Quella volta che fui beccato

Era una giornata d’estate molto calda e come sempre tenevo la finestra aperta per far passare l’aria, dopo aver fatto i compiti mi misi a guardare la tv ma stranamente non dava niente di bello allora presi il cellulare e pensai di guardare un po’ YouTube.
Le ore passarono e la noia aumentò tranne quando trovai dei video molto interessanti e eccitanti e da lì pensai di andare in un sito porno a vedere qualche video.
Mi preparai prendendo dei fazzoletti , chiudendo la porta e sistemando il letto per mettermi comodo.
Era sempre una corsa contro il tempo perché la porta di camera non aveva la chiave quindi ogni volta che sentivo il minimo rumore saltavo in aria e mi coprivo subito, perfino la porta del bagno era ne era sprovvista.
Il video cominciò era molto bello , stavo cominciando ad eccitarmi e visto che era estate avevo solo le mutande addosso e le abbassai per fare uscire il mio pisello ormai ben in tiro.
Mi stavo dando tanto piacere e quel giorno ero così preso dal video che non senti i passi di mia madre che si avvicinava a camera mia.
Apri la porta e tirai un urlo , non riuscì né a coprirmi nemmeno a spegnere l’audio del porno , mia madre ferma alla soglia della porta mi vide ed ero completamente visibile con il cazzo durissimo e un bel cespuglio di peli neri e le palle grosse sempre fuori dalle mutande e con il sottofondo di una donna che ansimava che si mischiava con la mia voce che era bassa tra la timidezza e l’eccitazione, guardai mia madre e le chiesi “cosa ci facesse qui “ lei riprese a camminare e si recò verso l’armadio dicendo di stare cercando una maglia da lavare.
In tutto questo non mi resi conto che non mollai mai la mano dal mio cazzo, ero davvero pietrificato , invece mia mamma prese una maglia e uscendo mi disse “dopo lavati le mani” e chiuse la porta.
Ero super in imbarazzo anche perché si fermò proprio a guardarmi prima di andare verso l’armadio , per di più dopo dovevo scendere per cenare.
Me no male non mi disse più nulla.
In ogni caso una volta uscita mi accorsi addirittura di essere venuto senza rendermene conto.