La calda estate al villaggio vacanze. Capitolo 6
di
iosonoimmaginario
genere
esibizionismo
Quando riapri’ gli occhi, quel sabato mattina, Silvia ci mise qualche secondo a realizzare dove si trovasse. Si era risvegliata abbracciata ad Ilaria, le loro gambe intrecciate, il magnifico seno dell’amica che si alzava ed abbassava al ritmo del quieto respiro. Silvia si era mossa, ed anche la sua compagna aveva aperto gli occhi. Si erano sorrise, l'amica le aveva dato il bacio del buongiorno, e si erano coccolate.
Silvia aveva ripensato alla notte di sesso, con Ilaria, con Morgan, le corna messe al marito, probabilmente ancora addormentato in brandina. Non si era resa conto di quanto lui avesse bevuto, ma è spesso così con Marco, quando mischia birra e superalcolici.
Verso le nove Morgan era passato in camera ad annunciare la colazione ed era poi andato a svegliare anche Marco. Suo marito si era aggregato a loro imbarazzato, scusandosi per avere bevuto troppo la notte prima, ancora ignaro di quello che era successo. Fatta colazione gli fu chiesto di sparecchiare e mettere a posto, lui come al solito acconsentì senza fiatare.
Morgan si era messo comodo e aveva chiesto a Silvia di avvicinarsi. L'aveva presa per mano e fatta sedere in braccio, Silvia si era appoggiata al corpo dell’amico, aveva intrecciato le braccia al suo collo, baciandolo sulla guancia. Morgan gli aveva cinto la vita con una mano, l'altra era appoggiata a metà coscia. Era una posa tutto sommato innocente, se fossero stati una coppia. Invece Morgan era ora il suo amante, ed il marito, tornato dalla cucina, si era bloccato, in silenzio, osservando la moglie che si faceva accarezzare le cosce in braccio all'amico.
"Marco, che cosa guardi?"
Lui sorpreso aveva fatto un piccolo balzo indietro.
"Scusami, niente…"
C'era stato qualche secondo di silenzio durante il quale Morgan aveva continuato ad accarezzare le cosce di Silvia.
"Non ti ho detto di smettere, guardone. Ti ho semplicemente chiesto cosa stavi guardando."
Morgan lo stava provocando.
"Ecco, guardavo le gambe di Silvia…"
"Capisco… Ha davvero delle belle gambe tua moglie. È un problema se le tocco?"
Marco era imbarazzatissimo. "No, no, se a Silvia fa piacere…"
Morgan fece una risata, poi infilò la mano fra le cosce della donna, aprendole quel tanto da sollevarle il vestito e mostrare che sotto non indossava intimo.
Gli occhi di Marco erano incollati al movimento dell'amico, la cui mano saliva centimetro dopo centimetro verso la figa di sua moglie.
"Sentito tuo marito? Non ha nulla in contrario che io ti tocchi, se tu hai piacere quando ti accarezzo la figa mentre lui sta lì a guardare. E a te Marco, piace?"
Marco ora era notevolmente agitato, rispondeva con voce rotta, quasi sottovoce.
"Non ho sentito!"
"Sì, Morgan, mi piace!"
L'uomo tolse la mano dalla figa, accarezzo' i fianchi della donna sollevandole il vestito in vita, poi le accarezzo’ le braccia, fino alle spalline. Ci gioco' per qualche secondo, facendoci passare sotto le dita, tirando le spalline ed allungandole. Poi le fece scivolare lentamente a metà braccio, prima una, poi l'altra, il vestito di Silvia abbassato fino a mostrare i capezzoli. Morgan guardò l'amico, che sembrava immobile, catturato dalla scena. Prese il colletto del vestito e lo fece scendere ancora, rivelando per intero il seno di Silvia, che non fece alcun gesto per coprire quella nudita’. Morgan prese il seno in mano, la palpo’ con un movimento deliberatamente lento. Marco rimase immobile ed in silenzio a guardare l’amico che toccava la moglie.
“E ti piace se metto tua moglie in topless, o mi sbaglio?”
“…”
"In ogni caso le tette gliele hanno gia’ viste tutti in spiaggia, se le mostra un po’ anche in campeggio che problema è? E’ solo un po’ diverso qua, che se le fa toccare da un amico, mentre il marito rimane a guardare. Ma tu non porrai obiezioni, perche’ la cosa ti sta eccitando, ci scommetto. Ilaria, ti dispiace controllare?”
Ilaria si alzo’, portandosi dietro Marco. Poso’ la mano sul costume dell’uomo, gli tocco’ il pacco, sorridendo.
“Scommessa vinta.”
Ilaria con un movimento improvviso gli abbasso’ il costume fino alle ginocchia, lasciando Marco nudo, il cazzetto in tiro.
“Tuo marito si eccita se ti tocco le tette. Buon per lui, ci si deve abituare. Marco, tua moglie proseguira’ la vacanza al mio fianco. Scopera’ con me quando ne avremo voglia, e la tocchero’ in pubblico. In spiaggia le accarezzero’ il culo e le tette, mentre tu te ne stai zitto a guardare. Hai qualcosa in contrario?”
Marco era in grande imbarazzo, era successo tutto così all’improvviso. Dopo anni passati a fantasticare su queste cose, ad immaginarsi sua moglie presa da un’altro ora stava succedendo davvero, e lui era lì, senza parole, col cazzo in tiro a testimoniare quanto si stesse eccitando.
“Bene, lo immaginavo. Ora andate pure, voi due avrete molto di cui discutere, così tanti cambiamenti a cui adattarvi. Quando avete finito ci trovate in spiaggia. Silvia, scegli bene il costume, sai quanto apprezzi il tuo lato B, non deludermi.”
Marco si era tirato su il costume ed era entrato in bungalow, Silvia si era coperta il seno e l'aveva seguito. Silvia ricorda benissimo quella conversazione, trasformata presto in un atto d'accusa. Il marito faceva fatica a risponderle, provando a scusarsi. Si scusava per la notte precedente, durante la quale sua moglie aveva scopato con l'amico, per aver bevuto troppo. Si scusava per non aver provato a fermare Morgan mentre la spogliava e la toccava, e di essersi limitato a guardare. Silvia l'aveva accusato di non avere abbastanza coraggio per difenderla dalle avance di un altro uomo. Marco aveva dovuto confessare di essersi eccitato, ad assistere a quella scena. E di eccitarsi ad immaginarla fra le braccia di Morgan, proprio come accadeva nelle fantasie che Silvia e Marco spesso si raccontavano quando facevano sesso.
"Vista la situazione io ora mi voglio divertire, fino a fine vacanza. Tu rimani qua a pulire e preparare il pranzo per quando torniamo, io vado a spassarmela in spiaggia con Morgan ed Ilaria. Che ti sia ben chiaro, farò sesso con loro ogni volta che ne ho voglia, e ti assicuro che ne ho davvero tanta. Hai qualcosa in contrario?"
Il marito non seppe contraddirla. E perché avrebbe dovuto? Questa esperienza cuckold era una cosa che desiderava da anni.
"No, Silvia."
"Non venire in spiaggia a disturbarci stamattina. Se vuoi puoi guardare da dietro gli scogli, o nascosto dalla pineta, chiaro?"
"Si, Silvia."
L'aveva lasciato lì cosi’. Era andata in camera a mettersi il bikini più mini della sua collezione, si era coperta in vita con un pareo e se n'era andata in spiaggia dagli amici.
"A più tardi, cornuto."
L'aveva apostrofato così, quasi con disprezzo, chiamandolo cornuto per la prima volta. Ma era assurdo, e si era sentita in colpa. Era stata lei, dopotutto, ad aver messo le corna al marito. L'aveva tradito, prima con una donna, e poi con un altro uomo. E sapeva che l'avrebbe fatto di nuovo, lo desiderava, che cazzo, ne aveva voglia anche adesso. Ciò che l'aveva lasciata interdetta al momento era che il marito sembrava accettare la cosa, non aveva provato a contrastarla, non si era incazzato con Morgan, tutt'altro. Era una situazione surreale. Ci aveva messo diversi giorni ad accettare davvero l'idea che suo marito si comportasse così, che le fantasie con cui si eccitava a letto non si limitavano all'immaginazione. Suo marito desiderava veramente vederla fra le braccia di un altro, ne aveva avuto la prova quel giorno, quando lui si era eccitato mentre Morgan l'aveva spogliata, l'aveva toccata di fronte a lui, e diverse volte nei giorni successivi.
E Silvia aveva anche dovuto accettare quello che la nuova realtà comportava per lei.
Per Morgan lei era un oggetto con cui divertirsi. L’aveva chiarito subito, dicendo che l’avrebbe scopata ogni volta che ne aveva voglia. Non solo, l’avrebbe toccata in pubblico, in spiaggia, davanti ad estranei. E così era stato, l’aveva spogliata davanti ad altri uomini, messa in mostra come un trofeo. L’aveva fatta scopare dal personale del villaggio. E aveva continuato a scoparla, assieme a sua moglie Ilaria, proprio come quella mattina, quando le aveva ordinato di presentarsi nuda al loro bungalow, e lei si era ritrovata nell’ennesima situazione imbarazzante, rimasta chiusa fuori senza veli sotto gli occhi del signor Guido. Probabilmente la cosa avrebbe eccitato molto suo marito, quando gliel’avrebbe raccontato.
A proposito, dov’era il cornuto, ancora non era tornato dalla spesa?
(Continua. Per fare due chiacchiere
iosonoimmaginario @ protonmail.me
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Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
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Silvia aveva ripensato alla notte di sesso, con Ilaria, con Morgan, le corna messe al marito, probabilmente ancora addormentato in brandina. Non si era resa conto di quanto lui avesse bevuto, ma è spesso così con Marco, quando mischia birra e superalcolici.
Verso le nove Morgan era passato in camera ad annunciare la colazione ed era poi andato a svegliare anche Marco. Suo marito si era aggregato a loro imbarazzato, scusandosi per avere bevuto troppo la notte prima, ancora ignaro di quello che era successo. Fatta colazione gli fu chiesto di sparecchiare e mettere a posto, lui come al solito acconsentì senza fiatare.
Morgan si era messo comodo e aveva chiesto a Silvia di avvicinarsi. L'aveva presa per mano e fatta sedere in braccio, Silvia si era appoggiata al corpo dell’amico, aveva intrecciato le braccia al suo collo, baciandolo sulla guancia. Morgan gli aveva cinto la vita con una mano, l'altra era appoggiata a metà coscia. Era una posa tutto sommato innocente, se fossero stati una coppia. Invece Morgan era ora il suo amante, ed il marito, tornato dalla cucina, si era bloccato, in silenzio, osservando la moglie che si faceva accarezzare le cosce in braccio all'amico.
"Marco, che cosa guardi?"
Lui sorpreso aveva fatto un piccolo balzo indietro.
"Scusami, niente…"
C'era stato qualche secondo di silenzio durante il quale Morgan aveva continuato ad accarezzare le cosce di Silvia.
"Non ti ho detto di smettere, guardone. Ti ho semplicemente chiesto cosa stavi guardando."
Morgan lo stava provocando.
"Ecco, guardavo le gambe di Silvia…"
"Capisco… Ha davvero delle belle gambe tua moglie. È un problema se le tocco?"
Marco era imbarazzatissimo. "No, no, se a Silvia fa piacere…"
Morgan fece una risata, poi infilò la mano fra le cosce della donna, aprendole quel tanto da sollevarle il vestito e mostrare che sotto non indossava intimo.
Gli occhi di Marco erano incollati al movimento dell'amico, la cui mano saliva centimetro dopo centimetro verso la figa di sua moglie.
"Sentito tuo marito? Non ha nulla in contrario che io ti tocchi, se tu hai piacere quando ti accarezzo la figa mentre lui sta lì a guardare. E a te Marco, piace?"
Marco ora era notevolmente agitato, rispondeva con voce rotta, quasi sottovoce.
"Non ho sentito!"
"Sì, Morgan, mi piace!"
L'uomo tolse la mano dalla figa, accarezzo' i fianchi della donna sollevandole il vestito in vita, poi le accarezzo’ le braccia, fino alle spalline. Ci gioco' per qualche secondo, facendoci passare sotto le dita, tirando le spalline ed allungandole. Poi le fece scivolare lentamente a metà braccio, prima una, poi l'altra, il vestito di Silvia abbassato fino a mostrare i capezzoli. Morgan guardò l'amico, che sembrava immobile, catturato dalla scena. Prese il colletto del vestito e lo fece scendere ancora, rivelando per intero il seno di Silvia, che non fece alcun gesto per coprire quella nudita’. Morgan prese il seno in mano, la palpo’ con un movimento deliberatamente lento. Marco rimase immobile ed in silenzio a guardare l’amico che toccava la moglie.
“E ti piace se metto tua moglie in topless, o mi sbaglio?”
“…”
"In ogni caso le tette gliele hanno gia’ viste tutti in spiaggia, se le mostra un po’ anche in campeggio che problema è? E’ solo un po’ diverso qua, che se le fa toccare da un amico, mentre il marito rimane a guardare. Ma tu non porrai obiezioni, perche’ la cosa ti sta eccitando, ci scommetto. Ilaria, ti dispiace controllare?”
Ilaria si alzo’, portandosi dietro Marco. Poso’ la mano sul costume dell’uomo, gli tocco’ il pacco, sorridendo.
“Scommessa vinta.”
Ilaria con un movimento improvviso gli abbasso’ il costume fino alle ginocchia, lasciando Marco nudo, il cazzetto in tiro.
“Tuo marito si eccita se ti tocco le tette. Buon per lui, ci si deve abituare. Marco, tua moglie proseguira’ la vacanza al mio fianco. Scopera’ con me quando ne avremo voglia, e la tocchero’ in pubblico. In spiaggia le accarezzero’ il culo e le tette, mentre tu te ne stai zitto a guardare. Hai qualcosa in contrario?”
Marco era in grande imbarazzo, era successo tutto così all’improvviso. Dopo anni passati a fantasticare su queste cose, ad immaginarsi sua moglie presa da un’altro ora stava succedendo davvero, e lui era lì, senza parole, col cazzo in tiro a testimoniare quanto si stesse eccitando.
“Bene, lo immaginavo. Ora andate pure, voi due avrete molto di cui discutere, così tanti cambiamenti a cui adattarvi. Quando avete finito ci trovate in spiaggia. Silvia, scegli bene il costume, sai quanto apprezzi il tuo lato B, non deludermi.”
Marco si era tirato su il costume ed era entrato in bungalow, Silvia si era coperta il seno e l'aveva seguito. Silvia ricorda benissimo quella conversazione, trasformata presto in un atto d'accusa. Il marito faceva fatica a risponderle, provando a scusarsi. Si scusava per la notte precedente, durante la quale sua moglie aveva scopato con l'amico, per aver bevuto troppo. Si scusava per non aver provato a fermare Morgan mentre la spogliava e la toccava, e di essersi limitato a guardare. Silvia l'aveva accusato di non avere abbastanza coraggio per difenderla dalle avance di un altro uomo. Marco aveva dovuto confessare di essersi eccitato, ad assistere a quella scena. E di eccitarsi ad immaginarla fra le braccia di Morgan, proprio come accadeva nelle fantasie che Silvia e Marco spesso si raccontavano quando facevano sesso.
"Vista la situazione io ora mi voglio divertire, fino a fine vacanza. Tu rimani qua a pulire e preparare il pranzo per quando torniamo, io vado a spassarmela in spiaggia con Morgan ed Ilaria. Che ti sia ben chiaro, farò sesso con loro ogni volta che ne ho voglia, e ti assicuro che ne ho davvero tanta. Hai qualcosa in contrario?"
Il marito non seppe contraddirla. E perché avrebbe dovuto? Questa esperienza cuckold era una cosa che desiderava da anni.
"No, Silvia."
"Non venire in spiaggia a disturbarci stamattina. Se vuoi puoi guardare da dietro gli scogli, o nascosto dalla pineta, chiaro?"
"Si, Silvia."
L'aveva lasciato lì cosi’. Era andata in camera a mettersi il bikini più mini della sua collezione, si era coperta in vita con un pareo e se n'era andata in spiaggia dagli amici.
"A più tardi, cornuto."
L'aveva apostrofato così, quasi con disprezzo, chiamandolo cornuto per la prima volta. Ma era assurdo, e si era sentita in colpa. Era stata lei, dopotutto, ad aver messo le corna al marito. L'aveva tradito, prima con una donna, e poi con un altro uomo. E sapeva che l'avrebbe fatto di nuovo, lo desiderava, che cazzo, ne aveva voglia anche adesso. Ciò che l'aveva lasciata interdetta al momento era che il marito sembrava accettare la cosa, non aveva provato a contrastarla, non si era incazzato con Morgan, tutt'altro. Era una situazione surreale. Ci aveva messo diversi giorni ad accettare davvero l'idea che suo marito si comportasse così, che le fantasie con cui si eccitava a letto non si limitavano all'immaginazione. Suo marito desiderava veramente vederla fra le braccia di un altro, ne aveva avuto la prova quel giorno, quando lui si era eccitato mentre Morgan l'aveva spogliata, l'aveva toccata di fronte a lui, e diverse volte nei giorni successivi.
E Silvia aveva anche dovuto accettare quello che la nuova realtà comportava per lei.
Per Morgan lei era un oggetto con cui divertirsi. L’aveva chiarito subito, dicendo che l’avrebbe scopata ogni volta che ne aveva voglia. Non solo, l’avrebbe toccata in pubblico, in spiaggia, davanti ad estranei. E così era stato, l’aveva spogliata davanti ad altri uomini, messa in mostra come un trofeo. L’aveva fatta scopare dal personale del villaggio. E aveva continuato a scoparla, assieme a sua moglie Ilaria, proprio come quella mattina, quando le aveva ordinato di presentarsi nuda al loro bungalow, e lei si era ritrovata nell’ennesima situazione imbarazzante, rimasta chiusa fuori senza veli sotto gli occhi del signor Guido. Probabilmente la cosa avrebbe eccitato molto suo marito, quando gliel’avrebbe raccontato.
A proposito, dov’era il cornuto, ancora non era tornato dalla spesa?
(Continua. Per fare due chiacchiere
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Il libro e’ edito dalla casa editrice Sogni Piccanti, e lo trovate anche cliccando sul sito:
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