Dalla figa al cazzo il passo è stato breve.

Dopo una vita passata a scopare con una rilevante frequenza, con mia moglie e con altre, ora che sono arrivato ai sessanta, sento che qualcosa nella mia mente sta cambiando. Ho iniziato con l’immaginazione, avere un cazzo fra le mani o meglio in bocca, la reazione è stata immediata, una portentosa erezione che ho placato con una sega. Con la scusa inventata del suo russare (non è vero) mi sono spostato dal letto matrimoniale in una cameretta dove ho messo un meraviglioso letto ad una piazza e mezza apprezzando il piacere della libertà nel dormire. Ho iniziato a frequentare posti dove stazionano i gay, non è stato affatto difficile esaudire qualche mio desiderio. La prima volta ho fatto la sega ad un ragazzo inesperto, forse anche per lui era una delle prime volte. E’ stato bellissimo per me e per lui al punto che ha chiesto di potermi rivedere, cosa che è avvenuta diverse volte. Ho avuto anche altre esperienze, deliziose quelle in cui ci siamo segati a vicenda. Intanto col ragazzo ogni tanto ci si incontrava per la solita sega.
Una volta ho esagerato gli ho chiesto se lo potevo avere in bocca, naturalmente ha accettato con piacere, quando era al limite della sborrata continuavo con la mano. Poi ancora gli ho chiesto di sborrarmi in bocca, ha accettato. Ho sputato tutto anche se l’ho trattenuta in bocca per qualche secondo, la volta successiva l’ho ingoiata tutta, un sapore delizioso. Mi cercava lui, ci siamo scambiati i numeri di telefono ed un giorno che mia moglie era fuori l’ho invitato a casa per un caffè ed un pompino. In quell’occasione ha voluto baciarmi sulla bocca, poi con mia grande sorpresa ha preso in bocca il mio facendosi sborrare in bocca ed ingoiandola tutta. In ginocchio mi ha chiesto di iniziare una relazione fissa, era innamoratissimo di me, voleva che non frequentassi altri. Non è stato difficile accettare, come dire ci siamo fidanzati. In seguito con un sotterfugio l’ho fatto conoscere a mia moglie dicendo che avevamo la stessa passione, ero e sono appassionato di astronomia. In quel modo avevamo occasione di chiuderci nella mia cameretta con la scusa dello studio, per fare dei meravigliosi sessantanove. Col tempo ho cercato di dissuaderlo dalla frequenza che stava diventando asfissiante, l’ho pregato
di trovarsi un ragazzo della sua età. Con enorme dispiacere ha accettato, ora sta con un suo coetaneo, non la smette di ringraziarmi. Io quando capita un ragazzo interessante,
spesso, non sempre comunque, riesco a convincerlo a farmi fare un pompino. Questa è la vita.