La caviglia slogata
di
Jason Maxil
genere
tradimenti
La slogatura
Mattia è un uomo sposato sui quarant'anni che gestisce in negozio di giardinaggio a Jesolo.
Nelle pause pranzo l'uomo approfitta per fare, ogni giorno, delle passeggiate nel lungomare dove riesce a trovare l'energia giusta per continuare la giornata lavorativa in modo appagante e produttivo.
Mattia fa sempre lo stesso tragitto ogni giorno che corrisponde al lungomare tra Piazza Mazzini e Piazza Brescia andata e ritorno.
Durante queste passeggiate ammira il mare che con forza variabile lambisce la spiaggia e sprigiona quell' inconfondibile aroma salina tipica delle zone marine scaturendo nell'uomo un senso di benessere senza eguali.
Spesso, nel tragitto, Mattia incontra delle persone che, come lui, beneficiano di quei momenti di rilassamento camminando nel lungomare ed approfittando dell'assenza di turisti che frequentano Jesolo da aprile a settembre.
Questo periodo, tardo invernale poi, è considerato dall'uomo il migliore perché il freddo pungente dell'inverno sta facendo spazio alla brezza farfallina tipica della primavera in arrivo.
Tornando agli incontri, fatti durante le sue passeggiate, i visi che Mattia incrocia sono praticamente gli stessi: la signora Paola di 79 anni che porta Jackie, il suo bellissimo barboncino; a sgranchirsi le gambe o Pasquale che facendo il cuoco in un albergo locale approfitta di due ore tra un servizio e l'altro per godersi la luce... e tante altre persone che frequentano il lungomare.
Tra tutti una donna spicca per l'eleganza con cui esegue una camminata veloce sfiorando l'acqua che lambisce la sabbia!
La donna in questione è alta circa 170 cm, capelli neri lisci che sfiorano le scapole, corporatura media con due gambe avvolte in leggings che fanno intravedere un culo perfetto ed alla fine delle gambe, ai piedi, indossa un paio di scarpe da ginnastica New Balance color fucsia che avvolgono due piedi che cominciano da un paio di caviglie perfette.
Passano i giorni ed i mesi ma l'incontro tra Mattia e questa donna sconosciuta rimangono una costante delle camminate che i due fanno quotidianamente nel lungomare di Jesolo.
Siamo ormai alle porte dell'estate, a fine maggio precisamente, quando Mattia percorre la spiaggia in direzione opposta alla donna che, passando vicino ad un pontile di legno, tipico del lungomare di Jesolo, scivola e cadendo a terra inizia a lamentarsi del dolore provato.
Mattia a 50 metri dal luogo accorre velocemente per verificare lo stato di salute della donna che lamenta una presunta slogatura della caviglia.
L'uomo preoccupato dice che è meglio slacciare le scarpe perché se la caviglia si dovesse gonfiare sarebbe doloroso togliere la scarpa poi.
In questi concitati momenti l'uomo chiede alla donna se non sia il caso di chiamare in ambulanza ma lei rifiuta chiedendo a Mattia se potesse sorreggerla fino alla zona di lungomare dove il camminatoio è di cemento.
Mattia accetta e, tra una smorfia e l'altra della donna, insieme raggiungono il tanto agoniato camminatoio di cemento.
La donna ringraziandolo esclama: " Ci vediamo da un anno e non ci siamo nemmeno presentati... piacere, Sara."
Al ché Mattia si presenta e dopo questo breve dialogo la donna lo ringrazia dirigendosi verso casa e salutandosi imboccano le due direzioni opposte del lungomare.
Fatti tre metri Mattia sente un lamento provenire dalla direzione di Sara e preoccupato corre verso la donna per aiutarla.
"Mi sa che non c'è la farò mai ad arrivare fino a casa in queste condizioni!" esclama la donna.
"Non preoccuparti sarò la tua stampella fino a destinazione" esclama sorridendo Mattia.
Così i due percorrono il breve tratto che porta Sara fin davanti la porta di casa sua.
Nel punto di salutarsi la donna chiede a Mattia: "Almeno un caffè sali a berlo dopo tutto quello che ti ho fatto dannare oggi...!"
L'uomo annuisce e in meno di un minuto si trova seduto sul comodo divano di Sara al primo piano di una bella palazzina nell'appartamento stile moderno sapientemente arredato dalla donna.
Messa su la moka Sara si siede vicino a Mattia e, tolte scarpe e calzini guarda con l'uomo la caviglia che aveva subito una distorsione.
Mattia però è perplesso... Sono ormai passati quaranta minuti dall'infortunio della donna ma nella sua caviglia non c'era traccia di gonfiore...!
Sara inizia a massaggiare la parte indolenzita ma Mattia, vista la sua posizione contorta, si offre di farle un massaggio.
In breve l'uomo si ritrova tra le mani due piedi perfetti, morbidi e curati anche se ancora leggermente umidi dal contatto con le snickers.
In breve nella stanza si sprigiona un leggero ma intenso odore emanato dai piedi di Sara.
Il cuore di Mattia, che ha sempre in cuor suo desiderato vedere i piedi di Sara, inizia a battere all'impazzata e tra le sue gambe inizia a formarsi il marmo...
La situazione non è passata innoservata alla donna che, con un movimento elegante, ha portato il piede destro a livello delle narici di Mattia che, compresa la complicità di Sara, ha iniziato a leccare avidamente tra le dita della donna impregnando la pelle del suo viso di quel profumo inebriante.
La situazione si è scaldata e Sara si è tolta i leggins lasciando scoperto un perizoma di pizzo nero che lasciava intravedere la sua figa bagnata e gonfia.
In due secondi la donna è balzata in piedi nel divano e mettendo una gamba nel poggiatesta ha avvicinato la sua vagina alle labbra di Mattia che, scostato il perizoma, ha iniziato a succhiare avidamente e sapientemente il clitoride alla donna e, mentre leccava le labbra grondanti di piacere non ha disdegnato di leccare, con la punta della lingua, il buco dell culo più eccitante che fin allora Mattia avesse visto.
In breve Mattia ha messo le mani nei fianchi di Sara che ingolosita dalla situazione si è seduta sul cazzo marmoreo dell'uomo permettendo una totale e fluida penetrazione anale.
I movimenti costanti e totali hanno fatto, in breve tempo sgrondare la figa della donna direttamente negli addominali di Mattia che, dal canto suo affondava senza timore la sua asta nel culo stretto di Sara venendole copiosamente dentro.
Dopo questo apogeo di piacere anale Sara ha fatto distendere Mattia nel tappeto e si è seduta con la sua figa nella faccia dell'uomo che ha cominciato a leccarla avidamente fino a far uscire, da quella porta dell'olimpo il fritto denso e biancastro del suo godere.
Mattia con la faccia umida degli umori di Sara si è smarcato dalla posizione e, mettendosi sopra la donna, ha iniziato a penetrarla nella vagina bagnata prendendo in mano le sue stupende estremità odorose succhiando una ad una tutte le dita.
In breve tempo per l'uomo la misura era colma e sfilando il suo membro viola di piacere ha innondato del suo nettare i piedi di Sara che, eccitata, ha iniziato a succhiare, una ad una, le dita dei suoi piedi per poter assaporare, totalmente, Mattia.
Dopo un breve periodo in cui i due si sono coccolati Mattia esclama: "per fortuna che la tua caviglia è guarita...!" e Sara con un sorriso gli ha confessato che la sua caviglia non si è mai slogata ma che in tutti i mesi in cui i due si sono incrociati lei ha sempre desiderato di unirsi a lui e la slogatura è semplicemente la prima scusa, plausibile, che gli sia venuta in mente!
Mattia sorridendo alla donna le fa capire che aveva intuito tutto il piano ma sinceramente il suo più viscerale desiderio si era avverato: leccare ed annusare i piedi morbidi ed odorosi di Sara!
Da quel giorno Sara e Mattia s'incontrano nel lungomare per celebrare, a casa della donna, la magia della passione!
Mattia è un uomo sposato sui quarant'anni che gestisce in negozio di giardinaggio a Jesolo.
Nelle pause pranzo l'uomo approfitta per fare, ogni giorno, delle passeggiate nel lungomare dove riesce a trovare l'energia giusta per continuare la giornata lavorativa in modo appagante e produttivo.
Mattia fa sempre lo stesso tragitto ogni giorno che corrisponde al lungomare tra Piazza Mazzini e Piazza Brescia andata e ritorno.
Durante queste passeggiate ammira il mare che con forza variabile lambisce la spiaggia e sprigiona quell' inconfondibile aroma salina tipica delle zone marine scaturendo nell'uomo un senso di benessere senza eguali.
Spesso, nel tragitto, Mattia incontra delle persone che, come lui, beneficiano di quei momenti di rilassamento camminando nel lungomare ed approfittando dell'assenza di turisti che frequentano Jesolo da aprile a settembre.
Questo periodo, tardo invernale poi, è considerato dall'uomo il migliore perché il freddo pungente dell'inverno sta facendo spazio alla brezza farfallina tipica della primavera in arrivo.
Tornando agli incontri, fatti durante le sue passeggiate, i visi che Mattia incrocia sono praticamente gli stessi: la signora Paola di 79 anni che porta Jackie, il suo bellissimo barboncino; a sgranchirsi le gambe o Pasquale che facendo il cuoco in un albergo locale approfitta di due ore tra un servizio e l'altro per godersi la luce... e tante altre persone che frequentano il lungomare.
Tra tutti una donna spicca per l'eleganza con cui esegue una camminata veloce sfiorando l'acqua che lambisce la sabbia!
La donna in questione è alta circa 170 cm, capelli neri lisci che sfiorano le scapole, corporatura media con due gambe avvolte in leggings che fanno intravedere un culo perfetto ed alla fine delle gambe, ai piedi, indossa un paio di scarpe da ginnastica New Balance color fucsia che avvolgono due piedi che cominciano da un paio di caviglie perfette.
Passano i giorni ed i mesi ma l'incontro tra Mattia e questa donna sconosciuta rimangono una costante delle camminate che i due fanno quotidianamente nel lungomare di Jesolo.
Siamo ormai alle porte dell'estate, a fine maggio precisamente, quando Mattia percorre la spiaggia in direzione opposta alla donna che, passando vicino ad un pontile di legno, tipico del lungomare di Jesolo, scivola e cadendo a terra inizia a lamentarsi del dolore provato.
Mattia a 50 metri dal luogo accorre velocemente per verificare lo stato di salute della donna che lamenta una presunta slogatura della caviglia.
L'uomo preoccupato dice che è meglio slacciare le scarpe perché se la caviglia si dovesse gonfiare sarebbe doloroso togliere la scarpa poi.
In questi concitati momenti l'uomo chiede alla donna se non sia il caso di chiamare in ambulanza ma lei rifiuta chiedendo a Mattia se potesse sorreggerla fino alla zona di lungomare dove il camminatoio è di cemento.
Mattia accetta e, tra una smorfia e l'altra della donna, insieme raggiungono il tanto agoniato camminatoio di cemento.
La donna ringraziandolo esclama: " Ci vediamo da un anno e non ci siamo nemmeno presentati... piacere, Sara."
Al ché Mattia si presenta e dopo questo breve dialogo la donna lo ringrazia dirigendosi verso casa e salutandosi imboccano le due direzioni opposte del lungomare.
Fatti tre metri Mattia sente un lamento provenire dalla direzione di Sara e preoccupato corre verso la donna per aiutarla.
"Mi sa che non c'è la farò mai ad arrivare fino a casa in queste condizioni!" esclama la donna.
"Non preoccuparti sarò la tua stampella fino a destinazione" esclama sorridendo Mattia.
Così i due percorrono il breve tratto che porta Sara fin davanti la porta di casa sua.
Nel punto di salutarsi la donna chiede a Mattia: "Almeno un caffè sali a berlo dopo tutto quello che ti ho fatto dannare oggi...!"
L'uomo annuisce e in meno di un minuto si trova seduto sul comodo divano di Sara al primo piano di una bella palazzina nell'appartamento stile moderno sapientemente arredato dalla donna.
Messa su la moka Sara si siede vicino a Mattia e, tolte scarpe e calzini guarda con l'uomo la caviglia che aveva subito una distorsione.
Mattia però è perplesso... Sono ormai passati quaranta minuti dall'infortunio della donna ma nella sua caviglia non c'era traccia di gonfiore...!
Sara inizia a massaggiare la parte indolenzita ma Mattia, vista la sua posizione contorta, si offre di farle un massaggio.
In breve l'uomo si ritrova tra le mani due piedi perfetti, morbidi e curati anche se ancora leggermente umidi dal contatto con le snickers.
In breve nella stanza si sprigiona un leggero ma intenso odore emanato dai piedi di Sara.
Il cuore di Mattia, che ha sempre in cuor suo desiderato vedere i piedi di Sara, inizia a battere all'impazzata e tra le sue gambe inizia a formarsi il marmo...
La situazione non è passata innoservata alla donna che, con un movimento elegante, ha portato il piede destro a livello delle narici di Mattia che, compresa la complicità di Sara, ha iniziato a leccare avidamente tra le dita della donna impregnando la pelle del suo viso di quel profumo inebriante.
La situazione si è scaldata e Sara si è tolta i leggins lasciando scoperto un perizoma di pizzo nero che lasciava intravedere la sua figa bagnata e gonfia.
In due secondi la donna è balzata in piedi nel divano e mettendo una gamba nel poggiatesta ha avvicinato la sua vagina alle labbra di Mattia che, scostato il perizoma, ha iniziato a succhiare avidamente e sapientemente il clitoride alla donna e, mentre leccava le labbra grondanti di piacere non ha disdegnato di leccare, con la punta della lingua, il buco dell culo più eccitante che fin allora Mattia avesse visto.
In breve Mattia ha messo le mani nei fianchi di Sara che ingolosita dalla situazione si è seduta sul cazzo marmoreo dell'uomo permettendo una totale e fluida penetrazione anale.
I movimenti costanti e totali hanno fatto, in breve tempo sgrondare la figa della donna direttamente negli addominali di Mattia che, dal canto suo affondava senza timore la sua asta nel culo stretto di Sara venendole copiosamente dentro.
Dopo questo apogeo di piacere anale Sara ha fatto distendere Mattia nel tappeto e si è seduta con la sua figa nella faccia dell'uomo che ha cominciato a leccarla avidamente fino a far uscire, da quella porta dell'olimpo il fritto denso e biancastro del suo godere.
Mattia con la faccia umida degli umori di Sara si è smarcato dalla posizione e, mettendosi sopra la donna, ha iniziato a penetrarla nella vagina bagnata prendendo in mano le sue stupende estremità odorose succhiando una ad una tutte le dita.
In breve tempo per l'uomo la misura era colma e sfilando il suo membro viola di piacere ha innondato del suo nettare i piedi di Sara che, eccitata, ha iniziato a succhiare, una ad una, le dita dei suoi piedi per poter assaporare, totalmente, Mattia.
Dopo un breve periodo in cui i due si sono coccolati Mattia esclama: "per fortuna che la tua caviglia è guarita...!" e Sara con un sorriso gli ha confessato che la sua caviglia non si è mai slogata ma che in tutti i mesi in cui i due si sono incrociati lei ha sempre desiderato di unirsi a lui e la slogatura è semplicemente la prima scusa, plausibile, che gli sia venuta in mente!
Mattia sorridendo alla donna le fa capire che aveva intuito tutto il piano ma sinceramente il suo più viscerale desiderio si era avverato: leccare ed annusare i piedi morbidi ed odorosi di Sara!
Da quel giorno Sara e Mattia s'incontrano nel lungomare per celebrare, a casa della donna, la magia della passione!
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