La squadra di calcio
di
Adam82ne
genere
etero
La prima volta che vidi Iolanda potevo avere una decina d’anni , era la fidanzata di Tommaso il cugino di mamma che vive a Siena , la loro relazione durò un cinque anni e quando si lasciarono , per il tradimento di lei , la cosa fece molto scalpore in famiglia , ricordo che ai tempi questo tradimento fu talmente grave e scabroso da non essermi raccontato “non sono cose per te”
Diceva mia madre disgustata al solo pensiero…. Ipocrita ,comunque …i particolari li venni a sapere parecchi anni dopo da Iolanda stessa , perché a differenza della mia famiglia che l’aveva letteralmente bannata io i contatti li mantenni e continuo tuttora a mantenerli ,Iolanda ai tempi del fattaccio era una bella mora venticinquenne col un fisico da urlo e un carattere solare , oggi se pur un po’ appesantita è un affascinante quarantacinquenne capace di far girare la testa a tutti i maschietti che incontra.
Durante gli anni dell’università mi ritrovai ad andare spesso e volentieri da lei a Firenze e ne abbiamo combinate talmente tante da poter scrivere una serie a se.
Una delle avventure più incredibili cominciò quasi per scherzo, anzi ad essere più precisi con una fantasia buttata li… mentre facevamo zapping alla tv ci ritrovammo a vedere la fine di una partita, con i giocatori che ritornavano negli spogliatoi.
Io mi girai verso di lei e dissi
“di …pensa di ritrovarsi in uno spogliatoio ed essere al centro di un intera squadra “
Prese bene dal vino che avevamo bevuto e dal sesso che avevamo appena fatto insieme fantasticammo ancora un po’ ,ma quando me ne tornai a Bologna la cosa era già bella che dimenticata, arrivarono una serie di esami e per qualche mese non potei più andare da lei , quando ci sentivamo mi diceva sempre di muovermi con lo studio e di andare a trovarla.
“Ho degli amici che devo farti assolutamente conoscere “
Fin li niente di anomalo , non era la prima volta che voleva tirarmi in mezzo nelle sue strabilianti avventure …e il più delle volte erano cosi intriganti da riuscirci ,quindi cercai di non darle troppa corda , avevo altro a cui pensare.
Il giorno che andai da lei mi venne a prendere in stazione, solo che invece di andare verso casa prese un’altra strada… arrivammo in un un campo da calcio appena fuori città dove una quindicina di ragazzi tra i venti e i trent’anni si stavano allenando , io che ormai avevo completamente dimenticato la fantasia della squadra di calcio chiesi cosa ci facevamo li.
“ lo vedi il numero 7 ? Ieri sera ci siamo divertiti come matti“
Lo guardai avvicinandomi il più possibile alla recinzione.
“È un bel ragazzo come quasi tutti loro… e allora? Non c’era mica bisogno di portami fin qui per farmelo vedere… bastava una foto…”
Iolanda mi fece un sorriso a quaranta denti e indicando con la testa il campo
“allora ci stai?”
La guardai .. sbattendo gli occhi … non ci avevo capito niente, lei non si scompose , si voltò e andò a sedersi sulla gradinata , ogni tanto urlava , incitando qualcuno di loro durante la partitella di fine allenamento .
“Questa è tutta scema pensai”
Quando i ragazzi andarono negli spogliatoi Iolanda si alzò e andò dall’altro lato , dove in teoria sarebbero usciti e infatti poco dopo ad uno ad uno vennero fuori , e tutti si fermavano , la salutavano con un bacio sulla guancia ed andavano via , ovviamente fui presentata a tutta la squadra , compreso il numero 7 che alla fine si comportò esattamente come gli altri , bacio sulla guancia a lei, mano a me , due chiacchiere e via .
Durante il tragitto dal campo a casa sua mi disse che durante la mia lunga assenza aveva conosciuto quei simpatici ragazzi e che era andata a letto quasi con tutti .
“Mi mancano solo il portiere e il numero 3 … ed ho promesso a tutti loro che se arriveranno tra i primi cinque alla fine del campionato sarò tutta loro per una notte intera.
La guardai seriamente , sapendo che era capace di questo ed altro .
“Amore … non capisco però cosa centro io… cazzo non mi dire che … non ci credo… la fantasia dello spogliatoio… tu sei matta… ma come puoi pensare una cosa del genere…”
Lei mi poggiò una mano sulla coscia.
“ dai non fare la santarellina… lo hai detto tu per prima quella sera … Iole pensa a ritrovarti negli spogliatoi da sola con tutti quei fighi… vorresti farmi credere che scherzavi ? O era il vino a parlare?”
Cercai di spiegarle l’assurditá di quella proposta , non poteva chiedermi di fare una mega orgia con gente che non conoscevo neppure… va bene che sono molto aperta ma no fino a questo punto.
Iolanda mi infilò la mano tra le gambe palpandomi energicamente .
“Veramente pensavo di presentarteli uno ad uno prima …ah dimenticavo iniziamo subito … col portiere e il numero 5 ci hanno invitate a cena al ristorante …. Sai quando tutta la squadra ha visto le tue foto sono letteralmente impazziti”
Mi voltai di scatto.
“Quali foto? Non le avrai mica fatto vedere quella dove io e te abbiamo….”
Mi guardo quasi delusa
“ ma sei scema… le ho fatto vedere solo quelle in topless “
Dopo aver davvero pensato di strozzarla accettai la cena , ma le dissi chiaramente che se anche uno solo di loro avesse detto qualcosa di sbagliato me ne sarei andata , quanto agli altri le dissi che se lo poteva scordare che facessi da trofeo , lei più che soddisfatta premette sull’acceleratore .
“Muoviamoci allora prima che cambi idea”
La sera vennero a prenderci per andare a cena , la scelta di far venire il numero 5 non era un caso dettato dal fato , la maledetta conosce bene i miei gusti e sa quali corde usare per far uscire la troia che è in me ,comunque ..un breve inciso..essendo che tutti e due ragazzi hanno lo stesso nome ,Paolo, continuerò a chiamarli il cinque e il portiere .
Sin dall’inizio i due si dimostrarono dei veri gentiluomini, soprattutto il numero 5 … un vero cavaliere… senza contare che era un figo della madonna … almeno per me, non molto alto , rasato e ben piazzato, con queste caratteristiche unite appunto ai suoi modi di fare aveva aperto una breccia alle mie difese, Iolanda lo capì prima di me e compiaciuta di aver fatto la scelta giusta mi osservava cedere al corteggiamento , il portiere invece si stava lavorando lei ma al contrario del suo amico non dovette faticare molto… anzi diciamo che non faticò affatto visto che aveva la strada spianata.
A metà cena andai in bagno , non tanto per la funzione fisiologica in se ma perché dovevo riflettere, quella figlia di una buona donna mi aveva fregato , consapevole dell’assurdità di quella storia aveva organizzato tutto alla perfezione , i due ragazzi e soprattutto il numero 5 ci sapevano fare sul serio e io come una stupida ero finita nella loro rete…
La porta del gabinetto si spalancò ,Era Iole , rimase a fissarmi col suo sorrisino da cretina.
“Sappi che questo ti costerà caro”
Le dissi quelle parole col medesimo sorrisino , lei mi prese per un braccio mi tiro a se e dopo avermi leccato il lobo dell’orecchio mi sussurrò “ dovresti ringraziarmi… uno come lui non lo si trova facilmente… credimi…poi mi dirai”
Ritornai al tavolo con quelle ultime parole che risuonavano nella mia testolina…cosa voleva dire?
Quando , finita la cena ci riaccompagnarono a casa li invitammo a bere qualcosa …. , Iole che aveva già ricevuto il suo primo ditalino in macchina dal portiere continuava con le sue effusioni , i due erano già a buon punto , con lei seduta sulle gambe di lui nella poltrona di fronte a me , io invece ero seduta sul divano di fianco al 5, cercavo di resistere ancora un pò… volevo fare la difficile ,ma lo avrebbe capito anche uno stupido che sarebbe bastato un “mignolo nell’orecchio” per farmi esplodere e il mio partner lo sapeva benissimo , stava solo giocando come il gatto col topo.
Una risata un po più forte di Iole mi fece sobbalzare, involontariamente poggiai la mano sulla coscia di numero 5 , era la prima volta che ci toccavamo e una botta di adrenalina mi fece impazzire il battito cardiaco , sotto il palmo della mano avevo la sua cappella e nonostante non fosse completamente in tiro sembrava mostruoso, abbassai lo sguardo come ad averne conferma, la mia mano era proprio dove avevo immaginato, all’attaccatura della coscia , lo guardai a bocca aperta,allo stesso tempo però la mano non la staccai ..anzi cominciai ad accarezzarlo, lui fece un sorriso di soddisfazione, mi voltai verso Iole , era in intimo e stava pomiciando col portiere mentre gli slacciava la camicia, tirai numero cinque facendogli affondare il viso nel mio collo, lui iniziò a darmi bacini, io a togliere bottoni e tirare giù cerniere , lo baciai per poi scendere piano piano sul suo petto depilato, succhiai i suoi capezzoli facendolo gemere di piacere , mentre arrivavo all’ombelico mi tirò giù la cerniera posteriore del vestito e sganciò il reggiseno, mi alzai in piedi e me li sfilai rimanendo in perizoma , nel frattempo lui si tolse la camicia e si sfilò i pantaloni … rimasi sconvolta … non tanto perché non indossava le mutande ma per i venti centimetri di pura carne … non era grossissimo ma era incredibilmente e assurdamente lungo, mi voltai verso Iole che interruppe il pompino al portiere per farmi un occhiolino , mi misi in ginocchio e sistematami i capelli iniziai a leccare il mio calippo , dalla punta alla base , passando per i testicoli , misi una mano alla base e me lo misi in bocca , metterlo tutto era praticamente impossibile senza affogarsi, trattenni la sensazione di vomito e me lo infilai fino in gola , sembrava di avere in mano un manganello, numero cinque mi agguantò per i capelli , senza tirarli , senza irruenza, anzi con l’altra mano mi accarezzava, alzai lo sguardo verso di lui come a ringraziarlo per quel gesto virilmente dolce e iniziai a succhiare con più decisione…
Dietro di me intanto i due si stavano dando da fare sul serio , essendo girata di spalle rispetto a loro non li potevo vedere ma li sentivo benissimo, dal rumore sicuramente il portiere la stava scopando a pecorina .
Numero cinque mi fece alzare e tiratosi un po aventi mi fece salire sopra di lui tenendomi per le natiche, lo sentii entrare fino in fondo , mi attaccai al suo collo e baciandolo e leccandolo cominciai a muovermi su e giù , intanto un ditino iniziò ad intrufolarsi timidamente tra le mie chiappe , quando vide che non dicevo nulla divenne più deciso , lo sentii poggiarsi sul mio buchetto e piano piano fare sempre più forza , il mio ano cedette ingoiando la prima falange , mugolai e lui comincio a fare movimenti rotatori, ansimai …
“Mhmm siiii continua “
Lui non si lasciò certo pregare e aumento sia gli affondi che le dita , con pollice indice e medio a mo di cuneo nel buchetto e il suo cazzone tra le cosce mi sentivo piena come un uovo , i miei mugolii diventarono urla vere e proprie , la scena doveva essere cosi avvincente che i due dietro di noi si misero a fianco sul divano imitandoci , di tanto in tanto allungavo la testa e baciavo Iole che come me stava godendo come una matta, il portiere se pur meno dotato del mio ci sapeva fare di brutto.
Come se si fossero messi d’accordo i due maschioni ci cambiarono di posizione , ci fecero mettere in ginocchio sul divano e ci presero a pecora , ora era numero cinque ad avere il controllo e cominciò a scoparmi a modo suo e dimostro sublime, non impiegai molto ad arrivare ma lui non si fermò continuo imperterrito, cercai ancora la bocca di Iole ma trovai quella del portiere , lei era di nuovo in ginocchio intenta a spompinarlo energicamente mentre si masturbava ….baciai anche lui risucchiandogli letteralmente l’aria dai polmoni, mi sentii afferrare con forza , numero 5 tenendomi infilzata a lui mi mise a terra di fianco a Iole , mi ritrovai con i piedi a terra e culo all’insù, strappai il cazzo del portiere dalle mani di Iole e iniziammo a succhiarlo insieme, numero 5 si sfilò per cambiare buco , si mise in posizione e dopo aver sputato entrò dentro di me, urlai per la sorpresa e il dolore , lui si fermò per un istante e quando senti i muscoli del mio ano cedere iniziò a pompare , prima piano piano poi sempre più forte e sempre più profondo , infilai una mano tra le mie cosce e iniziai a sgrillettarmi , stavo di nuovo godendo come una matta e smisi di spompinare il portiere , Iole ritornando pienamente in possesso del suo uomo lo prese per una mano e tiratolo su si fece prendere in braccio facendosi infilzare , il portiere l’attaccò al muro e la scopò con tale irruenza da farla urlare come un’aquila ,quella visione unito a quello che stavo facendo io mi fece arrivare per la seconda volta ,mi portai in bocca la mano grondante dei miei umori e li assaporai con gusto , numero 5 ne approfittò per spingermi sulla poltrona e scoparmi alla missionaria , mi aggrappai e mi lasciai montare ancora … non me la sentivo ma anche lui doveva arrivare e così fece ….poco prima che il suo piacere raggiungesse lo zenit lo tiro fuori menandoselo e un fiotto caldo di sperma mi arrivò sul viso, anche il portiere arrivò e Iole attaccata al muro si ritrovò farcita come una torta .
Quando andarono via rimanemmo ancora un po’ sveglie , distrutte ma soddisfatte fumammo la sigaretta post coito…
“È un vero peccato….”
Tirai tirai l’ultima boccata e le chiesi cosa fosse peccato
“Beh che tu non voglia divertirti con me… “
Spensi la sigaretta e andai a fare una doccia senza replicare… ma dentro di me avevo già deciso… tutto sommato non era stato poi cosi male essere il trofeo di quei ragazzi… anzi al momento solo del 5 … e poi non potevo lasciarla da sola ….
Diceva mia madre disgustata al solo pensiero…. Ipocrita ,comunque …i particolari li venni a sapere parecchi anni dopo da Iolanda stessa , perché a differenza della mia famiglia che l’aveva letteralmente bannata io i contatti li mantenni e continuo tuttora a mantenerli ,Iolanda ai tempi del fattaccio era una bella mora venticinquenne col un fisico da urlo e un carattere solare , oggi se pur un po’ appesantita è un affascinante quarantacinquenne capace di far girare la testa a tutti i maschietti che incontra.
Durante gli anni dell’università mi ritrovai ad andare spesso e volentieri da lei a Firenze e ne abbiamo combinate talmente tante da poter scrivere una serie a se.
Una delle avventure più incredibili cominciò quasi per scherzo, anzi ad essere più precisi con una fantasia buttata li… mentre facevamo zapping alla tv ci ritrovammo a vedere la fine di una partita, con i giocatori che ritornavano negli spogliatoi.
Io mi girai verso di lei e dissi
“di …pensa di ritrovarsi in uno spogliatoio ed essere al centro di un intera squadra “
Prese bene dal vino che avevamo bevuto e dal sesso che avevamo appena fatto insieme fantasticammo ancora un po’ ,ma quando me ne tornai a Bologna la cosa era già bella che dimenticata, arrivarono una serie di esami e per qualche mese non potei più andare da lei , quando ci sentivamo mi diceva sempre di muovermi con lo studio e di andare a trovarla.
“Ho degli amici che devo farti assolutamente conoscere “
Fin li niente di anomalo , non era la prima volta che voleva tirarmi in mezzo nelle sue strabilianti avventure …e il più delle volte erano cosi intriganti da riuscirci ,quindi cercai di non darle troppa corda , avevo altro a cui pensare.
Il giorno che andai da lei mi venne a prendere in stazione, solo che invece di andare verso casa prese un’altra strada… arrivammo in un un campo da calcio appena fuori città dove una quindicina di ragazzi tra i venti e i trent’anni si stavano allenando , io che ormai avevo completamente dimenticato la fantasia della squadra di calcio chiesi cosa ci facevamo li.
“ lo vedi il numero 7 ? Ieri sera ci siamo divertiti come matti“
Lo guardai avvicinandomi il più possibile alla recinzione.
“È un bel ragazzo come quasi tutti loro… e allora? Non c’era mica bisogno di portami fin qui per farmelo vedere… bastava una foto…”
Iolanda mi fece un sorriso a quaranta denti e indicando con la testa il campo
“allora ci stai?”
La guardai .. sbattendo gli occhi … non ci avevo capito niente, lei non si scompose , si voltò e andò a sedersi sulla gradinata , ogni tanto urlava , incitando qualcuno di loro durante la partitella di fine allenamento .
“Questa è tutta scema pensai”
Quando i ragazzi andarono negli spogliatoi Iolanda si alzò e andò dall’altro lato , dove in teoria sarebbero usciti e infatti poco dopo ad uno ad uno vennero fuori , e tutti si fermavano , la salutavano con un bacio sulla guancia ed andavano via , ovviamente fui presentata a tutta la squadra , compreso il numero 7 che alla fine si comportò esattamente come gli altri , bacio sulla guancia a lei, mano a me , due chiacchiere e via .
Durante il tragitto dal campo a casa sua mi disse che durante la mia lunga assenza aveva conosciuto quei simpatici ragazzi e che era andata a letto quasi con tutti .
“Mi mancano solo il portiere e il numero 3 … ed ho promesso a tutti loro che se arriveranno tra i primi cinque alla fine del campionato sarò tutta loro per una notte intera.
La guardai seriamente , sapendo che era capace di questo ed altro .
“Amore … non capisco però cosa centro io… cazzo non mi dire che … non ci credo… la fantasia dello spogliatoio… tu sei matta… ma come puoi pensare una cosa del genere…”
Lei mi poggiò una mano sulla coscia.
“ dai non fare la santarellina… lo hai detto tu per prima quella sera … Iole pensa a ritrovarti negli spogliatoi da sola con tutti quei fighi… vorresti farmi credere che scherzavi ? O era il vino a parlare?”
Cercai di spiegarle l’assurditá di quella proposta , non poteva chiedermi di fare una mega orgia con gente che non conoscevo neppure… va bene che sono molto aperta ma no fino a questo punto.
Iolanda mi infilò la mano tra le gambe palpandomi energicamente .
“Veramente pensavo di presentarteli uno ad uno prima …ah dimenticavo iniziamo subito … col portiere e il numero 5 ci hanno invitate a cena al ristorante …. Sai quando tutta la squadra ha visto le tue foto sono letteralmente impazziti”
Mi voltai di scatto.
“Quali foto? Non le avrai mica fatto vedere quella dove io e te abbiamo….”
Mi guardo quasi delusa
“ ma sei scema… le ho fatto vedere solo quelle in topless “
Dopo aver davvero pensato di strozzarla accettai la cena , ma le dissi chiaramente che se anche uno solo di loro avesse detto qualcosa di sbagliato me ne sarei andata , quanto agli altri le dissi che se lo poteva scordare che facessi da trofeo , lei più che soddisfatta premette sull’acceleratore .
“Muoviamoci allora prima che cambi idea”
La sera vennero a prenderci per andare a cena , la scelta di far venire il numero 5 non era un caso dettato dal fato , la maledetta conosce bene i miei gusti e sa quali corde usare per far uscire la troia che è in me ,comunque ..un breve inciso..essendo che tutti e due ragazzi hanno lo stesso nome ,Paolo, continuerò a chiamarli il cinque e il portiere .
Sin dall’inizio i due si dimostrarono dei veri gentiluomini, soprattutto il numero 5 … un vero cavaliere… senza contare che era un figo della madonna … almeno per me, non molto alto , rasato e ben piazzato, con queste caratteristiche unite appunto ai suoi modi di fare aveva aperto una breccia alle mie difese, Iolanda lo capì prima di me e compiaciuta di aver fatto la scelta giusta mi osservava cedere al corteggiamento , il portiere invece si stava lavorando lei ma al contrario del suo amico non dovette faticare molto… anzi diciamo che non faticò affatto visto che aveva la strada spianata.
A metà cena andai in bagno , non tanto per la funzione fisiologica in se ma perché dovevo riflettere, quella figlia di una buona donna mi aveva fregato , consapevole dell’assurdità di quella storia aveva organizzato tutto alla perfezione , i due ragazzi e soprattutto il numero 5 ci sapevano fare sul serio e io come una stupida ero finita nella loro rete…
La porta del gabinetto si spalancò ,Era Iole , rimase a fissarmi col suo sorrisino da cretina.
“Sappi che questo ti costerà caro”
Le dissi quelle parole col medesimo sorrisino , lei mi prese per un braccio mi tiro a se e dopo avermi leccato il lobo dell’orecchio mi sussurrò “ dovresti ringraziarmi… uno come lui non lo si trova facilmente… credimi…poi mi dirai”
Ritornai al tavolo con quelle ultime parole che risuonavano nella mia testolina…cosa voleva dire?
Quando , finita la cena ci riaccompagnarono a casa li invitammo a bere qualcosa …. , Iole che aveva già ricevuto il suo primo ditalino in macchina dal portiere continuava con le sue effusioni , i due erano già a buon punto , con lei seduta sulle gambe di lui nella poltrona di fronte a me , io invece ero seduta sul divano di fianco al 5, cercavo di resistere ancora un pò… volevo fare la difficile ,ma lo avrebbe capito anche uno stupido che sarebbe bastato un “mignolo nell’orecchio” per farmi esplodere e il mio partner lo sapeva benissimo , stava solo giocando come il gatto col topo.
Una risata un po più forte di Iole mi fece sobbalzare, involontariamente poggiai la mano sulla coscia di numero 5 , era la prima volta che ci toccavamo e una botta di adrenalina mi fece impazzire il battito cardiaco , sotto il palmo della mano avevo la sua cappella e nonostante non fosse completamente in tiro sembrava mostruoso, abbassai lo sguardo come ad averne conferma, la mia mano era proprio dove avevo immaginato, all’attaccatura della coscia , lo guardai a bocca aperta,allo stesso tempo però la mano non la staccai ..anzi cominciai ad accarezzarlo, lui fece un sorriso di soddisfazione, mi voltai verso Iole , era in intimo e stava pomiciando col portiere mentre gli slacciava la camicia, tirai numero cinque facendogli affondare il viso nel mio collo, lui iniziò a darmi bacini, io a togliere bottoni e tirare giù cerniere , lo baciai per poi scendere piano piano sul suo petto depilato, succhiai i suoi capezzoli facendolo gemere di piacere , mentre arrivavo all’ombelico mi tirò giù la cerniera posteriore del vestito e sganciò il reggiseno, mi alzai in piedi e me li sfilai rimanendo in perizoma , nel frattempo lui si tolse la camicia e si sfilò i pantaloni … rimasi sconvolta … non tanto perché non indossava le mutande ma per i venti centimetri di pura carne … non era grossissimo ma era incredibilmente e assurdamente lungo, mi voltai verso Iole che interruppe il pompino al portiere per farmi un occhiolino , mi misi in ginocchio e sistematami i capelli iniziai a leccare il mio calippo , dalla punta alla base , passando per i testicoli , misi una mano alla base e me lo misi in bocca , metterlo tutto era praticamente impossibile senza affogarsi, trattenni la sensazione di vomito e me lo infilai fino in gola , sembrava di avere in mano un manganello, numero cinque mi agguantò per i capelli , senza tirarli , senza irruenza, anzi con l’altra mano mi accarezzava, alzai lo sguardo verso di lui come a ringraziarlo per quel gesto virilmente dolce e iniziai a succhiare con più decisione…
Dietro di me intanto i due si stavano dando da fare sul serio , essendo girata di spalle rispetto a loro non li potevo vedere ma li sentivo benissimo, dal rumore sicuramente il portiere la stava scopando a pecorina .
Numero cinque mi fece alzare e tiratosi un po aventi mi fece salire sopra di lui tenendomi per le natiche, lo sentii entrare fino in fondo , mi attaccai al suo collo e baciandolo e leccandolo cominciai a muovermi su e giù , intanto un ditino iniziò ad intrufolarsi timidamente tra le mie chiappe , quando vide che non dicevo nulla divenne più deciso , lo sentii poggiarsi sul mio buchetto e piano piano fare sempre più forza , il mio ano cedette ingoiando la prima falange , mugolai e lui comincio a fare movimenti rotatori, ansimai …
“Mhmm siiii continua “
Lui non si lasciò certo pregare e aumento sia gli affondi che le dita , con pollice indice e medio a mo di cuneo nel buchetto e il suo cazzone tra le cosce mi sentivo piena come un uovo , i miei mugolii diventarono urla vere e proprie , la scena doveva essere cosi avvincente che i due dietro di noi si misero a fianco sul divano imitandoci , di tanto in tanto allungavo la testa e baciavo Iole che come me stava godendo come una matta, il portiere se pur meno dotato del mio ci sapeva fare di brutto.
Come se si fossero messi d’accordo i due maschioni ci cambiarono di posizione , ci fecero mettere in ginocchio sul divano e ci presero a pecora , ora era numero cinque ad avere il controllo e cominciò a scoparmi a modo suo e dimostro sublime, non impiegai molto ad arrivare ma lui non si fermò continuo imperterrito, cercai ancora la bocca di Iole ma trovai quella del portiere , lei era di nuovo in ginocchio intenta a spompinarlo energicamente mentre si masturbava ….baciai anche lui risucchiandogli letteralmente l’aria dai polmoni, mi sentii afferrare con forza , numero 5 tenendomi infilzata a lui mi mise a terra di fianco a Iole , mi ritrovai con i piedi a terra e culo all’insù, strappai il cazzo del portiere dalle mani di Iole e iniziammo a succhiarlo insieme, numero 5 si sfilò per cambiare buco , si mise in posizione e dopo aver sputato entrò dentro di me, urlai per la sorpresa e il dolore , lui si fermò per un istante e quando senti i muscoli del mio ano cedere iniziò a pompare , prima piano piano poi sempre più forte e sempre più profondo , infilai una mano tra le mie cosce e iniziai a sgrillettarmi , stavo di nuovo godendo come una matta e smisi di spompinare il portiere , Iole ritornando pienamente in possesso del suo uomo lo prese per una mano e tiratolo su si fece prendere in braccio facendosi infilzare , il portiere l’attaccò al muro e la scopò con tale irruenza da farla urlare come un’aquila ,quella visione unito a quello che stavo facendo io mi fece arrivare per la seconda volta ,mi portai in bocca la mano grondante dei miei umori e li assaporai con gusto , numero 5 ne approfittò per spingermi sulla poltrona e scoparmi alla missionaria , mi aggrappai e mi lasciai montare ancora … non me la sentivo ma anche lui doveva arrivare e così fece ….poco prima che il suo piacere raggiungesse lo zenit lo tiro fuori menandoselo e un fiotto caldo di sperma mi arrivò sul viso, anche il portiere arrivò e Iole attaccata al muro si ritrovò farcita come una torta .
Quando andarono via rimanemmo ancora un po’ sveglie , distrutte ma soddisfatte fumammo la sigaretta post coito…
“È un vero peccato….”
Tirai tirai l’ultima boccata e le chiesi cosa fosse peccato
“Beh che tu non voglia divertirti con me… “
Spensi la sigaretta e andai a fare una doccia senza replicare… ma dentro di me avevo già deciso… tutto sommato non era stato poi cosi male essere il trofeo di quei ragazzi… anzi al momento solo del 5 … e poi non potevo lasciarla da sola ….
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