Dal barbiere

Come ogni mattina, vado dal barbiere per mettere ordine alla mia barba. Si chiama Mimmo, un uomo di circa cinquant'anni, sposato, con un bel fisico. Quella mattina di sabato, è successo qualcosa di particolare e inaspettato. Ero seduto sulla poltrona. Mimmo inizia a spalmare la schiuma da barba sul viso. Le sue mani massaggiavano dolcemente il collo e gli gli zigomi. Era un massaggio più lungo del solito. Fatto sta, che mi stavo eccitando da morire. Il mio cazzo era già duro e scalpitava. Guardo Mimmo negli occhi e gli dico: - Sei bravo a fare i massaggi; al posto del barbiere dovresti fare il massaggiatore.- Annuì col capo e un mezzo sorrisetto e rispose: - Lo so che ti piace, l'ho sempre saputo dal primo giorno che ti ho visto.- Erano quasi le tredici, il salone è semi vuoto essendo quasi orario di chiusura. Termina di farmi la barba e prima di pagare il corrispettivo, si avvicina e mi chiede se avevo mai avuto un rapporto sessuale con un uomo. Io gli risposi di no. La verità. A parte qualche fantasia adolescenziale, nulla di più. A un tratto mi mette la mano dietro la nuca e avvicina le sue labbra alle mie. Mi sentivo imbarazzato, ma nello stesso tempo, incuriosito e tanto eccitato. Le nostre lingue si incrociano e si innesca un meccanismo "vorticistico" che pare non voglia finire più. Mimmo, dopo il lungo bacio inizia a sbottonarmi i jeans e tasta il mio cazzo che stava ormai per scoppiare dall'eccitazione. Lo prende in mano e inizia delicatamente a masturbarmi. Era una sensazione bellissima. Gli ordinai di prenderlo in bocca e lui non se lo fece ripetere due volte. La sua lingua calda sulla cappella grossa mi faceva impazzire di piacere. Con le mani gli spingevo la testa verso il mio cazzo che ormai gli stava arrivando in gola. Esausto, dopo pochi minuti, inondai la sua bocca di sborra. Si prese cura di leccarla per bene senza farsene sfuggire neanche una goccia. Alla fine mi chiese se avrei voluto incularlo, ma si era fatto troppo tardi.
Appuntamento alla prossima barba.