Il Novizio

di
genere
dominazione

Un giovanotto veramente tanto bello da far gola a chiunque, stava sempre sulle sue senza mai decidere quale strada intraprendere nell'avviarsi al sesso. Di ragazze non ne voleva sapere e ragazzi non ne frequentava. Stava così, sospeso nel vuoto molto incerto e solitario. Quelli da cui si sentiva attratto erano gli uomini di una certa età. Di sera gironzolava spesso nei dintorni di un bar di cui conosceva la fama come ritrovo e luogo di incontro fra gay adulti ma non veniva degnato di uno sguardo perché si teneva in disparte e veniva scambiato per un semplice passante capitato lì per caso. Decise di varcare quella soglia e come vi si inoltrò raggiungendo esitante e in ansia il bancone gli sembrò di venire spogliato con gli occhi dai tanti avventori che stavano seduti ai tavoli ad ammirarlo. Nel momento in cui chiese timidamente al barman una spremuta d'arancia un uomo tarchiato si alzò e lo raggiunse venendo fuori ad alta voce con una battuta da osteria che suscitò l'ilarità generale.
-Spremuta va bene ma aggiungici anche banana e albicocche e fallo diventare uno di quei frappè che sai fare tu. Pago io.
Il dado era tratto e quel giovanotto diventò rosso come un peperone prima di ingollare la bevanda che gli era stata offerta e che gli stava andando quasi di traverso. Subito uscì dal bar per guadagnare di corsa la strada. Si accorse che il tarchiato gli stava alle calcagna, si voltò e se lo trovò di fronte.
-bel cucciolotto che sei, tu hai bisogno di me.
Imbarazzato il giovane rispose solo a smorfie e mentre indietreggiava ritroso fu incantonato in un vicolo buio dove subito venne spinto di petto contro un muro a sentire su di sé un birillo che dentro un pacco ancora non sconfezionato era già in animazione. Tratto a viva forza per mano a seguirlo, non seppe fare altro che sospirare e accettare di sorpresa un passaggio chissà per dove. Il maturo una volta seduti fianco a fianco nell'abitacolo della sua auto si tiro giù la cerniera dei pantaloni per esporre tutta la merce che aveva fra le gambe. Lo spettacolo nuovo e impensato di tanto palo e palle nel folto di molto pelo scuro stupì il novizio la cui mano fu invitata ad accarezzare tutte quelle indecenze per poi indurlo a chinarsi sul ventre florido che le dischiudeva.
-Succhia.
Ed egli succhiò per la prima volta in vita sua, da inesperto che non ci sapeva fare. Era chiaro che aveva bisogno di essere guidato.
-Ora fai quello che ti dico e vedrai che ti piacerà.
Gli tirò giù le mutandine e lo girò di bruto, lo aprì e lo sverginò. Fu la sua prima volta a cui ne seguirono molte, con lo stesso individuo o con altri della sua risma che nel passaparola se lo cedevano e lo costringevano a consegnare il suo magnifico culetto di bersaglio ai loro tam tam. Imparò presto e bene a passare di cazzo in cazzo, a banana curva o dritta, di varie dimensioni, imboscato in auto da qualcuno del gruppo ogni volta che si aggirava in cerca di avventura nei paraggi di quel locale, la cui insegna al neon ne ostentava ben chiaro l'azzeccatissimo nome di “Alzabandiera”.
scritto il
2025-02-11
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