Voglia di normalità.
di
amorevivido
genere
incesti
Fine anni 50 inizio anni 60, la ricostruzione dell'Italia stentava a partire dopo i danni della guerra. La precedenza veniva data alla manutenzione della viabilità, pertanto mio padre lavorava come asfaltista. Allora non si andava tanto per il sottile, si lavorava
in qualsiasi condizione, in barba alle norme antinfortunistiche che sono arrivate alcune
decine di anni più tardi. Appunto sulle strade si operava alla meno peggio, papà come altri lavoravano solo con dei vecchi pantaloni accorciati, ed a petto nudo per sopportare i quasi 50° che si raggiungevano sulle strade nel periodo estivo. Lui aveva il fisico da operaio (come quelli che oggi si fanno in palestra), era bellissimo, aveva una carnagione scura che diventava ancora più scura sotto il sole. Abitavamo in un paese, quelle poche donne che c'erano, sposate o non se lo mangiavano con gli occhi. Oggi si direbbe che era un figo della madonna. Mi madre era gelosissima, non lo lasciava mai da solo, e per evitare che gli venissero strane idee si faceva scopare con una frequenza inaudita in modo da neutralizzare tutte le riserve sessuali. Allora non era come oggi che i figli
hanno la camera per conto loro, si dormiva tutti in una stanza, nel nostro caso si dormiva nello stesso letto. Io mamma e papà dormivamo insieme in un letto composto da
due reti(come si usava allora) legate, ed un materasso di crine. Insomma ci si arrangiava. Papà si metteva da un lato, mamma al centro ed io all'altro lato del letto.
Pigiami allora non è che ce ne fossero molti, tutt'al più si dormiva in mutande, molto
spesso neanche quelle. Mamma appena si metteva al letto saliva sopra a papà ed iniziava le danze, in pratica lo mungeva, riusciva ad estrarre l'ultima goccia di sborra. Io non
avevo alternative, loro scopavano ed io mi facevo delle seghe, così come loro scopavano
sotto i miei occhi io mi segavo sotto i loro occhi. Da precisare allora che non avevamo luce, non c'era energia elettrica, la luce veniva data da un lume a petrolio, quando ci
mettevamo a letto si spegneva anche quello. Si operava nel buio più totale. Quando papà
era essiccato mamma riprendeva il suo posto al centro, ed io cercavo il contatto con lei
mentre papà si addormentava per la stanchezza del lavoro e le scopate con mamma. Spesso
mi avvicinavo a lei, i contatti del mio corpo col suo erano sempre più frequenti, ero convinto che lo cercasse anche lei. Il tempo mi ha dato ragione, lei metteva il culo a
contatto col mio corpo, forse non le bastava quello che le dava papà, anche perché il
cazzo mio e quello di papà erano perfettamente uguali. Col tempo mamma passava dallo scopare con papà allo scopare con me con la differenza che non ero stanco come papà, quindi riuscivo a soddisfarle nel migliore dei modi. Papà si svegliava, vedeva che stavamo scopando e si riaddormentava, era contento che lo liberavo dalla schiavitù sessuale di mamma. Allora la pillola non esisteva, prima della sborrata dovevi tirarlo
fuori, però finisce che mamma resta incinta ed è nata mia sorella. Non esisteva il DNA
allora ed anche se fosse esistito nessuno avrebbe voluto accertare chi fosse il padre di mia sorella. Ora loro non ci sono più ed io sono avanti con gli anni. Non mi vergogno
a dire che spesso con quei ricordi mi eccito e sono costretto a farmi una sega come ai bei tempi. Loro non ci sono più ma nella mia mente sono sempre con me ed a volte penso se avessimo vissuto quelle situazioni al tempo di oggi che delizia sarebbe stata. Ora l'incesto è proibito (renderlo pubblico ma chissà in quanti lo fanno) a quel tempo invece proprio per le situazioni di promiscuità che si creavano a causa della situazione economica. era molto frequente, mamma lo ha confessato candidamente che suo padre, mio nonno, molto spesso la scopava sotto gli occhi della nonna. Quando si è eccitati, non sempre si riesce ad essere equilibrati.
Tutti nudi spesso
in qualsiasi condizione, in barba alle norme antinfortunistiche che sono arrivate alcune
decine di anni più tardi. Appunto sulle strade si operava alla meno peggio, papà come altri lavoravano solo con dei vecchi pantaloni accorciati, ed a petto nudo per sopportare i quasi 50° che si raggiungevano sulle strade nel periodo estivo. Lui aveva il fisico da operaio (come quelli che oggi si fanno in palestra), era bellissimo, aveva una carnagione scura che diventava ancora più scura sotto il sole. Abitavamo in un paese, quelle poche donne che c'erano, sposate o non se lo mangiavano con gli occhi. Oggi si direbbe che era un figo della madonna. Mi madre era gelosissima, non lo lasciava mai da solo, e per evitare che gli venissero strane idee si faceva scopare con una frequenza inaudita in modo da neutralizzare tutte le riserve sessuali. Allora non era come oggi che i figli
hanno la camera per conto loro, si dormiva tutti in una stanza, nel nostro caso si dormiva nello stesso letto. Io mamma e papà dormivamo insieme in un letto composto da
due reti(come si usava allora) legate, ed un materasso di crine. Insomma ci si arrangiava. Papà si metteva da un lato, mamma al centro ed io all'altro lato del letto.
Pigiami allora non è che ce ne fossero molti, tutt'al più si dormiva in mutande, molto
spesso neanche quelle. Mamma appena si metteva al letto saliva sopra a papà ed iniziava le danze, in pratica lo mungeva, riusciva ad estrarre l'ultima goccia di sborra. Io non
avevo alternative, loro scopavano ed io mi facevo delle seghe, così come loro scopavano
sotto i miei occhi io mi segavo sotto i loro occhi. Da precisare allora che non avevamo luce, non c'era energia elettrica, la luce veniva data da un lume a petrolio, quando ci
mettevamo a letto si spegneva anche quello. Si operava nel buio più totale. Quando papà
era essiccato mamma riprendeva il suo posto al centro, ed io cercavo il contatto con lei
mentre papà si addormentava per la stanchezza del lavoro e le scopate con mamma. Spesso
mi avvicinavo a lei, i contatti del mio corpo col suo erano sempre più frequenti, ero convinto che lo cercasse anche lei. Il tempo mi ha dato ragione, lei metteva il culo a
contatto col mio corpo, forse non le bastava quello che le dava papà, anche perché il
cazzo mio e quello di papà erano perfettamente uguali. Col tempo mamma passava dallo scopare con papà allo scopare con me con la differenza che non ero stanco come papà, quindi riuscivo a soddisfarle nel migliore dei modi. Papà si svegliava, vedeva che stavamo scopando e si riaddormentava, era contento che lo liberavo dalla schiavitù sessuale di mamma. Allora la pillola non esisteva, prima della sborrata dovevi tirarlo
fuori, però finisce che mamma resta incinta ed è nata mia sorella. Non esisteva il DNA
allora ed anche se fosse esistito nessuno avrebbe voluto accertare chi fosse il padre di mia sorella. Ora loro non ci sono più ed io sono avanti con gli anni. Non mi vergogno
a dire che spesso con quei ricordi mi eccito e sono costretto a farmi una sega come ai bei tempi. Loro non ci sono più ma nella mia mente sono sempre con me ed a volte penso se avessimo vissuto quelle situazioni al tempo di oggi che delizia sarebbe stata. Ora l'incesto è proibito (renderlo pubblico ma chissà in quanti lo fanno) a quel tempo invece proprio per le situazioni di promiscuità che si creavano a causa della situazione economica. era molto frequente, mamma lo ha confessato candidamente che suo padre, mio nonno, molto spesso la scopava sotto gli occhi della nonna. Quando si è eccitati, non sempre si riesce ad essere equilibrati.
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Commenti dei lettori al racconto erotico