Primavera
di
Adam82ne
genere
etero
Ogni primavera , per una ventina di giorni il mio corpo va letteralmente in tilt , fame insaziabile , vampate di calore o brividi di freddo improvvisi , cicli mestruali abbondanti e dolorosi , eccitazione perenne, sbalzi d’umore , insomma in quei giorni sono una specie di zombie dopo una pera di plutonio.
Quest’anno ho aggiunto alla già nutrita lista di sintomi il sonno disturbato , tra un incubo e l’altro facevo sempre lo stesso sogno , mi ritrovavo in un vicolo e un ragazzino sui dieci anni o giù di li mi dava una manata sul sedere ,io ogni volta partivo al suo inseguimento fino ad arrivare in una piazzetta minuscola che fungeva da crocevia ad altri vicoletti , li mi fermavo cercando di capire dove fosse andato a cacciarsi il piccolo stronzetto , ma immancabilmente spuntava dietro le mie spalle e ridendo mi toccava il culo con sempre più insistenza , una , due, dieci volte fino a quando non riuscivo a prenderlo per un braccio , appena ci riuscivo però il bambino diventava un uomo adulto, sempre diverso e apparentemente sconosciuto , una volta era un ragazzone nero , un’altra un uomo sui quarantacinque anni, un altra ancora diventava un uomo sudato e in sovrappeso, la cosa che non cambiava mai era quello che faceva dopo, mi strappava i vestiti e mi scopava farcendomi ben bene… il bello era che io godevo da matti ma puntualmente , quando ero li per li ad arrivare mi svegliavo bagnata ,sudata e con una voglia assurda che sfogavo immediatamente masturbandomi o violentando letteralmente la mia compagna , sempre se fossi riuscita svegliarla dal suo sonno di ghisa .
Ovviamente la mattina seguente ,quando le raccontavo tutto venivo presa in giro , su certe cose la stronza ha un senso dell’umorismo incredibilmente pungente, ma alla fine mi diceva sempre di sfogare quella voglia repressa, perché di quello si trattava … almeno secondo lei , anche perché al contrario della mia compagna che è lesbica al 200% io sono attratta anche dagli uomini e lei lo sa benissimo sin dal primo giorno , ma da quando stiamo insieme non ho più avuto il bisogno e soprattutto avuto la voglia di andare con i maschietti e questo nonostante il nostro sia un rapporto molto aperto, non è raro infatti, fare e condividere delle esperienze con le altre donne del nostro ristrettissimo gruppo , sia insieme o molto più raramente da sole.
Io invece quel senso di malessere lo vedevo e lo interpretavo come una semplice tempesta ormonale, che sarebbe finita presto come tutti gli anni , bastava solo aver pazienza e tenere duro… soprattutto lei nei miei confronti…
Comunque i giorni passarono lentissimi , ciliegina sulla torta il ciclo stava per arrivare e questo avrebbe voluto dire , umore tetro con sbalzi d’umore repentini, fame perenne , mal di pancia da togliere il fiato e il mar rosso tra le gambe… come se non bastasse dovetti partire per lavoro, tre giorni a Roma e in quelle condizioni psico fisiche equivalevano ad essere mandati in esilio in Siberia .
Essendo che dovevo essere li per le otto del mattino partii il giorno prima , era domenica , quando arrivai in albergo ero li per li pronta per una crisi di pianto , perciò andai a dormire senza neanche cenare , il sonno immancabilmente fu disturbato e il solito sogno mi fece svegliare nel cuore della notte , questa volta l’uomo che mi scopava era uno con i capelli alla Caparezza , la pancia alla Budda e puzzava terribilmente …mi masturbai per placare i bollenti spiriti e poter riprendere sonno, la mattina ero un’ameba e la giornata lavorativa divenne un supplizio medioevale, quando la sera tornai in albergo mangiai di tutto e non contenta , mi chiusi in camera a divorare il vaso grande di nutella che avevo comprato sulla via del ritorno , la mangiavo a cucchiaiate mentre parlavo, o per meglio dire piangevo con la mia compagna al telefono.
Lei mi ascoltava con pazienza , fino a quando dopo un ora sbottò malamente.
“E basta … e che cazzo hai rotto i coglioni con questo frignare , ma vai a fare in culo tu e i tuoi ormoni impazziti …. Ah dimenticavo la prossima volta che mi lasci il bagno come la porcilaia ti ammazzo, non vivi più in quella specie di stalla dove sei cresciuta … ora levati dai coglioni che non ti sopporto più… anzi fai una cosa non tornare proprio a casa fino quando sei così ”
Mi chiuse il telefono in faccia e non rispose più, le chiesi scusa mandandole interminabili vocali frignosi ,sia perché appunto frignavo e sia per il bagno zozzo … anche se, poi a pensarci bene , accusare me di essere sporca e disordinata equivale ad una bestemmia, proprio io che sclero nel solo vedere un tubetto di dentifricio premuto in cima…. Comunque scoppiai in una crisi di pianto isterico, che diventò ben presto rabbia pura visto il mio umore ballerino, decisi quindi di fargliela pagare , il mio amore in quel momento era diventata la mia peggior nemica .
“ tu mi tratti male? Non mi rispondi? E io mi faccio scopare e farcire dal primo che incontro”
Mi fiondai in doccia e dopo essermi lavata indossai il vestito più corto che avevo ,senza intimo e truccata da porcella , ero fermamente intenzionata a fargliela pagare a quella stronza e lo glielo scrissi pure, ma ovviamente visualizzò e non rispose.
Chiamai un taxi e mi feci portare in un club che conosco, rinnovai la mia tessera scaduta già da qualche anno ed andai a bere, dopo due negroni ero abbastanza su di giri ed andai a fare un giro , niente di niente, a parte i soliti bavosi ,non c’era nessuno di interessante ,dopo un oretta andai via ancora più frustrata di prima.
“ il mondo si è coalizzato contro di me..”. pensai
Ritornai in albergo e finii la serata masturbandomi come un’adolescente, mi addormentai nuda ed incredibilmente insoddisfatta , l’alcol però mi fece dormire abbastanza bene , se pur il solito sogno mi svegliò intorno alle cinque, la giornata fu sostanzialmente uguale alla precedente … un orrore, verso le due ricordai che li , a Roma vivevano il trio del camper … quelli con cui qualche anno prima avevo passato due giorni stupendi , presi il telefono e guardai nella rubrica, l’unico dei tre di cui avevo il numero era Marzio… il più figo e il più porco… lo chiamai e per la mia gioia mi riconobbe subito ,era entusiasta nel sentirmi e lo fu ancora di più quando dissi che avrei voluto rivederlo , sarebbe passato a prendermi in tarda serata o prima se avessi avuto voglia di andare con lui in pizzeria con i suoi amici , ovviamente accettai, pensando che nella peggiore delle ipotesi avrei passato un paio d’ore distraendomi in compagnia .
Mi venne a prendere intorno alle otto , io ero vestita esattamente come la sera prima , abito corto e senza intimo, arrivati in pizzeria mi presentò ai suoi due amici Marco e Luce , due trentenni di bella presenza , educati e mai volgari.
Dopo aver mangiato andammo a fare una passeggiata , li iniziai a far capire ai tre , come se poi ce ne fosse stato bisogno , che ero ben disposta a ripagare in natura la loro gentilezza e la loro generosità nell’aver pagato la cena , ma fino a quando rimanemmo in giro continuarono a comportarsi da veri cavalieri, nessuna parola o gesto fuori luogo , ad un certo punto proposi di andare da me a bere qualcosa , ma Marzio disse che sarebbe stato meglio se fossimo andati da lui e che mi avrebbe riaccompagnato in albergo in qualsiasi momento .
Arrivati a casa sua bevemmo qualcosa… giusto il tempo di creare la giusta atmosfera , cosa che non tardò ad arrivare visto che iniziai a provocarli sfacciatamente , piano piano si avvicinarono sempre di più e quando vennero a sedersi vicino le cose iniziarono a prendere la giusta piega, le loro mani iniziarono a toccarmi, prima il braccio, poi la coscia e infine tra le gambe , non dimenticherò mai la faccia di Luce quando scoprì che non avevo le mutandine , a quel punto andai un attimo in bagno , l’eccitazione di avere tre uomini tutti per me era direttamente proporzionale al risentimento nei confronti di Greta e le mandai un messaggio per farglielo capire.
“Non ti sei fatta sentire e non ti sei neanche degnata di rispondere ai miei messaggi , ora la paghi buona serata “
Lei visualizzò subito ma non rispose e questo ,per me , fu più doloroso di un pugno in pieno stomaco , perché per quanto possa avere l’indole da troia tengo a lei e al nostro rapporto , per lei mi farei ammazzare ed essere trattata così ,in quel modo ,fu terribile, avrei voluto sentirmi dire “ ma quanto mi ami! Preferisci reprimere il tuo essere e soffrire pur di pensare anche solo lontanamente a fare una cosa che a me non piace “
Mi sentivo abbandonata , asciugai le lacrime che avevano iniziato a scendere , mi tolsi i vestiti e dopo essermi data una sistemata ritornai nuda dai ragazzi soffermandomi sulla porta , appena mi videro Smisero di parlare , io mi girai e andai in camera sedendomi sul bordo del letto, mi raggiunsero correndo come un reparto di cavalleria , solo che al posto della sciabola avrebbero sfoderato ben altro.
“Ragazzi vi dico solo due cose… primo non vado a letto con un uomo da più di un anno perciò datevi da fare, secondo venite dove vi pare ma no dentro perché non prendo la pillola “
Non so se recepirono le mie parole , di sicuro sentirono la mia voglia di femmina in calore , in men che non si dica mi si pararono davanti ,mi alzai attaccandomi al collo di Marzio e lo feci sedere , mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e lo baciai in bocca come un idrovora.
“ ti ricordi quel pomeriggio in pineta?”
Lui sorrise e baciandomi mi fece segno di si.
“Voglio che mi scopi come quella volta”
Luce e Marco si misero di fianco a me accarezzandomi la schiena e le tette , baciai anche loro e accarezzai i loro pacchi già belli duri e mi sdraiai sul letto a cosce spalancate , attesi che tutti e tre si spogliassero sgrillettandomi rumorosamente ,ero bagnata come non mai , quando finirono di denudarsi mi circondarono, guardai ognuno di loro mordendomi il labbro ed assaporando l’eccitazione sui loro visi e i loro membri duri come il marmo, feci leccare le mie dita inumidendole nella mia fighetta pronta e vogliosa , il primo a tuffarsi tra le mie cosce fu ovviamente Marzio .
Lo infilò tenendomi per le caviglie, la sensazione che provai fu incredibile, ogni centimetro fu un brivido crescente, quando il suo pube toccò le mie grandi labbra fu come prendere la corrente, intanto che venivo stantuffata agguantai i due cazzi vicino a me portando quelle cappelle pulsanti sulle mie labbra, avevo quasi dimenticato il sapore … nell’ultimo anno l’unico membro umano che avessi provato sapeva di plastica o al massimo degli umori di una vagina , l’odore e il calore mi facevano impazzire , passai la lingua sui loro buchetti e discesi fino ai testicoli gonfi, prima con uno e poi con l’altro, impregnandomi il viso con la mia stessa saliva ormai satura dei loro odori .
Dopo un pò Marzio mollò le mie caviglie e fattami girare mi fece salire sopra di lui a smorza candela , iniziai ad andare su e giù su quell’asta turgida senza smettere di segare e succhiare gli altri due , Luce parzialmente appagato dalla mia bocca si staccò mettendosi dietro di me , io mi abbassai e mi aprii le natiche con le mani pensando che volesse riempirmi il buchetto , ma mi sbagliavo , puntò il suo cazzo sulla mia fighetta ancora occupata da quello di Marzio che si fermò, fece forza facendomi sentire un pò di dolore , urlai ma alla fine riuscì ad entrare , regalandomi la prima doppia penetrazione della mia vita , mi sentivo piena come un uovo la sensazione nuova mi fece smettere di succhiare l’altro per qualche istante , con le difficoltà del caso iniziarono a pompare , i movimenti per quanto goffi mi stavano facendo godere da matti , ripresi in bocca Marco che desideroso di darsi da fare e far vedere che anche lui ci sapesse fare mi prese per la testa iniziando letteralmente a scoparmi la gola facendo cadere rivoli di bava sul petto di Marzio , i suoni di quell’orgia riempirono al pari degli odori la stanza , i suoni gutturali della mia bocca , i respiro ritmato dei tre , il cigolio del letto , due dita iniziarono a premere sul mio buchetto, quando il primo entrò sentii il piacere nell’avere tutti i miri buchi pieni ,le dita aumentavano sempre più allargandomi ben bene , sentii chiaramente Luce
“ hai un buchetto stupendo tesoro”
Lo teneva aperto usando tutte e due le mani forzando il buchetto con i due indici a mo di piede di porco, sputò e lo allargò ulteriormente usando anche i medi sentii l’aria fresca entrarmi dentro donandomi una sensazione di pienezza incredibile , ci sputò dentro facendo scendere la saliva che avrebbe facilitato e lubrificato l’ingresso di qualcosa di più sostanzioso.
Luce sfilò il suo cazzo dalla mia vagina ormai larga come una galleria e cambiò buco , lo stantuffare smise di essere goffo , Marzio e Luce non dovendo più stare con due piedi in una scarpa… si diedero da fare alla grande e non ci misero molto a farmi raggiungere un mega orgasmo facendomi urlare come un’attrice porno , con l’unica differenza che io non stavo recitando , mi girava la testa e per una decina di secondi sentii tutto ovattato, i due approfittarono di quel momento di torpore per dare il cambio a Marco che fino a quel momento si era dovuto accontentare della mia bocca e questo lo aveva solo caricato come una molla.
Mi prese letteralmente di peso e dopo avermi fatta mettere a novanta mi scopò col vigore di uno stallone, era una furia scatenata, nonostante fossi cosi larga da poter prendere un pugno i colpi sulla mia cervice sembravano cannonate , mi prese per le spalle facendomelo sentire ancora di più i suoi affondi , riuscì a farmi raggiungere il secondo incredibile orgasmo , che sostanzialmente coincise quasi col suo ,ebbe giusto il tempo di sfilarsi e schizzarmi sulla schiena .
Libera di finire gli altri due mi misi in ginocchio e regalai il pompino con ingoio più bello della loro vita .
Quella gang bang in stile brazzers aveva appagato me e i miei uomini, ora toccava alla vendetta nei confronti di Greta…
Aspettai che i tre si riprendessero e dopo una doccia li invitai a fare il secondo round , questa volta uno per volta e facendomi riprendere con telefonino senza interruzioni, loro accettarono a condizione che non venissero ripresi in viso , il primo a farsi avanti fu Luce, seguito da Marco e in fine Marzio che ricordando perfettamente quanto me quel pomeriggio in pineta mi scopò nello stesso identico modo.
Il video si concluse con un mio primo piano mentre leccavo le mie dita dopo aver raccolto lo sperma che tutti e tre avevano riversato sul mio corpo.
“Te lo dicevo che l’avresti pagata …. Amore ”
Quest’anno ho aggiunto alla già nutrita lista di sintomi il sonno disturbato , tra un incubo e l’altro facevo sempre lo stesso sogno , mi ritrovavo in un vicolo e un ragazzino sui dieci anni o giù di li mi dava una manata sul sedere ,io ogni volta partivo al suo inseguimento fino ad arrivare in una piazzetta minuscola che fungeva da crocevia ad altri vicoletti , li mi fermavo cercando di capire dove fosse andato a cacciarsi il piccolo stronzetto , ma immancabilmente spuntava dietro le mie spalle e ridendo mi toccava il culo con sempre più insistenza , una , due, dieci volte fino a quando non riuscivo a prenderlo per un braccio , appena ci riuscivo però il bambino diventava un uomo adulto, sempre diverso e apparentemente sconosciuto , una volta era un ragazzone nero , un’altra un uomo sui quarantacinque anni, un altra ancora diventava un uomo sudato e in sovrappeso, la cosa che non cambiava mai era quello che faceva dopo, mi strappava i vestiti e mi scopava farcendomi ben bene… il bello era che io godevo da matti ma puntualmente , quando ero li per li ad arrivare mi svegliavo bagnata ,sudata e con una voglia assurda che sfogavo immediatamente masturbandomi o violentando letteralmente la mia compagna , sempre se fossi riuscita svegliarla dal suo sonno di ghisa .
Ovviamente la mattina seguente ,quando le raccontavo tutto venivo presa in giro , su certe cose la stronza ha un senso dell’umorismo incredibilmente pungente, ma alla fine mi diceva sempre di sfogare quella voglia repressa, perché di quello si trattava … almeno secondo lei , anche perché al contrario della mia compagna che è lesbica al 200% io sono attratta anche dagli uomini e lei lo sa benissimo sin dal primo giorno , ma da quando stiamo insieme non ho più avuto il bisogno e soprattutto avuto la voglia di andare con i maschietti e questo nonostante il nostro sia un rapporto molto aperto, non è raro infatti, fare e condividere delle esperienze con le altre donne del nostro ristrettissimo gruppo , sia insieme o molto più raramente da sole.
Io invece quel senso di malessere lo vedevo e lo interpretavo come una semplice tempesta ormonale, che sarebbe finita presto come tutti gli anni , bastava solo aver pazienza e tenere duro… soprattutto lei nei miei confronti…
Comunque i giorni passarono lentissimi , ciliegina sulla torta il ciclo stava per arrivare e questo avrebbe voluto dire , umore tetro con sbalzi d’umore repentini, fame perenne , mal di pancia da togliere il fiato e il mar rosso tra le gambe… come se non bastasse dovetti partire per lavoro, tre giorni a Roma e in quelle condizioni psico fisiche equivalevano ad essere mandati in esilio in Siberia .
Essendo che dovevo essere li per le otto del mattino partii il giorno prima , era domenica , quando arrivai in albergo ero li per li pronta per una crisi di pianto , perciò andai a dormire senza neanche cenare , il sonno immancabilmente fu disturbato e il solito sogno mi fece svegliare nel cuore della notte , questa volta l’uomo che mi scopava era uno con i capelli alla Caparezza , la pancia alla Budda e puzzava terribilmente …mi masturbai per placare i bollenti spiriti e poter riprendere sonno, la mattina ero un’ameba e la giornata lavorativa divenne un supplizio medioevale, quando la sera tornai in albergo mangiai di tutto e non contenta , mi chiusi in camera a divorare il vaso grande di nutella che avevo comprato sulla via del ritorno , la mangiavo a cucchiaiate mentre parlavo, o per meglio dire piangevo con la mia compagna al telefono.
Lei mi ascoltava con pazienza , fino a quando dopo un ora sbottò malamente.
“E basta … e che cazzo hai rotto i coglioni con questo frignare , ma vai a fare in culo tu e i tuoi ormoni impazziti …. Ah dimenticavo la prossima volta che mi lasci il bagno come la porcilaia ti ammazzo, non vivi più in quella specie di stalla dove sei cresciuta … ora levati dai coglioni che non ti sopporto più… anzi fai una cosa non tornare proprio a casa fino quando sei così ”
Mi chiuse il telefono in faccia e non rispose più, le chiesi scusa mandandole interminabili vocali frignosi ,sia perché appunto frignavo e sia per il bagno zozzo … anche se, poi a pensarci bene , accusare me di essere sporca e disordinata equivale ad una bestemmia, proprio io che sclero nel solo vedere un tubetto di dentifricio premuto in cima…. Comunque scoppiai in una crisi di pianto isterico, che diventò ben presto rabbia pura visto il mio umore ballerino, decisi quindi di fargliela pagare , il mio amore in quel momento era diventata la mia peggior nemica .
“ tu mi tratti male? Non mi rispondi? E io mi faccio scopare e farcire dal primo che incontro”
Mi fiondai in doccia e dopo essermi lavata indossai il vestito più corto che avevo ,senza intimo e truccata da porcella , ero fermamente intenzionata a fargliela pagare a quella stronza e lo glielo scrissi pure, ma ovviamente visualizzò e non rispose.
Chiamai un taxi e mi feci portare in un club che conosco, rinnovai la mia tessera scaduta già da qualche anno ed andai a bere, dopo due negroni ero abbastanza su di giri ed andai a fare un giro , niente di niente, a parte i soliti bavosi ,non c’era nessuno di interessante ,dopo un oretta andai via ancora più frustrata di prima.
“ il mondo si è coalizzato contro di me..”. pensai
Ritornai in albergo e finii la serata masturbandomi come un’adolescente, mi addormentai nuda ed incredibilmente insoddisfatta , l’alcol però mi fece dormire abbastanza bene , se pur il solito sogno mi svegliò intorno alle cinque, la giornata fu sostanzialmente uguale alla precedente … un orrore, verso le due ricordai che li , a Roma vivevano il trio del camper … quelli con cui qualche anno prima avevo passato due giorni stupendi , presi il telefono e guardai nella rubrica, l’unico dei tre di cui avevo il numero era Marzio… il più figo e il più porco… lo chiamai e per la mia gioia mi riconobbe subito ,era entusiasta nel sentirmi e lo fu ancora di più quando dissi che avrei voluto rivederlo , sarebbe passato a prendermi in tarda serata o prima se avessi avuto voglia di andare con lui in pizzeria con i suoi amici , ovviamente accettai, pensando che nella peggiore delle ipotesi avrei passato un paio d’ore distraendomi in compagnia .
Mi venne a prendere intorno alle otto , io ero vestita esattamente come la sera prima , abito corto e senza intimo, arrivati in pizzeria mi presentò ai suoi due amici Marco e Luce , due trentenni di bella presenza , educati e mai volgari.
Dopo aver mangiato andammo a fare una passeggiata , li iniziai a far capire ai tre , come se poi ce ne fosse stato bisogno , che ero ben disposta a ripagare in natura la loro gentilezza e la loro generosità nell’aver pagato la cena , ma fino a quando rimanemmo in giro continuarono a comportarsi da veri cavalieri, nessuna parola o gesto fuori luogo , ad un certo punto proposi di andare da me a bere qualcosa , ma Marzio disse che sarebbe stato meglio se fossimo andati da lui e che mi avrebbe riaccompagnato in albergo in qualsiasi momento .
Arrivati a casa sua bevemmo qualcosa… giusto il tempo di creare la giusta atmosfera , cosa che non tardò ad arrivare visto che iniziai a provocarli sfacciatamente , piano piano si avvicinarono sempre di più e quando vennero a sedersi vicino le cose iniziarono a prendere la giusta piega, le loro mani iniziarono a toccarmi, prima il braccio, poi la coscia e infine tra le gambe , non dimenticherò mai la faccia di Luce quando scoprì che non avevo le mutandine , a quel punto andai un attimo in bagno , l’eccitazione di avere tre uomini tutti per me era direttamente proporzionale al risentimento nei confronti di Greta e le mandai un messaggio per farglielo capire.
“Non ti sei fatta sentire e non ti sei neanche degnata di rispondere ai miei messaggi , ora la paghi buona serata “
Lei visualizzò subito ma non rispose e questo ,per me , fu più doloroso di un pugno in pieno stomaco , perché per quanto possa avere l’indole da troia tengo a lei e al nostro rapporto , per lei mi farei ammazzare ed essere trattata così ,in quel modo ,fu terribile, avrei voluto sentirmi dire “ ma quanto mi ami! Preferisci reprimere il tuo essere e soffrire pur di pensare anche solo lontanamente a fare una cosa che a me non piace “
Mi sentivo abbandonata , asciugai le lacrime che avevano iniziato a scendere , mi tolsi i vestiti e dopo essermi data una sistemata ritornai nuda dai ragazzi soffermandomi sulla porta , appena mi videro Smisero di parlare , io mi girai e andai in camera sedendomi sul bordo del letto, mi raggiunsero correndo come un reparto di cavalleria , solo che al posto della sciabola avrebbero sfoderato ben altro.
“Ragazzi vi dico solo due cose… primo non vado a letto con un uomo da più di un anno perciò datevi da fare, secondo venite dove vi pare ma no dentro perché non prendo la pillola “
Non so se recepirono le mie parole , di sicuro sentirono la mia voglia di femmina in calore , in men che non si dica mi si pararono davanti ,mi alzai attaccandomi al collo di Marzio e lo feci sedere , mi misi a cavalcioni sulle sue gambe e lo baciai in bocca come un idrovora.
“ ti ricordi quel pomeriggio in pineta?”
Lui sorrise e baciandomi mi fece segno di si.
“Voglio che mi scopi come quella volta”
Luce e Marco si misero di fianco a me accarezzandomi la schiena e le tette , baciai anche loro e accarezzai i loro pacchi già belli duri e mi sdraiai sul letto a cosce spalancate , attesi che tutti e tre si spogliassero sgrillettandomi rumorosamente ,ero bagnata come non mai , quando finirono di denudarsi mi circondarono, guardai ognuno di loro mordendomi il labbro ed assaporando l’eccitazione sui loro visi e i loro membri duri come il marmo, feci leccare le mie dita inumidendole nella mia fighetta pronta e vogliosa , il primo a tuffarsi tra le mie cosce fu ovviamente Marzio .
Lo infilò tenendomi per le caviglie, la sensazione che provai fu incredibile, ogni centimetro fu un brivido crescente, quando il suo pube toccò le mie grandi labbra fu come prendere la corrente, intanto che venivo stantuffata agguantai i due cazzi vicino a me portando quelle cappelle pulsanti sulle mie labbra, avevo quasi dimenticato il sapore … nell’ultimo anno l’unico membro umano che avessi provato sapeva di plastica o al massimo degli umori di una vagina , l’odore e il calore mi facevano impazzire , passai la lingua sui loro buchetti e discesi fino ai testicoli gonfi, prima con uno e poi con l’altro, impregnandomi il viso con la mia stessa saliva ormai satura dei loro odori .
Dopo un pò Marzio mollò le mie caviglie e fattami girare mi fece salire sopra di lui a smorza candela , iniziai ad andare su e giù su quell’asta turgida senza smettere di segare e succhiare gli altri due , Luce parzialmente appagato dalla mia bocca si staccò mettendosi dietro di me , io mi abbassai e mi aprii le natiche con le mani pensando che volesse riempirmi il buchetto , ma mi sbagliavo , puntò il suo cazzo sulla mia fighetta ancora occupata da quello di Marzio che si fermò, fece forza facendomi sentire un pò di dolore , urlai ma alla fine riuscì ad entrare , regalandomi la prima doppia penetrazione della mia vita , mi sentivo piena come un uovo la sensazione nuova mi fece smettere di succhiare l’altro per qualche istante , con le difficoltà del caso iniziarono a pompare , i movimenti per quanto goffi mi stavano facendo godere da matti , ripresi in bocca Marco che desideroso di darsi da fare e far vedere che anche lui ci sapesse fare mi prese per la testa iniziando letteralmente a scoparmi la gola facendo cadere rivoli di bava sul petto di Marzio , i suoni di quell’orgia riempirono al pari degli odori la stanza , i suoni gutturali della mia bocca , i respiro ritmato dei tre , il cigolio del letto , due dita iniziarono a premere sul mio buchetto, quando il primo entrò sentii il piacere nell’avere tutti i miri buchi pieni ,le dita aumentavano sempre più allargandomi ben bene , sentii chiaramente Luce
“ hai un buchetto stupendo tesoro”
Lo teneva aperto usando tutte e due le mani forzando il buchetto con i due indici a mo di piede di porco, sputò e lo allargò ulteriormente usando anche i medi sentii l’aria fresca entrarmi dentro donandomi una sensazione di pienezza incredibile , ci sputò dentro facendo scendere la saliva che avrebbe facilitato e lubrificato l’ingresso di qualcosa di più sostanzioso.
Luce sfilò il suo cazzo dalla mia vagina ormai larga come una galleria e cambiò buco , lo stantuffare smise di essere goffo , Marzio e Luce non dovendo più stare con due piedi in una scarpa… si diedero da fare alla grande e non ci misero molto a farmi raggiungere un mega orgasmo facendomi urlare come un’attrice porno , con l’unica differenza che io non stavo recitando , mi girava la testa e per una decina di secondi sentii tutto ovattato, i due approfittarono di quel momento di torpore per dare il cambio a Marco che fino a quel momento si era dovuto accontentare della mia bocca e questo lo aveva solo caricato come una molla.
Mi prese letteralmente di peso e dopo avermi fatta mettere a novanta mi scopò col vigore di uno stallone, era una furia scatenata, nonostante fossi cosi larga da poter prendere un pugno i colpi sulla mia cervice sembravano cannonate , mi prese per le spalle facendomelo sentire ancora di più i suoi affondi , riuscì a farmi raggiungere il secondo incredibile orgasmo , che sostanzialmente coincise quasi col suo ,ebbe giusto il tempo di sfilarsi e schizzarmi sulla schiena .
Libera di finire gli altri due mi misi in ginocchio e regalai il pompino con ingoio più bello della loro vita .
Quella gang bang in stile brazzers aveva appagato me e i miei uomini, ora toccava alla vendetta nei confronti di Greta…
Aspettai che i tre si riprendessero e dopo una doccia li invitai a fare il secondo round , questa volta uno per volta e facendomi riprendere con telefonino senza interruzioni, loro accettarono a condizione che non venissero ripresi in viso , il primo a farsi avanti fu Luce, seguito da Marco e in fine Marzio che ricordando perfettamente quanto me quel pomeriggio in pineta mi scopò nello stesso identico modo.
Il video si concluse con un mio primo piano mentre leccavo le mie dita dopo aver raccolto lo sperma che tutti e tre avevano riversato sul mio corpo.
“Te lo dicevo che l’avresti pagata …. Amore ”
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