Niente di Meglio Niente di Più
di
suo schiavo
genere
gay
Sapeva porgere il suo culo di giovane maschietto come una vongola che si apre all'onda del mare e che si lascia bagnare dalle sue acque in tempesta. Fluttuava dolce sotto le spinte di qualunque cazzo rispondendo colpo su colpo a muscolo teso con le sue natiche galoppanti e festose. Il suo ano prima schiuso e poi serrato li teneva in morsa e li faceva godere fino ad innalzarli in un orgasmo degno della via lattea, dove vagavano a vortice gli schizzi di quel momento sublime che insieme lorda e purifica nell'estrema gioia e goduria di tante ore clandestine e maledette battute dal vento di paurose erezioni spinte dentro i deliziosi meandri del suo retto. Li sentiva duri e puntuti ad aprirlo e a romperlo nel sublime incanto che conduce alla fecondazione e che suscita grida disperate e che spegne voglie avvolte di pura gioia nel trambusto del suo sfintere dato loro a fumigare per l'usurpazione che sapeva patire e soffrire. Ognuno che lo prendeva restava rapito, stupefatto di come si lasciava remenare e di quanto venivano tratti a nuova vita dal suo modo allegro, candido e prorompente di rispondere e di reagire agli assalti che lo devastavano. Il suo culo splendido brillava incandescente prima pallido e poi appena arrossato dalla fatica del coito. Ogni uomo che se lo godeva ne usciva esausto e pago. Egli da bravo servetto gli ripuliva il bastone e lo riponeva quieto e in ordine dentro lo spazio dei suoi slip in compagnia di quelle palle che gli avevano versato tanto di obolo. Lo ringraziava e incassava il giusto guadagno delle fatiche spese a soddisfarlo, cento euro a botta in contanti, investiti più che bene nel clima della goduria, prima di fare ritorno guardinghi nel recinto delle loro legittime femmine che proprio non ci sapevano fare e non erano capaci quanto lui di regalargli nemmeno un briciolo di quel fuoco e di quelle scintille che i glutei di un prostituto maledettamente conosciuto in strada, prezzolato e ignaro del talento che possedeva e ispirava e respirava a fiato corto, gli avevano dispensato.
1
7
voti
voti
valutazione
7.2
7.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La Forza del Ricattoracconto sucessivo
Il Novizio
Commenti dei lettori al racconto erotico