La squadra di calcio (capitolo 6)

di
genere
etero

La settimana dopo facemmo la quinta estrazione… io estrassi il numero 10, Iole il numero 7, ma venne fuori un problema… tanto per cambiare… il mio ragazzo ebbe un contrattempo ed era impossibilitato a venire , cosi dovemmo rinviare l’incontro alla settimana successiva , esattamente il giorno prima della sesta estrazione.
Per farsi perdonare del pacco che era stato costretto a tirare venne a prendermi con la macchina fino a Bologna e visto che ci eravamo sentiti tutta la settimana ebbi modo di conoscerlo meglio e fu subito chiaro che numero 10 era molto diverso da tutti gli altri ,con i suoi trentadue anni era si più maturo ma anche molto molto più porco .
Come ho già detto, durante la settimana parlammo molto di noi ma anche come e cosa avremmo fatto nelle nostre 24h , anzi a dire il vero fece tutto lui e il programma che aveva stilato era cosi “serrato” che francamente pensai di aver a che fare con il solito cazzaro , quelli che ti promettono mari, monti e colline e poi è già tanto se ti danno un secchiello di sabbia , da quello che diceva lo avremmo fatto ,in media ogni tre ore e nei posti più disparati , io non dissi nulla , primo perché in base alle regole del gioco dovevo essere a sua disposizione senza discutere ,secondo perché era così sicuro di se che appunto mi convinsi di aver a che fare con un megalomane innocuo .
Arrivò a casa mia con un grosso mazzo di rose , lo feci accomodare e gli preparai un caffè, ero appena tornata a casa e non avevo avuto il tempo di prepararmi come mi aveva ordinato , vale a dire non molto appariscente ma senza intimo, quando ritornai in soggiorno con un completo autunnale con gonna fino al ginocchio mi squadrò dalla testa ai piedi ed annuì soddisfatto
“Ora avvisa Iole che per le per le prossime 23 ore e 40 minuti se ti vuole deve contattare solo me”

Mandai il messaggio e spento il cellulare lo misi nello zaino impaziente di iniziare questa nuova avventura , lui si alzò e sistematami una ciocca di capelli mi ricordò che non ero tenuta a fare nulla , che era solo un gioco , io gli risposi chiaramente che non lo stavo facendo perché ero obbligata ma perché lo volevo , ed era vero , quel gioco con Iole , iniziato quasi per caso era diventato un ossessione , che poi , ironia della sorte era cominciato tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera ,quindi il periodo in cui , da sempre, il mio corpo impazzisce e sono sempre eccitata
all’inverosimile … e questo lui lo aveva capito e ci avrebbe giocato alla grande , poco prima di uscire mi prese da dietro mentre sistemavo le tazzine e alzatami la gonna mi montò sul tinello, quando fui li per li ad arrivare si sfilò e rimettendoselo nei pantaloni mi disse che per il momento poteva bastare…dalla tasca tirò fuori un ovetto vibrante e un plug che per fortuna era piuttosto piccolo .. , me li mise raccomandandomi di non toglierli mai , soprattutto il plug
Uscimmo di casa e andammo a pranzo , le chiacchiere mi fecero completamente dimenticare dell’intruso nella mia patatina e quando lo accese alla massima potenza quasi caddi dalla sedia , dopo qualche minuto arrivò il cameriere per l’ordinazione e mi ritrovai a dare la comanda con quell’affare che faceva montare il mio piacere con le sue fortissime vibrazioni, l’anziano cameriere, sicuramente , avrà pensato di avere a che fare con una persona con seri problemi di dislessia , quando andò via con le nostre ordinazioni ero ad un pelo dal venire ma lo spense.
Dopo pranzo salimmo in macchina e ci dirigemmo in direzione di Parma percorrendo la provinciale , attraversando i classici paesi della pianura padana arrivammo in una piazza dove parcheggiò.
“Sei credente Chiara? “
Guardai prima la chiesa di fronte a noi e poi lui , scossi la testa cercando di capire il perché di quella domanda .
“Io si e pure tanto…. Devi fare una cosa per me…devi entrare dentro e confessarti”
Scese dalla macchina , venne ad aprirmi lo sportello e porgendomi la mano fece scendere anche me, entrammo in chiesa e andammo a sederci su una panca vicino al confessionale, fuori in ginocchio c’era una vecchietta , mentre aspettavamo che finisse mi ridiede il cellulare ordinandomi di chiamarlo durante la confessione , quando arrivò il mio turno andai ad inginocchiarmi e attivai la chiamata, ancora una volta avevo completamente dimenticato l’ovetto che immancabilmente accesse appena aprii bocca,se poi aggiungiamo il fatto era che il maledetto si era raccomandato di confessare al prete il mio rapporto saffico con Iole e le nostre avventure ,ecco servito uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita, il prete ascoltò attentamente senza dire nulla , scambiando la mia voce rotta dalle scariche di piacere in vergogna e pentimento , quando mi bloccai sopprimendo la mia voglia di urlare , la vibrazione finì , con respiro affannato e quasi in lacrime dissi al prete che non riuscivo a continuare , lui mi diede l’assoluzione e i canonici dieci padre e dieci ave, mi alzai e bruciando con lo sguardo numero dieci andai vicino l’altar maggiore , appena poggiai il sedere sulla panca la vibrazione ricominciò, mi voltai verso dieci , come a dirgli spegni questo affare, lui mi fece capire di stare zitta e di mettermi in ginocchio, feci segno di no e lui aumentò la vibrazione, mi alzai e mi misi in ginocchio iniziando a pregare, numero dieci spense l’ovetto , finito il secondo padre arrivò il prete che si mise a parlare con un signore a pochi metri da me, la vibrazione ripartì potentissima e durò fino a quando non terminai , questa volta arrivai e anche alla grande , quando mi tirai in piedi barcollando dovetti aggrapparmi ad una panca per non cascare per terra
Numero dieci venne a prendermi porgendomi un braccio e ritornammo in macchina , ripartimmo in silenzio ma appena uscimmo dal paese lo sbranai , ero incazzatissima , va bene che non sono credente ma ho sempre avuto rispetto della fede altrui , lui non disse nulla , semplicemente, svoltò in una strada sterrata e si fermò, mi tirò a se e mi baciò leccandomi il palato e mordendomi la lingua.
“Bene….ora sei abbastanza incazzata ed eccitata”
Scese dall’auto e poggiatosi sul cofano anteriore si accese una sigaretta , lo raggiunsi accendendomene una pure io , ad ogni boccata mi voltavo , lo guardavo e ridevo , ero ancora incazzata ma la sua faccia da schiaffi mi faceva
ridere, lui si abbasso la patta dei pantaloni e se lo tirò fuori continuando a fumare .
“ sei un figlio di…”
Accese l’ovetto alla massima potenza, strinsi le gambe e chiusi gli occhi , lui mi fece inginocchiare , iniziai a succhiarglielo fino a quando , diventatogli duro come il marmo mi fece alzare e sdraiare sul cofano , sfilò l’ovetto ancora acceso mettendomelo in bocca e iniziò a scoparmi , questa volta non si fermò, mi montò fino a quando non arrivammo tutti e due e fu bellissimo , ripulitogli il cazzo a colpi di lingua ripartimmo , fino ad arrivare in un centro commerciale , prendemmo un caffè e facemmo un giro per i negozi , quando passammo di fronte i bagni mi tirò per una mano spingendomi dentro un gabinetto, non mi diede neanche il tempo di dire o fare nulla che mi ritrovai attaccata al muro con lui che mi scopava tenendomi per le natiche …fregandomene di essere sentita mi lasciai andare a gemiti e incitamenti e questo nonostante non fossimo soli , quando arrivò farcendomi si sfiló e ancora grondante di sperma e umori mi rimise l’ovetto ed uscimmo dal gabinetto , ci ritrovammo d’avanti una signora che rimase scandalizzata nel vedere un un uomo che si sistemava la patta dei pantaloni e una donna con la gonna in disordine uscire dal gabinetto.
“Buon pomeriggio signora… non si preoccupi non abbiamo fatto uscire nemmeno una goccia….”

Poi voltandosi verso di me

“ vero amore?”
La signora ci guardò inviperita ma non disse nulla , io che ormai avevo preso gusto alle sue trovate me la stavo ridendo di gusto…..






scritto il
2025-02-23
1 . 5 K
visite
1 1
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.