Lo studente soddisfa le tre mature, sesso caldo, inculate. Una storia di sesso senza complessi

di
genere
incesti

Cari lettori, è fantastico scopare donne mature, calde, vogliose e magari anche formose e appetitose.
Vi racconto qui la mia esperienza, veramente di grandi chiavate, con tre zitelle, quando avevo 20 anni, e andai ad abitare da loro.
Le zitelle mature, oltre i 50 anni, sono donne appetibili? Lo fanno tirare? E un giovane può godere con loro?
Calma, ci sono almeno diversi tipi di zitelle mature, qui non contiamo le separate, ma quelle che non si sono mai unite ad un uomo per convivenza o matrimonio.
C’è di tutto, lesbismo, malformazioni, scarso appetito sessuale, delusioni amorose, ma, attenti non tutte le zitelle sono vergini, molte hanno attive vite sessuali, spesso con uomini sposati che le tengono di riserva rispetto alla famiglia.
E poi tante sono decisamente brutte, e anche maleodoranti, o del tutto inappetenti sessualmente, e quindi, essendo anche la maggioranza del campo delle zitelle, vanno assolutamente scartate.
La mia esperienza cominciò quando andai ad abitare da loro, avevano casa vicino all’Università in cui mi ero iscritto, due laureate e una ex suora, un po in carne senza essere grasse, e cugine di mia madre. Finii a letto con tutte e tre, e ragazzi, scopate così calde mai me le sarei immaginate.
Avevo una regolare ragazza, di cui ero poco innamorato, ma a me piaceva la figa matura, devo ammetterlo.
Le tre cugine avevano una casa grande e decisero di tenermi da loro, Giovanna, ex suora di 52 anni, Mariella, 50 anni, insegnante e preside e Nina, anche lei insegnante, 46 anni.
Nessuna di loro era magra, Nina un po più bassina, era sempre accollata, ma aveva belle tette, mentre delle cosce non immaginavo nulla, era sempre in pantaloni. Un viso interessante, si truccava e si teneva su.
Mariella, era decisamente tettona, ma mascherava, portava anche gonne, sotto al ginocchio, ma quando si sedeva si vedevano belle cosce, era abbastanza alta, su 1,68.
Giovanna era culona, grandi tette, senza essere panzona, indossava abiti larghissimi, in modo da non sottolineare le forme, ma che io notavo lo stesso. Superava il 1,73 di altezza, non poco per una donna all’epoca.
Avevano una donna di servizio, che provvedeva anche alla mia stanza, mangiavo in mensa, non con loro.
Erano gentili, mi chiedevano degli studi, non vollero soldi per l’ospitalità, mi diedero le chiavi se volessi rientrare più tardi la sera, mi facevano qualche complimento, ero ancora un atleta, gareggiavo, ma ci tenevano a che io studiassi.
C’era indubbiamente simpatia, erano descritte come acide, ma con me non lo erano affatto, specialmente la Giovanna, che a volte non esitava a carezzarmi, e qualche volte ne sentivo le tettone. Mariella era molto severa, ma pure mi sorrideva e mi chiedeva degli studi, Nina a volte era un po aspra, ma mi faceva molte gentilezze, ed essendo laureata in matematica, mi aiutava anche nello studio.
Le cose iniziarono una domenica mattina, Giovanna era rimasta a casa, mentre le altre due erano impegnate in attività religiose. Giovanna mi chiamò, dal giardino era entrata una lucertolina, ne aveva paura, andai , la trovai e la buttai fuori.
Grazie cuginetto, mi chiamava così, ti do un bacetto, aderì al mio corpo e mi baciò sulla guancia.
Avevo 20 anni, sentire le tette sul mio petto, e lei aveva anche un gradevole profumo, mi fece eccitare di botto, tanto che istintivamente la strinsi a me.
Non si ribellò , alzò anche lei le mani sulle mie spalle, mentre l’abito leggero estivo e largo mostrava le tette bianchissime, “ cosa guardi? “ mi chiese, senza allontanarmi.
“ Posso baciare il seno, Giovanna? Chiesi.
Ma guarda che ardito, ma me lo porse, afferrai con le mani, poi cominciai a baciarli entrambi, e lei sospirava forte.
Era proprio vogliosa, mi stringeva anche e sentì il mio cazzo, duro, cosa che non mi aspettavo da lei, me lo tirò fuori, cominciando a segarlo.
Non era affatto novellina, ex suora, ma aveva avuto un amante importante, in gioventù, e visto che le dimostravo voglia, non esitò a portarmi sul letto, mi calmò, me lo prese in bocca anche un po, e poi si fece chiavare, facendomi anche un po da guida.
Che figona calda, per fortuna ho un bel cazzo robusto, fra come era bagnata e le dimensioni, ci voleva un bel cazzo tosto e ben dimensionato, lei aveva orgasmi, di cui non mi accorgevo, ero inesperto, ed anche io sborrai in figa, ma a 20 anni, che volete, ripresi immediatamente, lei mi incitava, e se la godeva.
Passò diverso tempo, e quando ci sentimmo un po meno arrapati, lei mi disse che era stato molto bello, ma non dovevo dire niente a nessuno, e che quando sarebbe stato possibile, potevamo farlo ancora.
Bella promessa, infatti nel giro di dieci giorni successivi avemmo almeno altri 3 incontri e sborrate continuate.
Le altre due sembrava che non si fossero accorte di niente, ma io avevo preso il vizio delle donne mature, ed ora le guardavo più voglioso.
Giovanna mi disse che per lei andava benissimo, se le sue sorelle volessero far l’amore con me, Nina è sicuramente vergine, e devi essere delicato, ma Mariella, penso che abbia una storia con una donna, difficile che cambi gusto.
Con Nina stavamo studiando assieme seduti alla scrivania, era veramente bravissima in matematica, sentirla così vicina, mi stuzzicava, per cui un po mi distraevo, quel giorno non aveva i soliti pantaloni, ma un vestaglia lunga fino ai piedi, e siccome si apriva, vedevo delle belle cosce un po cicciotte, e ne sentivo il profumo, non era male.
La cosa che mi meravigliò fu che non si coprisse subito, vedeva che io guardavo, e notai che aveva anche sciolto i capelli, e aveva gli occhi truccati.
“Nina, scusami, ma mi viene voglia di baciarti” non sapendo dire altro, ce l’avevo durissimo.
E che aspetti? Rispose lei, cogliendomi di sorpresa, “fammi vedere tu che ti credi un macho.”
L’abbracciai e la baciai, aveva davvero belle labbra, non è che io fossi molto bravo a baciare, ma lei se lo voleva proprio gustare, e non diceva niente anche le le avevo messo una mano sulle tette, e una ogni tanto fra le cosce.
“basta adesso”, continua a studiare, vieni da me stasera” e se ne andò.
Parlai con Giovanna, che mi disse “come sono felice, , mia sorella Nina è così intelligente, e tutti l’hanno trascurata, dagli tutta la gioia che puoi, se lo merita, ti vuole veramente bene”
La sera ero un po emozionato, Mariella era fuori per un viaggio e Giovanna era andata da un’amica, per cui eravamo abbastanza sereni.
Stavolta, altro che pantaloni e vestaglia lunga, aveva una leggerissima vestaglia quasi trasparente, corta, che lasciava vedere molta parte delle cosce, la scollatura di un seno fantastico, voleva provare su di me l’effetto che poteva fare ad un uomo.
Mi immersi in quel seno dolce, lei non era molto pratica, fui io che mi spogliai e le feci toccare il cazzo, sembrava imbarazzata, ma era felice di avermelo fatto venire così duro.
Le misi una mano fra le cosce, era bagnata, le tolsi lo slip, mi chinai e le diedi una rapida leccata di figa, per poco non sveniva, ma questo la fece decidere ad impalarsi, Giovanna mi aveva detto che sarebbe stato meglio che Nina salisse lei sul cazzo, così si regolava la prima volta, e così fu.
“tu puoi essere brutale, e lei potrebbe rimanere scioccata,” mi aveva detto Giovannona.
Infatti tenendo chiusi gli occhi, mentre le ciucciavo le tettone, si impalò, era bagnatissima, diede un “ahi” per un istante, ma poi mi ritrovai tutto dentro quella figona, che , d’istinto, cominciò a muoversi, dando piacere a me e a lei.
Ma era stato solo l’aperitivo, ora voleva essere sbattuta, e non mi feci pregare, la forza sessuale di un ventenne atletico con un bel cazzo robusto per lei era proprio eccitante, gemeva e mi incitava, non so se avesse orgasmi, io cercavo di durare il piu possibile, sembrava che lei non ne avesse mai abbastanza.
E, una cosa che non mi aspettavo, volle provare anche anale, ma le faceva molto male, per cui lasciammo li, ma si ripromise di provare ancora in futuro.
Ora erano due sorelle, su tre con cui avevo rapporti.
La Giovanna era generosa, per lei vedere felice la sorella Nina era una gioia.
In effetti Nina, dopo i nostri rapporti, sembrava aver acquisito una consapevolezza maggiore della sua sensualità, si metteva in modo che attirava gli sguardi dei maschi, e ne era felice, e dopo alcuni mesi, ebbe diverse proposte di matrimonio, scartò vedovi, imbranati, e sfigati, e si mise con un suo collega divorziato, ma un bel tipo atletico, anche più giovane di lei.
Erano innamorati, ne eravamo tutti felici, lei dava il merito a me ed alla sorella Giovanna, l'avevamo risvegliata, e per saluto facemmo una scopata lunghissima e passionale.
Io andavo veramente bene in università , il fatto di avere la figa la a disposizione , mi lasciava soddisfatto, e potevo più concentrarmi sugli studi, e Nina mi aveva veramente aiutato molto.
Non mi mancarono incontri con ragazze giovani, e anche qualche incontro con la fidanzata storica, che ormai mi vedeva sempre più freddo, e decise di mettersi con un altro.
Ormai ero vicino alla laurea, e anche grazie all’amica di Mariella, una professoressa universitaria, mi fu assegnata una importante borsa di studio per l’estero.
Mariella era orgogliosa, ed arrivò a baciarmi, stuzzicandomi che il bel petto ampio che aveva.
Io la volevo, ma questa cosa che la sua amica fosse lesbica, e che non aveva mai voluto maschi, un po mi bloccava.
Fu lei che prese l’iniziativa, una sera che venne nella mia camera, mentre ormai preparavo le valige, mi diede tanti consigli, ma osservai che era scollata, cosa rara, e che le tette erano tenute su da un reggiseno sexy, e, quando si sedette sul divano non badò che si vedessero le cosce.
Feci la faccia tosta, e le dissi: “Mariella, ma posso baciarti? Ti devo tanto, e giuro che ti rispetto, ma un tuo bacio mi farebbe partire contento”
“E questo è tutto, scemo? “ mi rispose sorridendo, aprì le braccia e me le pose sulla schiena sentii il suo seno e ci baciammo molto intensamente.
“Non c’è altro che vuoi? “ chiese scherzando – Io esitai un po, ma lei mi disse, ora ti dico cosa voglio io, baciami il seno, e non mi feci pregare ero addirittura avvolto dalle tette grandi ma belle, e lei ansimava chiudendo gli occhi.
Dopo un po me lo prese in mano, e quando vide che era durissimo, si butto sul letto e mi portò sopra di lei, sentii subito i caldo e l’umore della figona, aveva proprio voglia, e fu veramente un grande effetto.
Si vede che avesse proprio voglia di cazzo, poteva avere altri maschi, ma io ero comodo, e prestante, e passammo una serata di chiavate intense, e volle pure che la penetrassi dietro.
I pochi giorni che rimasero, mi divisi fra Giovanna e Mariella, ormai Nina era sposata.
La cosa che mi restò, è che l’amica lesbica di Mariella, che tanto si era impegnata per me, mi raggiunse all’estero, per motivi di lavoro, d anche lei volle concedersi una bella scopata.
Ormai sapevo come soddisfare le zitelle, e come farmi soddisfare.
Con loro fu una cosa leale, s fidarono, io mi fidai di loro, ed ebbi piacere immenso, anche a vedere come godevano.
Poi ripresi una vita normale, in una diversa città , matrimonio e figli, carriera, ma anche quando ormai ero un 40enne andavo ancora a trovarle e capitarono ancora dei momenti i sesso goduto e complice, negli anni.
Si vede che il sesso con me aveva fatto bene a tutte, e invecchiarono proprio bene ed in salute.
Ne fui davvero felice.
Nina addirittura rimase incinta in tarda età, ed ebbe 3 figli.
Insomma una cosa che fece bene a me e a loro.
Alcuni amici mi chiedevano come mai avessi fatto tutti gli studi con quelle zitelle acide,.
Non aveano capito niente.
scritto il
2025-01-26
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