La squadra di calcio (capitolo 7)

di
genere
bisex

Quando uscimmo dai bagni del centro commerciale erano appena le 18 , erano già passate sei ore … mi rincuorai pensando che ne mancavano ancora 18 ore, mi stavo divertendo talmente tanto che se fosse stato per me non avrei sprecato neanche un’ora per dormire , lo fermai e lo baciai , in quel momento avrei voluto dirgli “ ehi numero 10 “… o per meglio dire … “ehi Bruno ma cosa ne dici se continuiamo a vederci anche dopo ? “Ma non volevo essere troppo collosa e poi non volevo legarmi troppo ad un uomo , non in quel momento della mia vita , avevo altri progetti e Bruno con i suoi modi di fare e il suo fascino mi avrebbe fatto perdere la testa …
Dopo una partita a bowling e un veloce apericena andammo a vedere un film , eravamo nell’ultima fila e nella sala non eravamo più di trenta persone,Bruno si divertiva ad accendere e spegnere l’ovetto o a toccarmi .
Ad un certo punto gli infilai una mano nei pantaloni e iniziai ad accarezzarglielo facendoglielo diventare duro , tirai giù la patta e tiratoglielo fuori continuai a giocarci.
“Non credo sia una buona idea”

Mi bloccai , un po’ delusa possibile che si vergognasse e pure eravamo soli , essendo al centro dell’ultima fila dietro non c’era nessuno e la persona più vicina era in fondo, nella prima poltrona alla mia sinistra e sembrava non curarsi minimamente di noi.


“ Ti devo dire una cosa…”
Mi avvicinai Con l’orecchio

“ soffro di iperspermia …. Se mi seghi e mi fai venire facciamo un disastro”

Non avevo mai sentito di una patologia del genere e quasi mi venne da ridere, cosi mi guardai intorno e mi chinai , iniziai a fargli un pompino , lui mi tirò su.

“Hai capito cosa ho detto ? Praticamente quando vengo …. Diciamo che posso riempire una siringa da 10”
Io mi riabbassai e continuai con tutta la passione possibile, volevo fargli un pompino con ingoio da urlo, lui accese di nuovo l’ovetto e questo accrebbe ancora di più la mia eccitazione e la mia passione ,al un certo punto lo vidi tirare indietro la testa e sentii la sua mano sulla mia testa spingermi sul suo pube facendomi arrivare il suo cazzone fino in gola.
Non so se avrebbe riempito una siringa da dieci ma fu incredibile, nonostante fosse venuto da neanche tre ore ebbe un eiaculazione incredibile, ingoiai tutto ripulendolo con cura e alzai la testa , pensando che se già ora mi aveva quasi “ riempito “ la bocca ,quando mi era venuto dentro due volte nel pomeriggio, praticamente mi aveva inondato….
Quel pensiero mi eccitò ancora di più e non vedevo l’ora di farlo in un letto comodo …mi tirai su pulendomi la bocca dalla bava e dal suo sperma e per poco non mi venne un infarto, seduto di fianco a me c’era il tipo che fino a poco prima era seduto in fondo a sinistra “e questo da dove salta fuori “pensai , era un uomo sulla trentina, con la barba , un po’ stempiato ma tutto sommato carino, con nonchalance tirò su il cestello dei popcorn, sotto la tuta si vedeva il bozzo del suo pacco in tiro, mi voltai verso Bruno inarcando un sopracciglio, lui mi prese la mano sussurrandomi di non preoccuparmi , che ci sarebbe pensato lui a proteggermi se ce ne fosse stato bisogno , accese di nuovo l’ovetto e sorrise malizioso, mi voltai verso lo sconosciuto mordendomi il labbro, mi sfiorò la mia mano , un brivido mi attraversò la schiena , Bruno dopo aver toccato la mia coscia per richiamare la mia attenzione mi fece l’occhiolino e io annuii , allungai una mano sul pacco dello sconosciuto e lo accarezzai, infilai la mano dentro i pantaloni e iniziai a menarglielo per poi tirarglielo fuori ,Bruno giocava con telecomando , aumentando e diminuendo la potenza della vibrazione, quando mi piegai verso lo sconosciuto Bruno ne approfittò per infilarmi la mano sotto la gonna e giocare con i miei buchi , ruotò il plug che dopo tutto quel tempo senza essere toccato sembrava saldato dentro di me, mi chinai tra le gambe dello sconosciuto baciandogli la punta , lo scappellai e me lo infilai in bocca dominando i brividi di piacere che l’ovetto e le sapienti dita di Bruno mi stavano procurando , più mi avvicinavo al piacere più profondo e più davo vigore alla pompa, fino a quando sentii lo spruzzo caldo inondarmi la lingua e la gola , il suo sapore forte, il suo mugolio , il piacere che dalla patatina mi arrivava al cervello annebbiandomi la vista ,ingoiai e ripulii con cura riponendoglielo dentro i pantaloni quando fu completamente pulito e soddisfatto il tizio sì alzò e ritornò al suo posto senza dire nulla , mi pulii le labbra col dorso della mano e ripresi a vedere il film , avevo appena fatto un pompino ad uno sconosciuto e mi era piaciuto tantissimo, mi voltai verso Bruno intento a guardare il film come se non fosse successo nulla, sorrisi … nel pensare che con lui avrei realizzato i pensieri erotici più nascosti dentro di me , sentendosi osservato si voltò e mi fece l’occhiolino e porgendomi il bicchiere con la coca cola continuò a vedersi il film .
Usciti dal ristorante prese in mano il cellulare e dopo averci smanettato qualche istante me lo mise in mano.
“Dimmi cosa ne pensi “
Guardai lo schermo, a pochi chilometri da noi era segnalato un posto dove si faceva carsex , l’esperienza con lo sconosciuto al cinema mi aveva intrippato e salii in macchina dicendogli di muoversi .
Arrivammo nel viale di in una zona industriale , tra aziende e tir parcheggiati vedemmo un grosso parcheggio con un via vai di auto, entrammo dentro e ci fermammo senza scendere dalla macchina, dopo un paio di tentativi dí abbordaggio da parte di singoli un auto che già aveva fatto un giro intorno a noi ci fece segno accendendo e spegnendo i fari, Bruno si avvicinò fino ad affiancarci , quando abbassarono il finestrino scoprimmo che era una coppia sui quarantacinque anni, lui magro ,occhialuto , ben vestito e dí bella presenza , lui biondissima, vistosamente truccata e vestita in modo molto appariscente , il primo impatto fu molto positivo e decidemmo di continuare la conversazione in un locale vicino, sembravano molto a loro agio ed esperti in quel tipo d’incontri , così come Bruno, tutti e tre sembrava seguissero delle regole non scritte, quanto a me era la prima volta e non nascondo che ero si un po’ nervosa ma incredibilmente curiosa ed eccitata.
Seguendo l’auto della coppia arrivammo presso un distributore di benzina, in fondo al quale oltre ai soliti tir in sosta si vedeva l’insegna di un pub , scendemmo e ci presentammo , Franco e Nadia, i due uomini parlarono qualche istante quasi sottovoce mentre io e Nadia facevamo conoscenza, mi piacevano davvero, erano spiritosi e simpatici e dopo qualche minuto sembrava di conoscerli da tempo.
Bevemmo qualcosa continuando la nostra conoscenza , quando tutti e quattro capimmo che c’era la giusta sintonia e fiducia decidemmo di andare “avanti “ci proposero o di andare in un posto appartato o di prendere una stanza al motel che si trovava a pochissimi chilometri, optammo per la seconda, avevo bisogno assolutamente di una doccia, sia prima che dopo.
Appena arrivati in camera corsi andai a fare la doccia, Nadia venne con me a farmi compagnia, le raccontai del gioco che stavo facendo con la squadra di calcio e della giornata incredibile che stavo vivendo con Bruno… il numero dieci , quando prima di entrare in doccia mi sfilai il vestito vide il plug e l’ovetto, sfilò quest’ultimo leccando gli umori attardati .
“Hai un sapore bellissimo ed è un peccato rovinarlo col sapone… cosa ne dici di farla dopo insieme la doccia “
Nadia si spogliò buttando i vestiti in un angolo, si prese le mani e tiratami a se mi baciò, tenendomi per mano ritornammo nude dagli uomini che nel frattempo non avevano perso tempo ,si erano messi in libertà e in mutande stavano chiacchierando seduti al tavolo fumando una sigaretta , andai a sedermi con Nadia sul divano , incurante dei due messisi a sedere sui braccioli del divano si sdraiò poggiando la testa sulla gamba di Bruno e tirate su le gambe le allargò facendomi segno di avvicinarmi, non potei fare a meno di notare il plug dí notevoli dimensioni e le grandi labbra scure e pronunciate , mi misi a quattro zampe con la testa fra le sue cosce e culo all’insù , allargai le delicatamente le grandi labbra scoprendo una vagina larga e succosa, la baciai come se fosse una bocca aperta affondandoci la lingua fino in fondo, la mano di Franco non tardò ad arrivare, lo sentii accarezzarmi le chiappe, la patatina e poi più su fino al plug, lo mosse saggiandone la resistenza poi ritornò a massaggiarmi il clitoride con movimenti lenti ma decisi.
Bruno invece si godeva la lingua e tettone dí Nadia , palpandole e ciucciando i capezzoli.
Nadia si tirò un po’ avanti e sollevate le sue chiappone se le allargò attirando la mia attenzione sul plug nero , mi disse di afferrarlo e di tirarlo lentamente senza ruotarlo troppo , afferrai la base seguendo le sue istruzioni, vidi il suo ano allargarsi sempre di più arrivando a circa 8 centimetri di diametro, la cosa strana era il plug che sembrava allargarsi in modo strano formando una V , quando venne fuori sembrava di aver aperto la porta di una caverna , mi avvicinai e iniziai a leccarlo mettendoci tutta la mano senza fare praticamente forza, la sentii gemere e incitarmi a mettere le mani nei sui buchi , feci la stessa cosa con la sua figona e quando fu completamente piena cominciò a muoversi sempre più decisa , mi diedi da fare anche con la lingua leccando tutti gli umori che aveva tirato fuori, la sentii fare più forza sulle mie braccia fino a quando si ritrovò i miei polsi dentro di lei , iniziò a sgrillettarsi e ululare di piacere … stava arrivando lo sentivo, ruotai entrambi i pugni e quello fu come girare un interruttore perché arrivò …. L’orgasmo fu così forte che un fiottò di piscio e umori mi colpirono il viso, non feci in tempo ad avvicinarmi e leccarla tutta che Franco entrò dentro di me con irruenza, urlai per la sorpresa e il piacere , iniziò a stantuffarmi con decisione, sentivo il suo pube sbattermi sul plug , lo incitai a scoparmi ancora e lui mi accontento alla grande .
Bruno messosi in piedi si faceva spompinare un po da me e un po’ da Nadia che non paga dell’orgasmo continuava a sgrillettarsi con tale vigore che sembrava volersi staccare il clitoride.
Sentii Franco ansimare e venire riempiendo il preservativo, si sfilo e diede il cambio a Bruno , appena si mise in posizione tolse il plug senza tanti giri di parole e me lo infilò , fu così rapido d ed deciso che non sentii dolore, si diede subito da fare montandomi come suo solito , Franco ripresosi dal coito infilò la mano tra me e Bruno e trovato il mio clitoride cominciò a massaggiarlo energicamente, non ci volle molto per sentire il piacere montare sempre di più, anche Nadia sembrava gradire tutto quello sbatacchiamento e con i miei pugni nei suoi buchi e le sue dita sul clitoride ormai rosso e stropicciato era pronta a venire ancora e anche io , come se fossimo collegate anche telepaticamente arrivammo quasi nello stesso momento, l’unico che sembrava non volerne sapere era Bruno che continuava a martellarmi il buchetto , quando si sfiló e venne sulla mia schiena.
Fu solo in quel momento che tolsi le mani dai buchi di Nadia , ormai cosi larga da poter ospitare ben più che i miei pugni, salii sopra di lei e ci baciammo soddisfatte ma ancora vogliose ….
I maschietti andarono a fare una doccia… separati, io e Nadia rimanemmo sul divano ed approfittiamo del momento per scambiarci i numeri e ovviamente per continuare le nostre efficienti che non smisero neanche sotto la doccia, anzi riuscimmo a darci altro piacere prima di salutarci….
Quando ci mettemmo in viaggio verso Firenze l’orologio segnava le 4 del mattino ,ero stanchissima, tutta quella attività fisica mi aveva stremato, Bruno invece sembrava ancora abbastanza sveglio , vedendomi un po’ rimbambita si fermò in autogrill a fare colazione ,prendere le sigarette e già che c’era a farmi rimettere l’ovetto e il plug .
“Non credere che hai finito…. Sei a mia disposizione ancora per otto ore “
Non lo avevo dimenticato anzi , quelle sedici ore erano volate , mi ero divertita un botto non tanto per il sesso in se ma soprattutto per le situazioni intriganti che si erano create e la sua simpatia, a stare con lui veniva naturale accettare e proporre ogni cosa , perché sapevi per certo che avrebbe avuto il controllo totale della situazione e che il suo fine ultimo sarebbe divertirsi insieme e no lui solo.
Arrivati a Firenze andammo casa sua, non vedevo l’ora di buttarmi a letto ,dormire un po’ per poter chiudere in bellezza con la scopata finale su un letto comodo, ci sdraiammo nudi ripercorrendo i momenti che avevamo passato insieme, fino a quando stremati ci addormentammo .
Alle 10 mi svegliai, tirai fuori il beauty case dal trolley e andai in bagno, fatta una bella doccia calda dentro e fuori preparai la colazione e tornai in camera da letto con un vassoio in mano.
Bruno dormiva beatamente ,mi infilai sotto il lenzuolo e mi accoccolai a lui baciandolo sul petto e accarezzandolo tra le gambe, si avvicinò per baciarmi ma lo scansai.
“ bevi il caffè prima… ti puzza l’alito “
Si mise seduto poggiando la schiena sulla spalliera del letto, si grattò la testa e si guardò intorno ancora mezzo addormentato, gli passai la tazzina e mi intrufolai sotto il lenzuolo , il porcello si era svegliato con durello , gli baciai il pube e me lo lasciai scivolare sulle labbra fino alla punta , la baciai e la leccai sentendolo crescere in bocca , quando sentii che aveva posato la tazzina sul comodino
sbucai fuori e lo baciai pronta a cavalcarlo, lui mi bloccò e facendomi sollevare si mise con la testa tra le mie cosce, sentii la sua lingua solleticarmi le grandi labbra e le sue mani accarezzarmi cosce e natiche , con indice e medio divaricai l’ingresso alla mia intimità, i sui colpi di lingua diventarono più decisi e profondi ed iniziai a bagnarmi e mugolare , passò anche al mio buchetto che dopo tutto l’allenamento delle ultime ore era abbastanza allargato da poterci infilare la lingua senza senza fatica, ma ora lo volevo dentro di me , desideravo essere montata ben bene , mi tolsi dal suo viso e dopo averglielo preso in mano me lo puntai tra le gambe sedendomi sopra di lui, quando fu tutto dentro ondeggiai guardandolo dritto negli occhi, Bruno mi afferrò per le chiappe e tenendomi sollevata si diede da fare , gli avvicinai i capezzoli alla bocca facendomeli ciucciare e mordicchiare, lo incitai “sei bravissimo amore mio “ lui continuò imperterrito a stantuffare ed a ciucciare , proprio come avevo immaginavo , in un letto comodo sarebbe stato stupendo.
Mi sdraiai lo volevo sopra di me , nella più classica delle posizioni , quella del missionario… il peso del tuo amante , i suoi affondi , il suo viso vicino… il suo fiato caldo sulla pelle , secondo è , sara sempre la posizione più eccitante di sempre, mi aggrappai a lui con braccia e gambe baciandolo profondamente, i muscoli delle spalle e del petto sembravano di bronzo , il suo cazzo di marmo , le sue labbra dolci e morbide, mi sentivo la donna più desiderata del mondo , la più bella e la più felice, un scossa di piacere mi fece tirare indietro la testa e lui ne approfittò per affondare il viso nel mio collo, lo tenni stretto mettendo una mano nei suoi capelli e spalancai le gambe dandogli modo di dare affondi più forti, spalancai la bocca e lui infilò la lingua ovattando i miei mugolii, tra le gambe ero talmente allagata e larga che il suo pezzo di carne sembrava navigare dentro, sentivo che stavo per avere un orgasmone e lui senza cambiare ritmo o posizione era deciso a farmelo raggiungere , quando arrivai lui continuò a darci dentro fino al punto che , ormai al limite, inarcò la testa, diede un altro affondo deciso e spruzzò il suo nettare cremoso dentro di me.
scritto il
2025-02-24
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