Io e mio padre con lo stesso vizio.

Ricordo la domanda di mio padre quando ci ha incontrati -Chi è questo ragazzo?- la risposta
l'ha lasciato di sasso -E' il ragazzo di Adele- Adele è mia moglie, finalmente avevo confessato a mio padre la mia vera natura. Ci ha lasciati senza dire nulla, me lo aspettavo! Adele mi ha rimproverato -Dovevi prepararlo- Marco il ragazzo non ha aperto
bocca. Sicuro al mille per mille che mio padre avrebbe informato mamma con le relative conseguenze. Ero preparato al peggio. Mamma mi telefona per invitarci a pranzo la domenica -Mi raccomando venite tutti- Cazzo sotto c'era qualcosa, perché mamma non ha
detto altro. E' arrivata la domenica, Adele come al solito con pochi abiti addosso, Marco in jeans e camicia bianca, io in tuta. Dopo i saluti a tavola silenzio di tomba, solo
quando mamma ha messo la pasta all'uovo nei piatti, si è seduta, tutti in attesa del
rimbrotto, ed invece -Lui- rivolgendosi a papà -E' rimasto sorpreso perché non era
preparato, ma anche io avevo un ragazzo, era stato lui a propormelo, figuratevi se potevo rifiutarlo, aveva un cazzo il doppio del suo, non si stancava mai, ci guardava, si faceva
una sega , si girava di spalle e si addormentava pacificamente, mi lasciava in buone mani, Si chiamava Aurelio mi faceva avere orgasmi a ripetizione, era un testa di cazzo, stupido quando mai ma il cazzo lo faceva parlare. Quando mi ha stufato lo stronzo ne ho
trovato un altro, duravano un anno poi mi si rompevano i coglioni, li dovevo sostituire.
Impossibile avere il conto degli orgasmi, forse migliaia, è più facile contare le sue seghe, in pratica 365 all'anno. Auguro ad Adele una vita sessuale come la mia, non ho rimorsi, se rinascessi farei le stesse cose, anzi di più- Dopo quel discorso Adele e
Marco si sono scambiati un lungo bacio. Abbiamo iniziato il pranzo, papà è stato sempre zitto. Siamo tornati a casa mentre Marco ed Adelo scopavano mi sono rifugiato nella solita sega.