Quello che mi piace
di
Tentare
genere
gay
Abito in una città a nord di Roma ed ho 63 anni e fin qui di fica ne ho vista molta. Sia chiaro che non sono affatto un adone ma le occasioni capitano a tutti e quando sono capitate a me non me le sono lasciate sfuggire. Questo per dire che è solo da qualche anno che rivolgo le mie attenzioni sessuali verso il mio stesso sesso e con loro ho fatto piacevoli esperienze, stimolanti e trasgressive. In particolare mi piacciono le situazioni forti con più uomini contemporaneamente, al chiuso o all’aperto è indifferente, purché coinvolgenti per tutti. Quando il tempo è favorevole mi dirigo verso una pineta alle porte della città eterna e qui molto spesso è possibile fare incontri estremamente piacevoli e stimolanti. Come l’ultima volta appunto… sono arrivato in una bella giornata di sole con le temperature orma scese di parecchi gradi ma molto piacevoli. Ho parcheggiato la macchina e, dopo aver consumato un caffè al chiosco, mi sono incamminato a piedi dentro la pineta. Man mano che mi inoltravo già l’eccitazione saliva pregustando di incontrare qualcuno alla ricerca del mio stesso desiderio. L’odore della pineta per me è estremamente afrodisiaco; le muffe che si sviluppano quando la temperature sale e gli odori inconfondibili delle urine lasciate da quanti si sono fermati per necessità fisiologiche, sono per me il miglior afrodisiaco. Cammino all’interno della pineta con passo lento e cadenzato. Gusto e odoro ogni singolo minuto. Ogni tanto vedo chi fa mountain bike o ginnastica e nessuno di loro sa quali siano i reali motivi che mi spingono fin lì. Ad un tratto vedo un uomo sui 50 anni, dall’aspetto giovanile e curato. Indossa una polo su jeans e giacca, chissà forse ha preso un paio d’ore di permesso in ufficio per fare due passi. Ma non ne sono certo… credo che cerchi altro. Allora non appena sono certo che mi abbia a sua volta veduto, giro verso un anfratto qualsiasi e mi addentro. Faccio qualche passo e attendo di vedere se lui mi segue. Come immaginavo lo vedo entrare e allora mi muovo facendo scrocchiare qualche ramo sotto i miei piedi. Mi vede che entro ancora qualche metro e poi mi fermo. E’ l’attimo più bello… l’attesa di quello che sta per accadere. Improvvisamente, come colto da un improvviso bisogno, mi slaccio la chiusura lampo e cerco di fare uscire il mio cazzo, già barzotto, dalle mutande. Lo lascio lì in mostra, strusciandolo delicatamente sul fogliame e sui rami che mi sono vicino e poi mi giro verso lo sconosciuto. Ormai siamo ad un passo e vedo che anche lui sta aprendo la patta dei sui jeans. Quello che esce è ragguardevole. Non eccessivamente lungo ma bello largo, diritto e gonfio, con una cappella di buone dimensioni. Mi avvicino ed allungo la mano verso l’oggetto del mio desiderio ed inizio una lenta sega. Ma lo voglio vedere bene questo cazzo. Allora mi fermo e gli slaccio la cinta dei pantaloni, abbassando le mutande. Ora si finalmente lo vedo bene. Ha due palle grandi e sode completamente rasate. Le tocco e le massaggio con la sinistra mentre con la mano destra riprendo a segarlo. Poi mi abbasso in ginocchio ed annuso l’odore che emana. Piano piano tiro fuori la lingua ed inizio a leccarlo, assaporando le prime goccioline, e dopo un po’ finalmente apro la bocca e lo ingoio. Meraviglioso. Un cazzo ormai di marmo, duro, pulito e profumato mi sta scopando la bocca. Lo sento che inizia ad avere il fiato corto e spero che non stia già per venire, come a volte capita quando incontri qualcuno che è in astinenza di sesso da troppi giorni. Lo so è un po’ un rischio ma anche il bello di questo tipo di incontri, quello che non sai mai quando finirà. Poi ad un tratto mi batte sulla spalla senza aprire bocca e, con il dito indice, mi indica una direzione. Mio malgrado lascio uscire il suo cazzo dalla mia bocca e giro la testa. Davanti a noi un ragazzo di circa 20 o 22 anni, che, con la tuta da ginnastica abbassata, ci mostra il suo cazzo. Non me ne ero accorto accidenti ma evidentemente il tipo, certamente sveglio, ha capito il nostro gioco e ha preferito lasciare per qualche minuto la sua corsa, preferendo ben altro tipo di sport. Con la mano gli dico di avvicinarsi a noi e chiaramente non si fa ripetere l’invito. Resto accovacciato ed ora davanti la mia bocca ho due cazzi, belli e duri. Quello più giovane mostra chiaramente anche i segni di un fresco vigore. Il suo cazzo è percorso da vene gonfie e spesse e toccandolo mi sembra di sentire il battito accelerato del suo cuore. Che bello che è. Impugno con la sinistra il cazzo di prima mentre la destra la porto verso quello giovane. Lo tocco ed apro subito la bocca per assaporarlo. Poi tiro i due cazzi l’uno vicino l’altro, fino a toccarsi e apro tantissimo la bocca nel tentativo da ingoiarli insieme. Purtroppo la cappella del primo è troppo grande e non riesco nell’operazione ma questo non mi impedisce però di leccarli contemporaneamente. Che bella sensazione che sto provando. Poi decido di spingermi oltre e mentre mi alzo mi slaccio i pantaloni e li abbasso insieme agli slip. In pratico ho detto ad entrambi che possono farmi quello che vogliono. Infatti il primo subito allunga la mano destra verso il mio culo cercando immediatamente il mio buchino mentre il giovane allunga la sua sul mio cazzo che vicino ai loro è sicuramente più piccolo. Quello grande mi gira e abbassandosi inizia a leccarmi il culo. Agevolo la sua operazione inarcando i reni e mi piego leggermente in avanti. Questa posizione di fatto avvicina la mia bocca al cazzo del ragazzo mentre sento che quello dietro mi ha già inserito due dita nel culo per poterlo preparare a ciò che sta per accadere. Mi concentro sul mio posteriore e sento la sua cappella poggiarsi all’ingresso del buco ed iniziare una lenta spinta. Il giovane nel frattempo si ferma e si mette in ginocchio al mio fianco. Con la destra tiene tra le mani il mio cazzo mentre con la sinistra prende l’altro e lo indirizza verso il mio culo. Vuole vederlo entrare: è giovane ma già un bel porco. Infatti guarda con estrema attenzione le spinte di quel cazzo che chiede a modo suo… una certa ospitalità. Si accorge della difficoltà ed allora si intrufola con la sua lingua tra il mio buco e il cazzo che preme ed inizia a leccare lubrificandolo al passaggio. Non so se la sua manovra ha avuto riscontro ma so che l’eccitazione ora è alta e, guarda caso, la cappella riesce ad aprirsi un varco nel culo e piano piano lo sento entrare, tutto e caldo. Inizia a muoversi lentamente e poi con sempre più decisione. Mi sta riempiendo. Incredibilmente bello. Il giovane nel frattempo, vista la mia posizione a novanta, si mette davanti a me. Punta il cazzo verso la mia bocca perché sa che quando quello dietro spinge, inevitabilmente io vado avanti e il suo cazzo mi entra in bocca. Gli sto facendo un pompino senza nemmeno muovere la testa. Sono pieno davvero. Allora mi concentro sul culo ed inizio a contrarre i muscoli avvolgendo con forza quel cazzo che mi sta tanto facendo godere. Il risultato è che anche il pompino è più veloce. Avverto che le spinte nel culo aumentano di intensità, lo sento dentro distintamente e alla fine esplode in un caldo getto di sperma che mi riempie il culo. Anche il cazzo che ho in bocca si fa più incisivo ed anche lui prorompe in una sborrata intensa. Ne assaporo il gusto dolciastro e denso. E’ buono e lo ingoio. Si ritraggono entrambi e sembrano soddisfatti. Io lo sono certamente perché mentre loro venivano io mi masturbato ed ho goduto tantissimo. Mentre ci rivestiamo ci scambiamo qualche parola e la promessa di provare ad incontrarci di nuovo. Già so però che per me non sarà così perché a me piace cambiare… sperimentando sempre altre e nuove situazioni ed attese.
Per commenti e suggerimenti scrivere a: mas1908@libero.it
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