Lo schiavo, il padrone e sua moglie 3. La punizione
di
iosonoimmaginario
genere
dominazione
"Marco! Allarga bene le gambe! Come faccio a colpirti per bene i testicoli altrimenti? Già sono difficili da trovare così mignon, lasciali bene in vista!"
Allargo le gambe in attesa del primo calcio, che non tarda ad arrivare
"Aaahhh"
Il primo colpo è subito a piena forza, mi schiaccia le palle e fa schizzare il cazzo verso l'alto, mandandolo a sbattere sulla pancia. Mi piego dal dolore.
""Ahhhhhh, ahhhhhh"
"Era solo il primo, devi sopportare! Allarga di nuovo le gambe!"
Faccio come vuole tua moglie, impaurito.
"La prego signora, un po' più piano!"
"Più piano? E cosa saresti disposto a fare per avere una punizione più leggera?"
"Tutto quello che vuole signora! Sarò il suo servo, il suo schiavo! Potrà usare tutti i miei buchi come meglio crede, infilarci tutto ciò che vuole. Potrà usarmi come gabinetto per fare la pipì direttamente in bocca. Farò il suo cagnolino, le sarò ubbidiente!"
"Ahah, sentilo il maiale! Ti fanno male i calci alle palle eh? Ma Diego, guarda il cazzetto com'è tutto duro! Lo eccita fantasticare su queste cose! Ma come ce l'ha piccolo! Marco, dimmi, come fai a far godere tua moglie?"
"Non riesco, mia moglie dice che non gode quando glielo metto dentro."
"Ah no? E allora come gode?"
"Ha una collezione di dildo. E poi scopa con altri uomini."
"Ah, bene. Sei un cornuto!"
"Si, mia moglie mi mette le corna, prende altri cazzi."
"E di chi?"
"Scopa col suo capo, al lavoro. E a volte anche con altri colleghi e clienti per ottenere dei contratti vantaggiosi."
"Un classico. E poi?"
"In vacanza scopa con i mariti delle altre coppie di nostri amici, e col bagnino del resort."
"Che troia! E poi?"
"Ecco.. mia moglie.."
"Siii? Dai, non essere timido! Chi altri?"
"Mia moglie scopa con suo marito!"
"Ahaha, finalmente l'hai detto! Quindi, mio marito, ti sottomette, ti umilia e ti fa anche cornuto, infila il cazzo nella figa aperta di tua moglie. Ho capito bene?"
"Sì, signora, è così!"
"E allora, facciamola entrare, Silvia la troia!"
Si apre la porta della sala, che era rimasta socchiusa. Evidentemente mia moglie ci stava osservando da lì, ha assistito a tutta la mia umiliazione.
Silvia entra sorridente. Indossa lunghi stivali neri col tacco, una mini nera in pelle, molto corta, che lascia visibile parte delle mutandine rosse. Sopra indossa un reggiseno a balconcino che le copre solo in minima parte il seno, sollevandolo, e lasciando esposti i capezzoli, che puntano dritti in avanti.
"Silvia.. hai visto tutto."
"Ciao maritino cornuto. Si, tutto."
"Ora che abbiamo la troia con noi possiamo continuare con la punizione. Riceverai un calcio nelle palle da me e uno da tua moglie. Tieni sempre bene aperte le gambe per farci colpire in pieno i testicoli. Più larghe! Ancooora.. Di più!"
Parte tua moglie col primo colpo. Un calcio perfetto che mi fa urlare, mentre lei ride. Poi Silvia si avvicina, appoggia le mani sulle mie spalle, mi guarda dritto negli occhi e fa partire una ginocchiata che mi toglie il fiato.
A seguire i è di nuovo il turno di Carla, un altro calcio molto potente, un altro urlo, e dopo mia moglie, anche lei un calcio, che si abbatte sul cazzo, facendomelo sbattere su e giù.
E poi ripartono, calci e ginocchiate, io distrutto dal dolore, finché un po' alla volta non riesco neanche più ad emettere un suono. Sento il cazzo e le palle a fuoco mi chiedo se siano ancora intere o se siano state spappolate da un colpo troppo forte.
Vengo slegato, e cado per terra ai vostri piedi. Mi fate sdraiare.
"Caro, abbiamo rotto il tuo schiavo?"
"Un minuto e torna a posto, lasciatelo lì un po', andiamo a berci qualcosa intanto."
Vi sento muovervi in cucina, mentre poco alla volta mi tornano le forze.
"Vediamo se si è ripreso."
Io sono a terra, sulla schiena, tu ti porti sopra di me, sollevi la gamba e la fai scendere veloce, schiacciandomi il cazzo sotto la scarpa.
"Ahhhhhh!"
"Si, gli è tornata la sensibilità."
Ripeti la cosa altre volte, abbassi la gamba all'improvviso colpendo cazzo e palle, schiacciando forte.
Io urlo ancora, finché tu scendi un'ultima volta, e schiacci, facendo girare la scarpa più volte sui miei testicoli.
"Ecco schiavo cosa succede al tuo cazzo quando osi presentarti nudo, col pisellino di fuori tutto dritto di fronte a mia moglie. Sei un maiale!"
"Mi scusi Padrone."
"Che ti serva da lezione. Ora, perché siamo generosi, abbiamo invitato te e quella baldracca di tua moglie a cena. Naturalmente tu ci servirai. Apparecchia e comincia a cucinare per tre, trovi tutto in frigo. Signore, noi intanto possiamo accomodarci sul divano. Silvia, porta il prosecco."
In cucina tua moglie mi dà un grembiulino, è troppo corto e mi lascia il cazzo scoperto, e naturalmente dietro è tutto aperto.
Preparo la tavola, e mi metto immediatamente ai fornelli.
(Continua. Commenti e critiche sono sempre benvenuti, per scrivermi
iosonoimmaginario @protonmail.com
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Allargo le gambe in attesa del primo calcio, che non tarda ad arrivare
"Aaahhh"
Il primo colpo è subito a piena forza, mi schiaccia le palle e fa schizzare il cazzo verso l'alto, mandandolo a sbattere sulla pancia. Mi piego dal dolore.
""Ahhhhhh, ahhhhhh"
"Era solo il primo, devi sopportare! Allarga di nuovo le gambe!"
Faccio come vuole tua moglie, impaurito.
"La prego signora, un po' più piano!"
"Più piano? E cosa saresti disposto a fare per avere una punizione più leggera?"
"Tutto quello che vuole signora! Sarò il suo servo, il suo schiavo! Potrà usare tutti i miei buchi come meglio crede, infilarci tutto ciò che vuole. Potrà usarmi come gabinetto per fare la pipì direttamente in bocca. Farò il suo cagnolino, le sarò ubbidiente!"
"Ahah, sentilo il maiale! Ti fanno male i calci alle palle eh? Ma Diego, guarda il cazzetto com'è tutto duro! Lo eccita fantasticare su queste cose! Ma come ce l'ha piccolo! Marco, dimmi, come fai a far godere tua moglie?"
"Non riesco, mia moglie dice che non gode quando glielo metto dentro."
"Ah no? E allora come gode?"
"Ha una collezione di dildo. E poi scopa con altri uomini."
"Ah, bene. Sei un cornuto!"
"Si, mia moglie mi mette le corna, prende altri cazzi."
"E di chi?"
"Scopa col suo capo, al lavoro. E a volte anche con altri colleghi e clienti per ottenere dei contratti vantaggiosi."
"Un classico. E poi?"
"In vacanza scopa con i mariti delle altre coppie di nostri amici, e col bagnino del resort."
"Che troia! E poi?"
"Ecco.. mia moglie.."
"Siii? Dai, non essere timido! Chi altri?"
"Mia moglie scopa con suo marito!"
"Ahaha, finalmente l'hai detto! Quindi, mio marito, ti sottomette, ti umilia e ti fa anche cornuto, infila il cazzo nella figa aperta di tua moglie. Ho capito bene?"
"Sì, signora, è così!"
"E allora, facciamola entrare, Silvia la troia!"
Si apre la porta della sala, che era rimasta socchiusa. Evidentemente mia moglie ci stava osservando da lì, ha assistito a tutta la mia umiliazione.
Silvia entra sorridente. Indossa lunghi stivali neri col tacco, una mini nera in pelle, molto corta, che lascia visibile parte delle mutandine rosse. Sopra indossa un reggiseno a balconcino che le copre solo in minima parte il seno, sollevandolo, e lasciando esposti i capezzoli, che puntano dritti in avanti.
"Silvia.. hai visto tutto."
"Ciao maritino cornuto. Si, tutto."
"Ora che abbiamo la troia con noi possiamo continuare con la punizione. Riceverai un calcio nelle palle da me e uno da tua moglie. Tieni sempre bene aperte le gambe per farci colpire in pieno i testicoli. Più larghe! Ancooora.. Di più!"
Parte tua moglie col primo colpo. Un calcio perfetto che mi fa urlare, mentre lei ride. Poi Silvia si avvicina, appoggia le mani sulle mie spalle, mi guarda dritto negli occhi e fa partire una ginocchiata che mi toglie il fiato.
A seguire i è di nuovo il turno di Carla, un altro calcio molto potente, un altro urlo, e dopo mia moglie, anche lei un calcio, che si abbatte sul cazzo, facendomelo sbattere su e giù.
E poi ripartono, calci e ginocchiate, io distrutto dal dolore, finché un po' alla volta non riesco neanche più ad emettere un suono. Sento il cazzo e le palle a fuoco mi chiedo se siano ancora intere o se siano state spappolate da un colpo troppo forte.
Vengo slegato, e cado per terra ai vostri piedi. Mi fate sdraiare.
"Caro, abbiamo rotto il tuo schiavo?"
"Un minuto e torna a posto, lasciatelo lì un po', andiamo a berci qualcosa intanto."
Vi sento muovervi in cucina, mentre poco alla volta mi tornano le forze.
"Vediamo se si è ripreso."
Io sono a terra, sulla schiena, tu ti porti sopra di me, sollevi la gamba e la fai scendere veloce, schiacciandomi il cazzo sotto la scarpa.
"Ahhhhhh!"
"Si, gli è tornata la sensibilità."
Ripeti la cosa altre volte, abbassi la gamba all'improvviso colpendo cazzo e palle, schiacciando forte.
Io urlo ancora, finché tu scendi un'ultima volta, e schiacci, facendo girare la scarpa più volte sui miei testicoli.
"Ecco schiavo cosa succede al tuo cazzo quando osi presentarti nudo, col pisellino di fuori tutto dritto di fronte a mia moglie. Sei un maiale!"
"Mi scusi Padrone."
"Che ti serva da lezione. Ora, perché siamo generosi, abbiamo invitato te e quella baldracca di tua moglie a cena. Naturalmente tu ci servirai. Apparecchia e comincia a cucinare per tre, trovi tutto in frigo. Signore, noi intanto possiamo accomodarci sul divano. Silvia, porta il prosecco."
In cucina tua moglie mi dà un grembiulino, è troppo corto e mi lascia il cazzo scoperto, e naturalmente dietro è tutto aperto.
Preparo la tavola, e mi metto immediatamente ai fornelli.
(Continua. Commenti e critiche sono sempre benvenuti, per scrivermi
iosonoimmaginario @protonmail.com
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