Dal mare al letto il passo è...lungo da morire!
di
dis astro
genere
prime esperienze
La mia vita stravolta dall’incontro con una ragazza avvenuto quando ero poco più che adolescente. La ricordo perfettamente con i capelli a caschetto, con un seno appena accennato, un volto bellissimo. Sulla spiaggia luglio 83 un sole che bruciava anche la sabbia, impossibile camminare a piedi nudi, non c’era nessuno in giro, la guardavo, con la speranza che mi notasse, nulla dopo una decina di minuti è arrivata un’altra ragazza ed insieme sono andate via, cosa potevo fare se non tornare il giorno successivo?
I giorni seguenti sono stati impegnati alla sua ricerca, soprattutto speravo che tornasse nello stesso posto. Finalmente la vedo, solo che non c’era sole, anzi il cielo minacciava pioggia infatti dopo qualche minuto sono arrivate le prime gocce. Nelle vicinanze c’era un vecchio casotto in disuso, aveva una piccola tettoia, siamo andati a ripararci, mi sorrideva senza dire nulla, non sapevo che fare, quell’immagine la porterò sempre con me. Non so come dalla bocca mi è uscito un soffio tra le parole -Sei bellissima- non ha risposto, ho cercato di accarezzarla sulla spalla, non mi ha respinto, dalla canottiera è fuoriuscito un seno, l’accarezzato, lei mi ha fatto una carezza sulla testa, ho baciato
il suo seno, lei mi ha spinto la testa in basso, solo allora mi sono accorto che aveva il cazzo, un cazzo bellissimo di notevoli dimensioni. La sorpresa è stata tanta, la voglia di prendere quel cazzo in bocca, ancora di più, pensavo di non lasciarlo più, un
meraviglioso sapore, non aveva neanche un pelo, mentre mi sollazzavo quel cazzo speciale su un corpo ed un viso da donna. Il mio cazzo al limite, stava per scoppiare, quando mi sono sentito invadere la bocca dalla sborra con un dolce sapore ed un dolce
aroma, mi sono sborrato addosso, ho ingoiato la sua aspirandone il massimo possibile, ho smesso di succhiare quando non ne veniva fuori più. -Ciao- neanche il tempo di rendermi conto, è sparita. Quella è stata l’ultima volta che l’ho vista nonostante il tempo
passato su quel tratto di spiaggia. Come ho detto all’inizio, quell’episodio ha dato una svolta alla mia vita, mai prima di allora mi era venuto in mente di avere un cazzo in bocca, a casa I miei genitori scopavano in continuazione, mio padre mi sollecitava a portare alto il vessillo di famiglia, un simbolico omaggio al cazzo rappresentato da un sasso eroso dal mare dalla splendida forma di un cazzo con una cappella enorme e due
palle altrettanto grandi, l’aveva incollato sulla trave della porta di casa suscitando scandalo con alcuni vicini, mentre altri ne ridevano. Dopo quella esperienza riflettevo sul modo di non deludere i miei. Mentalmente adoravo la figa, non è che poi mamma la nascondesse tanto così come papà col cazzo, ripensando all’episodio ne ero stravolto, la notte mi facevo milioni di seghe. Mi auto convincevo che non era il cazzo come tale a piacermi, quando quel meraviglioso attributo attaccato al corpo di una donna. La mia crescita è proseguita con quel pensiero, speravo di incontrare una donna che mi ispirasse non so cosa, non capivo cosa stessi cercando, donne col cazzo se ne trovano anche tante,
sono quelle che esercitano, io non volevo una di quelle. La notte immaginavo di avere una donna col cazzo nel letto i nostri cazzi a contatto, pura utopia. Fintanto è apparsa Camilla, come al solito l’ho notata al mare, aveva un costume intero. Mi veniva spontaneo
guardare proprio li al centro, lei aveva un rigonfiamento evidente, non mi sembrava avesse il cazzo però la forma denotava qualcosa. Non è stato facile approcciarla, mi rifiutava, poi come per incanto, ha cambiato atteggiamento, quello stesso pomeriggio ha preteso di scopare. Io più che scopare volevo accertarmi che avesse qualcosa di sostanzioso in quel punto. Mamma mia, forse aveva oltre un chilo di figa, il mio cazzo sparito tra quelle meravigliose labbra, non c’è voluto molto a farmi sborrare, si proprio nella figa. Che deliziosa scopata! Lei non ha avuto nessun orgasmo. Dovevo capire che una che fingeva di non volermi, che subito dopo ha voluto che la scopassi facendosi sborrare nella figa, un discreta esperienza sessuale l’avrà avuta no? Non ho capito affascinato
dalla mia ricerca, dalla figa di Camilla, dalla voglia di capire quel rigonfiamento. Senza tanti giri di parole oggi è mia moglie. All’inizio della nostra vita insieme ho cercato di coinvolgerla nel mio pensiero, in quella voglia insoddisfatta di trovare una donna col cazzo. Non potevo certo di espormi fino a quel punto, lei tra l’altro aveva un seno prosperoso ed evidente, era evidente anche la figa, figuriamoci ! Quella figa che guardavano tutti al mare, resa ancora più evidente dai ridottissimi costumi che indossava perfino molto leggeri e quasi trasparenti. Era l’attrazione in quel tratto. Nella mia mente bacata vagava anche il pensiero che si facesse scopare da qualcuno per portarlo nel nostro letto e finalmente, riassaporare la gioia di sentire il mio corpo a contatto con un cazzo, perché no anche prenderlo in bocca per rinverdire certe sensazioni avute in passato. Io e Camilla scopavamo tanto, veramente era lei a scoparmi, mi dilaniava di
figa, smetteva quando stavo per morire. Mi sono rassegnato, non era più possibile sperare, fino allo squarcio luminoso nel cielo buio. Credo che non sia stata una sorpresa anche se hanno provato a farmelo credere, ho trovato Camilla sul nostro letto che scopava con Massimo, nulla di straordinario se Massimo non fosse stato suo padre, scopavano da diversi anni, avevano tralasciato, o meglio dilatato gli incontri da quando ci siamo sposati, ora aveva capito le mia aspirazioni e finalmente il cerchio si poteva chiudere.
I giorni seguenti sono stati impegnati alla sua ricerca, soprattutto speravo che tornasse nello stesso posto. Finalmente la vedo, solo che non c’era sole, anzi il cielo minacciava pioggia infatti dopo qualche minuto sono arrivate le prime gocce. Nelle vicinanze c’era un vecchio casotto in disuso, aveva una piccola tettoia, siamo andati a ripararci, mi sorrideva senza dire nulla, non sapevo che fare, quell’immagine la porterò sempre con me. Non so come dalla bocca mi è uscito un soffio tra le parole -Sei bellissima- non ha risposto, ho cercato di accarezzarla sulla spalla, non mi ha respinto, dalla canottiera è fuoriuscito un seno, l’accarezzato, lei mi ha fatto una carezza sulla testa, ho baciato
il suo seno, lei mi ha spinto la testa in basso, solo allora mi sono accorto che aveva il cazzo, un cazzo bellissimo di notevoli dimensioni. La sorpresa è stata tanta, la voglia di prendere quel cazzo in bocca, ancora di più, pensavo di non lasciarlo più, un
meraviglioso sapore, non aveva neanche un pelo, mentre mi sollazzavo quel cazzo speciale su un corpo ed un viso da donna. Il mio cazzo al limite, stava per scoppiare, quando mi sono sentito invadere la bocca dalla sborra con un dolce sapore ed un dolce
aroma, mi sono sborrato addosso, ho ingoiato la sua aspirandone il massimo possibile, ho smesso di succhiare quando non ne veniva fuori più. -Ciao- neanche il tempo di rendermi conto, è sparita. Quella è stata l’ultima volta che l’ho vista nonostante il tempo
passato su quel tratto di spiaggia. Come ho detto all’inizio, quell’episodio ha dato una svolta alla mia vita, mai prima di allora mi era venuto in mente di avere un cazzo in bocca, a casa I miei genitori scopavano in continuazione, mio padre mi sollecitava a portare alto il vessillo di famiglia, un simbolico omaggio al cazzo rappresentato da un sasso eroso dal mare dalla splendida forma di un cazzo con una cappella enorme e due
palle altrettanto grandi, l’aveva incollato sulla trave della porta di casa suscitando scandalo con alcuni vicini, mentre altri ne ridevano. Dopo quella esperienza riflettevo sul modo di non deludere i miei. Mentalmente adoravo la figa, non è che poi mamma la nascondesse tanto così come papà col cazzo, ripensando all’episodio ne ero stravolto, la notte mi facevo milioni di seghe. Mi auto convincevo che non era il cazzo come tale a piacermi, quando quel meraviglioso attributo attaccato al corpo di una donna. La mia crescita è proseguita con quel pensiero, speravo di incontrare una donna che mi ispirasse non so cosa, non capivo cosa stessi cercando, donne col cazzo se ne trovano anche tante,
sono quelle che esercitano, io non volevo una di quelle. La notte immaginavo di avere una donna col cazzo nel letto i nostri cazzi a contatto, pura utopia. Fintanto è apparsa Camilla, come al solito l’ho notata al mare, aveva un costume intero. Mi veniva spontaneo
guardare proprio li al centro, lei aveva un rigonfiamento evidente, non mi sembrava avesse il cazzo però la forma denotava qualcosa. Non è stato facile approcciarla, mi rifiutava, poi come per incanto, ha cambiato atteggiamento, quello stesso pomeriggio ha preteso di scopare. Io più che scopare volevo accertarmi che avesse qualcosa di sostanzioso in quel punto. Mamma mia, forse aveva oltre un chilo di figa, il mio cazzo sparito tra quelle meravigliose labbra, non c’è voluto molto a farmi sborrare, si proprio nella figa. Che deliziosa scopata! Lei non ha avuto nessun orgasmo. Dovevo capire che una che fingeva di non volermi, che subito dopo ha voluto che la scopassi facendosi sborrare nella figa, un discreta esperienza sessuale l’avrà avuta no? Non ho capito affascinato
dalla mia ricerca, dalla figa di Camilla, dalla voglia di capire quel rigonfiamento. Senza tanti giri di parole oggi è mia moglie. All’inizio della nostra vita insieme ho cercato di coinvolgerla nel mio pensiero, in quella voglia insoddisfatta di trovare una donna col cazzo. Non potevo certo di espormi fino a quel punto, lei tra l’altro aveva un seno prosperoso ed evidente, era evidente anche la figa, figuriamoci ! Quella figa che guardavano tutti al mare, resa ancora più evidente dai ridottissimi costumi che indossava perfino molto leggeri e quasi trasparenti. Era l’attrazione in quel tratto. Nella mia mente bacata vagava anche il pensiero che si facesse scopare da qualcuno per portarlo nel nostro letto e finalmente, riassaporare la gioia di sentire il mio corpo a contatto con un cazzo, perché no anche prenderlo in bocca per rinverdire certe sensazioni avute in passato. Io e Camilla scopavamo tanto, veramente era lei a scoparmi, mi dilaniava di
figa, smetteva quando stavo per morire. Mi sono rassegnato, non era più possibile sperare, fino allo squarcio luminoso nel cielo buio. Credo che non sia stata una sorpresa anche se hanno provato a farmelo credere, ho trovato Camilla sul nostro letto che scopava con Massimo, nulla di straordinario se Massimo non fosse stato suo padre, scopavano da diversi anni, avevano tralasciato, o meglio dilatato gli incontri da quando ci siamo sposati, ora aveva capito le mia aspirazioni e finalmente il cerchio si poteva chiudere.
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Commenti dei lettori al racconto erotico