Inculare la vecchia prof non ha prezzo

di
genere
etero

Era la mia insegnante di greco e latino, un tormento per me, perchè mi eccitava il tipo, belle cosce, culetto fatto bene, seno giusto, senza pancia, e viso da donna severa, ma segretamente vogliosa.
Mi segavo ogni volta che le vedevo le cosce o la scollatura, non mi ha mai rimandato, ma era sempre dura con me.
Poi ho capito perchè.
Qualcosa successe quando alla maturità, mi baciò in un modo che sentii un po di lingua fra le labbra, per salutarmi, ma poi partii, università, carriera e non ci pensai più.
Erano passati 15 anni da quella maturità, mi ero trasferito ero il direttore di un importante ufficio, e conosbbi una bella ragazza originaria della mia città, con la quale iniziai una felice convivenza, con figli.
Vennero a trovarla la mamma e la zia, e chi era la zia? la mia ex prof, che non mi riconobbe subito, o fece finta, la mia donna mi spiegò che si era separata dal marito e non aveva figli.
Ormai Lei aveva 54 anni, ma non faceva rimpiangere la 40enne tosta che mi insegnava il greco. Il viso era ancora severo, ma non certo brutto, le tette erano cresciute, niente pancia, cosce perfette, solide e culo sodo pieno.
La mamma della mia donna era meno conservata, anche se non era male, io ripensai alla mia asolescenza ed alle seghe che la prof mi faceva fare, cero, l'avrei ben sbattuta anche ora.
Quando lei si rese conto chi fossi io, o fece finta di ricordarsi, rievocammo quei giorni, certo, sapeva molto di me, per cui era necesaario vedersi qualche momento da soli.
Venne nel mio ufficio di pomeriggio, fingemmo un interessamento alla sua pratica di divorzio, e li le chiesi dopo un po, che voleva significare qual bacio che mi aveva dato al saluto dopo la matutità.
Non l'avevi capito, porcello? stavi sempre a guardarmi e sbavare per me, e io volevo dirti che non mi dispiacevi, ora che non eri più un mio studente.
Scoppiò subto un bacio passionale, fermati, sei matto, mi disse, ma aveva voglia anche lei, sono la zia della tua donna, ma ormai avevamo voglia entrambi, una cosa troppo a lungo rimandata.
La, in ufficio la portai sul divano, e cominciai a baciarle il seno e fra le cosce, mentre lei me lo prendeva in mano ammirata, e poi se lo prese in bocca.
Ma era tempo di chiavarla, e mi esplose tutta la voglia che avevo represo per i miei tre anni giovanili. Smaniava, ebbe subito un orgasmo, forse anche io, ma continuovo a sbatterla, una figa calda, vogliosa, una passione incredibile.
Era ora.
Si ricompose e tornò a casa, la voglia rimaneva.
Non si poteva, proprio niente, ma volevamo entrambi.
Ma qquesto ve lo racocnto la prossisma volta
scritto il
2024-11-03
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