Maira 1
di
MAIRA
genere
bisex
Dopo due anni di convivenza, avevo deciso di chiedere a Maira di trasferirsi a vivere da me. Fino ad allora avevamo avuto una relazione a distanza, lei viveva nel centro Italia, insieme alla figlia, separata e con un bambino mentre io vivevo in Lombardia. Lavoravo in amministrazione in una scuola statale, anche Maira era una insegnante di scuola materna in una scuola statale, praticamente avevamo tutti i pomeriggi liberi. Inizialmente la nostra era stata una relazione di solo sesso, ma Maira si era subito innamorata, dal canto mio sarei bugiardo a dire che l’amavo, ma mi ero affezionato a lei ed avevo iniziato a volergli bene. Inizialmente, forse per amore, ma poi anche per piacere, Maira aveva assecondato tutte le mie trasgressioni sessuali, ed io avevo cercato di esaudire le sue fantasie più nascoste. Sessualmente avevamo provato tutte le esperienze ci piaceva molto il sesso di gruppo e frequentavamo locali scambisti.
Maira aveva 45 anni era alta 1,70, formosa non grassa, come si dice oggi “curvy” bionda capelli lunghi ed occhi verdi, non passava di certo inosservata, sessualmente era bisex, aveva scoperto che gli piacevano un sacco le donne, provava una grande soddisfazione far godere una donna leccandogli la figa, logico che non disdegnava gli uomini, soprattutto se giovani e con buona dotazione, gradiva i cazzi grossi, non eccessivamente lunghi ma grossi in circonferenza. Adorava anche il sesso anale raggiungendo l’orgasmo, ma per un accordo fra noi, il suo culo era riservato solo a me.
Io, Alberto 41 anni, alto 1,80, bel fisico, vesto bene, ho sempre avuto successo con le donne, dicono che sono un bel figo, per questo motivo Maira soffre di gelosia. Sono ben dotato ma non in circonferenza come avrebbe gradito Maira, ma in lunghezza (21cm), Maira è contenta lo stesso poiché non essendo eccessivamente grosso, nei rapporti anali trova il mio cazzo perfetto. Anche io ho provato di tutto, mi considero bisex, ma solo attivo, ho provato a succhiare un cazzo, ma non mi è affatto piaciuto, Maira quando scopiamo, se riesce mi ficca sempre un dito nel culo, facendomi eccitare molto e qualche volta mi ha leccato a lungo il buco del culo con mio grande piacere, lei dice che prima o poi mi verrà voglia di provare un cazzo, io dubito, ma mai dire mai, in quel caso gli ho promesso che la prima sarà lei con strap.
Quando avevamo deciso di convivere, avevamo cercato a lungo la casetta che desideravamo, alla fine l’avevamo trovata in un paesino alle porte di Milano. In periferia di questo paesino, un po' isolata con molta privacy, avevamo trovato una villetta che era quello che sognavamo, un salone, una grande cucina con camino, bagno e servizi vari a piano terra, al primo piano 2 camere da letto ed il bagno. Fuori un bel portico e un bel giardino che si era ridotto perché per essere la casa dei nostri sogni doveva avere una bella piscina. Adesso a una decina di metri dalla casa avevamo fatto costruire una piscina 6x4 con accanto una vasca idromassaggio per 4/6 persone, da maggio a settembre inoltrato passavamo molto tempo sdraiati su un letto, tipo gazebo, a prendere il sole. Essendo isolata e con alta siepe potevamo tranquillamente prendere il sole nudi, spesso e volentieri ci rilassavamo facendo lunghe scopate.
Pochi conoscenti erano stati nostri ospiti, come detto prima anche se ci piace tantissimo sesso di gruppo e fare scambio, non gradivamo molto avere amicizie in quell’ambiente anche perché avevamo nostre regole. La regala principale era che ci dovevamo dire sempre tutto, ogni desiderio anche se poi non sarebbe stato possibile esaudire. Gli incontri principali li facevamo con coppie, in modo di divertirci tutte e due. Nel caso Maira trovava amica bisex era la benvenuta, dal canto mio gradivo non aver contatti con singolo etero, spesso avevamo avuto rapporti con singoli bisex. Ho sempre adorato i pompini fatti da un uomo, in più, mi eccitava moltissimo incularmi un uomo soprattutto se era un culetto giovane.
Era metà maggio, la piscina era stata messa in funzione, la sera prima la ditta che periodicamente veniva a tagliare l’erba aveva avvisato che sarebbero venuti il giorno dopo. Maira a scuola faceva sempre orario 8-13 da lunedì a venerdì, Alberto al contrario, faceva 8-14 con due rientri pomeridiani per avere il sabato libero. Pranzavano tutte e due alla mensa scolastica, così dovevano preparare solo la cena la sera. Maira arrivata a casa, aveva indossato preso un libro ed era andata in piscina a prendere il sole. Sicuramente gli uomini che tagliavano l’erba l’avrebbero osservata, sentirsi desiderata la eccitava molto, a volte erano ragazzi giovani, lei li guardava fantasticando e bagnandosi tutta, Alberto lo sapeva ed a fine giornata, sapendola molto eccitata la raggiungeva e facevano insieme delle lunghe scopate. Alberto la faceva eccitare molto di più, quando mentre la scopava, gli descriveva quello che quegli uomini avrebbero voluto fargli, aveva sempre degli orgasmi molto intensi e per un paio di giorni fantasticavano scopando.
Alberto era arrivato contemporaneamente ai giardinieri, erano 2 ragazzi senegalesi, abbastanza giovani, in un paio di ore avrebbero finito. Gli aveva fatto vedere il lavoro che dovevano fare poi era entrato in casa a cambiarsi. Maira dalla sua postazione inizialmente ne aveva visto solo uno, poi avevo visto che erano in due. Si era posizionata in modo da poterli osservare senza farsi accorgere, si era appoggiata allo schienale ed aveva appoggiato i piedi alzando ginocchia sulle quali teneva un libro aperto, poi aveva indossato un paio di occhiali da sole. Quando i due ragazzi, dopo una decina di minuti, a causa del caldo avevano tolto le magliette rimanendo in pantaloncini ed a dorso nudo, Maira guardandoli aveva iniziato a bagnarsi. Faceva finta di leggere ma non riusciva a distogliere gli occhi da quei corpi, nonostante avessero fatto sesso con decine e decine di coppie lei non lo aveva mai fatto con uno di colore, gli stereotipi sulla dotazione degli uomini di colore la facevano eccitare sempre di più, ad un certo punto la sua mano in modo quasi automatico si era infilata dentro le mutande, li osservava fantasticando e toccandosi la figa. Anche i ragazzi ogni tanto la osservavano, ma non si erano accorti di quello che faceva, continuavano nel loro lavoro consapevoli che se fossero stati scoperti a spiare avrebbero rischiato il posto di lavoro.
Alberto dopo aver mangiato della frutta era salito in camera a cambiarsi, aveva indossato un costume a pantaloncino ed avrebbe raggiunto Maira. Quando era rimasto nudo, non aveva potuto fare a meno di guardare il suo cazzo, era notevole, ma chissà che dotazione avevano quei due senegalesi. Qualcuno diceva che erano solo dicerie, a lui era venuta la curiosità. Da curiosità a fantasia a idea, il passo era stato breve. Dalla finestra aveva osservato in giardino, i due ragazzi lavoravano alacremente. Maira sul lettino leggeva, ma poi osservandola bene l’aveva vista. La troia si stava masturbando, lo faceva di nascosto i due ragazzi ogni tanto sbirciavano ma forse non si erano accorti che Maira si stava masturbando. Anche il suo cazzo era diventato duro, sicuramente Maira fantasticava di scoparseli, ma visto che non erano una coppia maschio femmina, sapeva che non c’era possibilità. Alberto indossato il costume che non riusciva a nascondere la sua erezione si era avviato verso Maira, lei non si era accorta del suo arrivo fino a che lui non si era sdraiato accanto, era tropo presa ad osservare i ragazzi ed accarezzarsi la figa. Il suo respiro era affannato ma non eccessivamente, la conosceva bene voleva che durasse il più possibile.
- Che troia che sei, guardi i ragazzi e ti tocchi la figa immaginando di scoparli?
- Senti chi parla. Tu al posto mio se fossero donne ci avresti già provato.
- Mi è venuta idea. Vediamo se si accorgono e se resistono a restare impassibili.
Detto questo, Alberto gli aveva sfilato il reggiseno e le mutande. Adesso se i ragazzi avessero guardato nella loro direzione non avrebbero potuto fare a meno di osservare la figa depilata di Maira. Come da previsione di Alberto i ragazzi si erano accorti che adesso Maira era nuda, inizialmente erano rimasti sorpresi ed a bocca aperta, adesso non potevano fare a meno ad ogni occasione di osservare.
- Spalanca bene le gambe, fagli vedere bene la figa.
- Poverini, così li fai impazzire.
Lei aveva aperto di più le gambe restando nella stessa posizione, mentre lui allungando una mano aveva iniziato a toccargli la figa, nella sua mente aveva un piano e lo voleva portare a termine, avrebbe colto di sorpresa anche Maira, ma era certo che non gli sarebbe dispiaciuto. Aveva tolto anche lui il costume ed incrociando le gambe gli aveva infilato il cazzo in figa. Era eccitatissimo anche lui, i ragazzi i erano spostati in modo di poter osservare pensando di non essere visti. Mentre Albero la pompava gli aveva chiesto
- Dai dimmi la verità te lo scoperesti uno di loro?
- Avevo voglia di cazzo, ma adesso mi stai scopando tu e presto godo.
- Insisto a chiedertelo, prima ti toccavi fantasticando, immaginavi che ti scopasse.
- Si logico. Anche perché non ho mai scopato con uno di colore. Ma era solo fantasia, abbiamo degli accordi precisi, non credo che ti piacerebbe essere solo spettatori. Vuoi sempre un buco dove mettere il tuo. Non ti ci vedo restare solo a osservare due che scopano.
- Se ti dicessi, che anche io sono curioso di sapere se gli stereotipi che dicono che uomini di colore sono superdotati sono veri. Vorrei vedere quanto più grosso del mio lo hanno.
- Lo sai benissimo che non rifiuto mai una bella scopata, soprattutto se lo ha bello grosso.
- Allora te lo lascio fare. Te li devi scopare tutte e due insieme e devi prendere tu iniziativa.
La proposta aveva fatto eccitare ancora di più tutte e due, Maira aveva goduto gemendo ed Alberto gli aveva sborrato dentro svuotando le sue palle, poi aveva sfilato il cazzo fuori dalla figa.
Erano rimasti in silenzio per qualche minuto, poi Maira, rivolta ad Alberto gli aveva chiesto
- Vale sempre la tua proposta, o adesso che hai sborrato hai cambiato idea?
- Certo che vale, voglio che ti diverta. Ma ricorda devi prendere tu iniziativa.
Maira era andata nella doccia esterna, facendo attenzione a non bagnarsi i capelli aveva pulito la figa della sbora di Alberto, mentre la toccava all’idea dei due ragazzi che la scopavano aveva avuto un altro piccolo orgasmo. Si era asciugata, poi aveva aperto il minifrigo accanto al lettino e prese due coca cola aveva fatto un paio di passi verso i ragazzi, poi li aveva chiamati invitandoli ad avvicinarsi facendo vedere le bibite. I ragazzi erano sorpresi, lei aveva insistito a chiamarli ed allora si erano avvicinati. Erano tutti sudati e con fili d’era sul corpo, allora Maira rivolta a loro con le coca cola in mano gli aveva detto:
- Siete tutti sudati perché non fate una doccia e poi in bagno in piscina e beviamo qualcosa?
- Non abbiamo il costume, siamo venuti per lavorare.
- Come vedete nemmeno noi lo abbiamo, non penso vi scandalizzate.
I ragazzi, da subito avevano osservati le nostre nudità soprattutto quelle di Maira, erano un po' impacciati, non capivano cosa stesse succedendo, o forse lo stavano intuendo. All’ennesimo invito di Maira che gli aveva indicato la doccia si erano avviati e spogliatosi avevano fatto la doccia. Quando erano ritornati, Maira gli aveva passato la coca cola e poi li aveva invitati a sedere sul bordo del letto, i ragazzi avevano bevuto ma stavano in silenzio non sapevano che dire o fare. Le dicerie non erano false, anche se in parte potevo competere con loro per lunghezza in grossezza mi surclassavano, Maira continuava a osservare i loro cazzi con sguardo voglioso, poi si era seduta accanto a uno si loro e gli aveva detto:
- Co mio compagno volevamo verificare se quello che si dice su voi di colore in quanto a super dotazione fosse vero. A quanto sembra è vero. Posso toccare?
Ancora prima di finire aveva agguantato in cazzo, non riusciva a chiudere la mano intorno, lo sentiva indurirsi sempre di più. Piu si induriva il cazzo più lei si bagnava, non avrebbe mai sperato che Alberto glieli lasciasse scopare. Si era piegata e lo aveva preso in bocca, era così grosso che a prenderlo tutto sentiva male alla mascella, aveva fretta lo voleva sentire dentro, si era stesa sul letto ed aveva invitato il ragazzo ad andargli sopra. Anche il ragazzo non voleva aspettare, quando lo aveva sentito dentro era rimata senza respiro, un piacere indescrivibile, si sentiva totalmente piena, stava quasi per godere. Alberto guardava l’altro ragazzo che osservava incredulo l’amico che scopava Maira, si stava menando il cazzo, sempre restando immobile, a quel punto Alberto rivolgendosi al ragazzo gli aveva detto:
- Non restare a guardarli partecipa anche tu. Daglielo in bocca vi vuole tutte e due.
Maira lo aveva preso in bocca il suo era un continuo gemere. I ragazzi si alternavano a scoparla, mentre per Maira era un continuo orgasmo. Il primo ragazzo gli aveva sborrato in figa e l’altro in bocca, Maira si era pulita alla buona non voleva andare a fare la doccia, era assatanata. Succhiava i cazzi per farli tornare duri il prima possibile, non era ancora sazia, voleva ancora sentirli dentro. Alberto seduto sulla sdraio li osservava eccitato, anche lui aveva il cazzo duro e continuava ad accarezzarlo. Lo aveva eccitato il bel culo di uno dei ragazzi, lo avrebbe volentieri scopato mentre lui scopava Maira. Adesso i ragazzi erano più disinibiti, si alternavano a scopare Maira mentre lei mugolava come una vacca ad ogni loro affondo. Avevano di nuovo sborrato ma stavolta tutte e due in figa il secondo ragazzo aveva voluto scoparla incurante che la figa fosse piena della sborra dell’amico, poi Maira aveva detto basta ed era rimasta sdraiata sul letto a riprendere respiro, dalla sua figa usciva un rivolo si sborra.
I ragazzi si erano rivestiti raccolti i loro attrezzi ed erano andati via, Alberto li aveva accompagnati al cancello, raccomandandogli di tenere il segreto. Al ritorno Maira era sotto la doccia, lui si era disteso sul letto ad aspettarla. Maira lo aveva raggiunto poco dopo si era stesa accanto sospirando.
- Una doccia ci voleva proprio. Mi ha rigenerata, si fossero ancora qui avrei ricominciato.
- Che troia che sei. Ti hanno scopato per una o0ra di fila e lo vuoi ancora?
- Anche tu sei eccitato. Ti sei eccitato a guardarmi scopare?
- A essere sincero mi ha eccitato il culo di uno dei ragazzi, Lo avrei inculato con piacere.
- Potevi venire a mettermelo nel culo, mentre ne avevo uno in figa ed uno in bocca. A sentire anche il tuo nel culo penso che sarei svenuta dal piacere.
- Cazzo non te ne sono bastati due? Adesso ne vorresti 3? E non mi ringrazi nemmeno del regalo che ti ho fatto. Ho derogato dai patti che avevamo.
- Grazie davvero, è stato bellissimo e ti prometto che ricambierò presto.
- Ricambi con qualche mezza lesbica? Preferirei qualcuna fuori da giri.
- Ho una mezza idea, ci devo lavorare, spero di riuscirci.
Ero molto grata ad Alberto, vedermi scopare con i due ragazzi mentre lui osservava soltanto era stato un grosso regalo. Lo avevo baciato a lungo, mi ero innamorata di lui per queste sue imprevedibilità non solo nel campo sessuale. Riusciva a sorprendermi sempre, anche i suoi baci era più intensi del solito, lo sentivo particolarmente eccitato, lo avevo attirato sopra di me pregandolo di scoparmi, quando mi aveva infilato il cazzo lo avevo sentito duro come il marmo, eh si era più eccitato del solito, mi scopava senza frenesia come a godersi ogni spinta che mi dava, ad ogni spinta mi dava un bacio un alternarsi stupendo, avevo iniziato ad avere piccoli orgasmi, ma non volevo che finisse subito. Lo sentivo di una dolcezza infinita ma da suo respiro Avevo capito che non sarebbe durato a lungo, ed era allora che mi era venuta la voglia di prenderlo nel culo, mi era mancato quello nella scopata di prima, lo volevo nel culo, immaginando che un altro cazzo lo avrei avuto in figa. Ne avevo sentito parlare di tante donne che prendono 2 cazzi, sicuramente non tutte e due grossi, solo a pensarlo avevo iniziato a godere allora glielo avevo chiesto
- Ti prego amore, per favore, mettimelo nel culo. Lo voglio dentro. Vorrei tanto che ne avessi due pe riempirmi tutta. Dai fammi godere ti prego.
- Che troia che sei. Vuoi provare un cazzo in figa ed uno in culo? Ok ti accontenterò troia.
Me lo aveva infilato nel culo, alla sua promessa di farmi provare 2 cazzi contemporaneamente avevo goduto come una vacca, mi aveva riversato nel culo una ondata calda di sborra ed avevo goduto in modo speciale. Eravamo rimasti un po' a rilassarci ormai era ora di cena ed eravamo rientrati. Mentre preparavamo la cena ci scambiavamo sguardi complici, la serata era solo all’inizio, e nonostante avessi goduto un casino avevo ancora voglia dei suoi baci delle sue carezze ma soprattutto del suo cazzo.
Maira aveva 45 anni era alta 1,70, formosa non grassa, come si dice oggi “curvy” bionda capelli lunghi ed occhi verdi, non passava di certo inosservata, sessualmente era bisex, aveva scoperto che gli piacevano un sacco le donne, provava una grande soddisfazione far godere una donna leccandogli la figa, logico che non disdegnava gli uomini, soprattutto se giovani e con buona dotazione, gradiva i cazzi grossi, non eccessivamente lunghi ma grossi in circonferenza. Adorava anche il sesso anale raggiungendo l’orgasmo, ma per un accordo fra noi, il suo culo era riservato solo a me.
Io, Alberto 41 anni, alto 1,80, bel fisico, vesto bene, ho sempre avuto successo con le donne, dicono che sono un bel figo, per questo motivo Maira soffre di gelosia. Sono ben dotato ma non in circonferenza come avrebbe gradito Maira, ma in lunghezza (21cm), Maira è contenta lo stesso poiché non essendo eccessivamente grosso, nei rapporti anali trova il mio cazzo perfetto. Anche io ho provato di tutto, mi considero bisex, ma solo attivo, ho provato a succhiare un cazzo, ma non mi è affatto piaciuto, Maira quando scopiamo, se riesce mi ficca sempre un dito nel culo, facendomi eccitare molto e qualche volta mi ha leccato a lungo il buco del culo con mio grande piacere, lei dice che prima o poi mi verrà voglia di provare un cazzo, io dubito, ma mai dire mai, in quel caso gli ho promesso che la prima sarà lei con strap.
Quando avevamo deciso di convivere, avevamo cercato a lungo la casetta che desideravamo, alla fine l’avevamo trovata in un paesino alle porte di Milano. In periferia di questo paesino, un po' isolata con molta privacy, avevamo trovato una villetta che era quello che sognavamo, un salone, una grande cucina con camino, bagno e servizi vari a piano terra, al primo piano 2 camere da letto ed il bagno. Fuori un bel portico e un bel giardino che si era ridotto perché per essere la casa dei nostri sogni doveva avere una bella piscina. Adesso a una decina di metri dalla casa avevamo fatto costruire una piscina 6x4 con accanto una vasca idromassaggio per 4/6 persone, da maggio a settembre inoltrato passavamo molto tempo sdraiati su un letto, tipo gazebo, a prendere il sole. Essendo isolata e con alta siepe potevamo tranquillamente prendere il sole nudi, spesso e volentieri ci rilassavamo facendo lunghe scopate.
Pochi conoscenti erano stati nostri ospiti, come detto prima anche se ci piace tantissimo sesso di gruppo e fare scambio, non gradivamo molto avere amicizie in quell’ambiente anche perché avevamo nostre regole. La regala principale era che ci dovevamo dire sempre tutto, ogni desiderio anche se poi non sarebbe stato possibile esaudire. Gli incontri principali li facevamo con coppie, in modo di divertirci tutte e due. Nel caso Maira trovava amica bisex era la benvenuta, dal canto mio gradivo non aver contatti con singolo etero, spesso avevamo avuto rapporti con singoli bisex. Ho sempre adorato i pompini fatti da un uomo, in più, mi eccitava moltissimo incularmi un uomo soprattutto se era un culetto giovane.
Era metà maggio, la piscina era stata messa in funzione, la sera prima la ditta che periodicamente veniva a tagliare l’erba aveva avvisato che sarebbero venuti il giorno dopo. Maira a scuola faceva sempre orario 8-13 da lunedì a venerdì, Alberto al contrario, faceva 8-14 con due rientri pomeridiani per avere il sabato libero. Pranzavano tutte e due alla mensa scolastica, così dovevano preparare solo la cena la sera. Maira arrivata a casa, aveva indossato preso un libro ed era andata in piscina a prendere il sole. Sicuramente gli uomini che tagliavano l’erba l’avrebbero osservata, sentirsi desiderata la eccitava molto, a volte erano ragazzi giovani, lei li guardava fantasticando e bagnandosi tutta, Alberto lo sapeva ed a fine giornata, sapendola molto eccitata la raggiungeva e facevano insieme delle lunghe scopate. Alberto la faceva eccitare molto di più, quando mentre la scopava, gli descriveva quello che quegli uomini avrebbero voluto fargli, aveva sempre degli orgasmi molto intensi e per un paio di giorni fantasticavano scopando.
Alberto era arrivato contemporaneamente ai giardinieri, erano 2 ragazzi senegalesi, abbastanza giovani, in un paio di ore avrebbero finito. Gli aveva fatto vedere il lavoro che dovevano fare poi era entrato in casa a cambiarsi. Maira dalla sua postazione inizialmente ne aveva visto solo uno, poi avevo visto che erano in due. Si era posizionata in modo da poterli osservare senza farsi accorgere, si era appoggiata allo schienale ed aveva appoggiato i piedi alzando ginocchia sulle quali teneva un libro aperto, poi aveva indossato un paio di occhiali da sole. Quando i due ragazzi, dopo una decina di minuti, a causa del caldo avevano tolto le magliette rimanendo in pantaloncini ed a dorso nudo, Maira guardandoli aveva iniziato a bagnarsi. Faceva finta di leggere ma non riusciva a distogliere gli occhi da quei corpi, nonostante avessero fatto sesso con decine e decine di coppie lei non lo aveva mai fatto con uno di colore, gli stereotipi sulla dotazione degli uomini di colore la facevano eccitare sempre di più, ad un certo punto la sua mano in modo quasi automatico si era infilata dentro le mutande, li osservava fantasticando e toccandosi la figa. Anche i ragazzi ogni tanto la osservavano, ma non si erano accorti di quello che faceva, continuavano nel loro lavoro consapevoli che se fossero stati scoperti a spiare avrebbero rischiato il posto di lavoro.
Alberto dopo aver mangiato della frutta era salito in camera a cambiarsi, aveva indossato un costume a pantaloncino ed avrebbe raggiunto Maira. Quando era rimasto nudo, non aveva potuto fare a meno di guardare il suo cazzo, era notevole, ma chissà che dotazione avevano quei due senegalesi. Qualcuno diceva che erano solo dicerie, a lui era venuta la curiosità. Da curiosità a fantasia a idea, il passo era stato breve. Dalla finestra aveva osservato in giardino, i due ragazzi lavoravano alacremente. Maira sul lettino leggeva, ma poi osservandola bene l’aveva vista. La troia si stava masturbando, lo faceva di nascosto i due ragazzi ogni tanto sbirciavano ma forse non si erano accorti che Maira si stava masturbando. Anche il suo cazzo era diventato duro, sicuramente Maira fantasticava di scoparseli, ma visto che non erano una coppia maschio femmina, sapeva che non c’era possibilità. Alberto indossato il costume che non riusciva a nascondere la sua erezione si era avviato verso Maira, lei non si era accorta del suo arrivo fino a che lui non si era sdraiato accanto, era tropo presa ad osservare i ragazzi ed accarezzarsi la figa. Il suo respiro era affannato ma non eccessivamente, la conosceva bene voleva che durasse il più possibile.
- Che troia che sei, guardi i ragazzi e ti tocchi la figa immaginando di scoparli?
- Senti chi parla. Tu al posto mio se fossero donne ci avresti già provato.
- Mi è venuta idea. Vediamo se si accorgono e se resistono a restare impassibili.
Detto questo, Alberto gli aveva sfilato il reggiseno e le mutande. Adesso se i ragazzi avessero guardato nella loro direzione non avrebbero potuto fare a meno di osservare la figa depilata di Maira. Come da previsione di Alberto i ragazzi si erano accorti che adesso Maira era nuda, inizialmente erano rimasti sorpresi ed a bocca aperta, adesso non potevano fare a meno ad ogni occasione di osservare.
- Spalanca bene le gambe, fagli vedere bene la figa.
- Poverini, così li fai impazzire.
Lei aveva aperto di più le gambe restando nella stessa posizione, mentre lui allungando una mano aveva iniziato a toccargli la figa, nella sua mente aveva un piano e lo voleva portare a termine, avrebbe colto di sorpresa anche Maira, ma era certo che non gli sarebbe dispiaciuto. Aveva tolto anche lui il costume ed incrociando le gambe gli aveva infilato il cazzo in figa. Era eccitatissimo anche lui, i ragazzi i erano spostati in modo di poter osservare pensando di non essere visti. Mentre Albero la pompava gli aveva chiesto
- Dai dimmi la verità te lo scoperesti uno di loro?
- Avevo voglia di cazzo, ma adesso mi stai scopando tu e presto godo.
- Insisto a chiedertelo, prima ti toccavi fantasticando, immaginavi che ti scopasse.
- Si logico. Anche perché non ho mai scopato con uno di colore. Ma era solo fantasia, abbiamo degli accordi precisi, non credo che ti piacerebbe essere solo spettatori. Vuoi sempre un buco dove mettere il tuo. Non ti ci vedo restare solo a osservare due che scopano.
- Se ti dicessi, che anche io sono curioso di sapere se gli stereotipi che dicono che uomini di colore sono superdotati sono veri. Vorrei vedere quanto più grosso del mio lo hanno.
- Lo sai benissimo che non rifiuto mai una bella scopata, soprattutto se lo ha bello grosso.
- Allora te lo lascio fare. Te li devi scopare tutte e due insieme e devi prendere tu iniziativa.
La proposta aveva fatto eccitare ancora di più tutte e due, Maira aveva goduto gemendo ed Alberto gli aveva sborrato dentro svuotando le sue palle, poi aveva sfilato il cazzo fuori dalla figa.
Erano rimasti in silenzio per qualche minuto, poi Maira, rivolta ad Alberto gli aveva chiesto
- Vale sempre la tua proposta, o adesso che hai sborrato hai cambiato idea?
- Certo che vale, voglio che ti diverta. Ma ricorda devi prendere tu iniziativa.
Maira era andata nella doccia esterna, facendo attenzione a non bagnarsi i capelli aveva pulito la figa della sbora di Alberto, mentre la toccava all’idea dei due ragazzi che la scopavano aveva avuto un altro piccolo orgasmo. Si era asciugata, poi aveva aperto il minifrigo accanto al lettino e prese due coca cola aveva fatto un paio di passi verso i ragazzi, poi li aveva chiamati invitandoli ad avvicinarsi facendo vedere le bibite. I ragazzi erano sorpresi, lei aveva insistito a chiamarli ed allora si erano avvicinati. Erano tutti sudati e con fili d’era sul corpo, allora Maira rivolta a loro con le coca cola in mano gli aveva detto:
- Siete tutti sudati perché non fate una doccia e poi in bagno in piscina e beviamo qualcosa?
- Non abbiamo il costume, siamo venuti per lavorare.
- Come vedete nemmeno noi lo abbiamo, non penso vi scandalizzate.
I ragazzi, da subito avevano osservati le nostre nudità soprattutto quelle di Maira, erano un po' impacciati, non capivano cosa stesse succedendo, o forse lo stavano intuendo. All’ennesimo invito di Maira che gli aveva indicato la doccia si erano avviati e spogliatosi avevano fatto la doccia. Quando erano ritornati, Maira gli aveva passato la coca cola e poi li aveva invitati a sedere sul bordo del letto, i ragazzi avevano bevuto ma stavano in silenzio non sapevano che dire o fare. Le dicerie non erano false, anche se in parte potevo competere con loro per lunghezza in grossezza mi surclassavano, Maira continuava a osservare i loro cazzi con sguardo voglioso, poi si era seduta accanto a uno si loro e gli aveva detto:
- Co mio compagno volevamo verificare se quello che si dice su voi di colore in quanto a super dotazione fosse vero. A quanto sembra è vero. Posso toccare?
Ancora prima di finire aveva agguantato in cazzo, non riusciva a chiudere la mano intorno, lo sentiva indurirsi sempre di più. Piu si induriva il cazzo più lei si bagnava, non avrebbe mai sperato che Alberto glieli lasciasse scopare. Si era piegata e lo aveva preso in bocca, era così grosso che a prenderlo tutto sentiva male alla mascella, aveva fretta lo voleva sentire dentro, si era stesa sul letto ed aveva invitato il ragazzo ad andargli sopra. Anche il ragazzo non voleva aspettare, quando lo aveva sentito dentro era rimata senza respiro, un piacere indescrivibile, si sentiva totalmente piena, stava quasi per godere. Alberto guardava l’altro ragazzo che osservava incredulo l’amico che scopava Maira, si stava menando il cazzo, sempre restando immobile, a quel punto Alberto rivolgendosi al ragazzo gli aveva detto:
- Non restare a guardarli partecipa anche tu. Daglielo in bocca vi vuole tutte e due.
Maira lo aveva preso in bocca il suo era un continuo gemere. I ragazzi si alternavano a scoparla, mentre per Maira era un continuo orgasmo. Il primo ragazzo gli aveva sborrato in figa e l’altro in bocca, Maira si era pulita alla buona non voleva andare a fare la doccia, era assatanata. Succhiava i cazzi per farli tornare duri il prima possibile, non era ancora sazia, voleva ancora sentirli dentro. Alberto seduto sulla sdraio li osservava eccitato, anche lui aveva il cazzo duro e continuava ad accarezzarlo. Lo aveva eccitato il bel culo di uno dei ragazzi, lo avrebbe volentieri scopato mentre lui scopava Maira. Adesso i ragazzi erano più disinibiti, si alternavano a scopare Maira mentre lei mugolava come una vacca ad ogni loro affondo. Avevano di nuovo sborrato ma stavolta tutte e due in figa il secondo ragazzo aveva voluto scoparla incurante che la figa fosse piena della sborra dell’amico, poi Maira aveva detto basta ed era rimasta sdraiata sul letto a riprendere respiro, dalla sua figa usciva un rivolo si sborra.
I ragazzi si erano rivestiti raccolti i loro attrezzi ed erano andati via, Alberto li aveva accompagnati al cancello, raccomandandogli di tenere il segreto. Al ritorno Maira era sotto la doccia, lui si era disteso sul letto ad aspettarla. Maira lo aveva raggiunto poco dopo si era stesa accanto sospirando.
- Una doccia ci voleva proprio. Mi ha rigenerata, si fossero ancora qui avrei ricominciato.
- Che troia che sei. Ti hanno scopato per una o0ra di fila e lo vuoi ancora?
- Anche tu sei eccitato. Ti sei eccitato a guardarmi scopare?
- A essere sincero mi ha eccitato il culo di uno dei ragazzi, Lo avrei inculato con piacere.
- Potevi venire a mettermelo nel culo, mentre ne avevo uno in figa ed uno in bocca. A sentire anche il tuo nel culo penso che sarei svenuta dal piacere.
- Cazzo non te ne sono bastati due? Adesso ne vorresti 3? E non mi ringrazi nemmeno del regalo che ti ho fatto. Ho derogato dai patti che avevamo.
- Grazie davvero, è stato bellissimo e ti prometto che ricambierò presto.
- Ricambi con qualche mezza lesbica? Preferirei qualcuna fuori da giri.
- Ho una mezza idea, ci devo lavorare, spero di riuscirci.
Ero molto grata ad Alberto, vedermi scopare con i due ragazzi mentre lui osservava soltanto era stato un grosso regalo. Lo avevo baciato a lungo, mi ero innamorata di lui per queste sue imprevedibilità non solo nel campo sessuale. Riusciva a sorprendermi sempre, anche i suoi baci era più intensi del solito, lo sentivo particolarmente eccitato, lo avevo attirato sopra di me pregandolo di scoparmi, quando mi aveva infilato il cazzo lo avevo sentito duro come il marmo, eh si era più eccitato del solito, mi scopava senza frenesia come a godersi ogni spinta che mi dava, ad ogni spinta mi dava un bacio un alternarsi stupendo, avevo iniziato ad avere piccoli orgasmi, ma non volevo che finisse subito. Lo sentivo di una dolcezza infinita ma da suo respiro Avevo capito che non sarebbe durato a lungo, ed era allora che mi era venuta la voglia di prenderlo nel culo, mi era mancato quello nella scopata di prima, lo volevo nel culo, immaginando che un altro cazzo lo avrei avuto in figa. Ne avevo sentito parlare di tante donne che prendono 2 cazzi, sicuramente non tutte e due grossi, solo a pensarlo avevo iniziato a godere allora glielo avevo chiesto
- Ti prego amore, per favore, mettimelo nel culo. Lo voglio dentro. Vorrei tanto che ne avessi due pe riempirmi tutta. Dai fammi godere ti prego.
- Che troia che sei. Vuoi provare un cazzo in figa ed uno in culo? Ok ti accontenterò troia.
Me lo aveva infilato nel culo, alla sua promessa di farmi provare 2 cazzi contemporaneamente avevo goduto come una vacca, mi aveva riversato nel culo una ondata calda di sborra ed avevo goduto in modo speciale. Eravamo rimasti un po' a rilassarci ormai era ora di cena ed eravamo rientrati. Mentre preparavamo la cena ci scambiavamo sguardi complici, la serata era solo all’inizio, e nonostante avessi goduto un casino avevo ancora voglia dei suoi baci delle sue carezze ma soprattutto del suo cazzo.
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