Osare

di
genere
tradimenti

Laura si stava preparando per l'ennesima festa della associazione di cui faceva parte ormai da anni. Una associazione per studenti universitari che accoglieva anche studenti erasmus. Laura faceva parte dell'organizzazione da ormai quattro anni, vi era entrata grazie al ragazzo (Giulio) con cui stava da 5 anni. Le cose con Giulio non andavano bene da un po e spesso quelle feste erano per Laura motivo di svago e qualche piccolo eccesso. Nulla di stravolgente, qualche ballo un po provocante con qualche ragazzo, un paio di baci e null'altro. Dell'organizzazione faceva parte però anche Michele, ragazzo coetaneo di Laura. Tra i due c'era una sana amicizia ma negli ultimi tempi entrambi avevano pensato più volte che dietro qualche battuta si fosse del desiderio.
Tornando al presente, Laura sapeva che quella sera Michele sarebbe stato presente e forse fantasticando troppo decise di depilarsi integralmente e mettersi un intimo di pizzo coordinato. Sopra un vestito a pois bianchi e neri e delle calze a pois. Scarpa con tacco, una spolverata di trucco e si va alla festa.
Giulio era lì già da qualche ora quando arrivò Laura. La baciò è notò il suo look e disse "stasera quanti ne vuoi cadere ai tuoi piedi?" Lei rispose "uno solo" e ammiccò. In quel momento Michele passò dietro di lei e le sussurrò"beato quello allora.." e prosegui verso il bancone. Laura rimase a fantasticare un attimo sulla frase di Michele e poi lo raggiunse al bancone per un primo cocktail.
La serata prosegui come da programma con musica, giochi alcolici e molto divertimento. Laura incrocio diverse volte Giulio notando che era sempre più alticcio. Gli disse di darsi un contegno ma lui al solito non la ascoltò. Michele in tutto ciò girava attorno a Laura offrendole da bere e provocando ripetutamente. Lei iniziò a viaggiare sempre di più con la fantasia immaginando come fosse finire tra le braccia di Michele e scoprire cosa avesse tra le gambe. Persa nei suoi pensieri e un po brilla decide di andare in bagno per darsi un po di piacere immaginando Michele che la scopava. Fu una masturbazione breve, ma molto intensa. Si ricompose e tornò alla festa.
Verso il finire di serata venne avvisata da amici che Giulio si era addormentato ubriaco su una poltrona. Conscia che questo potesse succedere, aveva già deciso che loro avrebbero dormito nella casa affittata per la festa. Gli altri dell'associazione rimasero con lei a sistemare alla bene meglio il piano terra della casa, tra loro c'era anche Michele che ormai vedeva vicino il suo desiderio di prendere Laura. Così quando la sistemazione era pressoché finita tutti gli altri dell'organizzazione iniziarono a salutare e ad avviarsi verso l'uscita. Laura, si ricordò però di alcune scorte di cibo e bevande al piano superiore. "Ragazzi, chi mi aiuta a portare giù le scatole da sopra così domattina le carichiamo in macchina? Non penso che Giulio domani sarà in grado.." disse guardando il suo ragazzo con un po di disprezzo. Michele si lanciò:"Ti aiuto io, se gli altri vogliono andare no problem faccio io e poi vado anche io". Gli altri ragazzi dissero che lo avrebbero aspettato al bar poco lontano per far colazione visto che ormai era quasi l'alba.
Laura allora salì le scale sentendo dietro di sé Michele e non potè fare a meno di pensare all'occasione che avevano davanti. Michele, una volta arrivati alla dispensa non esitò. Prese Laura per i fianchi, la tirò a sé e la baciò prima sul collo e poi in bocca trovando la calda lingua di lei ad aspettarlo. Lei si lascio sfuggire un "ti voglio" Lui "ora mi avrai"
Limonarono duramente contro la parete strusciando i loro corpi in modo vogliono e ansiosi di andare oltre. Michele le palpò il culo e le gambe poi sali al seno e spostando il vestito mise le mani su quei seni che tanto voleva. Erano grossi e con i capezzoli turgidi. Laura puntò dritta alla patta di lui, aprendola e testando con mano il cazzo che da tutta la sera immaginava. Le piaceva e lo voleva. Laura si inginocchiò velocemente e lo succhiò un po poi decise che era ora di averlo. Si alzò e si tolse il vestito e le calze..rimase in intimo e tacchi, si appoggio alla dispensa e disse:"Scopami"
Michele era eccitatissimo e la prese in piedi lì appoggiati alla dispensa. Prima da davanti sollevandole una gamba e poi la giro e la prese da dietro tenendola per i fianchi. Laura iniziò a masturbarsi il clitoride e ben presto venne copiosamente dovendo però trattenere le urla. Implorò Michele di non fermarsi e lui la puntello ancora e ancora fino a che lei venne di nuovo. Poco dopo Michele non resistette più e inondo Laura del suo sperma.
Lei rimase a 90 piegata e ansimante. Lui si appoggiò al muro ansimante anche lui. Si guardarono sorridenti e soddisfatti. Poi lei lo baciò e disse "buona colazione" con un occhiolino. Lui si vestì e andò via. Lei scese al piano inferiore e una volta fatta una breve doccia si stese nel letto.
Giulio continuava a russare sulla poltrona.
scritto il
2025-02-13
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