Il sogno bagnato del lettore allupato

Questa è un'opera (opera, vabbè, esageriamo, magari operetta?) di fantasia. Ogni riferimento a cose, luoghi, persone, personaggi, supereroi è puramente casuale, etc, etc…

L'assiduo lettore e severissimo critico finì di preparsi il mojito e riempi' la ciotola di noccioline.
Strinse la cintura della vestaglia in vita, raccolse il suo tablet ed uscì in terrazza, accomodandosi con un profondo sospiro sulla poltroncina reclinabile. Dalla rubrica dei preferiti cliccò sul link del sito a cui si dedicava nelle tiepide serate romane come questa, Eroticiracconti.it. Un sito dove fra qualche rara perla solitamente scritta da una donna raffinata c'è una montagna di robaccia, pubblicata da cani e porci, incontinenti scribacchini da quattro soldi. Dove però qualche sera fortunata ci scappa una sega. E perché no, siamo tutti dei pipparoli in fondo, uomini e donne, e le donne a ben vedere son tutte un po' troie, a parte le mie amiche raffinate chiaramente.
Ancora una volta ci avrebbe pensato lui a fare giustizia, con apprezzamenti a chi lo meritava e sonore stroncature per ridicolizzare chi faceva scempio dell'italiano scrivendo inutili idiozie
Li avrebbe fatti imbarazzare. Chissà, magari qualche allocco sarebbe pure caduto nella sua provocazione e avrebbe finito per attacar briga, coprendosi ancor più di ridicolo.
Si, quella era l'ora di Very-fica-tor, il mastino della rete (era orgoglioso del suo nick, così cool e così godereccio con quel 'fica' piazzato lì in mezzo, e attorno a cui tutto ruota, sia sul sito, sia nel mondo reale).

Fece il login per abilitare i commenti e aprì il link della prima storia. Banale, le solite stronzate, com'è che tutti si sono messi a scrivere di incesti, vogliono tutti scoparsi la mamma? Tutte innamorate del papi? Bah, almeno scrivessero in italiano, ste capre. Che commento lasciamo? Mmhh, vediamo…

ORRENDO.

Benissimo, così impara quell'asino a scrivere senza avere studiato la grammatica.
Oddio, che sbadiglio. Ma che effetto mi fa il mojito stasera, forse è stata una giornata più dura di quanto credessi. E poi che cazzo di caldo che fa, a quest'ora ancora non si respira, neanche fosse già estate, che tepore, mi concilia il sonno.
Vediamo se il prossimo racconto mi tiene sveglio. Cos'è, ancora un episodio di questa lagna del villaggio vacanze. Basta, non se ne può più, ma quanto scrive sto coglione? Un altro incontinente, che noia, mai niente di originale! Silvia la troia e Marco il marito cornuto, ma dai, che trovata! Più che eccitare mi fa addormentare, mi si chiudono le palpebre. Cosa mettiamo a questo?

DI UNA NOIA MORTALE.

Eccolo servito, così impara a scrivere la stessa cosa per la millesima volta. Madonna che stanchezza, sto racconto del cazzo (ah-ah, che spiritoso che sono anche i doppi sensi involontari mi vengono) mi ha fatto venire un sonno, cerchiamone uno decente adesso. Mmmh… di nuovo mi si sono chiusi gli occhi, cosa… zzz…

Mmmh? Cos'è stato? Qualcuno alla porta? Chi può essere a quest'ora? I soliti rompicoglioni! Andiamo a dare un'occhiata.
"Arrivo, arrivo! Smettetela con sto cazzo di campanello, ho sentito!"
Ma che cazzo, di sti tempi la gente crede che tutti siano lì, pronti a scattare ai loro ordini. Ecco, ora apro. Mah, e chi è questa figa? E com'è vestita? Che tacchi, e la mini inguinale. Ma che cosa sta dicendo?

"Very-fica-tor, buonasera, o buona sega, ahah! Sono Silvia, son passata a trovarla perché ho voglia di scopare ma quel cretino di mio marito pensa solo a farsi le seghe. Come dice? Una visita inaspettata? Ma lei viene spesso a trovare me, nei miei racconti, ho solo ricambiato la cortesia. Allora, le piaccio? Ho un bel culo vero? Guardi, guardi pure. Sono figa come mi descrive quel cornuto di mio marito? O sono troppo macchietta per lei, troppo personaggio da commedia sexy? Ma le assicuro che scopo come una cavalla, e stasera son tutta bagnata, senta qua, metta la mano fra le mie cosce, sente? Ooh, si, la tenga li la prego, che bravo che è, mi fa già godere, metta pure un altro dito, mmh…
Come? Sono senza mutandine? È davvero un acuto osservatore, caro Very-fica-tor. Ma cosa me ne faccio delle mutandine se sono qua a scopare? Sono arrivata già pronta per lei.
Come? Chi è quello lì dietro? Ma è Marco, mio marito, non lo riconosce? No, no. Su quello non si discute, deve esserci anche lui, siamo il pacchetto completo e quella è la sua parte, il cornuto guardone che si sega mentre vengo scopata da un vero cazzo.
Lei ce l'ha un vero cazzo? non mi deluda! Mi faccia sentire. Ah-ah, fantastico, che cazzone, già così duro! Ma allora le piaccio! Come? Vorrebbe toccarmi il culo adesso? Ma certo, si accomodi, son qua per questo, mi eccita quando gli uomini mi toccano il culetto, sa? Spesso prendo il bus all'ora di punta per farmi toccare, e quando gli uomini capiscono che lascio fare sapesse dove me le mettono, quelle manacce! Mi toccano tutta, infilano le mani sotto i leggins, mi mettono le dita li, mi fanno di tutto! E quel cornuto di mio marito che se ne sta seduto in fondo al bus a guardare, senza muovere un dito. Anzi, a ben vedere la mano la muove si, e veloce, sotto i pantaloni, e si masturba. Ma ora perché non andiamo in terrazza, si accomodi, apra quella vestaglia, non fa caldo? Si rinfreschi un po', e lasci fare a me il resto, che sono esperta di pompini. Lo sa, a mio marito piace molto guardare quando prendo un bel cazzo in bocca, e le confesso, piace davvero anche a me. Mmhh, che cappella, grossa e tutta rossa. Fattelo succhiare, quanto mi piace, son tutta bagnata. Marco, lo vuoi provare anche tu? Ah-ah, non si agiti, scherzavo, questo è un sogno, non un incubo. Ci penso io al suo cazzo, me lo faccia leccare tutto, le piace così? Come? Sta già per venire? Ma che bello! Dove la vuole fare la sborra? Vuole venirmi in bocca? In faccia? Sulle tettine? Vieni, vieni, ahhh, bella calda, la voglio tutta, tutta in bocca, oh come godo, sii, ancora, mi copra tutta di sborra, sii, la ringrazio.
Me la lascia una bella recensione adesso?"

FINE