I 3 nylon footjob della cugina
di
Theinvisibleman
genere
feticismo
Marco riceve una sorpresa inaspettata da sua cugina Sofia per il suo compleanno. Sofia, ossessionata dai collant, propone un gioco erotico con regole speciali, che si svolge in tre giorni, con collant di colori diversi e sfide sempre più eccitanti.
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Il primo giorno del suo compleanno, Marco si trovò di fronte a una sorpresa che non avrebbe mai immaginato. Sua cugina, Sofia, nota per la sua ossessione per i collant, aveva deciso di festeggiare in un modo che avrebbe reso quel giorno indimenticabile. Sofia, con il suo sorriso malizioso e i suoi occhi scintillanti, lo accolse nella sua camera da letto, indossando un paio di collant neri lucidi che aderivano perfettamente alle sue gambe lunghe e toniche. L’aria era carica di aspettativa, e Marco non poteva fare a meno di sentire un brivido di eccitazione percorrergli la schiena.
“Buon compleanno, cugino,” sussurrò Sofia, avvicinandosi a lui con passi lenti e sensuali. “Ho pensato di farti un regalo speciale, qualcosa che non dimenticherai mai.”
Marco, confuso ma intrigato, la guardò mentre si sedeva sul bordo del letto, incrociando le gambe in modo che i collant catturassero la luce, evidenziando ogni curva e ogni linea dei suoi piedi. “Un regalo? E cosa sarebbe?” chiese, cercando di mantenere un tono disinvolto, nonostante il suo cuore battesse all’impazzata.
Sofia sorrise, estraendo un orologio da tasca che posò sul comodino. “Stasera, faremo un gioco. Un nylon footjob, ma con una regola speciale. Devi venire esattamente allo scoccare della mezzanotte. Non un secondo prima, non un secondo dopo. Capito?”
Marco deglutì, sentendo il calore salire lungo il collo. “E se non ci riesco?”
“Allora, il gioco finisce,” rispose lei, con un tono che non ammetteva repliche. “Ma sono sicura che ce la farai. Ho fiducia in te.”
Con un gesto lento e deliberato, Sofia si sfilò le scarpe con il tacco, rivelando i suoi piedi avvolti nel nylon nero lucido. I collant aderivano come una seconda pelle, esaltando la forma delle sue dita e la curva della pianta. Marco sentì il suo membro indurirsi istantaneamente, mentre Sofia gli faceva cenno di avvicinarsi.
Si sedette di fronte a lei, le gambe tese e il respiro affannoso. Sofia prese il suo viso tra le mani, avvicinandosi fino a sfiorare le sue labbra con le proprie. “Ricorda, mezzanotte,” sussurrò, prima di lasciarlo e posizionarsi alle sue spalle.
Con movimenti lenti e controllati, Sofia fece scivolare i suoi piedi lungo le gambe di Marco, fermandosi appena sopra il ginocchio. Il nylon era freddo e scivoloso, ma la sensazione era incredibilmente eccitante. Lei sorrise, vedendo la reazione del cugino, e iniziò a muovere i piedi in modo ritmico, stimolando il suo membro attraverso il tessuto dei pantaloni.
“Lento, Marco,” lo avvertì, notando che il suo respiro si stava facendo affannoso. “Devi resistere fino a mezzanotte.”
I minuti passarono come ore, mentre Sofia continuava a stuzzicarlo con i suoi piedi avvolti nel nylon. I collant neri lucidi sfregavano contro il suo inguine, creando una sensazione di calore e pressione che lo spingeva al limite. Ogni tanto, lei accelerava il ritmo, solo per rallentare di nuovo, mantenendolo in uno stato di eccitazione costante.
Marco guardò l’orologio, vedendo che mancavano solo pochi minuti alla mezzanotte. Il suo cuore batteva all’impazzata, e il suo membro pulsava, pronto a esplodere. Sofia lo fissò negli occhi, i suoi piedi che continuavano a muoversi con precisione, controllando ogni suo gemito e ogni suo movimento.
“Quasi lì,” sussurrò, la sua voce bassa e seducente. “Aspetta il momento giusto.”
Poi, proprio mentre l’orologio batteva la mezzanotte, Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che sfregavano con forza contro il suo membro. Marco non riuscì a trattenersi oltre: un grido di piacere gli sfuggì dalle labbra mentre il suo orgasmo lo travolgeva, il suo seme che schizzava attraverso il tessuto dei pantaloni, macchiando i collant neri di Sofia.
Lei sorrise, soddisfatta, mentre Marco crollava all’indietro, esausto ma euforico. “Perfetto,” mormorò, accarezzandogli il viso con un piede. “Hai rispettato la regola. Questo è solo l’inizio, cugino.”
Il giorno dopo, Marco si svegliò con il ricordo di quella notte ancora vivido nella sua mente. Sofia, però, aveva già pianificato il prossimo capitolo del loro gioco. Questa volta, lo accolse indossando un paio di collant rossi accesi, il colore che risaltava contro la sua pelle chiara.
“Oggi, le regole cambiano,” annunciò, con un sorriso malizioso. “Devi venire due volte di seguito, senza pause. Sei pronto?”
Marco deglutì, sentendo già il suo corpo reagire alla vista dei collant rossi. “Due volte? Ma come…”
“Non preoccuparti,” lo interruppe Sofia, avvicinandosi a lui. “Ti guiderò io. Ma ricorda, non ci sono pause. Appena finisci la prima volta, ricominciamo subito.”
Si sedette di fronte a lui, incrociando le gambe in modo che i collant rossi catturassero la luce, creando un effetto ipnotico. Marco sentì il suo membro indurirsi di nuovo, mentre Sofia iniziava a muovere i piedi lungo le sue gambe, stimolandolo con movimenti lenti e sensuali.
Il nylon rosso scivolava sulla sua pelle, creando una sensazione di calore e pressione che lo spingeva al limite. Sofia controllava il ritmo, accelerando e rallentando, assicurandosi che Marco non raggiungesse l’orgasmo troppo presto. I suoi piedi erano come strumenti di piacere, che lo portavano sull’orlo del baratro per poi tirarlo indietro.
“Prima volta,” sussurrò Sofia, vedendo che Marco era sul punto di esplodere. “Lasciati andare.”
Con un grido soffocato, Marco raggiunse il primo orgasmo, il suo seme che schizzava contro i collant rossi di Sofia. Ma non c’era tempo per riposare. Appena il suo corpo si fu calmato, Sofia ricominciò, i suoi piedi che stimolavano il suo membro ancora sensibile.
“Di nuovo,” ordinò, con un tono che non ammetteva discussioni. “Non fermarti.”
Marco gemette, sentendo il suo corpo reagire di nuovo, nonostante la fatica. Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che sfregavano con forza contro il suo membro, spingendolo verso il secondo orgasmo. Il piacere era quasi insopportabile, ma Marco non poteva fare a meno di lasciarsi andare, raggiungendo il culmine per la seconda volta, mentre Sofia sorrideva, soddisfatta.
“Bravissimo,” mormorò, accarezzandogli il viso con un piede. “Hai superato la prova. Ma domani, sarà ancora più eccitante.”
Al terzo giorno, Sofia decise di spingersi oltre. Indossando un paio di collant trasparenti e scintillanti, lo portò in un parco affollato, dove la gente si riuniva per un evento. Marco era nervoso, ma l’eccitazione per quello che stava per accadere era troppo forte per resistere.
“Oggi, lo facciamo in pubblico,” annunciò Sofia, con un sorriso malizioso. “Tutti guarderanno, ma non importa. Tu devi solo concentrarti su di me.”
Si sedettero su una panchina, circondati dalla folla. Sofia incrociò le gambe, mostrando i suoi collant trasparenti che catturavano la luce del sole, creando un effetto scintillante. Marco sentì il suo membro indurirsi, mentre Sofia iniziava a muovere i piedi lungo le sue gambe, ignorando completamente gli sguardi curiosi delle persone intorno a loro.
“Guarda me,” sussurrò Sofia, fissandolo negli occhi. “Nient’altro importa.”
I suoi piedi avvolti nel nylon stimolavano il suo membro con movimenti lenti e sensuali, mentre la folla intorno a loro iniziava a notare quello che stava accadendo. Alcuni sussurravano, altri guardavano apertamente, ma Sofia non sembrava curarsene. Il suo unico obiettivo era portare Marco all’orgasmo, sotto gli occhi di tutti.
Marco sentì il calore salire lungo il collo, ma l’eccitazione della situazione lo spingeva oltre la vergogna. I collant trasparenti sfregavano contro il suo inguine, creando una sensazione di piacere che lo portava al limite. Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che si muovevano con maestria, ignorando gli sguardi della folla.
“Ora,” sussurrò Sofia, vedendo che Marco era sul punto di esplodere. “Lasciati andare, cugino.”
Con un grido soffocato, Marco raggiunse l’orgasmo, il suo seme che schizzava contro i collant trasparenti di Sofia, mentre la folla intorno a loro guardava, scioccata e incuriosita. Sofia sorrise, soddisfatta, accarezzandogli il viso con un piede.
“Buon compleanno, Marco,” mormorò. “Questo è un regalo che non dimenticherai mai.”
E mentre la folla continuava a guardare, Sofia si alzò, prendendo Marco per mano. “Andiamo, cugino. Il nostro gioco è appena iniziato.”
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Il primo giorno del suo compleanno, Marco si trovò di fronte a una sorpresa che non avrebbe mai immaginato. Sua cugina, Sofia, nota per la sua ossessione per i collant, aveva deciso di festeggiare in un modo che avrebbe reso quel giorno indimenticabile. Sofia, con il suo sorriso malizioso e i suoi occhi scintillanti, lo accolse nella sua camera da letto, indossando un paio di collant neri lucidi che aderivano perfettamente alle sue gambe lunghe e toniche. L’aria era carica di aspettativa, e Marco non poteva fare a meno di sentire un brivido di eccitazione percorrergli la schiena.
“Buon compleanno, cugino,” sussurrò Sofia, avvicinandosi a lui con passi lenti e sensuali. “Ho pensato di farti un regalo speciale, qualcosa che non dimenticherai mai.”
Marco, confuso ma intrigato, la guardò mentre si sedeva sul bordo del letto, incrociando le gambe in modo che i collant catturassero la luce, evidenziando ogni curva e ogni linea dei suoi piedi. “Un regalo? E cosa sarebbe?” chiese, cercando di mantenere un tono disinvolto, nonostante il suo cuore battesse all’impazzata.
Sofia sorrise, estraendo un orologio da tasca che posò sul comodino. “Stasera, faremo un gioco. Un nylon footjob, ma con una regola speciale. Devi venire esattamente allo scoccare della mezzanotte. Non un secondo prima, non un secondo dopo. Capito?”
Marco deglutì, sentendo il calore salire lungo il collo. “E se non ci riesco?”
“Allora, il gioco finisce,” rispose lei, con un tono che non ammetteva repliche. “Ma sono sicura che ce la farai. Ho fiducia in te.”
Con un gesto lento e deliberato, Sofia si sfilò le scarpe con il tacco, rivelando i suoi piedi avvolti nel nylon nero lucido. I collant aderivano come una seconda pelle, esaltando la forma delle sue dita e la curva della pianta. Marco sentì il suo membro indurirsi istantaneamente, mentre Sofia gli faceva cenno di avvicinarsi.
Si sedette di fronte a lei, le gambe tese e il respiro affannoso. Sofia prese il suo viso tra le mani, avvicinandosi fino a sfiorare le sue labbra con le proprie. “Ricorda, mezzanotte,” sussurrò, prima di lasciarlo e posizionarsi alle sue spalle.
Con movimenti lenti e controllati, Sofia fece scivolare i suoi piedi lungo le gambe di Marco, fermandosi appena sopra il ginocchio. Il nylon era freddo e scivoloso, ma la sensazione era incredibilmente eccitante. Lei sorrise, vedendo la reazione del cugino, e iniziò a muovere i piedi in modo ritmico, stimolando il suo membro attraverso il tessuto dei pantaloni.
“Lento, Marco,” lo avvertì, notando che il suo respiro si stava facendo affannoso. “Devi resistere fino a mezzanotte.”
I minuti passarono come ore, mentre Sofia continuava a stuzzicarlo con i suoi piedi avvolti nel nylon. I collant neri lucidi sfregavano contro il suo inguine, creando una sensazione di calore e pressione che lo spingeva al limite. Ogni tanto, lei accelerava il ritmo, solo per rallentare di nuovo, mantenendolo in uno stato di eccitazione costante.
Marco guardò l’orologio, vedendo che mancavano solo pochi minuti alla mezzanotte. Il suo cuore batteva all’impazzata, e il suo membro pulsava, pronto a esplodere. Sofia lo fissò negli occhi, i suoi piedi che continuavano a muoversi con precisione, controllando ogni suo gemito e ogni suo movimento.
“Quasi lì,” sussurrò, la sua voce bassa e seducente. “Aspetta il momento giusto.”
Poi, proprio mentre l’orologio batteva la mezzanotte, Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che sfregavano con forza contro il suo membro. Marco non riuscì a trattenersi oltre: un grido di piacere gli sfuggì dalle labbra mentre il suo orgasmo lo travolgeva, il suo seme che schizzava attraverso il tessuto dei pantaloni, macchiando i collant neri di Sofia.
Lei sorrise, soddisfatta, mentre Marco crollava all’indietro, esausto ma euforico. “Perfetto,” mormorò, accarezzandogli il viso con un piede. “Hai rispettato la regola. Questo è solo l’inizio, cugino.”
Il giorno dopo, Marco si svegliò con il ricordo di quella notte ancora vivido nella sua mente. Sofia, però, aveva già pianificato il prossimo capitolo del loro gioco. Questa volta, lo accolse indossando un paio di collant rossi accesi, il colore che risaltava contro la sua pelle chiara.
“Oggi, le regole cambiano,” annunciò, con un sorriso malizioso. “Devi venire due volte di seguito, senza pause. Sei pronto?”
Marco deglutì, sentendo già il suo corpo reagire alla vista dei collant rossi. “Due volte? Ma come…”
“Non preoccuparti,” lo interruppe Sofia, avvicinandosi a lui. “Ti guiderò io. Ma ricorda, non ci sono pause. Appena finisci la prima volta, ricominciamo subito.”
Si sedette di fronte a lui, incrociando le gambe in modo che i collant rossi catturassero la luce, creando un effetto ipnotico. Marco sentì il suo membro indurirsi di nuovo, mentre Sofia iniziava a muovere i piedi lungo le sue gambe, stimolandolo con movimenti lenti e sensuali.
Il nylon rosso scivolava sulla sua pelle, creando una sensazione di calore e pressione che lo spingeva al limite. Sofia controllava il ritmo, accelerando e rallentando, assicurandosi che Marco non raggiungesse l’orgasmo troppo presto. I suoi piedi erano come strumenti di piacere, che lo portavano sull’orlo del baratro per poi tirarlo indietro.
“Prima volta,” sussurrò Sofia, vedendo che Marco era sul punto di esplodere. “Lasciati andare.”
Con un grido soffocato, Marco raggiunse il primo orgasmo, il suo seme che schizzava contro i collant rossi di Sofia. Ma non c’era tempo per riposare. Appena il suo corpo si fu calmato, Sofia ricominciò, i suoi piedi che stimolavano il suo membro ancora sensibile.
“Di nuovo,” ordinò, con un tono che non ammetteva discussioni. “Non fermarti.”
Marco gemette, sentendo il suo corpo reagire di nuovo, nonostante la fatica. Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che sfregavano con forza contro il suo membro, spingendolo verso il secondo orgasmo. Il piacere era quasi insopportabile, ma Marco non poteva fare a meno di lasciarsi andare, raggiungendo il culmine per la seconda volta, mentre Sofia sorrideva, soddisfatta.
“Bravissimo,” mormorò, accarezzandogli il viso con un piede. “Hai superato la prova. Ma domani, sarà ancora più eccitante.”
Al terzo giorno, Sofia decise di spingersi oltre. Indossando un paio di collant trasparenti e scintillanti, lo portò in un parco affollato, dove la gente si riuniva per un evento. Marco era nervoso, ma l’eccitazione per quello che stava per accadere era troppo forte per resistere.
“Oggi, lo facciamo in pubblico,” annunciò Sofia, con un sorriso malizioso. “Tutti guarderanno, ma non importa. Tu devi solo concentrarti su di me.”
Si sedettero su una panchina, circondati dalla folla. Sofia incrociò le gambe, mostrando i suoi collant trasparenti che catturavano la luce del sole, creando un effetto scintillante. Marco sentì il suo membro indurirsi, mentre Sofia iniziava a muovere i piedi lungo le sue gambe, ignorando completamente gli sguardi curiosi delle persone intorno a loro.
“Guarda me,” sussurrò Sofia, fissandolo negli occhi. “Nient’altro importa.”
I suoi piedi avvolti nel nylon stimolavano il suo membro con movimenti lenti e sensuali, mentre la folla intorno a loro iniziava a notare quello che stava accadendo. Alcuni sussurravano, altri guardavano apertamente, ma Sofia non sembrava curarsene. Il suo unico obiettivo era portare Marco all’orgasmo, sotto gli occhi di tutti.
Marco sentì il calore salire lungo il collo, ma l’eccitazione della situazione lo spingeva oltre la vergogna. I collant trasparenti sfregavano contro il suo inguine, creando una sensazione di piacere che lo portava al limite. Sofia accelerò il ritmo, i suoi piedi che si muovevano con maestria, ignorando gli sguardi della folla.
“Ora,” sussurrò Sofia, vedendo che Marco era sul punto di esplodere. “Lasciati andare, cugino.”
Con un grido soffocato, Marco raggiunse l’orgasmo, il suo seme che schizzava contro i collant trasparenti di Sofia, mentre la folla intorno a loro guardava, scioccata e incuriosita. Sofia sorrise, soddisfatta, accarezzandogli il viso con un piede.
“Buon compleanno, Marco,” mormorò. “Questo è un regalo che non dimenticherai mai.”
E mentre la folla continuava a guardare, Sofia si alzò, prendendo Marco per mano. “Andiamo, cugino. Il nostro gioco è appena iniziato.”
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