni in più di noi.
Questo accadeva nella settimana vacanza, ogni anno, per questo ogni anno c’era la fila per partecipare.
Tutti maschi.
Al mattino sveglia, colazione, messa.
Poi pranzo e pomeriggio in montagna.
La sera cena poi tutti in fila nelle 4 docce comuni.
Tutti nudi.
Ci si guardava e cresceva quella voglia.
Poi in camerata. Quattro ragazzi per camera.
Io e Stefano più piccoli, dormivamo nel letto sotto. Sopra di me Vittorio, 2 anni più grande. Sopra Stefano c’era Mirko.
Appena il don passava a salutare e spegnere la luce, eccoli.
Vittorio sgattaiolava sotto le mie coperte. Mirko faceva lo stesso con Stefano.
Entravano nel letto e le mani iniziavano a toccarci, soprattutto le parti intime.
Vittorio mi invitava sempre a toccare a suo volta il suo cazzo per vedere come andava in tiro.
Mi piaceva farmi toccare e sditalinare il culo.
Ricordo che Vittorio la prima volta aveva rubato il sapone liquido in bagno. Mi ha masturbato con il dito baciandomi, mentre glielo segavo.
Poi mi ha fatto stendere, è salito su di me e mi ha penetrato.
Dalla prima volta non ho mai provato dolore, solo piacere nel sentire il suo uccello dentro al mio culo.
Per una settimana lo prendevo volentieri. Adoravo anche sentire il suo sperma caldo su di me quando veniva.
Siamo cresciuti ma il piacere mi è rimasto.
Venerdì c’è stato il funerale di don Armando.
Vittorio era lì e faceva finta di niente.
A fine cerimonia mi sono avvicinato. Accanto a lui c’era Mirko.
L’ho invitato a casa mia, vivo solo.
Ora lui ha 26 anni.
Non ho dovuto spiegargli il motivo dell’invito.
Siamo entrati in casa, ho chiuso la porta e lui aveva già capito.
Si è sbottonato i jeans e lo aveva già in mano.
Mi sono inginocchiato ed ho iniziato a ciucciarglielo.
“Mi sei mancato “ mi ha detto.
Vittorio è cresciuto ed anche il suo cazzo.
Mi ha messo a pecora e mi ha scopato come ai vecchi tempi.
Questa volta però il suo sperma l’ho bevuto.
Purtroppo si è sposato ma mi ha promesso di venire a trovarmi
Sapeva benissimo cosa succedeva dietro quella porta, noi giovani agnellini, offrivamo il lato b a quelli che avevano 2 o 3 anni in più di noi.
Questo accadeva nella settimana vacanza, ogni anno, per questo ogni anno c’era la fila per partecipare.
Tutti maschi.
Al mattino sveglia, colazione, messa.
Poi pranzo e pomeriggio in montagna.
La sera cena poi tutti in fila nelle 4 docce comuni.
Tutti nudi.
Ci si guardava e cresceva quella voglia.
Poi in camerata. Quattro ragazzi per camera.
Io e Stefano più piccoli, dormivamo nel letto sotto. Sopra di me Vittorio, 2 anni più grande. Sopra Stefano c’era Mirko.
Appena il don passava a salutare e spegnere la luce, eccoli.
Vittorio sgattaiolava sotto le mie coperte. Mirko faceva lo stesso con Stefano.
Entravano nel letto e le mani iniziavano a toccarci, soprattutto le parti intime.
Vittorio mi invitava sempre a toccare a suo volta il suo cazzo per vedere come andava in tiro.
Mi piaceva farmi toccare e sditalinare il culo.
Ricordo che Vittorio la prima volta aveva rubato il sapone liquido in bagno. Mi ha masturbato con il dito baciandomi, mentre glielo segavo.
Poi mi ha fatto stendere, è salito su di me e mi ha penetrato.
Dalla prima volta non ho mai provato dolore, solo piacere nel sentire il suo uccello dentro al mio culo.
Per una settimana lo prendevo volentieri. Adoravo anche sentire il suo sperma caldo su di me quando veniva.
Siamo cresciuti ma il piacere mi è rimasto.
Venerdì c’è stato il funerale di don Armando.
Vittorio era lì e faceva finta di niente.
A fine cerimonia mi sono avvicinato. Accanto a lui c’era Mirko.
L’ho invitato a casa mia, vivo solo.
Ora lui ha 26 anni.
Non ho dovuto spiegargli il motivo dell’invito.
Siamo entrati in casa, ho chiuso la porta e lui aveva già capito.
Si è sbottonato i jeans e lo aveva già in mano.
Mi sono inginocchiato ed ho iniziato a ciucciarglielo.
“Mi sei mancato “ mi ha detto.
Vittorio è cresciuto ed anche il suo cazzo.
Mi ha messo a pecora e mi ha scopato come ai vecchi tempi.
Questa volta però il suo sperma l’ho bevuto.
Purtroppo si è sposato ma mi ha promesso di venire a trovarmi
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Commenti dei lettori al racconto erotico