Un traditore come amico
di
StorieS
genere
corna
Mi chiamo Paolo, sono un ordinario ragazzo di 20 anni, sono alto 1,85, capelli neri con un riccio leggero, fisico nella media direi. Questa storia parla di me, o meglio, della relazione segreta tra me e la fidanzata del mio migliore amico. Il mio migliore amico si chiama Gabriele, un bel ragazzo, bel fisico, alto, divertente, ecc. Insomma, un ragazzo da invidiare. Ci siamo conosciuti a scuola, facevamo il linguistico. Nella classe c'erano varie ragazze ma una di quelle attirò subito la mia attenzione, si chiamava Giulia, era una ragazza alta circa 1,60, capelli mossi biondi, fisicamente il punto che attirava di più l'attenzione era sicuramente il culo, era semplicemente perfetto sodo e grande nonostante ciò era magra con un seno nella media forse pure meno direi, circa una seconda.
Neanche a dirlo, questa ragazza non mi guardò neanche... notando invece subito a Gabriele. Andarono avanti tutto l'anno punzecchendosi senza mai arrivare però a nulla. Tutto ciò fino al quinto anno dove dopo tanto tempo decisero di dichiararsi e di mettersi insieme. Certo ero felice per il mio amico, ma non posso negare che c'era un pò d'invidia, il pensiero di poter baciare le sue labbra o di poter far sesso con lei mi eccitava esageratamente e non era strano che durante le mie seghe serali potessi mettermi a pensare a lei. Non ho mai avuto un rapporto molto stretto con Giulia forse dovuto al suo carattere di superiorità che la portava ad essere abbastanza snob ed antipatica, nonostante ciò a forza di uscire insieme (avendo Gabriele in comune) cominciammo a stringere un rapporto quantomeno amichevole, il tempo passò e loro oramai stavano insieme da circa 2 anni. Non avevo un vero interesse per lei ma non posso negare che la mia fantasia su di lei non faceva che aumentare, immaginavo di potermela sbattere sul tavolo nella quale giocavamo a carte col suo ragazzo, di poterla mettere a pecorina per poterle sbattere il cazzo sul culo e sulle cosce perfette che si ritrovava, sentirla urlare, orgasmare, grattarmi la schiena per il dolore della penetrazione, tutto ciò mi eccitava, ma ahimè rimaneva semplicemente un sogno erotico, fino a quando, un giorno, durante un uscita con un gruppo di amici Gabriele dovette tornare a casa prima, dovuto ad un problema personale, chiese perciò a me di accompagnare Giulia a casa, in quel periodo tra di loro non andava a gonfie vele, lei era una ragazza che ha sempre avuto estrema libertà con i ragazzi, ma oramai da due anni dovette abbassare le ali dedicandosi semplicemente a Gabriele. Fu propio questo l'argomento che avvenne nella mia macchina mentre la portavo a casa, nonostante ciò la mia mente pensava a tutt'altro, con la coda dell'occhio le guardavo le gambe scoperte dato il vestito corto bianco da lei indossato abbinato a dei lunghi stivali Bordeaux con un lungo tacco, aveva un rossetto rosso scuro, i capelli estremamente lisci che gli correvano lungo la schena, e degli occhiali neri tenuti nonostante non servissero essendo semplici accessori estetici, mi bastava guardarla per dar via a tutte le mie fantasie, e senza accorgermene cominciai ad avere un erezione, non so se lei lo notò o fu solo per semplice coincidenza ma nonostante ciò si cominciò ad avvicinare in maniera ""pericolosa"" cominciò a farmi dei "grattini" lungo tutto l'avambraccio destro che era posizionato sul cambio dell'auto, si cominciò a "sistemare" il vestito portando la parte sopra leggermente verso il basso portando il seno leggermente a scoprirsi, ovviamente lo notai subito e non nego che, nonostante la situazione si stesse facendo parecchio eccitante il pensiero del mio amico mi faceva stare male, nonostante ciò il pensiero fini ben presto, dato che dopo un tragitto che sembrò infinito arrivammo sotto il portone di casa di Giulia, girai la testa per dirle di scendere ma appena ho incrociai il mio sguardo con il suo la ritrovai stranamente vicina a me, con voce un pò insicura le dissi che eravamo arrivati casa sua, ma senza perdere tempo, appoggiò la mano sul mio petto, si avvicino al mio orecchio e con voce leggera, sicura di sé ed abbastanza sensuale mi disse: ti eccito? ti piaccio? se ti dessi la libertà di fare ciò che vuoi con me, cosa faresti?
In un lasso di tempo che sembrò infinito senti la mano di Giulia che avevo sul petto scendere lentamente verso il pantalone da me indossato, il mio pene cominciò ad ingrossare, sembrava esplodermi il pantalone. Mentre lei cominciava a slacciarmi la cintura io mi girai e la baciai, sentire le sue labbra carnose a la sua lingua dentro di me era come andare in paradiso, non persi tempo, misi la mano nella sue gambe cominciando a portare su il vestito già molto corto che indossava fino a scoprire le mutande di pizzo bianco da lei indossate, nel mentre lei era riuscita a slacciarmi la cintura e il pantalone, sentivo il mio pisello duro e grosso come non mai, già di mio avevo un pene di buone dimensioni almeno un 18cm ma devo dire che non mi era mai sembrato grosso come quella sera. Portai il mio sedile indietro, e lei in poco tempo si sedette a gambe aperte su di me, tutto ciò mentre il limone continuava, ci staccammo per qualche secondo, il tempo di spostarle le mutande e di metterle
Il pisello tra le labbra della vagina, non ci volle molto prima che cominciò ad ansimare vicino al mio orecchio, gli misi le mani nella chiappa destra e sinistra per premere il culo per poi cominciare a prenderlo a schiaffi fino a farlo diventare rosso acceso, tutto ciò mentre Giulia continuava a saltare su di me, il rumore del suo culo che sbatteva su di me è stata la cosa più eccitante che mi potesse capitare, continuammo così per vari minuti poco dopo tornò nel suo sedile e con il culo all'aria comincio a mettersi il mio pisello in gola, cominciai a mettere la mano sulla sua testa cercando di forzarla sul mio pisello, tutto ciò mentre che continuavo a sollevare ed abbassare il bacino, il suono del suo soffocamento era stupendo, cominciò a stringermi la gamba con le sue mani, ma non mi fermai, almeno finché non le venni in gola, dopodiché alzando la testa la vidi con la sborra che gli calava dall'angolo destro della bocca qualche lacrima che le calava dal viso, ma con uno sguardo arrapato e soddisfatto, da quella sera cominciammo una sorta di rapporto segreto, infatti 2/3 volte a settimana lei mi dava la possibilità di sbattermela mantenendo però i rapporti con Gabriele che non venne mai a sapere dei continui tradimento dalla sua ragazza e dal suo migliore amico.
Neanche a dirlo, questa ragazza non mi guardò neanche... notando invece subito a Gabriele. Andarono avanti tutto l'anno punzecchendosi senza mai arrivare però a nulla. Tutto ciò fino al quinto anno dove dopo tanto tempo decisero di dichiararsi e di mettersi insieme. Certo ero felice per il mio amico, ma non posso negare che c'era un pò d'invidia, il pensiero di poter baciare le sue labbra o di poter far sesso con lei mi eccitava esageratamente e non era strano che durante le mie seghe serali potessi mettermi a pensare a lei. Non ho mai avuto un rapporto molto stretto con Giulia forse dovuto al suo carattere di superiorità che la portava ad essere abbastanza snob ed antipatica, nonostante ciò a forza di uscire insieme (avendo Gabriele in comune) cominciammo a stringere un rapporto quantomeno amichevole, il tempo passò e loro oramai stavano insieme da circa 2 anni. Non avevo un vero interesse per lei ma non posso negare che la mia fantasia su di lei non faceva che aumentare, immaginavo di potermela sbattere sul tavolo nella quale giocavamo a carte col suo ragazzo, di poterla mettere a pecorina per poterle sbattere il cazzo sul culo e sulle cosce perfette che si ritrovava, sentirla urlare, orgasmare, grattarmi la schiena per il dolore della penetrazione, tutto ciò mi eccitava, ma ahimè rimaneva semplicemente un sogno erotico, fino a quando, un giorno, durante un uscita con un gruppo di amici Gabriele dovette tornare a casa prima, dovuto ad un problema personale, chiese perciò a me di accompagnare Giulia a casa, in quel periodo tra di loro non andava a gonfie vele, lei era una ragazza che ha sempre avuto estrema libertà con i ragazzi, ma oramai da due anni dovette abbassare le ali dedicandosi semplicemente a Gabriele. Fu propio questo l'argomento che avvenne nella mia macchina mentre la portavo a casa, nonostante ciò la mia mente pensava a tutt'altro, con la coda dell'occhio le guardavo le gambe scoperte dato il vestito corto bianco da lei indossato abbinato a dei lunghi stivali Bordeaux con un lungo tacco, aveva un rossetto rosso scuro, i capelli estremamente lisci che gli correvano lungo la schena, e degli occhiali neri tenuti nonostante non servissero essendo semplici accessori estetici, mi bastava guardarla per dar via a tutte le mie fantasie, e senza accorgermene cominciai ad avere un erezione, non so se lei lo notò o fu solo per semplice coincidenza ma nonostante ciò si cominciò ad avvicinare in maniera ""pericolosa"" cominciò a farmi dei "grattini" lungo tutto l'avambraccio destro che era posizionato sul cambio dell'auto, si cominciò a "sistemare" il vestito portando la parte sopra leggermente verso il basso portando il seno leggermente a scoprirsi, ovviamente lo notai subito e non nego che, nonostante la situazione si stesse facendo parecchio eccitante il pensiero del mio amico mi faceva stare male, nonostante ciò il pensiero fini ben presto, dato che dopo un tragitto che sembrò infinito arrivammo sotto il portone di casa di Giulia, girai la testa per dirle di scendere ma appena ho incrociai il mio sguardo con il suo la ritrovai stranamente vicina a me, con voce un pò insicura le dissi che eravamo arrivati casa sua, ma senza perdere tempo, appoggiò la mano sul mio petto, si avvicino al mio orecchio e con voce leggera, sicura di sé ed abbastanza sensuale mi disse: ti eccito? ti piaccio? se ti dessi la libertà di fare ciò che vuoi con me, cosa faresti?
In un lasso di tempo che sembrò infinito senti la mano di Giulia che avevo sul petto scendere lentamente verso il pantalone da me indossato, il mio pene cominciò ad ingrossare, sembrava esplodermi il pantalone. Mentre lei cominciava a slacciarmi la cintura io mi girai e la baciai, sentire le sue labbra carnose a la sua lingua dentro di me era come andare in paradiso, non persi tempo, misi la mano nella sue gambe cominciando a portare su il vestito già molto corto che indossava fino a scoprire le mutande di pizzo bianco da lei indossate, nel mentre lei era riuscita a slacciarmi la cintura e il pantalone, sentivo il mio pisello duro e grosso come non mai, già di mio avevo un pene di buone dimensioni almeno un 18cm ma devo dire che non mi era mai sembrato grosso come quella sera. Portai il mio sedile indietro, e lei in poco tempo si sedette a gambe aperte su di me, tutto ciò mentre il limone continuava, ci staccammo per qualche secondo, il tempo di spostarle le mutande e di metterle
Il pisello tra le labbra della vagina, non ci volle molto prima che cominciò ad ansimare vicino al mio orecchio, gli misi le mani nella chiappa destra e sinistra per premere il culo per poi cominciare a prenderlo a schiaffi fino a farlo diventare rosso acceso, tutto ciò mentre Giulia continuava a saltare su di me, il rumore del suo culo che sbatteva su di me è stata la cosa più eccitante che mi potesse capitare, continuammo così per vari minuti poco dopo tornò nel suo sedile e con il culo all'aria comincio a mettersi il mio pisello in gola, cominciai a mettere la mano sulla sua testa cercando di forzarla sul mio pisello, tutto ciò mentre che continuavo a sollevare ed abbassare il bacino, il suono del suo soffocamento era stupendo, cominciò a stringermi la gamba con le sue mani, ma non mi fermai, almeno finché non le venni in gola, dopodiché alzando la testa la vidi con la sborra che gli calava dall'angolo destro della bocca qualche lacrima che le calava dal viso, ma con uno sguardo arrapato e soddisfatto, da quella sera cominciammo una sorta di rapporto segreto, infatti 2/3 volte a settimana lei mi dava la possibilità di sbattermela mantenendo però i rapporti con Gabriele che non venne mai a sapere dei continui tradimento dalla sua ragazza e dal suo migliore amico.
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Commenti dei lettori al racconto erotico