Non ci voglio credere
di
Figaroj
genere
confessioni
Ho vissuto credo l'esperienza più strana della mia vita.
Dovevo andare a Milano qualche giorno per sbrigare alcune faccende. Mio cugino vive lì è sposato con una bella ragazza e fino a qui tutto bene.
Mi aveva lasciato le chiavi di casa sua qualche settimana prima, non ci ero mai stato, l'hanno comprata da poco.
Mi ha detto : ti lascio le chiavi, questo è l'indirizzo, l'interno è il tale, tu arrivi di lunedì mattina, io e Monica saremo a lavoro, fai come se fossi a casa tua.
E così ho fatto.
Probabilmente c'è stato un errore di comunicazione fra i due coniugi.
Comunque arrivo il lunedì in cui sarei dovuto arrivare, sono davanti alla porta del suo appartamento, col cazzo che suono il campanello perché mi aveva detto che non avrei trovato nessuno. Prendo ed entro.
Trovo una scena incredibile. La nostra Monica, bellissima ragazza bionda di 40 anni ( io ne ho 30), che sta a gambe aperte sul divano vestita solo dei suoi calzini.
Fra le cosce di Monica sta la testa riccia e mora di un'altra donna, formosa e visibilmente più grande di lei che le sta allegramente leccando la figa.
Non so che cazzo fare. Monica ha un'espressione mista di spavento e rabbia, dice solo "ma che cazzo", io chiedo scusa, lascio il mio trolley dentro ed esco dall'appartamento.
Mi sento quasi in colpa come un ladro, ma che c'entro io?
Faccio un giro per il quartiere. Non ho manco il cazzo di numero di telefono di Monica e penso che comunque prima o poi dovrò rientrare a casa.
Aspetto tipo una mezz'ora e mi faccio coraggio per rientrare. Non conosco nessuno in città e non so dove altro andare.
Stavolta suono proprio il citofono. Monica risponde "chi è?" Ed io " sono io, Roberto".
Mi apre e salgo. Stavolta è sola.
Entro in casa e le richiedo scusa, le dico che avevo avvertito che sarei arrivato proprio quel giorno. Lei dice che non mi devo preoccupare e che posso stare tranquillo e poi aggiunge " posso stare tranquilla pure io?" Ed io le dico che è ovvio
Mi fa fare "il tour" dell'appartamento nuovo, lascio le mie cose nella camera degli ospiti e vado in bagno.
Rientro in camera mia e me la ritrovo lì, continua con le raccomandazioni : lo capisci che sta cosa non si deve sapere, io e quella donna abbiamo famiglia!
Ed io di nuovo: sì ho capito.
E lei : voglio essere sicura.
Prende e si toglie la maglietta, sotto la quale non aveva il reggiseno, non ci voglio credere.
Fa : "toccami" ha delle tette bellissime, terza abbondante, capezzoli pronunciati entrambi trafitti da piercing orizzontali. Non li avevo notati poco prima.
Allungo le mani.
Lei mi dice " sdraiati un attimo"
Ed io " che cazzo vuoi fare"
"Sdraiati sul letto" ripete.
Mi sdraio, lei si toglie gli shorts, sotto i quali non portava le mutandine, ha la figa totalmente depilata.
Mi alza la t-shirt fino al collo, mi abbassa i pantaloni della tuta e mutande in un colpo solo fino alle ginocchia.
Ho il cazzo di marmo.
" beh già duro, siamo a metà dell'opera" dice.
Si mette su di me, prende il mio cazzo e se lo mette direttamente dentro. Ha la figa già bagnata ( o più probabilmente ancora bagnata dal suo precedente rapporto ) ed inizia a cavalcarmi.
"Cazzo" penso. È incredibile.
Mi cavalca fortissimo per due minuti tipo e mi sbrodola addosso. Ho le sue tette in in faccia. Non sto capendo niente. Le sue mani sono sul mio petto e cavalca.
Mi dice " puoi venire dentro, tanto prendo la pillola".
Ae, altro mezzo minuto e le sborro dentro.
Lei si alza al velocità della luce, prende le sue cose e prima di andarsene dice qualcosa tipo "ora siamo complici".
La sera rientra mio cugino, a cena sembrano la famiglia del mulino bianco.
Monica davanti a lui è un'altra persona.
Penso tra me e me, prima sloggio e meglio è.
Dovevo andare a Milano qualche giorno per sbrigare alcune faccende. Mio cugino vive lì è sposato con una bella ragazza e fino a qui tutto bene.
Mi aveva lasciato le chiavi di casa sua qualche settimana prima, non ci ero mai stato, l'hanno comprata da poco.
Mi ha detto : ti lascio le chiavi, questo è l'indirizzo, l'interno è il tale, tu arrivi di lunedì mattina, io e Monica saremo a lavoro, fai come se fossi a casa tua.
E così ho fatto.
Probabilmente c'è stato un errore di comunicazione fra i due coniugi.
Comunque arrivo il lunedì in cui sarei dovuto arrivare, sono davanti alla porta del suo appartamento, col cazzo che suono il campanello perché mi aveva detto che non avrei trovato nessuno. Prendo ed entro.
Trovo una scena incredibile. La nostra Monica, bellissima ragazza bionda di 40 anni ( io ne ho 30), che sta a gambe aperte sul divano vestita solo dei suoi calzini.
Fra le cosce di Monica sta la testa riccia e mora di un'altra donna, formosa e visibilmente più grande di lei che le sta allegramente leccando la figa.
Non so che cazzo fare. Monica ha un'espressione mista di spavento e rabbia, dice solo "ma che cazzo", io chiedo scusa, lascio il mio trolley dentro ed esco dall'appartamento.
Mi sento quasi in colpa come un ladro, ma che c'entro io?
Faccio un giro per il quartiere. Non ho manco il cazzo di numero di telefono di Monica e penso che comunque prima o poi dovrò rientrare a casa.
Aspetto tipo una mezz'ora e mi faccio coraggio per rientrare. Non conosco nessuno in città e non so dove altro andare.
Stavolta suono proprio il citofono. Monica risponde "chi è?" Ed io " sono io, Roberto".
Mi apre e salgo. Stavolta è sola.
Entro in casa e le richiedo scusa, le dico che avevo avvertito che sarei arrivato proprio quel giorno. Lei dice che non mi devo preoccupare e che posso stare tranquillo e poi aggiunge " posso stare tranquilla pure io?" Ed io le dico che è ovvio
Mi fa fare "il tour" dell'appartamento nuovo, lascio le mie cose nella camera degli ospiti e vado in bagno.
Rientro in camera mia e me la ritrovo lì, continua con le raccomandazioni : lo capisci che sta cosa non si deve sapere, io e quella donna abbiamo famiglia!
Ed io di nuovo: sì ho capito.
E lei : voglio essere sicura.
Prende e si toglie la maglietta, sotto la quale non aveva il reggiseno, non ci voglio credere.
Fa : "toccami" ha delle tette bellissime, terza abbondante, capezzoli pronunciati entrambi trafitti da piercing orizzontali. Non li avevo notati poco prima.
Allungo le mani.
Lei mi dice " sdraiati un attimo"
Ed io " che cazzo vuoi fare"
"Sdraiati sul letto" ripete.
Mi sdraio, lei si toglie gli shorts, sotto i quali non portava le mutandine, ha la figa totalmente depilata.
Mi alza la t-shirt fino al collo, mi abbassa i pantaloni della tuta e mutande in un colpo solo fino alle ginocchia.
Ho il cazzo di marmo.
" beh già duro, siamo a metà dell'opera" dice.
Si mette su di me, prende il mio cazzo e se lo mette direttamente dentro. Ha la figa già bagnata ( o più probabilmente ancora bagnata dal suo precedente rapporto ) ed inizia a cavalcarmi.
"Cazzo" penso. È incredibile.
Mi cavalca fortissimo per due minuti tipo e mi sbrodola addosso. Ho le sue tette in in faccia. Non sto capendo niente. Le sue mani sono sul mio petto e cavalca.
Mi dice " puoi venire dentro, tanto prendo la pillola".
Ae, altro mezzo minuto e le sborro dentro.
Lei si alza al velocità della luce, prende le sue cose e prima di andarsene dice qualcosa tipo "ora siamo complici".
La sera rientra mio cugino, a cena sembrano la famiglia del mulino bianco.
Monica davanti a lui è un'altra persona.
Penso tra me e me, prima sloggio e meglio è.
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Commenti dei lettori al racconto erotico