La squadra di calcio ( capitolo 5)

di
genere
feticismo

Dopo la nottata con numero 9 e 12 ero devastata , non tanto fisicamente quanto psicologicamente, come sempre quando supero certi limiti i sensi di colpa mi divorano … il fatto che goda nell’essere trattata in certi modi , per molto tempo mi ha fatto paura e in quel periodo in modo particolare , di solito questo malessere mi durava un giorno o due ma quella volta durò una settimana, vale a dire il tempo che impiegai per potermi sedere e camminare senza che il mio buchetto mi ricordasse cosa avevo fatto.
Andai alla quarta estrazione con un po’ d’inquietudine , per quanto decisa a continuare non volevo ripetere un’esperienza come la precedente, avevo paura di perdere il controllo ancora una volta , ma allo stesso tempo una parte di me lo desiderava follemente…. Razionalità e irrazionalità si stavano prendendo a mattonate sulle gengive.

Estrassi il numero 3 ,Iole il 4… ecco ora vorrei fare un breve inciso… io non sono mai stata credente ma a volte devo ammettere che succedono cose inspiegabili… certo se esistesse un Dio non sprecherebbe il suo tempo in queste cose ma …. Qualche dubbio mi viene …
Comunque… i due ragazzi si fecero sentire e numero 3 volle a tutti costi che uscissimo da soli… senza Iole e 4… ovviamente accettai convinta che la sua insistenza fosse dovuta alla timidezza …alla fine non tutti sono a proprio agio a fare sesso insieme ad altri…
Numero 3 venne a prendermi e il primo impatto fu si positivismo ma per certi versi enigmatico… bellissimo , curatissimo , spiritosissimo ma tutt’altro che timido….
Mi portò a mangiare in un ristorante caratteristico e tutto stava andando alla grande , fino a quando mentre mangiavamo il dolce si fece serio.
“Sembri una brava ragazza Chiara e voglio essere franco con te…. Ma a condizione che quello che ti dirò rimanga fra me e te….”

Lo giurai , convinta , a ragione ,che mi avrebbe detto qualcosa di importante.
“Sono gay… e se ho accettato è solo perché la mia omosessualità è un segreto ben custodito … quindi se per te va bene questa sera verrai da me e domani mattina quando tornerai da Iole le dirai che è andato tutto bene …. Faresti questa cosa per me?”

Feci segno di si con la testa, numero 3 , anzi Claudio meritava tutta la mia lealtà e avrei fatto di tutto per aiutarlo a tenere nascosto il suo segreto , arrivati a casa sua mi fece accomodare offrendomi da bere , parlammo tantissimo , scoprendo una persona dolcissima e sensibile,anche con lui feci le ore piccole e nonostante non ci fossimo neanche sfiorati diventammo molto intimi confidandoci segreti , paure ed aspettative , come il rapporto disastroso con mia madre o la sua frustrazione nel non poter essere se stesso liberamente.
Il mattino seguente mi riaccompagnò a casa , Iole era sotto e stava salutando numero 4 dopo aver passato la notte da lui , ci fermammo a parlare qualche minuto tutti insieme e salimmo su, prima di andare via diedi un bacio in bocca a Claudio facendo attenzione che i due vedessero bene la scena
“Grazie per la splendida nottata amore “
Lui capì al volo il motivo di quella sparata e ricambiò il saluto con una fugace e impacciata palpata, io e Iole salimmo in casa , ci mettemmo in libertà rimanendo in intimo e preparammo il caffè mettendoci a sedere una di fronte all’altra .

“Allora…. Com’è andata? È vero?”
La guardai facendo la finta tonta .
“ Si dice che sia gay e il fatto che mi abbia evitato ne era una prova … ma dal bacio che vi siete dati…”
Io la interruppi e le dissi che se lui era gay io ero vergine .
“Tesoro lui ti evita perché non le piaci …me lo ha detto chiaramente, solo che non ti ha detto nulla perché non vuole offenderti… con me è stato carino e molto molto porcello…vuoi vedere come mi ha farcita?”
Allargai le gambe e scostato la mutandina le feci intravedere la patatina .

“Ma il suo punto forte è la lingua… è più bravo di una donna …ma non parliamo di uomini…”

Le misi un piede tra le cosce.

“Mi dispiace per settimana scorsa… sai ci ho pensato molto … tu a guardarmi mentre io mi divertivo….”
Iole mi spostò il piede dicendomi che voleva prima fare la doccia , dopo di che tornò alla carica , voleva sapere altri particolari.
“Uffa… e va bene… allora arrivati a casa abbiamo aperto una bottiglia e abbiamo parlato un po sorseggiando del vino in piedi in soggiorno , fino a quando ci siamo baciati …. Mentre mi limonava ha infilato la sua mani tra le mie cosce …”

Io rimisi il piede tra le gambe di Iole e scostatole la mutandina iniziai a stuzzicarla con le dita dei piedi , questa volta non mi cacciò , anzi aprì ancora di più le cosce …

“Io ero bagnata all’inverosimile e chiusi gli occhi per gustarmi quel ditalino”

Feci una pausa … come a voler stuzzicare la sua curiosità

“Dovevi vedere Iole … Cla… numero 3 mi ha presa per le natiche mi ha fatto sedere sul bordo del tavolo e dopo essersi messo in ginocchio ha iniziato a leccarmi… “

Nel frattempo allargai le mie grandi labbra con indice e medio …. Lei smise di guardarmi in faccia e si soffermò alla mia intimità .

“Dovevi vedere tesoro …. Quella lingua era come un bisturi….”

Bevvi il caffè e mi alzai per andare in bagno, mi stiracchiai e le diedi un fugace bacio in bocca … appena feci un passo mi prese per mano e mi tirò a se, mi baciò così profondamente da togliermi il fiato…

“Ti ricordo che mi devi un orgasmo… o ti sei dimenticata di settimana scorsa…”

No non lo avevo dimenticato , anzi lo volevo a prescindere dalla sua dolce pretesa o dalla promessa che le avevo fatto , le baciai il collo , odorava di uomo e di sesso , un misto di profumo maschile, sudore e umori femminili , la leccai assaporandola .


Arrivammo nella vasca ed entrammo dentro , lei allungò la mano per aprire il rubinetto ma la bloccai… mi inginocchiai lentamente baciando e leccando il suo seno , la pancia e il pube , le tirai giù le mutandine e poggiai la lingua tra le sue grandi labbra gonfie e umide , aprii la bocca e tirai fuori la lingua fermandomi a pochi centimetri dalla sua fessura in una posizione che non aveva bisogno di parole , fece segno di no .
“Dai che schifo… e poi non mi scappa”
Rimasi ferma , come a dirle “ sforzati”
Lei si convinse ,chiuse gli occhi e tirata indietro la testa si concentrò …sentii il getto caldo sul viso accompagnato un mugolio liberatorio , quando finì affondai labbra e lingua nella sua intimità gocciolante , leccando con gusto .
“Cazzo che bello…. Leccami ancora … ohhhhh ”
Si allargò le grandi labbra invitandomi a fargli sentire la mia lingua fino in fondo…allo stesso tempo mi insultava , dandomi della zozza perversa e più mi insultava più la divoravo facendola godere, quando arrivò mi prese per i capelli zuppi di piscio tenendomi premuta i se fino a quando l’ondata di piacere non si affievolì .
Quando mollò la presa rimase a fissarmi mentre mi asciugavo la bocca col dorso della mano ,si mise in ginocchio e mi accarezzò in modo tanto dolce e delicato che inclinai la testa verso sua mano e chiusi gli occhi ,sentii un brivido caldo percorrermi tutto il corpo che diventò incredibilmente intenso quando le sue labbra incontrarono le mie , il rumore dell’acqua mi svegliò da quel dolce torpore ,lavò il nostro peccato e ci diede il bacio della buonanotte….









scritto il
2025-02-22
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