Primavera…2 l’epilogo
di
Adam82ne
genere
saffico
Già poco dopo essere arrivata in albergo iniziai a stare poco bene, gli orgasmi forti e ripetuti mi avevano scombussolato, il ciclo che arrivò la mattina fu incredibilmente consistente , praticamente ogni ora dovevo cambiare il tampone, i dolori erano fortissimi ,tanto che i farmaci che prendo di solito quando il ciclo diventa fastidioso sembravano solo acqua fresca , quando nel pomeriggio arrivai a Milano avevo finito la confezione di tamponi e li iniziai a preoccuparmi seriamente , troppo sangue e troppo male.
Arrivai a casa che praticamente non mi reggevo in piedi , parcheggiai la macchina notando che c’era il BMW di Mamy , la “matriarca” della nostra ristrettissima cerchia , entrai in casa e in soggiorno c’era appunto lei , con Fabiana e Greta che praticamente non mi guardò neanche in faccia, salutai tutti cercando di non far capire che fossi li per li a collassare, Ma Mamy è pur sempre Mamy e capì che stavo malissimo, si alzò in piedi e posatami la sua manona sulla fronte disse alle altre due che scottavo , Greta sbarrò gli occhi rimanendo pietrificata per lo spavento, Fabiana invece aiuto Mamy a portarmi di sopra e mettermi a letto.
Mentre cercava di alleviare i dolori e di darmi le prime cure le chiesi insistentemente se con Greta fosse finita,lei sorrise e con il suo marcato accento tedesco mi rispose che la stessa identica domanda gliela aveva fatta pure lei e che era venuta proprio per questo motivo , a quanto sembrava la mia compagna era convinta che l’avrei lasciata ed era andata in crisi più di quanto lo fossi io , mi sentii una merda , in quel momento avrei voluto sparire , la vera stronza ero io ,
Mamy mi disse di stare tranquilla e riposare ,mi diede da bere qualcosa e caddi in un sonno profondo.
Quando mi svegliai , Clotar il mio cagnolone era sul letto col suo testone sulla pancia , appena vide che mi ero svegliata mi riempì di bacini,Mamy arrivò e controllò se il fiume rosso fosse diminuito d’intensità e vedendo che il tutto fosse tornato a livelli normali mi evitò la gita in ospedale, nei quattro giorni successivi continuò a prendersi cura di me, quanto a Greta non si fece viva e questo non fece altro che aumentare la mia inquietudine , anche perché alle mie domande Mamy era sempre evasiva.
“Ne riparleremo a tempo debito!”
Quando mi ripresi del tutto e il ciclo passò,Mamy entrò in camera, mi gettò dei vestiti sul letto e mi ordinò di vestirmi immediatamente, il suo tono dolce e materno era sparito e tornò ad essere l’austera e severa “matriarca” l’unica cosa che osai dire è dove fosse Greta, ma bastò solo un occhiata per farmi capire che avevo parlato anche troppo .
Mi fece salire in auto e andammo alla sua villa , la domestica Tina non c’era… brutto segno pensai , scendemmo di sotto e nella stanza che noi chiamiamo “ l’anfiteatro “c’era Greta , in ginocchio e con la testa abbassata , mi fece inginocchiare accanto a lei e andò a sedersi di fronte a noi , dopo qualche minuto arrivarono ,Clara , Miki e Fabiana ed andarono a sedersi di fianco a lei , ci fù un attimo di silenzio , dopodiché Mamy prese la parola.
“Allora ragazze … che dobbiamo fare? “
Dal suo sguardo capimmo che era incazzata nera e non osammo dire nulla.
“La cosa grave non è quello che hai fatto tu, che per dispetto ti sei fatta scopare come la più lurida delle puttane… e non è neanche quello che hai fatto tu… che presa dalla gelosia hai fatto solo casino ”
Si alzò e paratasi di fronte a noi ci tirò una sberla terrificante a testa, che con le sue mani grosse come badili equivalsero ad un frontale con un auto.
“La cosa grave è che vi siete comportate tutte e due da egoiste e io non ho voglia di stare dietro a due bambine stupide e immature ”
Aveva il volto rosso dalla rabbia e l’accento tedesco la rendeva inquietante, ci arrivò uno scapaccione sul collo.
“Spogliatevi svelte”
Fece un cenno a Miki che si alzò ed andò a prendere il vassoio coperto da un asciugamano che era poggiato sul tavolino, si avvicinò a noi e rimase in silenzio .
“ Chiara … qual’è la cosa di cui tiene la tua Greta, che sfoggia con orgoglio?”
Guardai prima Greta e poi Mamy e timidamente dissi
“ i suoi peli … Lei ci…”
Mamy mi stoppò
“ E tu Greta , qual’è la cosa di cui la tua Chiara tiene di più? “
Lei guardò me , aveva gli occhi lucidi, poi volse lo sguardo a Mamy .
“ no Mamy non farmi fare quest…”
Le arrivò un ceffone talmente forte da farla barcollare.
Greta indicò i miei capelli col dito.
“Bene datevi da fare”
Mamy prese l’asciugamano scoprendo il contenuto del vassoio , li i nostri sospetti ebbero conferma, li in bella vista si stagliavano inquietanti come strumenti di tortura due rasoi elettrici , uno da barba e uno per capelli, Mamy voleva, anzi, pretendeva un atto di sacrificio, dovevamo dimostrare se ci amavamo oppure no , presi il rasoio elettrico per capelli ,lo accesi e lo avvicinai alla mia testa , Miki andò per dire qualcosa ma Mamy sollevo una mano bloccandola.
“Chiara … non funziona così, dai il rasoio a Greta”
Temporeggiai .
“Chiara … o lo dai e ti fai rasare da lei o te né puoi anche andare … ovviamente per sempre …a te la scelta”
Terrorizzata anche solo all’idea di perdere ognuna di loro le passai il rasoio, con mano tremante mi fece inginocchiare e iniziò a rasarmi, quando finì lo rivolse verso di se e si rasò anche lei i capelli , per un momento Clara e Miki provarono a fermarla ma Mamy le ammonì duramente, vedere i miei capelli a terra fu uno shock, ma vedere anche quelli di Greta lo fu di più .
Greta prese il rasoio da barba , me lo mise in mano e si mise in posizione, braccia alzate e gambe divaricate abbozzando un sorriso d’incoraggiamento.
“Su amore datti da fare”
Quando dopo dieci minuti spensi la macchinetta era completamente glabra ,senza il suo cespuglio chiaro e fittissimo a coprirlo venne fuori la parte di tatuaggio che ricopre il suo corpo , lei si guardò sembrava le avessero tolto una parte di se .
Posai il rasoio e ad un cenno di Mamy andammo a mettendoci di fronte lei , accarezzò le nostre teste rasate
“Questa non è una mia punizione nei vostri confronti, ma un vostro atto di sacrificio nei confronti di voi stesse … spero lo abbiate capito “
Facemmo di si con la testa , lei ci diede un bacio e facendo un cenno a Miki e Clara uscirono dalla stanza lasciandoci da sole.
Rimanemmo in silenzio per qualche istante fissandoci , mi sentivo svuotata ,la rabbia, l’inquietudine e l’ansia di quei giorni erano completamente sparite , la stessa cosa la stava provando pure
lei , lo leggevo nei suoi occhi , fu come se ci avessero resettate , ci accarezzammo la pelata , sentire la sua mano sulla testa fù una strana sensazione .
“ sei che stai bene rasata “
Mi scappò da ridere , io che ancora non mi ero vista mi immaginavo irrimediabilmente deturpata , al contrario di lei che completamente rasata dalla testa ai piedi era incredibilmente sexy .
“Tu invece sei ancora più bella … anche se mi mancheranno i tuoi peli sulla lingua”
Lei si guardò tra le gambe e sospirò .
“Ricresceranno…. Forse…”
La presi per mano e la feci sedere sulla sedia di Mamy , l’unica imbottita di raso rosso.
“Guarda che se entra e ci becca sulla sua sedia ci leverà la pelle a cinghiate “
Io non ascoltai le sue parole e messami in ginocchio iniziai a baciarle il pube liscio e vellutato , lei rimase sul chi va la per una manciata di secondi ma quando la mia lingua si insinuò tra le sue grandi labbra si lasciò andare completamente, mentre le divoravo con gusto la sua nuova intimità mi accarezzava la testa donandomi a sua volta un brivido di piacere incredibile, la voglia e il desiderio di me e il posto dove lo stavamo facendo la fece letteralmente squirtare bagnando il tessuto immacolato, stessa cosa feci io poco dopo , mi sentii come la volta che lo feci sul letto dei miei genitori , il brivido nel fare una cosa vietata aumentò a dismisura il piacere già incredibile nel farlo con la mia compagna dopo gli eventi di quei giorni.
Anche io lasciai il mio marchio indelebile su quella sedia , nonostante fossimo consapevoli che nel momento in cui Mamy lo avrebbe scoperto ci avrebbe punito severamente, ma quando uscimmo da quella stanza eravamo così felici che anche la punizione più dura l’avremmo superata col sorriso , purché fossimo rimaste insieme.
Arrivai a casa che praticamente non mi reggevo in piedi , parcheggiai la macchina notando che c’era il BMW di Mamy , la “matriarca” della nostra ristrettissima cerchia , entrai in casa e in soggiorno c’era appunto lei , con Fabiana e Greta che praticamente non mi guardò neanche in faccia, salutai tutti cercando di non far capire che fossi li per li a collassare, Ma Mamy è pur sempre Mamy e capì che stavo malissimo, si alzò in piedi e posatami la sua manona sulla fronte disse alle altre due che scottavo , Greta sbarrò gli occhi rimanendo pietrificata per lo spavento, Fabiana invece aiuto Mamy a portarmi di sopra e mettermi a letto.
Mentre cercava di alleviare i dolori e di darmi le prime cure le chiesi insistentemente se con Greta fosse finita,lei sorrise e con il suo marcato accento tedesco mi rispose che la stessa identica domanda gliela aveva fatta pure lei e che era venuta proprio per questo motivo , a quanto sembrava la mia compagna era convinta che l’avrei lasciata ed era andata in crisi più di quanto lo fossi io , mi sentii una merda , in quel momento avrei voluto sparire , la vera stronza ero io ,
Mamy mi disse di stare tranquilla e riposare ,mi diede da bere qualcosa e caddi in un sonno profondo.
Quando mi svegliai , Clotar il mio cagnolone era sul letto col suo testone sulla pancia , appena vide che mi ero svegliata mi riempì di bacini,Mamy arrivò e controllò se il fiume rosso fosse diminuito d’intensità e vedendo che il tutto fosse tornato a livelli normali mi evitò la gita in ospedale, nei quattro giorni successivi continuò a prendersi cura di me, quanto a Greta non si fece viva e questo non fece altro che aumentare la mia inquietudine , anche perché alle mie domande Mamy era sempre evasiva.
“Ne riparleremo a tempo debito!”
Quando mi ripresi del tutto e il ciclo passò,Mamy entrò in camera, mi gettò dei vestiti sul letto e mi ordinò di vestirmi immediatamente, il suo tono dolce e materno era sparito e tornò ad essere l’austera e severa “matriarca” l’unica cosa che osai dire è dove fosse Greta, ma bastò solo un occhiata per farmi capire che avevo parlato anche troppo .
Mi fece salire in auto e andammo alla sua villa , la domestica Tina non c’era… brutto segno pensai , scendemmo di sotto e nella stanza che noi chiamiamo “ l’anfiteatro “c’era Greta , in ginocchio e con la testa abbassata , mi fece inginocchiare accanto a lei e andò a sedersi di fronte a noi , dopo qualche minuto arrivarono ,Clara , Miki e Fabiana ed andarono a sedersi di fianco a lei , ci fù un attimo di silenzio , dopodiché Mamy prese la parola.
“Allora ragazze … che dobbiamo fare? “
Dal suo sguardo capimmo che era incazzata nera e non osammo dire nulla.
“La cosa grave non è quello che hai fatto tu, che per dispetto ti sei fatta scopare come la più lurida delle puttane… e non è neanche quello che hai fatto tu… che presa dalla gelosia hai fatto solo casino ”
Si alzò e paratasi di fronte a noi ci tirò una sberla terrificante a testa, che con le sue mani grosse come badili equivalsero ad un frontale con un auto.
“La cosa grave è che vi siete comportate tutte e due da egoiste e io non ho voglia di stare dietro a due bambine stupide e immature ”
Aveva il volto rosso dalla rabbia e l’accento tedesco la rendeva inquietante, ci arrivò uno scapaccione sul collo.
“Spogliatevi svelte”
Fece un cenno a Miki che si alzò ed andò a prendere il vassoio coperto da un asciugamano che era poggiato sul tavolino, si avvicinò a noi e rimase in silenzio .
“ Chiara … qual’è la cosa di cui tiene la tua Greta, che sfoggia con orgoglio?”
Guardai prima Greta e poi Mamy e timidamente dissi
“ i suoi peli … Lei ci…”
Mamy mi stoppò
“ E tu Greta , qual’è la cosa di cui la tua Chiara tiene di più? “
Lei guardò me , aveva gli occhi lucidi, poi volse lo sguardo a Mamy .
“ no Mamy non farmi fare quest…”
Le arrivò un ceffone talmente forte da farla barcollare.
Greta indicò i miei capelli col dito.
“Bene datevi da fare”
Mamy prese l’asciugamano scoprendo il contenuto del vassoio , li i nostri sospetti ebbero conferma, li in bella vista si stagliavano inquietanti come strumenti di tortura due rasoi elettrici , uno da barba e uno per capelli, Mamy voleva, anzi, pretendeva un atto di sacrificio, dovevamo dimostrare se ci amavamo oppure no , presi il rasoio elettrico per capelli ,lo accesi e lo avvicinai alla mia testa , Miki andò per dire qualcosa ma Mamy sollevo una mano bloccandola.
“Chiara … non funziona così, dai il rasoio a Greta”
Temporeggiai .
“Chiara … o lo dai e ti fai rasare da lei o te né puoi anche andare … ovviamente per sempre …a te la scelta”
Terrorizzata anche solo all’idea di perdere ognuna di loro le passai il rasoio, con mano tremante mi fece inginocchiare e iniziò a rasarmi, quando finì lo rivolse verso di se e si rasò anche lei i capelli , per un momento Clara e Miki provarono a fermarla ma Mamy le ammonì duramente, vedere i miei capelli a terra fu uno shock, ma vedere anche quelli di Greta lo fu di più .
Greta prese il rasoio da barba , me lo mise in mano e si mise in posizione, braccia alzate e gambe divaricate abbozzando un sorriso d’incoraggiamento.
“Su amore datti da fare”
Quando dopo dieci minuti spensi la macchinetta era completamente glabra ,senza il suo cespuglio chiaro e fittissimo a coprirlo venne fuori la parte di tatuaggio che ricopre il suo corpo , lei si guardò sembrava le avessero tolto una parte di se .
Posai il rasoio e ad un cenno di Mamy andammo a mettendoci di fronte lei , accarezzò le nostre teste rasate
“Questa non è una mia punizione nei vostri confronti, ma un vostro atto di sacrificio nei confronti di voi stesse … spero lo abbiate capito “
Facemmo di si con la testa , lei ci diede un bacio e facendo un cenno a Miki e Clara uscirono dalla stanza lasciandoci da sole.
Rimanemmo in silenzio per qualche istante fissandoci , mi sentivo svuotata ,la rabbia, l’inquietudine e l’ansia di quei giorni erano completamente sparite , la stessa cosa la stava provando pure
lei , lo leggevo nei suoi occhi , fu come se ci avessero resettate , ci accarezzammo la pelata , sentire la sua mano sulla testa fù una strana sensazione .
“ sei che stai bene rasata “
Mi scappò da ridere , io che ancora non mi ero vista mi immaginavo irrimediabilmente deturpata , al contrario di lei che completamente rasata dalla testa ai piedi era incredibilmente sexy .
“Tu invece sei ancora più bella … anche se mi mancheranno i tuoi peli sulla lingua”
Lei si guardò tra le gambe e sospirò .
“Ricresceranno…. Forse…”
La presi per mano e la feci sedere sulla sedia di Mamy , l’unica imbottita di raso rosso.
“Guarda che se entra e ci becca sulla sua sedia ci leverà la pelle a cinghiate “
Io non ascoltai le sue parole e messami in ginocchio iniziai a baciarle il pube liscio e vellutato , lei rimase sul chi va la per una manciata di secondi ma quando la mia lingua si insinuò tra le sue grandi labbra si lasciò andare completamente, mentre le divoravo con gusto la sua nuova intimità mi accarezzava la testa donandomi a sua volta un brivido di piacere incredibile, la voglia e il desiderio di me e il posto dove lo stavamo facendo la fece letteralmente squirtare bagnando il tessuto immacolato, stessa cosa feci io poco dopo , mi sentii come la volta che lo feci sul letto dei miei genitori , il brivido nel fare una cosa vietata aumentò a dismisura il piacere già incredibile nel farlo con la mia compagna dopo gli eventi di quei giorni.
Anche io lasciai il mio marchio indelebile su quella sedia , nonostante fossimo consapevoli che nel momento in cui Mamy lo avrebbe scoperto ci avrebbe punito severamente, ma quando uscimmo da quella stanza eravamo così felici che anche la punizione più dura l’avremmo superata col sorriso , purché fossimo rimaste insieme.
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