Incontro con l'amica

di
genere
etero

Lui la andò a prenderla sotto casa, aveva organizzato una serata di divertimento spensierato e relax per farla sentire a proprio agio. Era la prima volta che si incontravano da soli, erano sempre usciti in compagnia di amici, ma dagli sguardi che si scambiavano era chiaro che morivano dalla voglia di stare da soli.
Lei scese in perfetto orario, fasciata da un abito corto nero che metteva in risalto tutto lo splendore del suo corpo, la sola visto lo lasciò senza parole, la salivazione era azzerata mentre lei si avvicinava alla macchina con andamento suadente e con sguardi ammiccanti. Lui la aspettava appoggiato alla macchina per potergli dare il benvenuto, ma si dimenticò di tutto quello che aveva preparato in precedenza. "Sorpreso?" disse lei notando lo stato di semi-incoscienza di lui che la scrutava dalla testa ai piedi. Farfugliò qualcosa, non riusciva a mettere insieme le parole alla vista di quel seno messo in bella mostra dalla generosa scollatura coperta da un trasparente velo rosso.
Le aprí la portiera e con lo sguardo la seguí mentre si sedeva e alzava le splendide gambe fasciate da un paio di autoreggenti che fecero capolino solo dopo che si sistemò sul sedile. Salí in macchina con le immagini che roteavano nella sua testa, avrebbe fatto una figura barbina se non fosse riuscito a riprendersi da quello stato di estasi mentale avviata dalla visione di quella che pensava fosse solo un'amica con la quale passare una serata spensierata. "Ti va di andare a bere qualcosa?" disse lui in uno stato confusionale. "Certamente" rispose lei con una voce cosi suadente da fargli venire brividi di piacere mentre gli si accapponava la pelle come quando sentiva i pezzi musicali della sua giovinezza. Dopo un breve tratto, la tensione non era ancora scesa, e lei prese in mano la situazione. "Questa sera ho pensato di mettermi in ghingheri perchè avevo bisogno di sentirmi desiderata, non mi capita spesso, ma con te sento di non sentirmi giudicata, la nostra amicizia sta sopra tutto, ed è per questo che stasera ho deciso che vorrei renderci felici entrambe, ho una sorpresa per te!".
Lui la guardò sbalordito, non sapeva se essere felice oppure spaventato vista la schiettezza delle sue parole. "Di che tipo di sorpresa si tratta?" disse, cercando di capire che intenzioni avesse. "Una mia amica ha un appartamento libero qui vicino, se ti va possiamo andare li a bere qualcosa..".
Lui non esitò, ed annuì senza dire una parola, anche perchè non riusciva a proferirne, tutti i suoi piani erano saltati, ma la serata sembrava andare verso quello che probabilmente avrebbe solo sognato.
Arrivarono all'appartamento in un palazzo signorile del centro al secondo piano. Lei faceva strada, e prese le scale davanti a lui, la sua corta gonna saliva sui suoi glutei lasciando intravedere la sua lingerie trasparente di pizzo nero che non lasciava niente all'immaginazione. Lei si voltò e sorrise divertita vedendo lo sguardo di lui che non le toglieva gli occhi di dosso.
Arrivarono alla porta, lei prese le chiavi ed apri, fece strada, accese le luci soffuse della sala, nella quale c'erano soltanto un divano, un tavolino ed una poltrona imbottita con i braccioli in stile Luigi XV. "Prego, siediti sulla poltrona mentre io vado a prendere da bere ed i bicchieri". Lui non esitò, e mentre aspettava si guardò un pò in giro. Abituandosi alla luce soffusa notò i quadri alle pareti...
Raffiguravano donne spogliate in pose che non lasciavano niente all'immaginazione, coppie intente nella sottile arte del far provare piacere al partner senza lasciare niente di inesplorato.
Sentí la voce di lei..."Ti piacciono? Li crea la mia amica, ha una fervida immaginazione. A volte gli faccio da modella, ma solo se sono da sola, le cose in coppia mi piace provarle..."
Lui si voltò e la vide in piedi appoggiata allo stipite della porta con in mano una bottiglia di spumante, due bicchieri ed addosso solo un completino con un reggiseno che serviva unicamente a sorreggere e a mostrarne i capezzoli che sembravano disegnati da una mano esperta, ed un perizoma che mostrava tutta la sua splendida intimitá velandola solo quel tanto che basta per renderla sfumata.
Restò senza parole, lei si avvicinò, si sedette sul divano, mise bicchieri e bottiglia sul tavolino e si appoggiò accavallando le gambe. Non sapeva più che dire, tutto quello a cui non aveva pensato potesse succedere era li, davanti a lui che attendeva una risposta, senza averlo chiesto. "Sei splendida!" riuscì a dire a fatica, gli aveva tolto tutte le parole. Lei sorrise e disse: "Stasera ho voglia di farti impazzire, di fare qualcosa che non dimenticherai spero, e che rimarrá il nostro segreto. Senza coinvolgimenti o legami, cosí, solo per il gusto di! divertirsi. Sei d'accordo?". Lui annui sempre più in preda all'eccitazione, che si notava molto bene nei suoi pantaloni.
Lei lo notò immediatamente, le si avvicinò e delicatamente gli levò i pantaloni per liberare il suo pene e lasciarlo in bella vista. Cominciò a toccarlo dolcemente, avvicinò le labbra quel tanto che basta da far sentire il suo alito sulla pelle ormai sensibilissima. Le sue dita sfioravono il glande ed il frenulo facendolo sobbalzare di piacere. Lei sorrise e fissandolo negli occhi usò la sua lingua leggerissima sulla punta facendolo irrigidire sempre più. "Non sapevo tu fossi cosí dotato, la sorpresa l'hai fatta tu a me" disse con voce eccitata. "Sinceramente stasera è la serata delle sorprese" disse lui ansimando per lo stato di eccitazione avanzato, "non avrei mai pensato che tu ti fossi lasciata andare cosi tanto, ti immaginavo più restia a queste cose, ma mi hai favorevolmente stupito!". Lei sorrise, si alzo in piedi e disse:"Ora tu non ti muovere o sarò costretta a legarti!". Lui annuì ed attesse
Ando verso il divano, si sedette ed appoggiò i piedi sul tavolino allargando le sue sinuose gambe per mostrare la sua intimitá nella sua totalitá. Cominciò a toccarsi delicatamente, fissandolo negli occhi per vedere il su livello di eccitazione. Lui faticava per resistergli, ma si sforzò di non muoversi.
Cominciò con una mano a strizzarsi delicatamente i capezzoli mentre l'altra scostava il leggerissimo perizoma per mostrare le sue calde e ormai umide labbra.
Le sue dita si infilavano delicatamente facendosi strada facilmente, andando a stuzzicare le parti più sensibili facendola sussultare ad ogni passaggio. Lui non resisteva, fece per alzarsi, ma lei lo riprese. "Non ancora! se vuoi masturbati anche tu! mi eccita ancora di piú se lo fai lentamente".
Non se lo fece dire due volte, si spogliò completamente e cominciò con la sua mano a scorrere lungo l'asta delicatamente, senza fretta e con lo sguardo verso di lei.
La situazione era molto calda, i due morivano dalla voglia di toccarsi vicendevolmente per far provare piacere all'altro.
Le si fermò, si alzo e si tolse tutto per farsi vedere in tutto il suo splendore. Si voltò, si mise in ginocchio sul divano mostrando tutto quel ben di Dio a lui, che non capiva se era la realtá o solo finzione.
Lei cominciò a passare le sue dita su ogni parte nascosta del suo corpo, ansimava e lanciava piccoli gridolini ogni volta che passava sulla clitoride ormai turgida di piacere. La vedeva per la prima volta in questo modo, e non gli dispiaceva. "Ti prego, avvicinati e fammi vedere cosa sai fare con la lingua" disse lei voltandosi verso di lui con sguardo e sorriso diabolico. Non perse tempo, si inginocchiò davanti alla sua vagina e cominciò lentamente passando la punta sulle succose labbra calde e frementi di piacere, lentamente e senza fretta
Passò qualche secondo e decise di stuzzicarle l'ano con un dito mentre la sua lingua continuava a farsi strada dentro di lei, sussulto un attimo quando le sue labbra le succhiarono la clitoride, era eccitatissima.
Lui cercò di essere il più delicato possibile, voleva solo fargli provare piacere senza essere troppo violento e diretto, lei apprezzava molto, al punto che dise "non smettere finché non verrò!".
Non aspettava altro, la sua lingua cominciò lentamente ad aumentare il ritmo, succhiava più freneticamente mentre con un dito entrò dentro di lei facendole uscire un piccolo urlo dalle labbra che lei tentò di strozzare. La sua lingua passava su tutta la sua vagina sempre più velocemente, le sue dita si erano infilate in ogni pertugio senza stare ferme, e lei ansimava sempre di più...ed arrivò...intenso ed atteso da entrambe...come un'esplosione di felicitá lei inizialmente si irrigidí, e poi tremò con convulsioni che la fecero cadere sul divano senza fiato...dopo qualche secondo si riprese, ansimante lo guardò negli occhi, lo fissò qualche secondo e lo baciò appassionatamente per qualche minuto. Le loro lingue si attorcigliavano in un turbinio di passione lasciando tutto il mondo fuori.
Lei le prese il viso tra le mani, lo guardò e disse "ora tocca a te!"
lo fece adagiare sul divano e cominciò a baciargli il corpo delicatamente, da lontano...lentamente scendeva verso il suo pene...usava le mani e le labbra per fargli aumentare il piacere.
Lo raggiunse con la punta della lingua, e la passò leggermente per tutta la sua lunghezza partendo dai testicoli fino alla punta, dove delicatamente appoggio le labbra, ed aprendole lentamente lo fece sparire tra di loro.
Lui chiuse gli occhi, sentí il sangue scorrere velocemente per inturgidirlo sempre più...stava per scoppiare.
lei alternava momenti di delicatezza a momenti di irruenza che facevano capire che non lo avrebbe lasciato andare finchè non fosse arrivato in fondo.
La sua lingua stuzzicava oltremodo il glande che pulsava come un palloncino.
Stava per venire...e lei si fermò...lo guardò negli occhi..."sei riuscito ad eccitarmi cosi tanto che ho perso tutti i miei freni inibitori" gli sussurro sorridendo. "Non posso che esserne felice, potrei anche terminare qui, il mio scopo l'ho raggiunto" disse lui sinceramente. "Non ti va di arrivare alla fine e passare oltre?"
"Mi va, ma se vuoi fermarti non ci sono problemi, lo faremo un'altra volta..."
Lei sorrise, lo guardo fisso negli occhi mentre le sue labbra avvolgevano completamente il suo pene simulando la penetrazione...le sue mani scorrevano su e giú a ritmo costante...la sua lingua stuzzicava il frenulo...e violentemente arrivò l'orgasmo, esplodendo in una fontana bianca...lei sentí lo sperma scorrere fuori senza poterlo fermare...non fece in tempo a togliersi...ma non le dispiaceva, lo aveva portato dove voleva lei.
si sdraiarono vicini sul divano abbracciandosi, passarono qualche minuto di silenzio. "Dovremmo farlo più spesso!" disse lei sorridendo.."magari sperimentando altro...completamente"
"per me questa sera può andare bene cosí" disse lui..."solo per lasciare qualcosa in sospeso da terminare, per avere una scusa per continuare"
Lei annuí, era d'accordo...si incontrarono molte altre volte...
di
scritto il
2024-10-12
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