Ufficio a luci rosse

di
genere
esibizionismo

Marco e Patrizia erano coniugi e colleghi e come tutte le mattine quel giorno si recarono in ufficio. Marco dovette andare nella stanza di Laura per chiarire una problematica di lavoro. Laura era seduta alla sua scrivania ma da questa parte c'erano altre due colleghe, Brunella e Paola che, in piedi, parlavano con lei. "Ehi ciao ragazze, come va?", "tutto ok, e tu?". Così, in quattro, simpaticamente, una chiacchierata finisce per tirare l'altra e si giunse a parlare di Patrizia. Laura visibilmente ammirata al suo pensiero osservò: "eh, carina Patrizia, sempre elegante, con le sue gonne, i suoi tacchettini". A Marco sembrava quasi safficamente attratta da lei e allora stette al gioco anche perché vide che pure Brunella e Paola sorridevano divertite: "Taci Laura non farmi pensare alle sue gambe e ai suoi piedi che mi eccito". Prese la parola Paola: "ah allora avete una buona intesa a letto?"; "beh è una di quelle donne che gli uomini possono definire mogliettina ideale, non so se mi spiego" e l'atmosfera, sempre sullo scherzoso iniziò anche a riscaldarsi e a divenire interessante. "Pensa che una sua fantasia è prenderne tre, contemporaneamente, in tutte le entrate". Allora Brunella, acuta, osservò: "treee? Ma allora lo prende anche lì?", ed inequivocabilmente Marco rispose: "soprattutto lì". Le tre colleghe erano ormai prese, totalmente coinvolte e incuriosite e Marco non si lasciò sfuggire l'occasione: "che dite la chiamiamo?". "Si dai!, certo!". Così col telefono interno Marco chiamò Patrizia: "Patrizia, vieni un attimo in stanza da Laura", "ok arrivo subito". Così, dopo aver educatamente bussato alla porta e aver udito il permesso a poter entrare, Patrizia fece accesso nella stanza di Laura e immediatamente apparve sorpresa dell'anomalo consesso di quattro persone che, sorridenti, era evidente che aspettassero proprio il suo arrivo. Infatti un po' interdetta rimase sull'uscio fino a che Brunella, dopo averla esortata ad entrare e a non restare lì, quasi redarguendola con autorevolezza, non la spinse ad accedere in stanza prima di richiudere la porta. Marco che in piedi si era portato nel frattempo dall'altra parte della scrivania vicino a Laura, le spiegò: "eh niente, sinceramente si parlava di te e le colleghe mi hanno fatto eccitare e quindi pensavo di fare qui qualcosa", Patrizia completamente rossa in viso per l'imbarazzo, mentre le amiche erano divertite: "ma tu sei completamente pazzo!" E si portò nuovamente verso la porta per uscire dalla stanza,  ma prontamente Brunella, la più vicina alla porta, braccia conserte, si frappone tra lei e l'uscita impedendole di poter andare via,  dando anche una mandata di chiave per maggiore sicurezza. Marco prese Patrizia per il braccio e la condusse dietro la scrivania. Patrizia tentò ancora di opporre resistenza: "ma cosa fai? Qui no!" E Marco esortandola e un po' spazientendosi: "dai non fare scenate altrimenti di la sentono e arriva qualcuno. Di cosa ti vergogni? Io sono tuo marito e loro tre donne tue amiche e colleghe, che male c'è?". Laura si alzò dalla sua sedia,  spostandola, per fare posto ai due coniugi: "dai ragazzi mettetevi qui" e mentre Marco tirò giù i collant e le mutandine della confusa Patrizia, Laura aiutò tirandole su la gonna mentre l'imbarazzo di Patrizia era ormai alle stelle come l'eccitazione degli altri. Paola mise una mano dietro la schiena di Patrizia per invitarla a chinarsi di più sulla scrivania mentre Marco abbassati i pantaloni e umidificato un po' l'organo, penetro' nel sedere della moglie, un po' dolorante per la lubrificazione un po' approssimativa e iniziò a stantuffare con soddisfazione tra la gratitudine delle tre spettatrici divertite ed eccitate. Una lunga e intensa sodomizzazione, al termine della quale Patrizia,  senza dire altro, si tirò su velocemente mutandine e collant e, risistemandosi la gonna sgattaiolo' via dalla stanza imbarazzata mentre le tre colleghe si produssero in un silenzioso applauso e un "bravo" all'indirizzo di Marco perché nessuno potesse sentire e la cosa potesse restare in quella stanza e tra loro cinque.
di
scritto il
2025-01-19
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