La mia vita

di
genere
dominazione

Voglio raccontarvi la mia storia. Sono una donna timida e riservata, e a 19 anni trovai il mio uomo di 42anni.
IL mio uomo con cui convivo e' un tipo estremamente dominante
e sapevo fin dall'inizio che avrei dovuto assumere un atteggiamento del tutto sottomesso e dipendente.

A pochi giorni dall'inizio della convivenza mi presento' le regole avrei dovuto seguire alla lettera altrimenti sarei stata punita.

1 Obbedienza e completa sottomissione. Obbedire sempre, subito, e senza discutere a qualsiasi ordine ricevuto. Avrei dovuto riferirmi sempre a lui come il Padrone.
2 Rimanere in casa sempre con solo una vestaglia di nylon trasparente, praticamenta nuda, anche in caso di visite o ospiti inattesi.
3 Non parlare mai senza permesso, il permesso non puo' essere richiesto e' il Padrone a darlo se vuole.
4 Muoversi sempre con gli occhi bassi, tranne quando si fanno i lavori domestici.
5 "Andare" senza discutere con chi decide il Padrone.
6 Consumare i pasti con le mani senza usare posate.
7Lui avrebbe continuato a uscire e ad "andare" con le altre e io non avevo voce in capitolo.

Alla fine della nostra prima cena accadde la cosa piu' umiliante:
IL Padrone annuncio' davanti a tutti che da brava sottomessa avrei cominciato ad andare con chiunque mi richiedesse uomini e donne !
Cio' fu un umiliazione tremenda, tutti i nostri amici e conoscenti d'ora in poi incontrandomi
avrebbero pensato a me come a la "puttana" e a questo pensiero avrebbero riso di me !

Vidi diversi ospiti avvicinarsi al mio padrone e sussurrargli qualcosa guardandomi con ammirazione.
La risposta di lui era invariabilmente la stessa: "Ma certo mio caro! Sarà un piacere e un onore condividerla con te. Vedrai che ti piacerà, è davvero speciale".
Poi rivoltosi a me, aggiungeva "Bacia la mano al signore, che ti farà l'onore di scoparti". La casa e' meta' di un continuo pellegrinaggio.
Per diversi giorni alle visite del padrone si alternano quelle dei suoi ospiti.
Di giorno servo da svago al padrone, la sera sono il giocattolo delle sue feste o di singoli ospiti. "Ricordati che puoi fare di lei tutto quello che vuoi. E quando dico tutto, intendo proprio tutto", ammonisce premuroso il padrone prima di lasciarli soli con me nuda. Spesso provo vergogna. Mi sento una prostituta. E in effetti da prostituta mi trattano. Ma ho capito che tutto questo mi piace e non potrei mai farne a meno.
Farei qualsiasi cosa per il mio Padrone.

scritto il
2024-10-07
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