Il figliastro
di
G.I.B
genere
etero
Giovanna vedeva chiaramente, riflesso nello specchio del bagno, il volto di Paolo che la spiava da dietro la porta socchiusa mentre, vestita solo con le mutandine, era intenta a truccarsi.
Aveva lasciato apposta lei la porta leggermente aperta, sapeva che poterla vedere mezza nuda per lui, sarebbe stata un'occasione da cogliere al volo.
Si sentiva spesso osservata in modo particolare da quel ventenne introverso dallo sguardo timido, praticamente l'opposto di come era lei.
Aveva capito subito che Paolo era attratto da lei sin dal primo giorno che il suo futuro marito, un famoso e facoltoso imprenditore sessantenne, glielo aveva presentato ufficialmente. Sarebbe quindi diventata presto la sua matrigna.
Molte donne adulte lo negano, ma gli sguardi di giovani uomini fanno loro piacere, le fanno sentire giovani e desiderate.
Giovanna aveva spesso avuto atteggiamenti provocatori verso Paolo, come chinarsi con il sedere in bella vista mentre raccoglieva qualcosa a terra, oppure quella volta che in piscina si era sdraiata e volontariamente aveva tenuto le gambe ben aperte, attirando lo sguardo del ragazzo fra le sue cosce calde.
Ci stava prendendo gusto a fare quei giochetti, ogni giorno di più. La facevano sentire una dominatrice.
Vedere l'espressione di quel ragazzo durante certi suoi atteggiamenti, e sapere che lui poi si sarebbe andato a masturbare pensandola, la eccitava da morire.
“ Tanto è un timidone innocuo ”, si disse andando verso il water e abbassandosi le mutandine per fare pipì.
Si sentiva chiaramente, nel silenzio della toilette, il rumore del getto di urina uscire con forza dalla sua vagina.
“ Ti eccita porcellino, vero? ” pensò.
Mentre si asciugava e rimetteva le mutandine, con la coda dell'occhio, gli sembrò di vederlo tenersi il cazzo in mano e toccarsi.
“ Wow… intrepido il timidone ” disse fra sé e sé.
Avrebbe potuto beccarlo sul fatto ma lentamente andò verso la porta dandogli il tempo di andarsene.
“ Voglio farlo impazzire oggi ” disse a se stessa.
Si tolse nuovamente le mutandine, si mise una vestaglietta bianca molto sexy e scese al piano di sotto.
La casa del suo futuro ricco marito era enorme, girò varie stanze prima di trovarlo sdraiato in costume, su un lettino nella sala della piscina al coperto.
Rimase qualche secondo ad osservarlo sulla soglia della porta.
Paolo se ne stava ad occhi chiusi con una mano dentro al costume, muovendola lentamente, massaggiando il cazzo.
Giovanna lo guardò tirarlo fuori e menerselo.
“ Però, che bel cazzo grosso ha il timidone ”, pensò la bella donna.
Rimase un altra decina di secondi a guardarlo scappellarsi l'uccello, sentì una sensazione di bagnato tra le gambe, si stava eccitando.
Nel silenzio della casa udí uscire dalla bocca del giovane… “ ohhh siii Giovanna, succhiamelo tutto ”.
La donna entrò di colpo nella stanza dicendo “ ciao Paolo che fai di bello? ”.
Il ragazzo seppur preso alla sprovvista, riuscì con un movimento fulmineo a ricomporsi e visibile scosso, le rispose ” ciao Giovanna niente di che, mi stavo rilassando ”.
Giovanna fece un sorriso malizioso mentre il suo occhio cadeva sul cazzo di lui ancora in erezione sotto al costume.
“ Ha veramente una bella mazza fra le gambe ” pensò nuovamente.
“ Posso rilassarmi anche io qui con te? ” chiese la donna.
“ Ma certo che puoi ” rispose Paolo mentre si metteva seduto cercando di nascondere la forma del suo cazzo duro che spuntava da sotto.
Giovanna prese due bibite da bere, si sedette davanti al suo futuro figliastro offrendogli una coca-cola.
“ Grazie mille” le disse il timidone.
Cominciarono a parlare del più e del meno e più il tempo passava e più Giovanna si accorgeva che Paolo si distraeva spesso con lo sguardo verso i suoi piedi.
In effetti la donna aveva dei bellissimi piedi sexy, dita magre e lunghe, con unghie ben curate dipinte di colore rosso acceso.
“ Feticista il ragazzo “ pensò Giovanna.
Iniziò così a giocherellare con i suoi stupendi piedi, struscialdoli uno con l'altro, muovendo le sue dita e massaggiandoli delicatamente con le mani, con movimenti lenti e molto erotici.
“ Che caldo che fa oggi ” disse la donna aprendo le gambe e mettendo in mostra il suo sesso agli occhi di Paolo che li sgranò vedendo quella bella figa depilata.
Il cazzo del ragazzo tornò sugli attenti.
“ Io faccio un tuffo perché non entri anche tu? ” disse Giovanna al ragazzo.
Paolo con espressione imbambolata disse semplicemente “ Ok “.
La donna si alzò e andò nello spogliatoio adiacente, lasciando come ormai d’abitudine la porta leggermente aperta, si tolse la vestaglia e si misi un costume due pezzi molto succinto, tutto facendolo davanti agli occhi arrapati di Paolo.
Quel costume era praticamente inesistente, copriva a malapena i capezzoli del suo seno, una terza abbondante.
Gli slip erano un triangolo che nascondeva solo il taglio della sua vagina, dietro poi, spariva completamente nell'incavo del suo sedere, lasciando le sue chiappe sode completamente nude.
Qualunque uomo si sarebbe eccitato a vedere quel suo stupendo corpo.
Quando Giovanna uscì dallo spogliatoio trovò già Paolo in acqua, appoggiato al bordo della vasca che la guardava.
“ Sarà entrato per non farsi vedere con il cazzo duro ” pensò la donna che con passo sensuale da gatta morta, si avvicinò a lui.
“ Come sto? “ chiese a Paolo.
Lui la guardò da capo a piedi e con voce un po' tremante disse” stai benissimo “.
Giovanna si accovacciò mettendo la sua figa davanti agli occhi di Paolo e con sguardo malizioso gli disse ” grazie mille ”...
Rimase qualche istante fissandolo nei suoi occhi, non poteva leggere nella sua mente ma poteva immaginare a cosa stesse pensando.
Si tuffò in acqua con lui.
Paolo la guardò mentre Giovanna nuotava fino al bordo opposto. Si fermò anche lei a fissarlo per un secondo e poi tornò a nuotare verso di lui.
Gli arrivò addosso, appoggiando il suo generoso seno al petto di lui.
“ Oh scusami, ho preso male le misure, ti ho fatto male? ” disse la donna.
Paolo, fermo come una statua e con il cazzo duro che voleva uscire dal suo costume, rispose “ no tranquilla, anzi “.
Lei gli sfiorò il suo pene con una mano, lo fece in modo apparentemente involontario ma, in realtà, faceva parte del suo gioco di seduzione.
“ Hai una matita in tasca o sei contento di vedermi “ disse sorridendogli maliziosamente.
Paolo in uno stato di blocco fisico e mentale rispose semplicemente con grande imbarazzo “ scusami tanto io non… non.. volevo ”.
“ Sei un timidone vero? non devi scusarti anzi, mi fa piacere che io possa piacere ad un bel ragazzo giovane come te “ disse Giovanna.
Lui con voce tremante ribatte ” sei una bellissima donna, mio padre è fortunato a poter passare le sue notti con te ”.
Quelle parole fecero inaspettatamente eccitare Giovanna. Sentì uno strano senso di calore sulla sua vagina e una incontrollata voglia di prendere il cazzo di Paolo in bocca nacque in lei.
Stava quasi per prenderglielo in mano, ma il ragazzo con un gesto fulmineo, uscì dalla piscina ” ho un po' di freddo “ le disse allontanandosi.
Giovanna con un po' di amaro in bocca lo guardò andare via.
Non si videro per tutto il resto della giornata, lei pensò molto a lui tanto da masturbarsi.
Arrivò l'ora di cena e Giovanna aveva in mente di stuzzicare ancora Paolo con qualche giochetto, magari usando i suoi piedi sexy sotto il tavolo.
Si vestì in modo molto provocatorio, con una minigonna e un top molto aderente, che le alzava per bene le tette. Niente intimo sotto.
Rimase molto delusa quando venne a sapere che Paolo non avrebbe cenato con loro quella sera.
Si ritrovò quindi a tavola sola con il suo futuro marito.
Parlarono della giornata trascorsa, ovviamente Giovanna non disse nulla di quello che aveva fatto in compagnia di Paolo.
“ Speriamo che almeno il mio uomo stasera abbia voglia di scopare, piuttosto che niente è meglio piuttosto no? “ Pensò mentre cercava di sedurlo.
Nonostante i suoi sforzi e il buon vino bevuto, purtroppo si ritrovò a guardare la TV, mentre il suo futuro marito dormiva profondamente sul divano.
Molto delusa e frustrata andò nella sua stanza da letto a dormire.
Si spogliò e si preparò per andare a dormire.
Seduta sul water mentre faceva pipì senti la porta del bagno aprirsi
“ Tesoro sei arrivato finalmente “.
Si bloccò rimanendo senza fiato.
Davanti a lei si materializzò non
il suo futuro marito, ma il giovane Paolo che indossava solo un asciugamano a coprirlo dalla vita in giù.
Con il cuore che le batteva forte nel petto riuscì a malapena a dire ” e tu che ci fai qui? ”.
Il ragazzo fece cadere l’asciugamano a terra mostrando tutto il suo fisico giovane e tonico.
Il suo cazzo era già duro e alto, 20 centimetri di virilità pulsante.
“ Sono qui per farti vedere quanto non sia poi così timido ” rispose lui.
Giovanna vide che il suo sguardo da timidone non c'era più, l'espressione di un uomo forte e deciso aveva preso il posto sul suo visto, e quando si avvicinò con il cazzo a pochi centimetri dalla sua bocca, non gli diede nemmeno il tempo di dire nulla, glielo appoggiò sulle labbra.
Lei aprì la bocca facendosi infilare tutto quel membro dentro.
Paolo le tenne la testa ferma con una mano e facendo avanti ed indietro con il bacino, iniziò a scoparle la bocca con ritmi sempre più veloci. Dovette fermarsi un paio di volte perché Giovanna quasi soffocò con quel grosso cazzo dentro la sua gola.
Si sentiva arrapata come mai, la sua figa si stava bagnando, cominciò a toccarsi.
“ Ohhh siii che bel cazzo grosso che hai, mi piace da morire il tuo sapore ” disse la donna eccitata.
“ Succhiamelo ancora un po' puttana che poi ti scopò, ti faccio godere come una cagna in calore ” le disse il giovane.
Quelle parole accesero ancor di più Giovanna che iniziò a succhiarglielo intensamente, come se volesse quasi mangiarselo, leccandolo tutto fino alle palle. Dalla bocca di lei uscivano filamenti di saliva densi che andavano a lavare il cazzo di Paolo.
“Ti prego scopami come una troia, fammi godere, lo voglio tutto dentro di me ” disse con voce tremante Giovanna, travolta dalla lussuria.
Stavano per andare nella camera da letto quando sentono i passi del padre di Paolo che stava salendo in camera.
Giovanna fu presa dal panico ma Paolo con sicurezza disarmante le disse ” la prossima volta ti scopo come nessuno mai ha fatto ”.
Ancora oggi Giovanna si chiede da dove fosse uscito Paolo quella volta, sta di fatto che in un secondo non c'era più e lei con il cuore che le batteva a mille e la figa bagnata e vogliosa, si buttò nel letto facendo finta di dormire.
Quando il suo futuro marito entrò nella stanza si avvicinò a lei, la baciò su una spalla e le disse a bassa voce “ buona notte tesoro ”.
“ Che mezzo uomo sei “ pensò la donna.
Inutile dire che Giovanna ci mise molto tempo prima di addormentarsi, nella sua mente continuava a rivivere quello che era successo con Paolo.
Il modo rude, le parole che aveva usato e il giovane cazzo grosso, l'avevano destabilizzata come mai prima di allora.
Era stata così eccitata che se fossero finiti a letto si sarebbe concessa totalmente a lui.
Al suo risveglio il suo compagno era già andato al lavoro.
Si sentì le chiappe bagnate, così spostò il copriletto e vide che sotto il suo sedere c'era una grossa macchia umida, la sua figa era ancora bagnata dai suoi umori caldi e densi.
Si fece una doccia calda per rilassarsi e calmarsi, poi ancora in accappatoio, scese giù al piano di sotto per fare colazione e per la seconda volta in poche ore, rimase bloccata nel trovare Paolo seduto sul divano, completamente nudo e con il cazzo in tiro.
“ Ti aspettavo, mia bella puttana, non ho finito con te ” disse il ragazzo.
Giovanna si tolse l’accappatoio facendolo cadere ai suoi piedi e andò verso di lui mostrando tutta la bellezza del suo corpo.
Si fermò a un metro da Paolo e gli disse” lo so e speravo tanto di riprendere da dove siamo stati interrotti ”.
Lui si alzò e la guardò negli occhi per qualche secondo, poi la prese per le spalle e la spinse sul divano, si inginocchiò davanti a lei e le alzò le gambe tenendole ben aperte. Mise la faccia fra le sue calde cosce e iniziò a leccarle la figa.
“ Dio.. siii, cosi!!!" gemette Giovanna mentre la lingua di Paolo si muoveva sempre più freneticamente sul suo clitoride, dentro la sua vagina bagnata.
Caldi umori uscirono dalla sua vulva e Paolo li assaporò tutti.
Il ragazzo iniziò a toccarla con le dita in profondità, prima uno, poi due e infine le infilò tre dita nella figa.
Ad ogni penetrazione lei ansimava di piacere e la sua vulva si apriva come una rosa al sole.
“ Dai siii così così continua, non fermarti ” gridò Giovanna provando un piacere intenso mentre il giovane muoveva con vigore le sue dita e la sua lingua sulla sua figa colante.
“ Ti piace, mia bella puttana vero? Ma questo secondo me ti piacerà anche di più ” disse Paolo mentre le infilava un dito nel culo.
Per un istante Giovanna si irrigidì sentendosi violata nel sedere e provando dolore, ma poi l’eccitazione la fece rilassare e quando Paolo le infilò anche il secondo dito nell’ano, si lasciò andare in un forte urlo ” ohhh mio Dio siiiiii!!! Toccami il sedere porco!!! ”
Le masturbò la figa e il culo con le dita e le leccò il clitoride per alcuni minuti facendola venire.
Giovanna era in piena estasi di godimento, il suo corpo era continuamente colpito da scariche di piacere, “ scopami “ disse eccita.
Tenendole bene le gambe divaricate, Paolo la penetrò con tutto il suo cazzo.
“ Ah si lo sento tutto!!! “, urlò la donna, mentre Paolo aumentava il ritmo di quella penetrazione, scopandola come un toro in calore e succhiandole le dita dei piedi.
“ Continua siii siii siii così sfondami, sono la tua puttana, la tua troia in calore, fammi male… spaccami la figa!!! ” gridò Giovanna mentre veniva ancora.
Paolo le scopò la figa con forza per alcuni minuti, poi la fece mettere in ginocchio e glielo mise in bocca.
“ Succhiamelo troia senti che sapore ha la tua figa da cagna in calore ” le disse.
Giovanna succhiò quel suo cazzo come se fosse la cosa più buona del mondo, il sapore forte di quel membro la faceva impazzire.
Paolo la fece poi mettere a pecorina appoggiata al divano, le allargò le chiappe con le mani, le sputò sul buco del culo e con due spinte glielo mise tutto dentro nel sedere.
“ Siiii mio bel porco… fottimi il culo, fammi male ” gridò Giovanna.
Cominciò a sodomizzarla con forza, quasi a volerle fare veramente male, ma Giovanna non sentiva assolutamente nessun dolore anzi, godeva come una matta. Faceva quasi fatica a respirare tra un gemito di piacere e l'altro.
“ Inculami, inculami, inculami più forte!!! Siii, siii, sii, godo da morire!! ” urlava la donna sconquassata da molteplici orgasmi.
Paolo scopò Giovanna per più di un ora in varie posizioni. Le mise il cazzo in ogni suo buco, passando dal culo alla bocca, dalla bocca alla figa, per poi ricominciare tutto da capo.
Giovanna era quasi esausta da quante volte era venuta.
Quando Paolo finalmente si liberò del suo sperma nel culo di lei, Giovanna venne squirtando, “ Ohhhh siiii siiii siiii “ urlò la donna.
“ Puliscimi “ le disse il giovane sbattendole in bocca il suo cazzo.
Lei glielo succhiò fino a quando non fu moscio nella sua bocca.
Paolo la baciò in bocca con la lingua e come nulla fosse se ne andò.
Giovanna rimase praticamente tutto il giorno in piscina a riposare, il culo e la figa le bruciavano un po' ma era stata pienamente appagata da quella stupenda scopata da film porno.
“ Dovevo essere io a sedurlo e a farlo impazzire ma alla fine è stato lui a farlo. Altro che timido, Paolo è un vero stallone da monta e io sono stata la sua vacca e lo sarò per sempre ” si disse Giovanna con il sorriso sulle labbra.
Aveva lasciato apposta lei la porta leggermente aperta, sapeva che poterla vedere mezza nuda per lui, sarebbe stata un'occasione da cogliere al volo.
Si sentiva spesso osservata in modo particolare da quel ventenne introverso dallo sguardo timido, praticamente l'opposto di come era lei.
Aveva capito subito che Paolo era attratto da lei sin dal primo giorno che il suo futuro marito, un famoso e facoltoso imprenditore sessantenne, glielo aveva presentato ufficialmente. Sarebbe quindi diventata presto la sua matrigna.
Molte donne adulte lo negano, ma gli sguardi di giovani uomini fanno loro piacere, le fanno sentire giovani e desiderate.
Giovanna aveva spesso avuto atteggiamenti provocatori verso Paolo, come chinarsi con il sedere in bella vista mentre raccoglieva qualcosa a terra, oppure quella volta che in piscina si era sdraiata e volontariamente aveva tenuto le gambe ben aperte, attirando lo sguardo del ragazzo fra le sue cosce calde.
Ci stava prendendo gusto a fare quei giochetti, ogni giorno di più. La facevano sentire una dominatrice.
Vedere l'espressione di quel ragazzo durante certi suoi atteggiamenti, e sapere che lui poi si sarebbe andato a masturbare pensandola, la eccitava da morire.
“ Tanto è un timidone innocuo ”, si disse andando verso il water e abbassandosi le mutandine per fare pipì.
Si sentiva chiaramente, nel silenzio della toilette, il rumore del getto di urina uscire con forza dalla sua vagina.
“ Ti eccita porcellino, vero? ” pensò.
Mentre si asciugava e rimetteva le mutandine, con la coda dell'occhio, gli sembrò di vederlo tenersi il cazzo in mano e toccarsi.
“ Wow… intrepido il timidone ” disse fra sé e sé.
Avrebbe potuto beccarlo sul fatto ma lentamente andò verso la porta dandogli il tempo di andarsene.
“ Voglio farlo impazzire oggi ” disse a se stessa.
Si tolse nuovamente le mutandine, si mise una vestaglietta bianca molto sexy e scese al piano di sotto.
La casa del suo futuro ricco marito era enorme, girò varie stanze prima di trovarlo sdraiato in costume, su un lettino nella sala della piscina al coperto.
Rimase qualche secondo ad osservarlo sulla soglia della porta.
Paolo se ne stava ad occhi chiusi con una mano dentro al costume, muovendola lentamente, massaggiando il cazzo.
Giovanna lo guardò tirarlo fuori e menerselo.
“ Però, che bel cazzo grosso ha il timidone ”, pensò la bella donna.
Rimase un altra decina di secondi a guardarlo scappellarsi l'uccello, sentì una sensazione di bagnato tra le gambe, si stava eccitando.
Nel silenzio della casa udí uscire dalla bocca del giovane… “ ohhh siii Giovanna, succhiamelo tutto ”.
La donna entrò di colpo nella stanza dicendo “ ciao Paolo che fai di bello? ”.
Il ragazzo seppur preso alla sprovvista, riuscì con un movimento fulmineo a ricomporsi e visibile scosso, le rispose ” ciao Giovanna niente di che, mi stavo rilassando ”.
Giovanna fece un sorriso malizioso mentre il suo occhio cadeva sul cazzo di lui ancora in erezione sotto al costume.
“ Ha veramente una bella mazza fra le gambe ” pensò nuovamente.
“ Posso rilassarmi anche io qui con te? ” chiese la donna.
“ Ma certo che puoi ” rispose Paolo mentre si metteva seduto cercando di nascondere la forma del suo cazzo duro che spuntava da sotto.
Giovanna prese due bibite da bere, si sedette davanti al suo futuro figliastro offrendogli una coca-cola.
“ Grazie mille” le disse il timidone.
Cominciarono a parlare del più e del meno e più il tempo passava e più Giovanna si accorgeva che Paolo si distraeva spesso con lo sguardo verso i suoi piedi.
In effetti la donna aveva dei bellissimi piedi sexy, dita magre e lunghe, con unghie ben curate dipinte di colore rosso acceso.
“ Feticista il ragazzo “ pensò Giovanna.
Iniziò così a giocherellare con i suoi stupendi piedi, struscialdoli uno con l'altro, muovendo le sue dita e massaggiandoli delicatamente con le mani, con movimenti lenti e molto erotici.
“ Che caldo che fa oggi ” disse la donna aprendo le gambe e mettendo in mostra il suo sesso agli occhi di Paolo che li sgranò vedendo quella bella figa depilata.
Il cazzo del ragazzo tornò sugli attenti.
“ Io faccio un tuffo perché non entri anche tu? ” disse Giovanna al ragazzo.
Paolo con espressione imbambolata disse semplicemente “ Ok “.
La donna si alzò e andò nello spogliatoio adiacente, lasciando come ormai d’abitudine la porta leggermente aperta, si tolse la vestaglia e si misi un costume due pezzi molto succinto, tutto facendolo davanti agli occhi arrapati di Paolo.
Quel costume era praticamente inesistente, copriva a malapena i capezzoli del suo seno, una terza abbondante.
Gli slip erano un triangolo che nascondeva solo il taglio della sua vagina, dietro poi, spariva completamente nell'incavo del suo sedere, lasciando le sue chiappe sode completamente nude.
Qualunque uomo si sarebbe eccitato a vedere quel suo stupendo corpo.
Quando Giovanna uscì dallo spogliatoio trovò già Paolo in acqua, appoggiato al bordo della vasca che la guardava.
“ Sarà entrato per non farsi vedere con il cazzo duro ” pensò la donna che con passo sensuale da gatta morta, si avvicinò a lui.
“ Come sto? “ chiese a Paolo.
Lui la guardò da capo a piedi e con voce un po' tremante disse” stai benissimo “.
Giovanna si accovacciò mettendo la sua figa davanti agli occhi di Paolo e con sguardo malizioso gli disse ” grazie mille ”...
Rimase qualche istante fissandolo nei suoi occhi, non poteva leggere nella sua mente ma poteva immaginare a cosa stesse pensando.
Si tuffò in acqua con lui.
Paolo la guardò mentre Giovanna nuotava fino al bordo opposto. Si fermò anche lei a fissarlo per un secondo e poi tornò a nuotare verso di lui.
Gli arrivò addosso, appoggiando il suo generoso seno al petto di lui.
“ Oh scusami, ho preso male le misure, ti ho fatto male? ” disse la donna.
Paolo, fermo come una statua e con il cazzo duro che voleva uscire dal suo costume, rispose “ no tranquilla, anzi “.
Lei gli sfiorò il suo pene con una mano, lo fece in modo apparentemente involontario ma, in realtà, faceva parte del suo gioco di seduzione.
“ Hai una matita in tasca o sei contento di vedermi “ disse sorridendogli maliziosamente.
Paolo in uno stato di blocco fisico e mentale rispose semplicemente con grande imbarazzo “ scusami tanto io non… non.. volevo ”.
“ Sei un timidone vero? non devi scusarti anzi, mi fa piacere che io possa piacere ad un bel ragazzo giovane come te “ disse Giovanna.
Lui con voce tremante ribatte ” sei una bellissima donna, mio padre è fortunato a poter passare le sue notti con te ”.
Quelle parole fecero inaspettatamente eccitare Giovanna. Sentì uno strano senso di calore sulla sua vagina e una incontrollata voglia di prendere il cazzo di Paolo in bocca nacque in lei.
Stava quasi per prenderglielo in mano, ma il ragazzo con un gesto fulmineo, uscì dalla piscina ” ho un po' di freddo “ le disse allontanandosi.
Giovanna con un po' di amaro in bocca lo guardò andare via.
Non si videro per tutto il resto della giornata, lei pensò molto a lui tanto da masturbarsi.
Arrivò l'ora di cena e Giovanna aveva in mente di stuzzicare ancora Paolo con qualche giochetto, magari usando i suoi piedi sexy sotto il tavolo.
Si vestì in modo molto provocatorio, con una minigonna e un top molto aderente, che le alzava per bene le tette. Niente intimo sotto.
Rimase molto delusa quando venne a sapere che Paolo non avrebbe cenato con loro quella sera.
Si ritrovò quindi a tavola sola con il suo futuro marito.
Parlarono della giornata trascorsa, ovviamente Giovanna non disse nulla di quello che aveva fatto in compagnia di Paolo.
“ Speriamo che almeno il mio uomo stasera abbia voglia di scopare, piuttosto che niente è meglio piuttosto no? “ Pensò mentre cercava di sedurlo.
Nonostante i suoi sforzi e il buon vino bevuto, purtroppo si ritrovò a guardare la TV, mentre il suo futuro marito dormiva profondamente sul divano.
Molto delusa e frustrata andò nella sua stanza da letto a dormire.
Si spogliò e si preparò per andare a dormire.
Seduta sul water mentre faceva pipì senti la porta del bagno aprirsi
“ Tesoro sei arrivato finalmente “.
Si bloccò rimanendo senza fiato.
Davanti a lei si materializzò non
il suo futuro marito, ma il giovane Paolo che indossava solo un asciugamano a coprirlo dalla vita in giù.
Con il cuore che le batteva forte nel petto riuscì a malapena a dire ” e tu che ci fai qui? ”.
Il ragazzo fece cadere l’asciugamano a terra mostrando tutto il suo fisico giovane e tonico.
Il suo cazzo era già duro e alto, 20 centimetri di virilità pulsante.
“ Sono qui per farti vedere quanto non sia poi così timido ” rispose lui.
Giovanna vide che il suo sguardo da timidone non c'era più, l'espressione di un uomo forte e deciso aveva preso il posto sul suo visto, e quando si avvicinò con il cazzo a pochi centimetri dalla sua bocca, non gli diede nemmeno il tempo di dire nulla, glielo appoggiò sulle labbra.
Lei aprì la bocca facendosi infilare tutto quel membro dentro.
Paolo le tenne la testa ferma con una mano e facendo avanti ed indietro con il bacino, iniziò a scoparle la bocca con ritmi sempre più veloci. Dovette fermarsi un paio di volte perché Giovanna quasi soffocò con quel grosso cazzo dentro la sua gola.
Si sentiva arrapata come mai, la sua figa si stava bagnando, cominciò a toccarsi.
“ Ohhh siii che bel cazzo grosso che hai, mi piace da morire il tuo sapore ” disse la donna eccitata.
“ Succhiamelo ancora un po' puttana che poi ti scopò, ti faccio godere come una cagna in calore ” le disse il giovane.
Quelle parole accesero ancor di più Giovanna che iniziò a succhiarglielo intensamente, come se volesse quasi mangiarselo, leccandolo tutto fino alle palle. Dalla bocca di lei uscivano filamenti di saliva densi che andavano a lavare il cazzo di Paolo.
“Ti prego scopami come una troia, fammi godere, lo voglio tutto dentro di me ” disse con voce tremante Giovanna, travolta dalla lussuria.
Stavano per andare nella camera da letto quando sentono i passi del padre di Paolo che stava salendo in camera.
Giovanna fu presa dal panico ma Paolo con sicurezza disarmante le disse ” la prossima volta ti scopo come nessuno mai ha fatto ”.
Ancora oggi Giovanna si chiede da dove fosse uscito Paolo quella volta, sta di fatto che in un secondo non c'era più e lei con il cuore che le batteva a mille e la figa bagnata e vogliosa, si buttò nel letto facendo finta di dormire.
Quando il suo futuro marito entrò nella stanza si avvicinò a lei, la baciò su una spalla e le disse a bassa voce “ buona notte tesoro ”.
“ Che mezzo uomo sei “ pensò la donna.
Inutile dire che Giovanna ci mise molto tempo prima di addormentarsi, nella sua mente continuava a rivivere quello che era successo con Paolo.
Il modo rude, le parole che aveva usato e il giovane cazzo grosso, l'avevano destabilizzata come mai prima di allora.
Era stata così eccitata che se fossero finiti a letto si sarebbe concessa totalmente a lui.
Al suo risveglio il suo compagno era già andato al lavoro.
Si sentì le chiappe bagnate, così spostò il copriletto e vide che sotto il suo sedere c'era una grossa macchia umida, la sua figa era ancora bagnata dai suoi umori caldi e densi.
Si fece una doccia calda per rilassarsi e calmarsi, poi ancora in accappatoio, scese giù al piano di sotto per fare colazione e per la seconda volta in poche ore, rimase bloccata nel trovare Paolo seduto sul divano, completamente nudo e con il cazzo in tiro.
“ Ti aspettavo, mia bella puttana, non ho finito con te ” disse il ragazzo.
Giovanna si tolse l’accappatoio facendolo cadere ai suoi piedi e andò verso di lui mostrando tutta la bellezza del suo corpo.
Si fermò a un metro da Paolo e gli disse” lo so e speravo tanto di riprendere da dove siamo stati interrotti ”.
Lui si alzò e la guardò negli occhi per qualche secondo, poi la prese per le spalle e la spinse sul divano, si inginocchiò davanti a lei e le alzò le gambe tenendole ben aperte. Mise la faccia fra le sue calde cosce e iniziò a leccarle la figa.
“ Dio.. siii, cosi!!!" gemette Giovanna mentre la lingua di Paolo si muoveva sempre più freneticamente sul suo clitoride, dentro la sua vagina bagnata.
Caldi umori uscirono dalla sua vulva e Paolo li assaporò tutti.
Il ragazzo iniziò a toccarla con le dita in profondità, prima uno, poi due e infine le infilò tre dita nella figa.
Ad ogni penetrazione lei ansimava di piacere e la sua vulva si apriva come una rosa al sole.
“ Dai siii così così continua, non fermarti ” gridò Giovanna provando un piacere intenso mentre il giovane muoveva con vigore le sue dita e la sua lingua sulla sua figa colante.
“ Ti piace, mia bella puttana vero? Ma questo secondo me ti piacerà anche di più ” disse Paolo mentre le infilava un dito nel culo.
Per un istante Giovanna si irrigidì sentendosi violata nel sedere e provando dolore, ma poi l’eccitazione la fece rilassare e quando Paolo le infilò anche il secondo dito nell’ano, si lasciò andare in un forte urlo ” ohhh mio Dio siiiiii!!! Toccami il sedere porco!!! ”
Le masturbò la figa e il culo con le dita e le leccò il clitoride per alcuni minuti facendola venire.
Giovanna era in piena estasi di godimento, il suo corpo era continuamente colpito da scariche di piacere, “ scopami “ disse eccita.
Tenendole bene le gambe divaricate, Paolo la penetrò con tutto il suo cazzo.
“ Ah si lo sento tutto!!! “, urlò la donna, mentre Paolo aumentava il ritmo di quella penetrazione, scopandola come un toro in calore e succhiandole le dita dei piedi.
“ Continua siii siii siii così sfondami, sono la tua puttana, la tua troia in calore, fammi male… spaccami la figa!!! ” gridò Giovanna mentre veniva ancora.
Paolo le scopò la figa con forza per alcuni minuti, poi la fece mettere in ginocchio e glielo mise in bocca.
“ Succhiamelo troia senti che sapore ha la tua figa da cagna in calore ” le disse.
Giovanna succhiò quel suo cazzo come se fosse la cosa più buona del mondo, il sapore forte di quel membro la faceva impazzire.
Paolo la fece poi mettere a pecorina appoggiata al divano, le allargò le chiappe con le mani, le sputò sul buco del culo e con due spinte glielo mise tutto dentro nel sedere.
“ Siiii mio bel porco… fottimi il culo, fammi male ” gridò Giovanna.
Cominciò a sodomizzarla con forza, quasi a volerle fare veramente male, ma Giovanna non sentiva assolutamente nessun dolore anzi, godeva come una matta. Faceva quasi fatica a respirare tra un gemito di piacere e l'altro.
“ Inculami, inculami, inculami più forte!!! Siii, siii, sii, godo da morire!! ” urlava la donna sconquassata da molteplici orgasmi.
Paolo scopò Giovanna per più di un ora in varie posizioni. Le mise il cazzo in ogni suo buco, passando dal culo alla bocca, dalla bocca alla figa, per poi ricominciare tutto da capo.
Giovanna era quasi esausta da quante volte era venuta.
Quando Paolo finalmente si liberò del suo sperma nel culo di lei, Giovanna venne squirtando, “ Ohhhh siiii siiii siiii “ urlò la donna.
“ Puliscimi “ le disse il giovane sbattendole in bocca il suo cazzo.
Lei glielo succhiò fino a quando non fu moscio nella sua bocca.
Paolo la baciò in bocca con la lingua e come nulla fosse se ne andò.
Giovanna rimase praticamente tutto il giorno in piscina a riposare, il culo e la figa le bruciavano un po' ma era stata pienamente appagata da quella stupenda scopata da film porno.
“ Dovevo essere io a sedurlo e a farlo impazzire ma alla fine è stato lui a farlo. Altro che timido, Paolo è un vero stallone da monta e io sono stata la sua vacca e lo sarò per sempre ” si disse Giovanna con il sorriso sulle labbra.
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