La squadra di calcio ( capitolo 10)

di
genere
etero

Dopo un inizio così interessante la serata non poteva che migliorare e per recuperare un po’ le forze facemmo una bella grigliata , la frenesia sessuale cedette “ temporaneamente” il posto alla leggerezza e vista tutta l’attività fisica che avevamo fatto eravamo tutti incredibilmente affamati ma anche vogliosi di ridere e scherzare, come dico sempre nei miei racconti “ non tutto deve girare solo ed esclusivamente intorno al sesso” .
Il posto e la serata erano perfette per non parlare del cibo e della compagnia e questo nonostante la mia “ avversione “ all’appassionato di calcio medio , che consideravo e considero tutt’oggi come persone vuote e poco inclini ad un ragionamento che va oltre il pallone e il gossip sportivo, loro invece, si rivelarono dei bravi ragazzi, svegli e molto intelligenti, capaci ad affrontare una discussione con pacatezza e senso critico anche su questioni che col calcio e il sesso non avevano nulla a che vedere , ad esempio numero 4 disse la sua su un referendum che si sarebbe tenuto di li a qualche mese con un ragionamento molto interessante se pur non condiviso da parte mia.
Finito di cenare la serata riprese una piega decisamente diversa, il cibo ci aveva ridato le forze , il vino riacceso il desiderio e spento le inibizioni , così ci ritroviamo a smettere di parlare di cultura e società e rientrammo in modalità brazzers ed il paragone non è del tutto fuori luogo visto cosa avevano organizzato i ragazzi.
Quando la situazione fu calda al punto giusto , numero 10 e numero 8, che dalla fine della cena sembrava fossero diventati i maschi alfa di un branco di lupi , fecero capire a tutti i presenti che era giunto il momento topico della serata, Bruno ( numero 10) tirò fuori due mascherine di carnevale nere senza buchi per gli occhi e porgendole a me e Iole disse“ Allora ragazze è arrivato il momento che mettiate in pratica la vostra promessa, vi chiediamo soltanto di non togliere mai la mascherina , anche se in qualsiasi momento potete interrompere tutto … ok ? … domande? Ripensamenti?”
Noi eccitate e curiose di sapere cosa avessero in mente gliele prendemmo letteralmente dalle mani senza fare domande , io e Iole ci scambiamo un’occhiata e le indossammo.
Ci fu del movimento intorno noi seguito da passi su per le scale , dopo qualche minuto delle mani presero le mie “ vieni Chiara ,lasciati guidare “ la voce sembrava quella di numero 2 ed era particolarmente calma, nessun segno di eccitazione ne di aggressività, mi guidò facendomi salire dí sopra , dietro di me c’era Iole che esattamente come me veniva guidata da qualcuno ,sicuramente Bruno , passammo di fronte al bagno , ne riconobbi l’odore del deodorante per ambienti, proseguimmo ancora qualche metro poi svoltammo a sinistra , sentii la porta chiudersi alle mie spalle ed i passi e la voce di Iole col suo accompagnatore sparire , sentivo la presenza di più persone intorno a me, fui fatta sedere sul bordo di un letto , il movimento dell’aria di un climatizzatore mi faceva sentire ad intervalli regolari zaffate di popper che accelerarono leggermente il mio battito .
“Tutto bene Chiara ? Sei pronta?”
Era ancora numero 2 , annuii e mi sistemai la mascherina
“ prontissima ragazzi “
inspirai profondamente, il popper e la suspense di quella situazione incredibile aumentarono a dismisura la mia eccitazione facendomi letteralmente avvampare.
Fui fatta alzare in piedi e senza togliere la mascherina mi fecero indossare una maglietta e un paio di pantaloncini molto aderenti e tagliati in modo che oltre a non farmi sentire impacciata mi tenessero tette e tutta la mia intimità completamente scoperti , mi toccai , sembrava di indossare uno di quei completini super hot .
Bocche e dita iniziarono ad esplorarmi ovunque, sul collo , sul seno , tra le gambe e tra le chiappe , il fatto che non vedessi chi dei sei ragazzi stesse facendo tutto questo mi stava facendo impazzire di piacere, un dito si fece strada tra le mie grandi labbra e una lingua entró nella mia bocca, lo baciai e allungai le mani con l’intenzione di toccargli il viso e capire chi stessi baciando ma non me lo permisero perché riportarono le mie braccia lungo i fianchi , mi fecero chiudere le mani , mi ritrovai a stringere due membri duri come il marmo , iniziai a segarli piano piano , ogni volta che giravo la testa una nuova lingua mi baciava con passione e delle nuove dita esploravano la mia intimità ormai bagnatissima .
Qualcuno mi fece mettere accovacciata e sei membri duri furono tutti addosso intorno a me, iniziai a spompinarli e segarli a giro , il girotondo più hot del mondo durò un bel po’, smisi solo quando le ginocchia cominciarono a farmi male , andai per alzarmi ma fui rimandata di nuovo giù a gambe aperte , c’era qualcuno sotto di me che mi bloccò e infilò il suo pezzo di carne nella mia patatina fradicia , ansimai di piacere e cominciando ad andare su e giù continuai a mungere con mani e bocca ogni membro che mi si parava davanti.
Dopo un po’ paio di braccia mi sollevavano da terra e spostatami di peso mi calarono altro membro duro , che teso all’insù come un totem aspettava solo me, andai alla ricerca di altri pezzi di carne con mani e bocca ma a vuoto, la scena deve essere stata parecchio divertente perché tutti scoppiarono a ridere
“Tranquilla che arriviamo tesoro”
disse numero 1 col suo vocione , fui fatta piegare in avanti ritrovandomi di nuovo bocca e mani occupati, sentii qualcuno sistemarsi dietro di me , giusto il tempo di realizzare che cominciai a sentire che stava forzando il mio buchetto, almeno sei mani mi bloccarono e dopo un accenno di dolore mi ritrovai con i gli orifizi e le mani occupate , le mani che non avevano smesso mai di tenermi ferma cominciarono a far muovere il mio corpo in sincronia con i loro , visto da fuori doveva essere uno spettacolo degno della migliore pellicola hard core , quel che è certo, è che stavo godendo all’inverosimile ed il primo orgasmo non tardò ad arrivare .
Ancora stordita fui sollevata ancora e dopo essere stata impalata in entrambi i pertugi la scena si ripetè esattamente come prima , sentii il sapore dei miei umori sulle verghe che stavo ingoiando, il che significava, come se già non me ne fossi accorta, che davanti avevo chi fino a poco prima aveva martellato , mi ero talmente calata nella parte che l’unica cosa a cui pensavo in quel momento era all’unico cazzo che ancora non mi aveva scopata e non vedevo l’ora , ogni volta che il ritmo cambiava anche solo impercettibilmente pensavo che fosse giunto il momento, invece i ragazzi , come se stessero percependo quel mio desiderio attesero il momento in cui fossi arrivata a sfiorare il secondo orgasmo per accontentarmi , infatti ad un certo punto mollai ciò che avevo in mano e in bocca pronta ad urlare ma veloci mi tirarono su di nuovo , fu questione di una manciata di secondi e mi ritrovai rinchiusa a sandwich tra due di loro , nonostante fossi ormai larga come una galleria capii che il sodomizzatore era il sesto membro mancante .
Questa nuova montata fu più irruenta delle precedenti, gli affondi furono così forti e decisi da farmi riacciuffare subito l’orgasmo che mi avevano tolto poco prima , con la bocca “ finalmente “ libera potei urlare a pieni polmoni il piacere che era appena esploso dentro di me come una supernova , quando si staccarono adagiandomi sul letto non mi sentivo più le gambe e la supernova aveva lasciato il posto a due buchi neri pulsanti .
Con ancora il fiato corto allungai una mano sul mio viso , ero sudatissima, mi tolsi una ciocca di capelli dalla fronte e andai per spostare la mascherina “non è ancora il momento tesoro “
Urlò numero 4 con un ringhio, ma subito mi diede un bacio sulla guancia e una carezza come a scusarsi per la sua durezza , io che per l’urlo improvviso mi ero un po’ spaventata abboccai e mi rilassai subito e aperta la bocca lo baciai con la dolcezza di una vergine innamorata , quando uno di loro mi afferró per i piedi tirandomi a se cacciai un urlo , non me lo aspettavo minimamente.
Mi ritrovai a cosce spalancate e un torello imbizzarrito iniziò a montarmi , mi aggrappai a lui e lo baciai , era numero 2 , lo riconobbi subito, lo incitai a scoparmi come si deve , mi baciò dicendomi che avevo indovinato e continuò a darsi da fare fino a quando esausto esplose su di me imbrattandomi tutta .
Fui fatta girare e un altro prese il suo posto , iniziò a montarmi piano piano per poi accelerare sempre più,cercai di capire chi fosse chiamandolo con numeri a caso ,indovinai chi era al terzo tentativo e ogni volta che sbagliavo mi arrivava una manata sulla chiappa o un affondo spacca ovaie , ebbi la certezza che fosse numero 1 solo quando arrivò col suo vocione inondandomi la schiena di sperma caldo .
Ero esausta e per una decina di secondi mi lasciai andare a mo di stella sul letto, ma ne mancavano ancora quattro quindi mi girai e spalancate le cosce cercai di nascondere la mia stanchezza iniziando a massaggiarmi la patatina e dicendo a tutti
“ ancora ne voglio ancora “
Un dito tappò una mia narice “ tira più forte che puoi” riconobbi subito numero 7, la botta del popper mi stordì qualche secondo ma fece esplodere la troia che era in me , agguantai le chiappe numero 7 che era già con la cappella dentro e lo tirai a me agguantandolo con braccia e gambe , urlai il suo numero ordinandogli di scoparmi ,lui bloccato in quel modo non poté far altro che martellarmi di bacino senza stantuffarmi , se pur la sua scopata non sia stata pittoresca e visibilmente intrigante come con gli altri la sentii in modo incredibile , ogni affondo scuoteva il mio utero fino in fondo facendomi godere all’inverosimile, quando fu sul punto di arrivare riuscì a sfilarsi appena in tempo sporcando ancora di più la maglia e i pantaloncini ormai zuppi .
Numero 4 ricomincio a baciarmi e tiratami sopra di lui si fece cavalcare , mi chinai per dargli un bacio con risucchio , lui affondò la lingua nel mio palato e mi allargò le chiappe, fu questione di un millisecondo…. E mi ritrovai il pollice di numero 14 nel sedere, lo riconobbi dall’anello, , sfilò il dito e senza tanti complimenti mi sodomizzò, quell’inattesa doppia penetrazione mi fece quasi lo stesso effetto del popper, tutti e due iniziarono a contendermi facendo mostra della loro virilità, ma diceva qualcuno chi troppo chiede nulla avrà e finirono ad auto sabotarsi a vicenda, durarono come un mortaretto a capodanno .
Ero tutta rotta e con lo sperma di cinque uomini addosso, ma mancava ancora numero 11 , allungai le dita tra le mie cosce, mi accarezzai e raccolti un po di succhi me li portai alla bocca
“Allora numero 11 vieni a darti da fare o devo fare da me?”

Il ragazzo si avvicinò e dopo avermi presa per le cosce me sbatté sul pube energicamente, mi strizzai le tette mordendomi il labbro e lo invitai a darsi da fare, lo sentii ridacchiare e lo infilò cominciando a stantuffare ed a massaggiarmi il clito con il pollice, lo tirai a me per baciarlo ma lui invece della lingua mi infilò due dita e facendomi tenere la bocca aperta mi fece scendere della saliva richiudendomi la bocca costringendomi ad ingoiare, con le stesse dita mi stropicciò i capezzoli allungandoli fino a quando non mi fece digrignare i denti per il dolore, a quel punto cominciò a pompare sempre più forte e più pompava più stringeva i capezzoli fino a quando non urlai davvero.
Mi mise a pecorina e riprese a scoparmi con vigore , qualcuno mi mise in mano la boccetta del popper e proprio mentre stavo tirando a pieni polmoni cambiò buco con un colpo secco, se pur i muscoli del mio ano fossero ormai del tutto rilassati lo sentii davvero , sembrava mi fosse arrivato fino all’intestino , mi afferrò per i capelli e facendomi inarcare la schiena pompò come un animale, sentii una mano intrufolarsi tra le mie gambe, e senza penetrarmi iniziò a masturbarmi a velocità fotonica , stavo godendo come una bestia e implorai di continuare di non fermarsi , stavo per arrivare e questa volta in maniera incredibile, invocai mamma, nonna , Dio e tanti altri, all’apice del piacere qualcuno mi tappò una narice e mi rimise la boccetta del popper sotto il naso, fu uno orgasmo così potente che praticamente mi bloccò il respiro, fui girata e il ragazzo si sedette sulla mia faccia sfilandomi la mascherina, la luce improvvisa fu come un pugno in faccia ed impiegai qualche istante a capire che sopra di me non c’era numero 11 bensì Bruno , era pronto ad esplodere come una bottiglia di sprite calda, tirai su la testa chiusi gli occhi e spalancai la bocca,un geyser di sperma mi inondò il viso e il petto, la qualità fu così esagerata che anche gli altri ragazzi rimasero impressionati , mi fece mettere seduta e dopo avermi fatto togliere la maglietta mi pulì il viso.
“ te lo dicevo che saresti stata mia”
Senza aggiungere altro diede una pacca a numero 4 e si sedette anche lui .
scritto il
2025-02-28
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