A casa di Daniela (o meglio, nel letto di Daniela)
di
iosonoimmaginario
genere
tradimenti
A quanto era quotata, la scopata con Daniela? I bookmakers si sarebbero rifiutati la giocata, troppo scontato il risultato. E anche Marco se lo sentiva, era solo questione di tempo.
Dal momento in cui andò a stare dall'amica le disavventure della vacanza divennero acqua passata. Daniela era felice di averlo in casa, chiacchieravano dei vecchi tempi, degli amici in comune con cui erano rimasti in contatto, le mille tresche fra compagni d'università, i prof con i loro tic e le loro assurdità, l'assistente di economia che faceva sbavare i maschietti con le sue mini e le sue scollature. In quanti fra i loro compagni ci avevano provato, ricavandone solo due di picche.
Daniela girava seminuda per casa, in quella calda settimana di fine estate. Le serate, tornati dai rispettivi lavori, trascorrevano piacevoli. Marco preparava gli aperitivi, poi cucinavano assieme qualcosa di leggero e cenavano all'aperto.
Per quel venerdì sera avevano deciso di fare qualcosa di diverso, erano usciti a cena al ristorante, proprio come una coppia. Marco era passato da casa per mettersi elegante, ma Daniela era davvero da competizione. Lui cercava di mantenere un certo aplomb ma lei col suo look rendeva la cosa alquanto impegnativa.
E quando dopo cena girarono tra i vicoli del centro per fare quattro passi ad un tratto passarono davanti a quel locale dove così spesso la loro compagnia si ritrovava ai tempi dell'università. Decisero di entrare, per qualche minuto, e soddisfare la curiosità di scoprire quanto fosse cambiato. Si ritrovarono al bar ad ordinare un paio di drinks, a cui seguì il secondo giro, al ché Marco le chiese se le andava di ballare. Scesero in pista. La musica era molto diversa dai loro tempi, non riconoscevano quasi nessun pezzo, ma la voglia di stare assieme e godersela, quella non era cambiata.
Tornarono a casa alle 3 passate, distrutti ma euforici. Una volta entrati Daniela gli disse che non era il caso che dormisse ancora sul divano, di andare a letto con lei. Quasi ci corsero, in camera, si spogliarono veloci, buttandosi sul letto, e scoparono, e poi di nuovo, fino a crollare esausti.
Marco si svegliò per primo. Ora si sentiva in imbarazzo, di fianco all'amica nuda, di cui sentiva il calore del corpo, le lenzuola che la coprivano solo in piccola parte. Si alzò, con un lieve mal di testa e mille pensieri. Cos'aveva fatto? Daniela non era una semplice botta e via, loro due avevano una storia dietro, ed una lunga amicizia.
Mise su un caffè per provare a schiarirsi le idee, e poi un altro, preparò una colazione leggera, in attesa che Daniela si svegliasse, che ormai era quasi mezzogiorno.
Ed infatti Daniela lo raggiunse dopo pochi minuti. Indossava una vestaglia leggera e molto corta, quasi un baby doll, che lasciava scoperte le lunghe gambe abbronzate. Gli si avvicinò, e gli diede un leggero bacio sulle labbra, facendogli sentire la pressione del seno sul suo corpo. Se possibile, quel momento fu ancora più intimo della scopata della notte precedente.
Daniela suggerì di spostarsi in giardino, per la colazione, Marco portò fuori le tazze del caffè, le brioche e una vaschetta colma di mirtilli.
Daniela si accomodò in sdraio, Marco si sedette su una sedia di fianco al tavolino per sorseggiare il suo secondo caffè.
"Daniela…"
"Shh… parleremo più tardi. Ora lasciami tranquilla un attimo, fammi godere questo bel caldo. Anzi, fammi un favore, perché non mi vai a prendere la crema? Guarda, è sul tavolino di fianco alla poltrona."
Marco andò in sala, e tornato con la crema Daniela gli chiese il favore di mettergliela. Il favore? Marco sorrise, e cominciò dai piedi, poi le gambe, risalendo poco alla volta, delicatamente. Daniela aprì la vestaglia e se la sfilò, rimanendo in topless, con le sole mutandine. Marco le spalmò la crema sulla spalle, e poi scese al corpo, girando attorno al seno, ed infine sul ventre della donna.
Daniela sorrise. "Marco, mi scopi per tutta la notte e ora ad un tratto mi diventi timido? Vuoi farmele scottare, le tette? Dai, me le puoi toccare, mettila anche lì"
Marco prese altra crema, e la spalmò sul seno dell'amica, e a quel punto non riuscì a trattenersi, indugiando nel massaggio.
"Adesso non esagerare. Coprimi bene anche dietro."
Daniela si voltò, sdraiandosi a pancia in giù. Stavolta Marco partì dall'alto, applicando la crema su spalle, braccia, schiena, poi sul culetto dell'amica, per finire sulle splendide gambe.
Daniela si voltò, e con un sorriso suggeri' "cosa ne dici di un massaggio ai piedi adesso, come ai bei tempi?"
Marco non aspettava altro. Massaggio' la pianta, il collo, le dita, ad una ad una, massaggi, carezze, ed infine baci. Finché inevitabilmente, cominciò a leccarli, per poi risalire su polpacci e cosce, coperti da baci, leccare e succhiate.
"Marco, con la lingua ci hai sempre saputo fare, mi hai fatto tornare la voglia. Andiamo in camera."
E così scoparono una seconda volta, intensamente, fino ad assopirsi in quel caldo pomeriggio di agosto. Si risvegliarono, e scoparono di nuovo, questa volta con urgenza, i corpi che si cercavano, sudati, impazienti, Daniela che voleva provare ogni posizione.
Dopo il terzo amplesso andarono a farsi la doccia, e poi famelici cenarono con un enorme piatto di pasta.
E poi finalmente si misero a parlare.
(Continua. Per fare due chiacchiere
iosonoimmaginario @ protonmail.me
Trovate alcuni miei racconti in ebook o cartaceo su Amazon, il titolo è "Giochi per coppie"
https://www.amazon.it/dp/B0B7F8CFRS
Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
https://www.sognipiccanti.it/libreria.html )
Dal momento in cui andò a stare dall'amica le disavventure della vacanza divennero acqua passata. Daniela era felice di averlo in casa, chiacchieravano dei vecchi tempi, degli amici in comune con cui erano rimasti in contatto, le mille tresche fra compagni d'università, i prof con i loro tic e le loro assurdità, l'assistente di economia che faceva sbavare i maschietti con le sue mini e le sue scollature. In quanti fra i loro compagni ci avevano provato, ricavandone solo due di picche.
Daniela girava seminuda per casa, in quella calda settimana di fine estate. Le serate, tornati dai rispettivi lavori, trascorrevano piacevoli. Marco preparava gli aperitivi, poi cucinavano assieme qualcosa di leggero e cenavano all'aperto.
Per quel venerdì sera avevano deciso di fare qualcosa di diverso, erano usciti a cena al ristorante, proprio come una coppia. Marco era passato da casa per mettersi elegante, ma Daniela era davvero da competizione. Lui cercava di mantenere un certo aplomb ma lei col suo look rendeva la cosa alquanto impegnativa.
E quando dopo cena girarono tra i vicoli del centro per fare quattro passi ad un tratto passarono davanti a quel locale dove così spesso la loro compagnia si ritrovava ai tempi dell'università. Decisero di entrare, per qualche minuto, e soddisfare la curiosità di scoprire quanto fosse cambiato. Si ritrovarono al bar ad ordinare un paio di drinks, a cui seguì il secondo giro, al ché Marco le chiese se le andava di ballare. Scesero in pista. La musica era molto diversa dai loro tempi, non riconoscevano quasi nessun pezzo, ma la voglia di stare assieme e godersela, quella non era cambiata.
Tornarono a casa alle 3 passate, distrutti ma euforici. Una volta entrati Daniela gli disse che non era il caso che dormisse ancora sul divano, di andare a letto con lei. Quasi ci corsero, in camera, si spogliarono veloci, buttandosi sul letto, e scoparono, e poi di nuovo, fino a crollare esausti.
Marco si svegliò per primo. Ora si sentiva in imbarazzo, di fianco all'amica nuda, di cui sentiva il calore del corpo, le lenzuola che la coprivano solo in piccola parte. Si alzò, con un lieve mal di testa e mille pensieri. Cos'aveva fatto? Daniela non era una semplice botta e via, loro due avevano una storia dietro, ed una lunga amicizia.
Mise su un caffè per provare a schiarirsi le idee, e poi un altro, preparò una colazione leggera, in attesa che Daniela si svegliasse, che ormai era quasi mezzogiorno.
Ed infatti Daniela lo raggiunse dopo pochi minuti. Indossava una vestaglia leggera e molto corta, quasi un baby doll, che lasciava scoperte le lunghe gambe abbronzate. Gli si avvicinò, e gli diede un leggero bacio sulle labbra, facendogli sentire la pressione del seno sul suo corpo. Se possibile, quel momento fu ancora più intimo della scopata della notte precedente.
Daniela suggerì di spostarsi in giardino, per la colazione, Marco portò fuori le tazze del caffè, le brioche e una vaschetta colma di mirtilli.
Daniela si accomodò in sdraio, Marco si sedette su una sedia di fianco al tavolino per sorseggiare il suo secondo caffè.
"Daniela…"
"Shh… parleremo più tardi. Ora lasciami tranquilla un attimo, fammi godere questo bel caldo. Anzi, fammi un favore, perché non mi vai a prendere la crema? Guarda, è sul tavolino di fianco alla poltrona."
Marco andò in sala, e tornato con la crema Daniela gli chiese il favore di mettergliela. Il favore? Marco sorrise, e cominciò dai piedi, poi le gambe, risalendo poco alla volta, delicatamente. Daniela aprì la vestaglia e se la sfilò, rimanendo in topless, con le sole mutandine. Marco le spalmò la crema sulla spalle, e poi scese al corpo, girando attorno al seno, ed infine sul ventre della donna.
Daniela sorrise. "Marco, mi scopi per tutta la notte e ora ad un tratto mi diventi timido? Vuoi farmele scottare, le tette? Dai, me le puoi toccare, mettila anche lì"
Marco prese altra crema, e la spalmò sul seno dell'amica, e a quel punto non riuscì a trattenersi, indugiando nel massaggio.
"Adesso non esagerare. Coprimi bene anche dietro."
Daniela si voltò, sdraiandosi a pancia in giù. Stavolta Marco partì dall'alto, applicando la crema su spalle, braccia, schiena, poi sul culetto dell'amica, per finire sulle splendide gambe.
Daniela si voltò, e con un sorriso suggeri' "cosa ne dici di un massaggio ai piedi adesso, come ai bei tempi?"
Marco non aspettava altro. Massaggio' la pianta, il collo, le dita, ad una ad una, massaggi, carezze, ed infine baci. Finché inevitabilmente, cominciò a leccarli, per poi risalire su polpacci e cosce, coperti da baci, leccare e succhiate.
"Marco, con la lingua ci hai sempre saputo fare, mi hai fatto tornare la voglia. Andiamo in camera."
E così scoparono una seconda volta, intensamente, fino ad assopirsi in quel caldo pomeriggio di agosto. Si risvegliarono, e scoparono di nuovo, questa volta con urgenza, i corpi che si cercavano, sudati, impazienti, Daniela che voleva provare ogni posizione.
Dopo il terzo amplesso andarono a farsi la doccia, e poi famelici cenarono con un enorme piatto di pasta.
E poi finalmente si misero a parlare.
(Continua. Per fare due chiacchiere
iosonoimmaginario @ protonmail.me
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Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
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