Finalmente mio marito fu contento
di
GRAZIA 88
genere
voyeur
Sono Grazia , 40 anni, insegnante di Lettere sposata con Sebastiano, anni 45 Segretario nella stessa Scuola dove Io insegno, sposati da 15 anni, genitori di un bellissimo maschietto di due anni.
Siamo meridionali ma da anni inseriti ed integrati nel contesto fiorente Piccola cittadina Veneta.
Viviamo in un confortevole appartamento di proprietà dove la nostra vita scorre tranquilla senza problemi particolari, lavoro casa con qualche uscita nel fine settimana.
Voglio, qui di seguito, raccontare la trasformazione della vita di coppia di due coniugi tranquilli che si stimano e condividono un sentimento profondo:
Mi presento: Grazia 40 anni, non altissima, capelli corvini ondulati, fisico a detta di mio Marito, ben fatto cosce tornite e toniche, un bel culo, una terza di seno ancora che guarda all’insù, un bel viso, occhi castani ed una bocca importante.
Mio marito Sebastiano, 45 anni, un pò più alto di me, stempiato, rotondetto ama la cucina una buona forchetta, presenta una pancetta importante. Lo amo è il mio tutto la mia guida ed è quello che indirizza sempre il destino della nostra famigli.
Quando ci siamo trasferiti qui al Nord eravamo già sposati, siamo cresciuti nella mentalità rigida di un piccolo paesotto della Sicilia, dove tutti si conoscono. Sono giunta vergine al matrimonio e credo che mio marito non abbia avuto tante galanterie con le donne: so che mi è fedele come d’altronde lo sono Io.
Nostro figlio, il piccolo Luca, è giunto due anni fa da un parto cesareo quando le nostre speranze per avere un figlio si stavano assottigliando.
Con il passare degli anni la nostra relazione, un tempo appassionata, si era trasformata in una routine confortevole ma priva di scintille.
Sebastiano, quando entrambi si tornava dal lavoro, dedicava molto del suo tempo al computer, mentre Io mi districavo con le quotidianità casalinghe ed al piccolo. Un giorno entrando nella stanza dove la usava da ufficio, mentre Lui momentaneamente era andato in bagno, mi sono avvicinata alla scrivania per prendere un documento rimasi meravigliata nel vedere un immagine ferma di una donna presa da due uomini, uno la cavalcava da dietro l’altro era con il suo coso in bocca alla donna.
Feci finta di nulla, rimasi stupita, non avrei mai pensato che il mio lui si dedicava al porno.
La stessa sera a Letto chiesi conto a Sebastiano delle immagine che avevo visto, Lui non si aspettava era impreparato un pò stupito per essere stato scoperto, non si perse d’animo, prese il mio viso tra le mani e mi diede un bacio caloroso sulle labbra: “ amore bello è da un pò che mi piace vedete certe cose, pensavo di parlarti ma tu hai fatto prima e vorrei tanto vederle assieme a te”. “ -- e no Sebastiano Caro io quelle cose non voglio vederle.
I nostri giorni per far sesso erano il Sabato o la domenica, stranamente quella sera era un Lunedì volle fare sesso, non e che a me dispiacesse ma quella sera lo notai particolarmente vigoroso, anche se non ebbe una lunga durata passò dalla figa e metterlo nel mio culo con una inaspettata veemenza lo sentivo che presto con fiotti caldi si stava svuotando nel mio sfintere.
Io avrei voluto che durasse di più, anche se avevo goduto, sono una donna molto calda ma Lui in pochi minuti era arrivato al capolinea.
Tra la sborra che mi colava dal buchetto e quella della mia goduta che mi ero fatta avevo tutta la figa impiastricciata mi alzai andai in bagno spalancai le cosce sul bidè e con cura iniziai ad insaponare e a sciacquare quella foresta nera ricciuta soffice, per un attimo pensai a quell’immagine che avevo visto sul computer di mio marito, due dita della mia mano scivolarono tra le labbra sucose della mia figa chiusi gli occhi e mi diedi piacere rincorrendo quell’immagine di due maschi che davano piacere a quella donna.
Scopri ancora varie volte mio marito davanti al computer, anche se curiosa non andai mai a sbirciare cosa stava guardando, ma un giorno entrando nella stanza lo trovai ancora lì, quando mi vide si alzò dalla sedia mi prese per mano mi fece sedere sulle sue gambe dietro al monitor.
Volevo divincolarmi e andar via, tenendomi per i fianchi mi fece desistere, continuò a far scorrere immagini, corpi aggrovigliati ,una donna che faceva pompini, lo prendeva in culo in figa, rimasi incollata con gli occhi allo schermo quelle immagini mi stavano eccitando e non solo me sentivo tra te chiappe che anche Sebastiano si era svegliato.
In casa ero con una tunichetta leggera non ci volle molto che mio marito mi posiziono a novanta gradi abbassando la tunichetta fino alle ginocchia infilzandomi il cazzo nella figa fracida di sborra, sentivo tutta la vigoria rinnovata non solita di mio marito ero super eccitata ma la mia mente era ferma su quelle immagini che avevo visto, non mi ero mai a pensare che vi fossero cazzi più grandi e più grossi di Sebastiano, sborrai copiosamente con questa immagine che mi passava dentro non mi accorsi se mio marito avesse sborrato ma sentii che il suo cazzo semi moscio scivolava fuori dalla mia figa. Mi rassettai in fretta sentivo il bambino che gridava nell’altra stanza, dopo arrivò anche Lui ed io corsi a lavarmi , come l’altra volta ebbi voglia di darmi piacere con le mie mani pensandomi intensamente alle prese con quel poderoso cazzo.
Ero a scuola nella pausa, tra un’ora e l’altra di lezione, mi recai nell’aula professori, i colleghi presenti ogni uno guardava le sue cose, compiti libri quaderni, stavo riflettendo dentro di me ultimamente nella nostra routine quotidiana di me e mio marito si stavano verificando dei cambiamenti inaspettati imprevisti mai pensati prima.
La cosa non è che mi dispiacessi più di tanto, ero piacevolmente coinvolta nella nuova forma di erotismo che Sebastiano ha introdotto nella nostra intimità, oddio era una nuova ventata di freschezza che stava spezzando la noia delle solite cose tra me e lui ma Io volevo focalizzare meglio il cambiamento di mio marito a cosa era dovuto.
La risposta la ebbi qualche tempo dopo, avevo terminato le mie lezioni e prima di tornare a casa passai dalla segreteria per parlare con mio marito, entrai senza bussare sapevo che era solo nell’ufficio in quanto i colleghi erano assenti per motivi di salute, lo trovai dietro alla scrivania con il preside a visionare il computer. Li vidi un pò a disaggio appena mi videro ed il Preside salutandomi si staccò ed uscì dalla stanza, Sebastiano sapeva che ero passata a prendere le chiavi di casa si avviò verso la borsa a prenderli, in quell’attimo presa da una certa curiosità mi spostai di lavo per vedere l’immagine dello schermo del computer , mio marito nel trambusto aveva lasciato la schermata aperta, una donna con la mascherina nuda con tre uomini a torno nudi che facevano sesso.
Sebastiano si era accorto che Io avevo visto che assieme al Preside stavano visionando sul computer.
Il Prof. Tommaso Giordani è il Preside del nostro plesso scolastico, fresco di trasferimento nella nostra scuola da subito non è entrato nelle simpatie dei docenti e non solo, ma con Sebastiano mio marito era nata subito una sintonia, cosa che hai miei colleghi non è passata inosservata per questo ormai notavo una leggera antipatia legata all’amicizia che lega mio marito al Preside.
Il Preside non era di carattere facile, imponente fisicamente con lineamenti somatiche marcati una leggera barbetta grigia dimostrava ampiamente i suoi 50 anni, ha dimostrato di essere una persona preparata ma di un carattere forte come forti sono i suoi modi per dirigere la scuola. Vedendolo solo fisicamente sembrava più scaricatore portuale che Preside di una scolaresca. Scapolo non si era mai sposato.
Aspettai che ritornassi a Casa Sebastiano volevo parlargli di quello che avevo visto, possibile che a scuola vede filmai porno con il Preside? Ecco perche da qualche mese a questa parte mio marito ha cambiato cosi tanto su suoi appetiti sessuali contagiando anche me.
Candidamente mi ha detto che non c’era nulla di male che dopo che è nato il legame di amicizia tra di loro il nostro Dirigente scolastico ha trasmesso il piacere dei video amatoriali a Mio marito ed ogni tanto a scuola quando sono soli vedono qualche video amatoriale di quelli che non circolano in reta ma si passano solo tra amici “ stasera di faccio vedere uno particolare” mi disse.
A sera dopo che nostro figlio si era già addormentato da un pezzo lo sento che mi chiama dalla camera da letto..” vieni che ti sto aspettando vediamo il video assieme”.. Rassettai le ultime cose indossai una camicetta da notte scollata a metà gamba e lo raggiunsi nel letto, gli andai vicino quasi addosso , poi con il telecomando avviò il video registratore ...sullo schermo comparve un ambiente molto familiare era la stanza di Presidenza vide Mirella, la collega che avevo istaurato con me un forte rapporto, moglie e mamma di due bimbe di due anni più grande di me, sapevo immaginavo una donna irreprensibile, inginocchiarsi davanti a chi stava girando il video sbottonare la patta dei pantaloni e con difficoltà tirare fuori un palo di carne enorme pieno di vene con una cappella mai vista grossa massiccia, la piccola mano di Mirella non riusciva a cingere maestoso manico ma solo indirizzarlo verso le sue labbra, la bocca piccola riusciva a cingere solo parte dell’enorme cappellotto, con la mano teneva fermo quella poderosa mazza e con la maestria della bocca e lingua ripassava quel cazzo fino ai coglioni, con maestria e passione la mia collega succhiava e leccava tutto quel che poteva , quella testolina bionda si dava da fare e si vedeva che metteva tanta passione, poi s vide l’enorme mano del proprietario del cazzo che si impossesso dello stesso spostando la manina di Mirella, intravidi i primi schizzi di sbolla colare ai lati della bocca della collega, sentì uno spasimo di godimento poi innumerevoli fiotti di sborra biancastra sugli occhi su tutto il viso ricoprire Mirella, ..” brava troia “ la voce mi procuro un brivido riconobbe che era quella del Preside Giordano che continuava a pennellare e distribuire la sborra sul viso della collega. Rimasi sbalordita non avrei mai immaginato di vedere la mia collega in una situazione scabrosa simile e poi con il Preside che era considerato un po da tutti persona poco simpatica e per niente socievole.
Mi ritrovai la mano di mio marito sulla figa fracida di umori quelle immagini inaspettate mi avevano un po sconvolta ma mi hanno dato una carica di erotismo particolare, poi la mano di Sebastiano fece il resto , i nostri corpi uniti e appiccicati, Lui che spingeva forte dentro la fica che come un mantice pieno d’umori mi risucchiai quel cazzo dentro ..” Ti è piacito il cazzo di Tommaso”? Mi fermai un attimo lo guardai di brutto e non gli diedi nessuna risposta. Cazzo disse dentro di mi ha già sborrato.
Si tolse fuori della mia figa con il cazzo ricurvo ammosciato, Io volevo ancora non mi era bastato ero un po delusa con tanta voglia dentro, mi alzi per lavarmi la nel bagno in silenzio con le dita dentro le labbra della mia figa e con la mente la poderosa nerchia del preside... sborrai copiosamente, ero sbalordita per la mia collega, non avrei mai immaginato e molto impressionato per la stanza di Tommaso madre natura aveva esagerato molto con lui a differenza di mio marito.
Tornando a letto chiesi conto del video e la stranezza dell’intrallazzo tra Sebastiano e il Preside.
Non mi rispose disse che era stanco e voleva dormire.
Stavamo facendo colazione, ancora una volta gli chiesi conto di quel video: ..” Non ti è piaciuto? mai ieri sera la tua figa era tutta sbrodolata di sborra, quindi il cazzo di Girolamo ti ha fatto un certo effetto, sei risentita per la tua amica? di quello che mi dice Girolamo gli ha fatto solo qualche pompino si è rifiutata sempre, penso che il preside si è stufato ed ha interrotto il rapporto con Lei.
Non risposi rimasi in silenzio, vero che avevo apprezzato molto, anche se impressionata dalla stanza di quel cazzo, quella sera ho goduto tanto nel bagno pensando ma non per la chiavata di Lui primatista di velocità.
Non vidi più video del Preside ma con mio marito continuarono le visioni di video amatoriali quasi sempre di una coppia e un amante della donna il marito stava a guardare e l’altro si scopava la moglie una di quelle sere mi venne spontaneo chiedere a Lui: “ ma ti piace vedere scopare le donne sposate?.. certamente si mi piace tanto, piace anche a te da come godi e mi piacerebbe che provassimo pure noi”.
Rimasi di sasso sbalordita non mi sarei spettata che l’uomo che amo profanasse una richiesta del genere, d’impeto con vemenza lo riempii di insulti e di rabbia. Quella sera a letto gli davo le spalle ero offesa con Lui, era un maestro quando ero arrabbiata sapeva come prendermi, le sue carezza i suo bacini dietro le orecchie fecero l’effetto voluto, finimmo a fare l’amore al culmine della scopata mentre mi pompava con la voce tremante dal piacere vicino al mio orecchio mi sussurrava e pompava: ..” amore hai visto che sberla di Cazzo ha il Preside ti piacerebbe scopare con Lui”?.. pompava nella mia figa con un affatto di piacere.. “ pensa quel grosso arnese dentro alla tua figa che svuota le palle dentro”. I quei attimi la mia ragione era appannata di desiderio comune entrambi presi dall’istinto dei sensi e il nostro piacere era al culmine , insolitamente giunse nello stesso istante .Sebastiano preso dal groviglio dei senti mi sussurrò: “Che bella troia che sei”. In quindici anni nella nostra unione d’amore non si era mai azzardato ad una parola pesante cosi. Gli sorrisi, non ho mai avuto un carattere remissivo, lo accarezzai sul viso : “ non sapevo di avere un marito che ama le corna”.
Per quella sera non andammo oltre. Il giorno dopo a scuola avevo qualche ora di riposo ero sola nella sala professori riflettevo sui cambiamenti da qualche mese a questa parte sui nostri rapporti sessuali cose che non avrei mai lontanamente immaginato, sapevo che mio marito non si sarebbe fermato anche se Io dentro di me cercavo di distogliermi da queste situazioni in fondo godevo da matti anche Io.
Penso che Sebastiano avesse in mente in piani ben definito, non tutte le sere ma spesso la sera a letto i video e le stesse situazioni non mancavano mai e si concludevano sempre con la Sua fantasie di Tommaso il Preside che a parole immaginava in una scopata con me.
A dire tutta la verità ero anche Io presa da questa piccante situazione erotica, tranne i primi tentativi di rifiuto poi venne coinvolta e travolta,il sesso mi era piaciuto sempre poi il piccante che aveva messo mio marito era ancora più appetibile.
Passarono i giorni e sempre da mio marito venne a sapere che Tra il Preside e la mia collega Mirella era tutto finito è stata Lei, per quanto ho saputo, a tirarsi indietro, poi da lei in una confidenza mi ha informato che per il prossimo anno scolastico aveva chiesto il trasferimento, certamente non mi ha detto il vero motivo per cui se ne andava, ma lei non sapeva che Io sapevo il perchè.
Negli ultimi tempi ho notato il notevole cambiamento del preside nei miei confronti, era diventato più attento a volte molto galante, una volta ero capitata per caso in presidenza sola con Lui.
La sua presenza incuteva sempre un pò di timore, forse era la sua notevole prestanza fisica, non era un bell’uomo, ma la sua padronanza linguistica, la sua preparazione e il suo modo molto mascolino d’essere tendevano a dominare. Parlammo di problemi scolastici e di altre cose, per la prima volta mi sentii osservata da lui , senti il suo sguardo sulle mie tette sulla mia figura non reggevo lo sguardo con lui mi sentivo in soggezione, cosa che non era mai successo mi ha tatto tanti complimenti che non mi aspettavo.
In quell’istante la porta della presidenza si apri senza bussare, come se lo sapesse che ero li entrò mio marito.
Entrare senza bussare la porta denotava una confidenza tra i due che non mi sarei mai aspettata, ero tanto in imbarazzo , loro due sorridenti con atteggiamenti di vecchi amici: “ Che ne dici Grazia se sabato sera invitiamo il Preside per una cena a casa nostra?” . Rimasi spiazzata non potevo davanti a Lui negare l’invito, in quel momento non sapevo cosa fare o cosa dire, sorrisi Sebastiano il mio sorriso lo accetto come un si .” Allora Tommaso sabato sera sarai nostro lieto ospite... Grazie a voi due sono contento di essere vostro ospite, ebbene questi nostri rapporti privati restano un segreto tra noi e meglio non dare alito a tutti i colleghi qui al minimo approccio si da alito al chiacchericcio meglio evitare “. Disse Tommaso il preside.
Un pò frastornata usci dalla presidenza ero confusa, al ritorno a casa avevo metabolizzato meglio la cosa ed iniziai una accesa discussione con Lui , secondo il mio parere avrebbe potuto fare a meno per quell’invito ma ormai la frittata era fatta.
Sabato era il mio giorno libero, mio Marito prese alcune ore di permesso per accompagnarmi a fare la spesa, per la cena ci teneva a far bella figura, dentro di me sentivo un pò di puzza della cosa avevo l’impressione che fosse stata, d’accordo tra i due, una cosa volutamente combinata. Non smetteva mai di raccomandarmi la sera successiva, di essere cordiale e simpatica col nostro preside Io non dissi nulla volevo vedere dove la cosa era arrivata tra Lui e Tommaso, possibile che Tommaso sapeva dei Video e delle loro intimità.
Sabato sere era tutto preparato nei minimi dettagli, ero andata in camera e mi sono cambiata per la sera, un vestito normale, quando mi vide Lui non era contento del vestito venne con me in camera da letto scelse il vestito per la sera, un tubino color crema attillato sino al ginocchio dove le mia forme erano esposte in maniera evidente, non volevo ma Lui tra carezze e baci oltre ad omaggi alla mia bellezza ottenne ciò che voleva.
Alle 8,30 di sera, puntualissimo, suonò al nostro campanello, andò ad accoglierlo Lui pacche e abbracci da vecchi amici, un mazzo voluminoso di fiori per me, mi abbraccio dandomi due baci sulle guance, senti nitidamente che strusciava le labbra sulla mia pelle, Io rabbrividii ..è stato un attimo arrossì.
Nostro figlio stava giocando per la stanza, Tommaso il preside lo chiamo lo abbracciò dandogli il peluche di orsacchiotto che gli aveva portato in regalo scatenando la felicità del bambino che entrò subito in sintonia con Tommaso il quale si prestò con i vari giochini del bimbo felicissimo.
La cena è stata soddisfacente il preside non smise un’attimo a tessere complimenti alla cuoca e alla bella donna della Prof. Grazia, per tutta la serata mi sentivo i suoi occhi addosso sotto gli occhi del mio maritino il quale aveva notato ma per nulla disturbato, mi ero abbassata per porgere un bicchiere e il nostro ospite incollò gli occhi nella discreta scollatura a balconcino dei miei seni mi accorsi che Sebastiano osservava compiaciuto con quel sguardo da porco.
Si fece tardi era l’ora di portare il piccolo a dormire nella sua stanzetta, stanco della serata non ci volle monto che si assopisse, poi ritornai nel salotto loro due a distanza erano seduti sul divano di fronte al televisore, andai in cucina ho preparato il caffè ritornai in salotto mi sedetti tra lo spazio tra loro due per gustarmi il mio caffe, non mi accorsi che Sebastiano a acceso il televisore collegato al video registratore non mi resi subito conto non stavo guardando le immagini, ma sentendo strani sospiri di una voce femminile mi girai, sul monitor Mirella su un letto a cosce aperte, aveva tra le mani l’enorme coso del preside che se lo strusciava tra le labbra della figa, l’apertura rosea tra le grandi labbra di Mirella era ben accogliente Lei stessa poggiò quella testa d’ariete in quel buco palpitante e voglioso, Tommaso, d’impeto affondo la grossa e lunga asta fino ai coglioni , i colpi di cazzo si susseguirono a ripetizione, prima lenti e profondi poi con forza uno dietro l’altro, la camera inquadrava anche il viso stravolto dal piacere, un amplesso forte selvaggio, i grugniti di Mirella con la voce rauca accompagnavano le godute di lei, poi un attimo Tommaso la girò come un fuscello sul letto la mise alla pecorina con le grosse maini gli ha aperto le chiappe si abbassò e con il Suo viso barbuto iniziò a leccarla con la punta della lingua stimolava il buchetto stretto della collega, la cosa andò avanti per un pò, Tommaso si mise in posizione eretta con il busto dietro di Lei puntò il cazzo nel buchino indifeso di Mirella appena la punta di quella nerchia tentò di forzare il delicato orifizio della mia collega con uno strillo di an animale ferito con una rapidità non aspettata Lei si divincolò togliendosi fuori dalla portata di Tommaso, per un attimo restò con il grosso cazzo in mano, si sentiva la voce di Tommaso che cercava di calmarla persuaderla, Lei con le mati tra i capelli strillava, si sentì una voce di un altro fuori campo, cercava di calmare la situazione era mio Marito.
Rimasi allibita disorientata, era Lui l’operatore che girava i video.
Mi alzai di scatto andai verso la stanza da letto sbattendo la porta, distesa sul letto disgustata per quello che avevo scoperto, non mi aspettavo e non mi immaginavo una cosa del genere.
Dopo alcuni minuti Sebastiano venne e si mise accanto a me sul letto Io non dissi una parola fu Lui ad iniziare a parlare ..” ho conosciuto Tommaso a Scuola quasi subito entrammo in sintonia, tra di noi si è parlato di sesso e tra tante cose Lui capi che mi piaceva guardare piano piano la nostra confidenza si rafforzo, poco dopo che iniziato l’incarico nella nostra scuola aveva preso una confidenza intima con la Tua collega Mirella che con il passare dei mesi divenne sempre più forte, Iniziava ad adorare Tommaso come un Dio, giorno dopo giorno si lasciava andare al volere di Lui non disse mai no ai video e con leggere proteste accetto anche il fatto del video e che Io fosse l’ operatore, si era creata una tresca tra di noi, Io non ho mai partecipato al gioco erotico mi piaceva da morire assistere e riprendere e piaceva anche a loro due. Abbiamo fatto solo due video , il primo l’avevi visto assieme a me, l’ultimo stasera, è stato girato qualche mese fa ed hai visto di persona come è finita, Tommaso voleva fortemente fare del sesso anale, è una sua fissazione in vita sua mi ha confidato, ha avuto tante avventure e fidanzatine, nessuno gli ha mai dato il culo in quanto terrorizzate della stanza di quella mazza, soltanto una volta una prostituta gli ha concesso il secondo canale facendolo felice per questo non ha badato a spese pagandola profumatamente. Dall’ultimo video i rapporti con Mirella si sono interrotti tanto che la tua amica, come sai ha chiesto trasferimento.
Ho ascoltato in silenzio, non dicevo nulla, amavo mio marito e lo amo ancora, vero i video non ha nascosto nulla poteva dirmelo prima, non volevo perderlo.
Si distese accanto a me sul letto ,entrambi ancora vestiti, iniziò ad accarezzarmi i capelli, le carezze sulle guance con un dito misurava il perimetro della mia bocca, mi conosceva bene il bastardo, appena aprivo la bocca mi infilava il dito dentro, la seconda volta che lo fece iniziai a succhiarlo, poi scese sul mio seno mi slacciò leggermente il vestito per farsi spazio, tirò fuori il mio seno gonfio il capezzolo turgido, il video appena visto aveva fatto il suo effetto, giocava con la lingua sul mio capezzolo, emettevo un leggero sospiro affannoso di piacere, mi tappò la bocca spalancata la sua lingua giocava con la mia ero rannicchiata su me stessa la sua mano si intrufolò tra le mie cosce li in mezzo la mia figa era già umida dalla visione del video sul divano, mi strappò lo slipp inzupatto del mio piacere, lo aiutai con il movimento delle gambe a toglierle completamente, con le cosce spalancate ero alla mercè della sua mano vogliosa,la mia testa stretta sul suo petto Lui mi teneva stretto a se.
Trasalì , almeno Io avevo dimenticato la presenza di Tommaso, in un attimo mi ritrovai la sua grossa mano che da dietro, ero oscenamente a cosce aperte con il culo rivolto verso la porta,non mi accorsi di lui, appena mi sovvenni le sue grosse dita stavano accarezzando il mio folto e ricciuto pelo nero, quando mi sovvenni avevo già un suo dito piantato tra le carnose labbra voglio, subito il piacere ed il formicolio che avevo dentro mi fecero andare in estasi, pochi istanti dopo Lui con il suo faccione era in messo alla mia fica, un po ruvido per via della barba, ma leccava cosi pene e in profondità con la lingua, stavo decollando di piacere me la stava leccando in maniera sublime ero al settimo cielo, il resto lo fece il suo ditone umido al punto giusto lo sentii profanarmi il buco del culo un piccolo cazzo dentro.
In quell’istante una esplosione di piacere, non ricordo mai di aver goduto cosi forte, cosi forte che gli chiesi di fermarsi con le mai to tenni fermo con il viso in mezzo alla mia figa la quale si apri emanando sbrodolando tutta la sborra che avevo dentro sulla faccia barbuta di colui che mi aveva dato tanto piacere.
Tommaso di uomo esperto di sesso, ha assaporato ed assistito compiaciuto al mio godimento, poi quando tutte le mie contrazioni di fica cessarono, venne sopra di me, una montagna ed io un piccolo cerbiatto sotto le sue grinfie, mi guardò negli occhi posando la sua bocca una del mio godimento sulle mie labbra, spalancai la bocca non ero abituata ad una lingua rovente grossa che visitava tutti gli angoli della mia bocca fino alle tonsille.
Ero decollata non sapevo più dove ero il piacere mi annebbiava la mente, preso dalla frenesia Tommaso iniziò a togliermi i vestiti di dosso, lo aiutai se no li avrebbe strappati, poi si spogliò Lui, era tutto peloso con degli enormi pettorali, un addome pronunciato ma la cosa sbalorditiva l’aveva in mezzo le gambe, l’avevo visto in video ma avendolo di davanti era ancor più spaventoso, nessun paragone proponibile con mio marito, non reggeva paragone sia in lunghezza che di spessore, poi la cappella, Sebastiano un cazzo normale che terminava con una punta con lo stesso diametro del cazzo, Tommaso si presentava con un grosso palo nodoso pieno di grosse vene che terminava con una cappella simile a una grossa pesca matura, incuteva paura, il tutto era piantato su due grosse palle erano grosse come un mio pugno chiuso, penzolanti pelose.
Anche lui non reggeva più, mi prese le gambe come un fuscello, era troppo alto per me la mia figura era molto piccolina al suo raffronto io sparivo di frotte alla sua figura mastodontica, i miei talloni arrivavano un po più in basso delle sue spalle, ero divaricata in preda a quell’animale, con la punta del cazzo spazzolava le pareti esterne alla mia fica, ebbi un attimo di paura allungai la mia mano cercai protezione a Sebastiano, il quale affettuosamente me la prese stretta si mise vicino a me con la sua faccia sopra la mia testa, sentii quel palo immergersi piando dentro di me ero abbastanza umida ma non abbastanza aperta per prendere quella testa d’ariete in pancia, sentii un forte bruciore era entrato con la testa facendolo scivolare un pezzo dentro, strillai per il dolore per il bruciore, misi le mani in avanti sulla sua pancia sentendomi lamentare cosi forte si blocco...” ma quanto sei stretta, ma scusami hai partorito un figlio e sei rimasta stretta....” Io ansimavo dai bruciori rispose mio marito”.. sai il bambino l’ha avuto con il cesareo ecco perchè stretta.. , subito Tommaso..” non avete un po di olio un lubrificante”. Sebastiano mi guardava con interrogativo...Io con un fil di voce le sussurrai..” vai in camera del bambino nel primo comodino c’e l’oio del bambino.
Un attimo dopo consegno il flacone di olio a l Preside il quale unse con abbondanza il suo palo poi una buona dose tra le labbra della mia fica e con le dita ricoprì le pareti intere, poi mi posiziono con le gambe aperte su per il suo petto, Sebastiano si era ancora messo a senso di protezione, con la faccia sulla mia testa ma bel attento a godersi la scena. Tommaso ancora una volta spennellò la testa della sua nerchia sulle mie labbra gonfie puntò al centro, stavolta il cazzo entrò per metà l’olio usato facilitò l’entrata io mi sentivo spalancata mi stava aprendo iniziai a chiedergli di fermassi ma il porco mi assestò un colpo che mi trafisse tutta, mi sentivo spaccata aperta profanata, dopo poco ritornai a connettere capi che con la botta con tutta la sua forza il cazzo mi era entrato fino alle palle e con la spinta con la mia testa cozzai sulle labbra del ormai consagrato cornuto che si era messo con il viso a protezione sul mio capo. Con il senso di poi Tommaso con un colpo mi ha spaccato la figa e la bocca del cornuto.
Lui si era fermato con il cazzo tutto infilato dentro mi fece abbituare poi piano piano prima con spinte leggere poi con bordate forti fu un culmine di piacere mi volle scopare in tutte le posizioni, sembravo una bambina strapazzata da un bruto, ho goduto anto molto, alla fine mi ha voluta spuzzare la sua sborra biancasta in bocca accolsi il possibile l’antra e’ rimasta sul mento e attorno alle mie labbra, poi anche lui esausto mi venne dietro tenendomi abbracciata da dietro mi aprii le natiche ero tutta impiastrata di sborra umidi due dita e me li ficco con forza in culo, ebbi un solbazo li sentii entrare non disse nulla, si allungo mi fece girare il collo ci fu un profondo bacio appicicoso con la sborra sua ancora calda.... Sebastiano si era gia addormentato con in suo cazzetto in mano.
Io ero esausta, stanca indolenzita da tutte le parti con forti bruciori alla figa, Sebastiano già dormiva ormai era già tardissimo a che Tommaso tornassi a casa con il tacito assenso di tutti restammo in quel letto tutte e tre, il sonno non si fece attendere.
Non so che ora era mi sveglia avvertendo qualcosa di caldo ed umido che mi leccava la figa, mi sveglia mio marito li accanto dormiva ancora, Tommaso con il grosso capoccione era in mezzo alle mie cosce che leccava, non mi ero ancora lavata e Lui li a leccare gli umori della notte passata, Sebastiano non l’avrebbe mai fatto Lui ci metteva la lingua solo quando era lavata e profumata, apprezzai molto, si mise disteso mi aiuto a mettermi sopra divaricando le gambe, Lui prese il suo scettro in mano lo guidò tra le labbra poggiando quella grossa cappella nel buco roseo della mia figa, con una mano la stavo poggiando sul suo petto l’altra di lui mi sosteneva cingendomi i fianchi, Tommaso mollò i miei fianchi e mi ritrovai in un attimo impalate fino alle palle , con la figa ero seduto sulle sue enormi palle, sentivo quel palo corpulento e grosso dentro la mia pancia arrivava in parti mai inesplorate da nessuno, caldo grosso e pulsante, mi usci dalla bocca uno spasimo un brivido di piacere di brucione di senziazioni e vette a me sconosciute. Il mio fisico la mia figa, sono stata solo con mio marito, non era abituata a quel far sesso diverso fisico devastante, ero impalata , trapanata e tappata da quella nerchia possente sconosciuta che stava esplorando percorsi vergini ed immacolati. Iniziò Lui da sotto, prima con movimenti lenti poi a bordate possenti sempre più profondi, il piacere era grande ma anche le fitte alla figa nell’accogliere dentro quel cazzo possente e forte erano sopportabili perche mescolate con il piacere e nell’entrare ed uscire di quel grosso cilindro dalla figa fuoruscivano rumori strani ma piacevoli. Sebastiano era sveglio, osservatore attento si stava dando piacere con il suo cazzetto in mano. Con il piacere di tutti i presenti continuavo ad essere ingroppata da quel amate dotato focoso e porco, quando la porta della camera si apri nostro figlio piangeva e strillava come di solito gli capita. Prontamente Sebastiano si alzo corse verso di Lui lo prese usci dalla stanza e chiuse la porta. Un invito silenzioso del buon cornuto a continuare, una bella mezzora di bordate in figa mi fecero godere a ripetizione e quando lui era pronto si tolse dalla mia figa venendomi in bocca ed in faccia strusciando quella grossa cappella tra le mie labbra a bocca aperta, rimanemmo bracciati esausti stanchi mi baciò in bocca rimettendomi dentro la sborra che si era depositata fuori mi guardo negli occhi ripetè quel getto di ficcarmi due dita in culo e mi disse .” vedi che voglio che mi regali il tuo culo”. Io non risposi non dissi nulla ma ero terrorizzata dal pensiero che quel coso potesse entrarmi nel didietro .
Anche Tommaso ha avuto bisogno di una doccia come noi , anche se non aveva vestiti per il ricambio, si sistemò alla meno peggio, poi tutti a tavola per far colazione le dieci erano passati da un pezzo, quasi nessun dei tre, per la situazione che si era creata, aveva voglia di parlare, poi Io rivolgendomi a mio marito chi chiese appena possibile di passare dalla farmacia di turno per prendere una crema anti arrossamento per me, sentendo ciò Tommaso si giro verso di me con un sorrisetto compiaciuto, sentendo la mia richiesta, era soddisfatto anche Io gli risposi con un leggero sorriso civettuolo.
Il Preside prima di andar via , sempre con il suo tuono autoritario, sapeva parlare solo cosi, ci disse che avrebbe gradito averci a pranzo prima delle tredici ci avrebbe chiamato per incontrarci e poi andare al ristorante. Non aspettò nessuna risposta da parte nostra ci strinse la mano a Lui e mi diede un bacetto sulla guancia a me.
Ci incontrammo alle tredici nei pressi di casa sua, salimmo sulla Sua macchina con il bambino.
In una cascina fuori citta trovammo posto in un bel locale non molto affollato scegliemmo un tavolo defilato, stavolta fummo abbastanza loquaci senza mezzi termini Tommaso iniziò a parlare di quanto accaduto dichiarandosi che ci teneva tanto a questo rapporto, voleva fortificarlo proteggerlo e portarlo avanti ma volle avere una risposta Me e Sebastiano sulla continuazione di questo nuovo rapporto creatosi tra noi io non risposi ma mio marito subito entusiasta si precipitò ad assicurare a Tommaso che anche da parte nostra era tutto ok.
Il nostro preside spavaldo, era seduto vicino a me mise la mano sotto il tavolo si allungo tra le mie cosce e rivolto a mio marito disse; “ Tua moglie non mi ha risposto ma la sua figa è già umida..meglio risposta di questa”... non rimasi zitta Io..:” Tommaso presta attenzione non andare con le dita dentro ho messo la crema”. Tommaso diede una occhiata in giro poi mi stampò un bacio in bocca.
Poi si è parlato del comportamento a scuola bisogna stare più attenti che nessuna cosa trapelasse, si è deciso che l’amicizia con Sebastiano doveva attenuarsi e con me continuare l’antipatia che c’era da prima.
Dopo di allora passarono un po di giorni in questo periodo non ci incontrammo, anche se il preside tramite Sebastiano desiderava vederti, gli mandai a dire che ancora avevo la figa in fiamme ma gli avrei fatto sapere io.
Dopo una settimana con l’occasione del compleanno di mio marito invitammo il preside, quella sera lasciammo il Bimbo da mia cognata che abitava a qualche chilometro di distanza , ci incontrammo con lui il quale venne con la nostra macchina, diede gli auguri a Lui regalandogli un bel orologio poi aprì un piccolo cofanetto dentro una bellissima fede un po più sottile dalla solita, poi mi disse ..: “ mi sono accordato con Sebastiano ed ho preso questa fede per te la metterai assieme all’altra d’ora in poi hai due mariti”. Nel ristorante c’era troppa gente, sicuramente mi avrebbe baciato non potè farlo mi strinse la maro forte. Apprezzai mi infilai l’anello ad dito e lo mostrai ad entrambi tutte e due felici guardai negli occhi a Tommaso e gli disse: “ domani vado in gioielleria con Sebastiano ti comprerò una fede per te che dovrai portare al dito cosi non potrai più far lo stupido con le altre, sei d’accordo Sebastiano?.. “ Si si certamente bello cosi”. Ormai mio marito era entrato nel ruolo che si era prefisso di cornuto e guardone.
La cena fu ottima, salimmo in macchina alla guida mio marito Io e Tommaso dietro, i vetri dietro erano oscurati, baci focosi,mi succhiava le tette, poi mi abbassai per prendergli il cazzo in bocca non fu facile a tiralo fuori dai pantaloni, Lui ero un omone grande e grosso e lo spazio della macchina era quello che era, poi con presunzione inizia a fargli un pompino spalancavo la bocca riuscendo a far entrare dentro solo la cappellona, ad un tratto uno stridio di una frenata sono andata a cozzare con la testa contro il sedile, mi feci un pochino male, mio marito per poco aveva evitato lo scontro con un’altra macchina ,Tommaso imbestialito si scagliò contro mio marito. “ Cosa fai bestia, stai attento cosi ci ammazziamo tutti, guarda la strada a casa avrai tempo di guardare e fare il cornuto”... “ dai non è colpa sua siamo stati tutti presi dagli eventi “, tesi la mano per accarezzare la testa di mio marito per rincuoralo , alcuni attimi di silenzio Io ripresi il lavoretto di bocca che stavo facendo, dopo un pò sentii mio marito: “ tutto ok Grazia, posso ripartire? un mio mugugno poi mi sono staccata dal cazzo...” Tutto ok amore scusami avevo la bocca piena e non solo caro Tommaso non smette mai di infilarmi un dito in culo sembra che sia una sua fissazione”. Tommaso sorrideva compiaciuto spingendo ancor più dentro alla bocca la sua mazza.
Eravamo già davanti alla porta di casa nostra entrammo direttamente con la macchina in garage,ci ricomponemmo, non vorremmo fare incontri per le scale con i nostri vicini, usammo la scala interna salimmo nel nostro appartamento, eravamo tutti carichi al punto giusto ci volle poco eravamo tutti nudi sul letto, già coricata di spalle con le cosce spalancate, avevo tanta voglia con Tommaso avevo scoperto il vero sesso quello con la S maiuscola. Ad un tratto Tommaso con tono autoritario si rivolse verso mio marito: “ Cornuto vai a trovarti un pantaloncino e copriti, tu stasera ti siedi sulla sedia qui vicino e guarda, sei autorizzato solo a segarti e fare tutto quello che Io dico! sei d’accordo? “ si si “ ha risposto il mio maritino senza dir più nulla obbedendo e sedendosi.
Mi piaceva vedere mio marito umiliano e remissivo cosi ancora la figa mi ballava di più, Tommaso mi venne con il suo capoccione in mezzo alle cosce, e ancora stavolta fu sublime eccezionale, con le labbra e la lingua mi faceva decollare con la figa sollevandomi le chiappe con le mani curava anche il mio buco dietro, poi intrufolò la nigua dentro al buco della figa tempestando il mio sensibile grilletto andando a ficcare due dita in culo, godetti, godetti come non mai ancora una volta avevo pisciato la mia sborra sulla faccia del preside. Mi fece prendere fiato poi mi ordinò di mettermi in ginocchi sul letto, si mise davanti a me donandomi il suo scettro, Lui era coricato sul letto Io in ginocchio cercavo di dargli piacere, leccavo la lunga asta , forzavo il cappellone in bocca accarezzavo le poderose palle piene.. Lui parlando con me mi disse “ hai comprato quella crema che ti avevo detto? io girandomi verso verso mio marito: “ vai a prendere quel tubetto che abbiamo comprato e portalo qui”. Ubidiente tono’ con il tubetto; “ dammelo a me cornuto poi mettiti dietro a tua moglie apri le chiappe del culo e lecca bene bene un buchino ti dico io quando smettere”. Io continuavo a succhiare Lui non sborrava mai, mi lasciò a quatto zampe sul letto si posizionò dietro accanto a mio marito, che continuava a leccare ed inumidire il buco del mio culo. “ Cornuto spalanca bene con le mani il culo di tua moglie, sei bravo cosi , prendi il mio cazzo con le mani mettito tra le labra della figa e tienila aperta, guarda cornuto come si apre ed entra tutto”.., un sol colpo ed era entrato tutto nelle ovaia,.. “ ti è piacito cornuto? ora mettiti a sedere in silenzio e guarda come te la sfondo”.
Doveva tenermi ferma per i fianchi se no quei colpi mi avrebbero scaraventata in avanti, Lui dietro che pompava una sagoma massiccia di uomo ,Io molto minuta anche se ben fatta sentivo le pareti della mia fica dilatate , ma bramose ad accogliere quel palo che entrava ed usciva, ogni tanto lo fermavo con la mano volevo sborrare con quella mazza ferma in figa. La voce di comando di Tommaso chiamò Sebastiano : “ muoviti prendimi il tubetto con la crema che è sul letto”. Mio marito ubbidiente allungo l’astuccio, il palo di Tommaso tutto dentro Lui si districava con l’astuccio, sentivo una cosa fresca sul mio buchetto , poi le sue dita unsero tutto andando a ricoprire e spalmare internamente le pareti del mio buco, tolse quella spada che mi stava dando piacere e mi feriva la finga, spalmò e avvolse con il contenuto tutta la sommità del cazzo. “ avvicinati cornuto a vedere come apro il culo a tua moglie, guarda e segati ammira come si sfonda una troia come la tua”.
Sentii l’enorme coppola che mi tappava il culo, Lui teneva ferma l’asta grossa eccitata, appena sentii la prima pressione cercai la mano di mio marito, la strinsi forte , lui era intento e concentrato a gustarsi la scena, strillavo dei leggeri colpettini , in quel momento gli fui grato per come lo stava facendo con delicatezza avrebbe potuto farmi male per davvero, con la testa tra i cuscini gridavo singhiozzi soffocati in quell’istante avevo paura, in quell’istante la cappella del cazzo oltrepassò il primo sfintere del mio ano, sentivo un forte bruciore ma il primo grosso ostacolo è stato oltrepassato, Lui si fermò lì per un pò di tempo diede il tempo giusto al che il buco dilatato si abituasse, respiravo affannosa ma non gridavo, si accorse che il brutto momento era stato superato poi senza pietà in un continuo crescendo me lò piazzo tutto dentro in fondo alle budella.
Si fermò ancora lì in fondo poi piano piano entrava ed usciva, finalmente sentivo un pò di piacere, poi entrambi abbiamo perso la ragione il piacere era inebriante il randello era uno stantuffo mi riempiva di cazzo e fuoriusciva un lampo tale movimento procurava un suono osceno, il culo all’uscita del cazzo restava aperto si riempiva d’aria poi lo stantuffo mi riempiva nuovamente togliendo l’aria entrata procurando un suono da buco di culo. Quel suono lo esaltava di più e imbufalito caricava ancor più ferocemente i suo colpi erano più forti più profondi, Io ero andata godevo godevo, non ero più remissiva affrontavo i colpi a culo aperto con le chiappe andavo incontro al suo cazzo. Sborrammo insieme raggiungemmo entrambi un piacere particolare mai provato prima. Sentivo dentro al mio buco quel grosso coso che pulsava e pompava sborra calda erano le ultime spinte Tommaso mi teneva abbracciata forte per il culo, lui si distese sulla mia schiena esausto non potei reggere quel peso in ginocchio mi accasciai con la pancia sul materasso
Lui sopra la mia schiena. Assaporammo tutta la gioia del sesso il cazzo era ancora dentro, improvvisamente sentii l’impellente necessita di andare in bagno concitata gli chiesi di spostarsi Lui capì mi lascio’ andare tolse il cazzo dal buco ed io corsi, anche se le mie gambe erano molli in bagno.
Meno male, li nel bagno mi sono liberata di tutto anche della sua sborra, non poca, per questo ho avuto l’istinto di evacuare. Vabbè mi sentivo con il buco del culo sfondato però non pensavo a tanto piacere. Mi lavai poi ritornai in camera: “ tutto bene amore” era Sebastiano ..” stai zitto e non parlare senza autorizzazione” fu perentorio Tommaso. Lo zittì , mi dispaceva un pò ma faceva parte del gioco era stato lui a voler questo ed ora indietro non si torna.
Tommaso mi accolse sul letto tra le sue possenti braccia mi diede dei baci profondi, mi guardo negli occhi mi disse: “ grazie e stata una cosa magnifica, sei stata meravigliosa nessuna donna mi ha dato il culo, tu sei stata unica sublime cosa che io non dimenticherò mai Grazie.
Più tardi chiavammo ancora non nel culo non era percorribile aveva bisogno di qualche settimana per rimettersi a posto toppo lacerazioni, andava curato per poterlo usare ancora. Dicevo che terminammo la serata con un’altra chiavata e con grande mio disappunto mi sborrò in figa mi stavo innervosendo Lui delicatamente mi zittì: “ Sebastiano come eravamo rimasti? che l’avrei sborrata dentro perché io voglio un figlio da lei eri d’accordo? ..” si preside ero d’accordo e so che hai preteso che io non la tocco piu senza tuo permesso”. “ bravo cornuto vieni un pò qui : Tommaso mi apri le chiappe mostrando il mio buco di culo oscenamente scassato.
Siamo meridionali ma da anni inseriti ed integrati nel contesto fiorente Piccola cittadina Veneta.
Viviamo in un confortevole appartamento di proprietà dove la nostra vita scorre tranquilla senza problemi particolari, lavoro casa con qualche uscita nel fine settimana.
Voglio, qui di seguito, raccontare la trasformazione della vita di coppia di due coniugi tranquilli che si stimano e condividono un sentimento profondo:
Mi presento: Grazia 40 anni, non altissima, capelli corvini ondulati, fisico a detta di mio Marito, ben fatto cosce tornite e toniche, un bel culo, una terza di seno ancora che guarda all’insù, un bel viso, occhi castani ed una bocca importante.
Mio marito Sebastiano, 45 anni, un pò più alto di me, stempiato, rotondetto ama la cucina una buona forchetta, presenta una pancetta importante. Lo amo è il mio tutto la mia guida ed è quello che indirizza sempre il destino della nostra famigli.
Quando ci siamo trasferiti qui al Nord eravamo già sposati, siamo cresciuti nella mentalità rigida di un piccolo paesotto della Sicilia, dove tutti si conoscono. Sono giunta vergine al matrimonio e credo che mio marito non abbia avuto tante galanterie con le donne: so che mi è fedele come d’altronde lo sono Io.
Nostro figlio, il piccolo Luca, è giunto due anni fa da un parto cesareo quando le nostre speranze per avere un figlio si stavano assottigliando.
Con il passare degli anni la nostra relazione, un tempo appassionata, si era trasformata in una routine confortevole ma priva di scintille.
Sebastiano, quando entrambi si tornava dal lavoro, dedicava molto del suo tempo al computer, mentre Io mi districavo con le quotidianità casalinghe ed al piccolo. Un giorno entrando nella stanza dove la usava da ufficio, mentre Lui momentaneamente era andato in bagno, mi sono avvicinata alla scrivania per prendere un documento rimasi meravigliata nel vedere un immagine ferma di una donna presa da due uomini, uno la cavalcava da dietro l’altro era con il suo coso in bocca alla donna.
Feci finta di nulla, rimasi stupita, non avrei mai pensato che il mio lui si dedicava al porno.
La stessa sera a Letto chiesi conto a Sebastiano delle immagine che avevo visto, Lui non si aspettava era impreparato un pò stupito per essere stato scoperto, non si perse d’animo, prese il mio viso tra le mani e mi diede un bacio caloroso sulle labbra: “ amore bello è da un pò che mi piace vedete certe cose, pensavo di parlarti ma tu hai fatto prima e vorrei tanto vederle assieme a te”. “ -- e no Sebastiano Caro io quelle cose non voglio vederle.
I nostri giorni per far sesso erano il Sabato o la domenica, stranamente quella sera era un Lunedì volle fare sesso, non e che a me dispiacesse ma quella sera lo notai particolarmente vigoroso, anche se non ebbe una lunga durata passò dalla figa e metterlo nel mio culo con una inaspettata veemenza lo sentivo che presto con fiotti caldi si stava svuotando nel mio sfintere.
Io avrei voluto che durasse di più, anche se avevo goduto, sono una donna molto calda ma Lui in pochi minuti era arrivato al capolinea.
Tra la sborra che mi colava dal buchetto e quella della mia goduta che mi ero fatta avevo tutta la figa impiastricciata mi alzai andai in bagno spalancai le cosce sul bidè e con cura iniziai ad insaponare e a sciacquare quella foresta nera ricciuta soffice, per un attimo pensai a quell’immagine che avevo visto sul computer di mio marito, due dita della mia mano scivolarono tra le labbra sucose della mia figa chiusi gli occhi e mi diedi piacere rincorrendo quell’immagine di due maschi che davano piacere a quella donna.
Scopri ancora varie volte mio marito davanti al computer, anche se curiosa non andai mai a sbirciare cosa stava guardando, ma un giorno entrando nella stanza lo trovai ancora lì, quando mi vide si alzò dalla sedia mi prese per mano mi fece sedere sulle sue gambe dietro al monitor.
Volevo divincolarmi e andar via, tenendomi per i fianchi mi fece desistere, continuò a far scorrere immagini, corpi aggrovigliati ,una donna che faceva pompini, lo prendeva in culo in figa, rimasi incollata con gli occhi allo schermo quelle immagini mi stavano eccitando e non solo me sentivo tra te chiappe che anche Sebastiano si era svegliato.
In casa ero con una tunichetta leggera non ci volle molto che mio marito mi posiziono a novanta gradi abbassando la tunichetta fino alle ginocchia infilzandomi il cazzo nella figa fracida di sborra, sentivo tutta la vigoria rinnovata non solita di mio marito ero super eccitata ma la mia mente era ferma su quelle immagini che avevo visto, non mi ero mai a pensare che vi fossero cazzi più grandi e più grossi di Sebastiano, sborrai copiosamente con questa immagine che mi passava dentro non mi accorsi se mio marito avesse sborrato ma sentii che il suo cazzo semi moscio scivolava fuori dalla mia figa. Mi rassettai in fretta sentivo il bambino che gridava nell’altra stanza, dopo arrivò anche Lui ed io corsi a lavarmi , come l’altra volta ebbi voglia di darmi piacere con le mie mani pensandomi intensamente alle prese con quel poderoso cazzo.
Ero a scuola nella pausa, tra un’ora e l’altra di lezione, mi recai nell’aula professori, i colleghi presenti ogni uno guardava le sue cose, compiti libri quaderni, stavo riflettendo dentro di me ultimamente nella nostra routine quotidiana di me e mio marito si stavano verificando dei cambiamenti inaspettati imprevisti mai pensati prima.
La cosa non è che mi dispiacessi più di tanto, ero piacevolmente coinvolta nella nuova forma di erotismo che Sebastiano ha introdotto nella nostra intimità, oddio era una nuova ventata di freschezza che stava spezzando la noia delle solite cose tra me e lui ma Io volevo focalizzare meglio il cambiamento di mio marito a cosa era dovuto.
La risposta la ebbi qualche tempo dopo, avevo terminato le mie lezioni e prima di tornare a casa passai dalla segreteria per parlare con mio marito, entrai senza bussare sapevo che era solo nell’ufficio in quanto i colleghi erano assenti per motivi di salute, lo trovai dietro alla scrivania con il preside a visionare il computer. Li vidi un pò a disaggio appena mi videro ed il Preside salutandomi si staccò ed uscì dalla stanza, Sebastiano sapeva che ero passata a prendere le chiavi di casa si avviò verso la borsa a prenderli, in quell’attimo presa da una certa curiosità mi spostai di lavo per vedere l’immagine dello schermo del computer , mio marito nel trambusto aveva lasciato la schermata aperta, una donna con la mascherina nuda con tre uomini a torno nudi che facevano sesso.
Sebastiano si era accorto che Io avevo visto che assieme al Preside stavano visionando sul computer.
Il Prof. Tommaso Giordani è il Preside del nostro plesso scolastico, fresco di trasferimento nella nostra scuola da subito non è entrato nelle simpatie dei docenti e non solo, ma con Sebastiano mio marito era nata subito una sintonia, cosa che hai miei colleghi non è passata inosservata per questo ormai notavo una leggera antipatia legata all’amicizia che lega mio marito al Preside.
Il Preside non era di carattere facile, imponente fisicamente con lineamenti somatiche marcati una leggera barbetta grigia dimostrava ampiamente i suoi 50 anni, ha dimostrato di essere una persona preparata ma di un carattere forte come forti sono i suoi modi per dirigere la scuola. Vedendolo solo fisicamente sembrava più scaricatore portuale che Preside di una scolaresca. Scapolo non si era mai sposato.
Aspettai che ritornassi a Casa Sebastiano volevo parlargli di quello che avevo visto, possibile che a scuola vede filmai porno con il Preside? Ecco perche da qualche mese a questa parte mio marito ha cambiato cosi tanto su suoi appetiti sessuali contagiando anche me.
Candidamente mi ha detto che non c’era nulla di male che dopo che è nato il legame di amicizia tra di loro il nostro Dirigente scolastico ha trasmesso il piacere dei video amatoriali a Mio marito ed ogni tanto a scuola quando sono soli vedono qualche video amatoriale di quelli che non circolano in reta ma si passano solo tra amici “ stasera di faccio vedere uno particolare” mi disse.
A sera dopo che nostro figlio si era già addormentato da un pezzo lo sento che mi chiama dalla camera da letto..” vieni che ti sto aspettando vediamo il video assieme”.. Rassettai le ultime cose indossai una camicetta da notte scollata a metà gamba e lo raggiunsi nel letto, gli andai vicino quasi addosso , poi con il telecomando avviò il video registratore ...sullo schermo comparve un ambiente molto familiare era la stanza di Presidenza vide Mirella, la collega che avevo istaurato con me un forte rapporto, moglie e mamma di due bimbe di due anni più grande di me, sapevo immaginavo una donna irreprensibile, inginocchiarsi davanti a chi stava girando il video sbottonare la patta dei pantaloni e con difficoltà tirare fuori un palo di carne enorme pieno di vene con una cappella mai vista grossa massiccia, la piccola mano di Mirella non riusciva a cingere maestoso manico ma solo indirizzarlo verso le sue labbra, la bocca piccola riusciva a cingere solo parte dell’enorme cappellotto, con la mano teneva fermo quella poderosa mazza e con la maestria della bocca e lingua ripassava quel cazzo fino ai coglioni, con maestria e passione la mia collega succhiava e leccava tutto quel che poteva , quella testolina bionda si dava da fare e si vedeva che metteva tanta passione, poi s vide l’enorme mano del proprietario del cazzo che si impossesso dello stesso spostando la manina di Mirella, intravidi i primi schizzi di sbolla colare ai lati della bocca della collega, sentì uno spasimo di godimento poi innumerevoli fiotti di sborra biancastra sugli occhi su tutto il viso ricoprire Mirella, ..” brava troia “ la voce mi procuro un brivido riconobbe che era quella del Preside Giordano che continuava a pennellare e distribuire la sborra sul viso della collega. Rimasi sbalordita non avrei mai immaginato di vedere la mia collega in una situazione scabrosa simile e poi con il Preside che era considerato un po da tutti persona poco simpatica e per niente socievole.
Mi ritrovai la mano di mio marito sulla figa fracida di umori quelle immagini inaspettate mi avevano un po sconvolta ma mi hanno dato una carica di erotismo particolare, poi la mano di Sebastiano fece il resto , i nostri corpi uniti e appiccicati, Lui che spingeva forte dentro la fica che come un mantice pieno d’umori mi risucchiai quel cazzo dentro ..” Ti è piacito il cazzo di Tommaso”? Mi fermai un attimo lo guardai di brutto e non gli diedi nessuna risposta. Cazzo disse dentro di mi ha già sborrato.
Si tolse fuori della mia figa con il cazzo ricurvo ammosciato, Io volevo ancora non mi era bastato ero un po delusa con tanta voglia dentro, mi alzi per lavarmi la nel bagno in silenzio con le dita dentro le labbra della mia figa e con la mente la poderosa nerchia del preside... sborrai copiosamente, ero sbalordita per la mia collega, non avrei mai immaginato e molto impressionato per la stanza di Tommaso madre natura aveva esagerato molto con lui a differenza di mio marito.
Tornando a letto chiesi conto del video e la stranezza dell’intrallazzo tra Sebastiano e il Preside.
Non mi rispose disse che era stanco e voleva dormire.
Stavamo facendo colazione, ancora una volta gli chiesi conto di quel video: ..” Non ti è piaciuto? mai ieri sera la tua figa era tutta sbrodolata di sborra, quindi il cazzo di Girolamo ti ha fatto un certo effetto, sei risentita per la tua amica? di quello che mi dice Girolamo gli ha fatto solo qualche pompino si è rifiutata sempre, penso che il preside si è stufato ed ha interrotto il rapporto con Lei.
Non risposi rimasi in silenzio, vero che avevo apprezzato molto, anche se impressionata dalla stanza di quel cazzo, quella sera ho goduto tanto nel bagno pensando ma non per la chiavata di Lui primatista di velocità.
Non vidi più video del Preside ma con mio marito continuarono le visioni di video amatoriali quasi sempre di una coppia e un amante della donna il marito stava a guardare e l’altro si scopava la moglie una di quelle sere mi venne spontaneo chiedere a Lui: “ ma ti piace vedere scopare le donne sposate?.. certamente si mi piace tanto, piace anche a te da come godi e mi piacerebbe che provassimo pure noi”.
Rimasi di sasso sbalordita non mi sarei spettata che l’uomo che amo profanasse una richiesta del genere, d’impeto con vemenza lo riempii di insulti e di rabbia. Quella sera a letto gli davo le spalle ero offesa con Lui, era un maestro quando ero arrabbiata sapeva come prendermi, le sue carezza i suo bacini dietro le orecchie fecero l’effetto voluto, finimmo a fare l’amore al culmine della scopata mentre mi pompava con la voce tremante dal piacere vicino al mio orecchio mi sussurrava e pompava: ..” amore hai visto che sberla di Cazzo ha il Preside ti piacerebbe scopare con Lui”?.. pompava nella mia figa con un affatto di piacere.. “ pensa quel grosso arnese dentro alla tua figa che svuota le palle dentro”. I quei attimi la mia ragione era appannata di desiderio comune entrambi presi dall’istinto dei sensi e il nostro piacere era al culmine , insolitamente giunse nello stesso istante .Sebastiano preso dal groviglio dei senti mi sussurrò: “Che bella troia che sei”. In quindici anni nella nostra unione d’amore non si era mai azzardato ad una parola pesante cosi. Gli sorrisi, non ho mai avuto un carattere remissivo, lo accarezzai sul viso : “ non sapevo di avere un marito che ama le corna”.
Per quella sera non andammo oltre. Il giorno dopo a scuola avevo qualche ora di riposo ero sola nella sala professori riflettevo sui cambiamenti da qualche mese a questa parte sui nostri rapporti sessuali cose che non avrei mai lontanamente immaginato, sapevo che mio marito non si sarebbe fermato anche se Io dentro di me cercavo di distogliermi da queste situazioni in fondo godevo da matti anche Io.
Penso che Sebastiano avesse in mente in piani ben definito, non tutte le sere ma spesso la sera a letto i video e le stesse situazioni non mancavano mai e si concludevano sempre con la Sua fantasie di Tommaso il Preside che a parole immaginava in una scopata con me.
A dire tutta la verità ero anche Io presa da questa piccante situazione erotica, tranne i primi tentativi di rifiuto poi venne coinvolta e travolta,il sesso mi era piaciuto sempre poi il piccante che aveva messo mio marito era ancora più appetibile.
Passarono i giorni e sempre da mio marito venne a sapere che Tra il Preside e la mia collega Mirella era tutto finito è stata Lei, per quanto ho saputo, a tirarsi indietro, poi da lei in una confidenza mi ha informato che per il prossimo anno scolastico aveva chiesto il trasferimento, certamente non mi ha detto il vero motivo per cui se ne andava, ma lei non sapeva che Io sapevo il perchè.
Negli ultimi tempi ho notato il notevole cambiamento del preside nei miei confronti, era diventato più attento a volte molto galante, una volta ero capitata per caso in presidenza sola con Lui.
La sua presenza incuteva sempre un pò di timore, forse era la sua notevole prestanza fisica, non era un bell’uomo, ma la sua padronanza linguistica, la sua preparazione e il suo modo molto mascolino d’essere tendevano a dominare. Parlammo di problemi scolastici e di altre cose, per la prima volta mi sentii osservata da lui , senti il suo sguardo sulle mie tette sulla mia figura non reggevo lo sguardo con lui mi sentivo in soggezione, cosa che non era mai successo mi ha tatto tanti complimenti che non mi aspettavo.
In quell’istante la porta della presidenza si apri senza bussare, come se lo sapesse che ero li entrò mio marito.
Entrare senza bussare la porta denotava una confidenza tra i due che non mi sarei mai aspettata, ero tanto in imbarazzo , loro due sorridenti con atteggiamenti di vecchi amici: “ Che ne dici Grazia se sabato sera invitiamo il Preside per una cena a casa nostra?” . Rimasi spiazzata non potevo davanti a Lui negare l’invito, in quel momento non sapevo cosa fare o cosa dire, sorrisi Sebastiano il mio sorriso lo accetto come un si .” Allora Tommaso sabato sera sarai nostro lieto ospite... Grazie a voi due sono contento di essere vostro ospite, ebbene questi nostri rapporti privati restano un segreto tra noi e meglio non dare alito a tutti i colleghi qui al minimo approccio si da alito al chiacchericcio meglio evitare “. Disse Tommaso il preside.
Un pò frastornata usci dalla presidenza ero confusa, al ritorno a casa avevo metabolizzato meglio la cosa ed iniziai una accesa discussione con Lui , secondo il mio parere avrebbe potuto fare a meno per quell’invito ma ormai la frittata era fatta.
Sabato era il mio giorno libero, mio Marito prese alcune ore di permesso per accompagnarmi a fare la spesa, per la cena ci teneva a far bella figura, dentro di me sentivo un pò di puzza della cosa avevo l’impressione che fosse stata, d’accordo tra i due, una cosa volutamente combinata. Non smetteva mai di raccomandarmi la sera successiva, di essere cordiale e simpatica col nostro preside Io non dissi nulla volevo vedere dove la cosa era arrivata tra Lui e Tommaso, possibile che Tommaso sapeva dei Video e delle loro intimità.
Sabato sere era tutto preparato nei minimi dettagli, ero andata in camera e mi sono cambiata per la sera, un vestito normale, quando mi vide Lui non era contento del vestito venne con me in camera da letto scelse il vestito per la sera, un tubino color crema attillato sino al ginocchio dove le mia forme erano esposte in maniera evidente, non volevo ma Lui tra carezze e baci oltre ad omaggi alla mia bellezza ottenne ciò che voleva.
Alle 8,30 di sera, puntualissimo, suonò al nostro campanello, andò ad accoglierlo Lui pacche e abbracci da vecchi amici, un mazzo voluminoso di fiori per me, mi abbraccio dandomi due baci sulle guance, senti nitidamente che strusciava le labbra sulla mia pelle, Io rabbrividii ..è stato un attimo arrossì.
Nostro figlio stava giocando per la stanza, Tommaso il preside lo chiamo lo abbracciò dandogli il peluche di orsacchiotto che gli aveva portato in regalo scatenando la felicità del bambino che entrò subito in sintonia con Tommaso il quale si prestò con i vari giochini del bimbo felicissimo.
La cena è stata soddisfacente il preside non smise un’attimo a tessere complimenti alla cuoca e alla bella donna della Prof. Grazia, per tutta la serata mi sentivo i suoi occhi addosso sotto gli occhi del mio maritino il quale aveva notato ma per nulla disturbato, mi ero abbassata per porgere un bicchiere e il nostro ospite incollò gli occhi nella discreta scollatura a balconcino dei miei seni mi accorsi che Sebastiano osservava compiaciuto con quel sguardo da porco.
Si fece tardi era l’ora di portare il piccolo a dormire nella sua stanzetta, stanco della serata non ci volle monto che si assopisse, poi ritornai nel salotto loro due a distanza erano seduti sul divano di fronte al televisore, andai in cucina ho preparato il caffè ritornai in salotto mi sedetti tra lo spazio tra loro due per gustarmi il mio caffe, non mi accorsi che Sebastiano a acceso il televisore collegato al video registratore non mi resi subito conto non stavo guardando le immagini, ma sentendo strani sospiri di una voce femminile mi girai, sul monitor Mirella su un letto a cosce aperte, aveva tra le mani l’enorme coso del preside che se lo strusciava tra le labbra della figa, l’apertura rosea tra le grandi labbra di Mirella era ben accogliente Lei stessa poggiò quella testa d’ariete in quel buco palpitante e voglioso, Tommaso, d’impeto affondo la grossa e lunga asta fino ai coglioni , i colpi di cazzo si susseguirono a ripetizione, prima lenti e profondi poi con forza uno dietro l’altro, la camera inquadrava anche il viso stravolto dal piacere, un amplesso forte selvaggio, i grugniti di Mirella con la voce rauca accompagnavano le godute di lei, poi un attimo Tommaso la girò come un fuscello sul letto la mise alla pecorina con le grosse maini gli ha aperto le chiappe si abbassò e con il Suo viso barbuto iniziò a leccarla con la punta della lingua stimolava il buchetto stretto della collega, la cosa andò avanti per un pò, Tommaso si mise in posizione eretta con il busto dietro di Lei puntò il cazzo nel buchino indifeso di Mirella appena la punta di quella nerchia tentò di forzare il delicato orifizio della mia collega con uno strillo di an animale ferito con una rapidità non aspettata Lei si divincolò togliendosi fuori dalla portata di Tommaso, per un attimo restò con il grosso cazzo in mano, si sentiva la voce di Tommaso che cercava di calmarla persuaderla, Lei con le mati tra i capelli strillava, si sentì una voce di un altro fuori campo, cercava di calmare la situazione era mio Marito.
Rimasi allibita disorientata, era Lui l’operatore che girava i video.
Mi alzai di scatto andai verso la stanza da letto sbattendo la porta, distesa sul letto disgustata per quello che avevo scoperto, non mi aspettavo e non mi immaginavo una cosa del genere.
Dopo alcuni minuti Sebastiano venne e si mise accanto a me sul letto Io non dissi una parola fu Lui ad iniziare a parlare ..” ho conosciuto Tommaso a Scuola quasi subito entrammo in sintonia, tra di noi si è parlato di sesso e tra tante cose Lui capi che mi piaceva guardare piano piano la nostra confidenza si rafforzo, poco dopo che iniziato l’incarico nella nostra scuola aveva preso una confidenza intima con la Tua collega Mirella che con il passare dei mesi divenne sempre più forte, Iniziava ad adorare Tommaso come un Dio, giorno dopo giorno si lasciava andare al volere di Lui non disse mai no ai video e con leggere proteste accetto anche il fatto del video e che Io fosse l’ operatore, si era creata una tresca tra di noi, Io non ho mai partecipato al gioco erotico mi piaceva da morire assistere e riprendere e piaceva anche a loro due. Abbiamo fatto solo due video , il primo l’avevi visto assieme a me, l’ultimo stasera, è stato girato qualche mese fa ed hai visto di persona come è finita, Tommaso voleva fortemente fare del sesso anale, è una sua fissazione in vita sua mi ha confidato, ha avuto tante avventure e fidanzatine, nessuno gli ha mai dato il culo in quanto terrorizzate della stanza di quella mazza, soltanto una volta una prostituta gli ha concesso il secondo canale facendolo felice per questo non ha badato a spese pagandola profumatamente. Dall’ultimo video i rapporti con Mirella si sono interrotti tanto che la tua amica, come sai ha chiesto trasferimento.
Ho ascoltato in silenzio, non dicevo nulla, amavo mio marito e lo amo ancora, vero i video non ha nascosto nulla poteva dirmelo prima, non volevo perderlo.
Si distese accanto a me sul letto ,entrambi ancora vestiti, iniziò ad accarezzarmi i capelli, le carezze sulle guance con un dito misurava il perimetro della mia bocca, mi conosceva bene il bastardo, appena aprivo la bocca mi infilava il dito dentro, la seconda volta che lo fece iniziai a succhiarlo, poi scese sul mio seno mi slacciò leggermente il vestito per farsi spazio, tirò fuori il mio seno gonfio il capezzolo turgido, il video appena visto aveva fatto il suo effetto, giocava con la lingua sul mio capezzolo, emettevo un leggero sospiro affannoso di piacere, mi tappò la bocca spalancata la sua lingua giocava con la mia ero rannicchiata su me stessa la sua mano si intrufolò tra le mie cosce li in mezzo la mia figa era già umida dalla visione del video sul divano, mi strappò lo slipp inzupatto del mio piacere, lo aiutai con il movimento delle gambe a toglierle completamente, con le cosce spalancate ero alla mercè della sua mano vogliosa,la mia testa stretta sul suo petto Lui mi teneva stretto a se.
Trasalì , almeno Io avevo dimenticato la presenza di Tommaso, in un attimo mi ritrovai la sua grossa mano che da dietro, ero oscenamente a cosce aperte con il culo rivolto verso la porta,non mi accorsi di lui, appena mi sovvenni le sue grosse dita stavano accarezzando il mio folto e ricciuto pelo nero, quando mi sovvenni avevo già un suo dito piantato tra le carnose labbra voglio, subito il piacere ed il formicolio che avevo dentro mi fecero andare in estasi, pochi istanti dopo Lui con il suo faccione era in messo alla mia fica, un po ruvido per via della barba, ma leccava cosi pene e in profondità con la lingua, stavo decollando di piacere me la stava leccando in maniera sublime ero al settimo cielo, il resto lo fece il suo ditone umido al punto giusto lo sentii profanarmi il buco del culo un piccolo cazzo dentro.
In quell’istante una esplosione di piacere, non ricordo mai di aver goduto cosi forte, cosi forte che gli chiesi di fermarsi con le mai to tenni fermo con il viso in mezzo alla mia figa la quale si apri emanando sbrodolando tutta la sborra che avevo dentro sulla faccia barbuta di colui che mi aveva dato tanto piacere.
Tommaso di uomo esperto di sesso, ha assaporato ed assistito compiaciuto al mio godimento, poi quando tutte le mie contrazioni di fica cessarono, venne sopra di me, una montagna ed io un piccolo cerbiatto sotto le sue grinfie, mi guardò negli occhi posando la sua bocca una del mio godimento sulle mie labbra, spalancai la bocca non ero abituata ad una lingua rovente grossa che visitava tutti gli angoli della mia bocca fino alle tonsille.
Ero decollata non sapevo più dove ero il piacere mi annebbiava la mente, preso dalla frenesia Tommaso iniziò a togliermi i vestiti di dosso, lo aiutai se no li avrebbe strappati, poi si spogliò Lui, era tutto peloso con degli enormi pettorali, un addome pronunciato ma la cosa sbalorditiva l’aveva in mezzo le gambe, l’avevo visto in video ma avendolo di davanti era ancor più spaventoso, nessun paragone proponibile con mio marito, non reggeva paragone sia in lunghezza che di spessore, poi la cappella, Sebastiano un cazzo normale che terminava con una punta con lo stesso diametro del cazzo, Tommaso si presentava con un grosso palo nodoso pieno di grosse vene che terminava con una cappella simile a una grossa pesca matura, incuteva paura, il tutto era piantato su due grosse palle erano grosse come un mio pugno chiuso, penzolanti pelose.
Anche lui non reggeva più, mi prese le gambe come un fuscello, era troppo alto per me la mia figura era molto piccolina al suo raffronto io sparivo di frotte alla sua figura mastodontica, i miei talloni arrivavano un po più in basso delle sue spalle, ero divaricata in preda a quell’animale, con la punta del cazzo spazzolava le pareti esterne alla mia fica, ebbi un attimo di paura allungai la mia mano cercai protezione a Sebastiano, il quale affettuosamente me la prese stretta si mise vicino a me con la sua faccia sopra la mia testa, sentii quel palo immergersi piando dentro di me ero abbastanza umida ma non abbastanza aperta per prendere quella testa d’ariete in pancia, sentii un forte bruciore era entrato con la testa facendolo scivolare un pezzo dentro, strillai per il dolore per il bruciore, misi le mani in avanti sulla sua pancia sentendomi lamentare cosi forte si blocco...” ma quanto sei stretta, ma scusami hai partorito un figlio e sei rimasta stretta....” Io ansimavo dai bruciori rispose mio marito”.. sai il bambino l’ha avuto con il cesareo ecco perchè stretta.. , subito Tommaso..” non avete un po di olio un lubrificante”. Sebastiano mi guardava con interrogativo...Io con un fil di voce le sussurrai..” vai in camera del bambino nel primo comodino c’e l’oio del bambino.
Un attimo dopo consegno il flacone di olio a l Preside il quale unse con abbondanza il suo palo poi una buona dose tra le labbra della mia fica e con le dita ricoprì le pareti intere, poi mi posiziono con le gambe aperte su per il suo petto, Sebastiano si era ancora messo a senso di protezione, con la faccia sulla mia testa ma bel attento a godersi la scena. Tommaso ancora una volta spennellò la testa della sua nerchia sulle mie labbra gonfie puntò al centro, stavolta il cazzo entrò per metà l’olio usato facilitò l’entrata io mi sentivo spalancata mi stava aprendo iniziai a chiedergli di fermassi ma il porco mi assestò un colpo che mi trafisse tutta, mi sentivo spaccata aperta profanata, dopo poco ritornai a connettere capi che con la botta con tutta la sua forza il cazzo mi era entrato fino alle palle e con la spinta con la mia testa cozzai sulle labbra del ormai consagrato cornuto che si era messo con il viso a protezione sul mio capo. Con il senso di poi Tommaso con un colpo mi ha spaccato la figa e la bocca del cornuto.
Lui si era fermato con il cazzo tutto infilato dentro mi fece abbituare poi piano piano prima con spinte leggere poi con bordate forti fu un culmine di piacere mi volle scopare in tutte le posizioni, sembravo una bambina strapazzata da un bruto, ho goduto anto molto, alla fine mi ha voluta spuzzare la sua sborra biancasta in bocca accolsi il possibile l’antra e’ rimasta sul mento e attorno alle mie labbra, poi anche lui esausto mi venne dietro tenendomi abbracciata da dietro mi aprii le natiche ero tutta impiastrata di sborra umidi due dita e me li ficco con forza in culo, ebbi un solbazo li sentii entrare non disse nulla, si allungo mi fece girare il collo ci fu un profondo bacio appicicoso con la sborra sua ancora calda.... Sebastiano si era gia addormentato con in suo cazzetto in mano.
Io ero esausta, stanca indolenzita da tutte le parti con forti bruciori alla figa, Sebastiano già dormiva ormai era già tardissimo a che Tommaso tornassi a casa con il tacito assenso di tutti restammo in quel letto tutte e tre, il sonno non si fece attendere.
Non so che ora era mi sveglia avvertendo qualcosa di caldo ed umido che mi leccava la figa, mi sveglia mio marito li accanto dormiva ancora, Tommaso con il grosso capoccione era in mezzo alle mie cosce che leccava, non mi ero ancora lavata e Lui li a leccare gli umori della notte passata, Sebastiano non l’avrebbe mai fatto Lui ci metteva la lingua solo quando era lavata e profumata, apprezzai molto, si mise disteso mi aiuto a mettermi sopra divaricando le gambe, Lui prese il suo scettro in mano lo guidò tra le labbra poggiando quella grossa cappella nel buco roseo della mia figa, con una mano la stavo poggiando sul suo petto l’altra di lui mi sosteneva cingendomi i fianchi, Tommaso mollò i miei fianchi e mi ritrovai in un attimo impalate fino alle palle , con la figa ero seduto sulle sue enormi palle, sentivo quel palo corpulento e grosso dentro la mia pancia arrivava in parti mai inesplorate da nessuno, caldo grosso e pulsante, mi usci dalla bocca uno spasimo un brivido di piacere di brucione di senziazioni e vette a me sconosciute. Il mio fisico la mia figa, sono stata solo con mio marito, non era abituata a quel far sesso diverso fisico devastante, ero impalata , trapanata e tappata da quella nerchia possente sconosciuta che stava esplorando percorsi vergini ed immacolati. Iniziò Lui da sotto, prima con movimenti lenti poi a bordate possenti sempre più profondi, il piacere era grande ma anche le fitte alla figa nell’accogliere dentro quel cazzo possente e forte erano sopportabili perche mescolate con il piacere e nell’entrare ed uscire di quel grosso cilindro dalla figa fuoruscivano rumori strani ma piacevoli. Sebastiano era sveglio, osservatore attento si stava dando piacere con il suo cazzetto in mano. Con il piacere di tutti i presenti continuavo ad essere ingroppata da quel amate dotato focoso e porco, quando la porta della camera si apri nostro figlio piangeva e strillava come di solito gli capita. Prontamente Sebastiano si alzo corse verso di Lui lo prese usci dalla stanza e chiuse la porta. Un invito silenzioso del buon cornuto a continuare, una bella mezzora di bordate in figa mi fecero godere a ripetizione e quando lui era pronto si tolse dalla mia figa venendomi in bocca ed in faccia strusciando quella grossa cappella tra le mie labbra a bocca aperta, rimanemmo bracciati esausti stanchi mi baciò in bocca rimettendomi dentro la sborra che si era depositata fuori mi guardo negli occhi ripetè quel getto di ficcarmi due dita in culo e mi disse .” vedi che voglio che mi regali il tuo culo”. Io non risposi non dissi nulla ma ero terrorizzata dal pensiero che quel coso potesse entrarmi nel didietro .
Anche Tommaso ha avuto bisogno di una doccia come noi , anche se non aveva vestiti per il ricambio, si sistemò alla meno peggio, poi tutti a tavola per far colazione le dieci erano passati da un pezzo, quasi nessun dei tre, per la situazione che si era creata, aveva voglia di parlare, poi Io rivolgendomi a mio marito chi chiese appena possibile di passare dalla farmacia di turno per prendere una crema anti arrossamento per me, sentendo ciò Tommaso si giro verso di me con un sorrisetto compiaciuto, sentendo la mia richiesta, era soddisfatto anche Io gli risposi con un leggero sorriso civettuolo.
Il Preside prima di andar via , sempre con il suo tuono autoritario, sapeva parlare solo cosi, ci disse che avrebbe gradito averci a pranzo prima delle tredici ci avrebbe chiamato per incontrarci e poi andare al ristorante. Non aspettò nessuna risposta da parte nostra ci strinse la mano a Lui e mi diede un bacetto sulla guancia a me.
Ci incontrammo alle tredici nei pressi di casa sua, salimmo sulla Sua macchina con il bambino.
In una cascina fuori citta trovammo posto in un bel locale non molto affollato scegliemmo un tavolo defilato, stavolta fummo abbastanza loquaci senza mezzi termini Tommaso iniziò a parlare di quanto accaduto dichiarandosi che ci teneva tanto a questo rapporto, voleva fortificarlo proteggerlo e portarlo avanti ma volle avere una risposta Me e Sebastiano sulla continuazione di questo nuovo rapporto creatosi tra noi io non risposi ma mio marito subito entusiasta si precipitò ad assicurare a Tommaso che anche da parte nostra era tutto ok.
Il nostro preside spavaldo, era seduto vicino a me mise la mano sotto il tavolo si allungo tra le mie cosce e rivolto a mio marito disse; “ Tua moglie non mi ha risposto ma la sua figa è già umida..meglio risposta di questa”... non rimasi zitta Io..:” Tommaso presta attenzione non andare con le dita dentro ho messo la crema”. Tommaso diede una occhiata in giro poi mi stampò un bacio in bocca.
Poi si è parlato del comportamento a scuola bisogna stare più attenti che nessuna cosa trapelasse, si è deciso che l’amicizia con Sebastiano doveva attenuarsi e con me continuare l’antipatia che c’era da prima.
Dopo di allora passarono un po di giorni in questo periodo non ci incontrammo, anche se il preside tramite Sebastiano desiderava vederti, gli mandai a dire che ancora avevo la figa in fiamme ma gli avrei fatto sapere io.
Dopo una settimana con l’occasione del compleanno di mio marito invitammo il preside, quella sera lasciammo il Bimbo da mia cognata che abitava a qualche chilometro di distanza , ci incontrammo con lui il quale venne con la nostra macchina, diede gli auguri a Lui regalandogli un bel orologio poi aprì un piccolo cofanetto dentro una bellissima fede un po più sottile dalla solita, poi mi disse ..: “ mi sono accordato con Sebastiano ed ho preso questa fede per te la metterai assieme all’altra d’ora in poi hai due mariti”. Nel ristorante c’era troppa gente, sicuramente mi avrebbe baciato non potè farlo mi strinse la maro forte. Apprezzai mi infilai l’anello ad dito e lo mostrai ad entrambi tutte e due felici guardai negli occhi a Tommaso e gli disse: “ domani vado in gioielleria con Sebastiano ti comprerò una fede per te che dovrai portare al dito cosi non potrai più far lo stupido con le altre, sei d’accordo Sebastiano?.. “ Si si certamente bello cosi”. Ormai mio marito era entrato nel ruolo che si era prefisso di cornuto e guardone.
La cena fu ottima, salimmo in macchina alla guida mio marito Io e Tommaso dietro, i vetri dietro erano oscurati, baci focosi,mi succhiava le tette, poi mi abbassai per prendergli il cazzo in bocca non fu facile a tiralo fuori dai pantaloni, Lui ero un omone grande e grosso e lo spazio della macchina era quello che era, poi con presunzione inizia a fargli un pompino spalancavo la bocca riuscendo a far entrare dentro solo la cappellona, ad un tratto uno stridio di una frenata sono andata a cozzare con la testa contro il sedile, mi feci un pochino male, mio marito per poco aveva evitato lo scontro con un’altra macchina ,Tommaso imbestialito si scagliò contro mio marito. “ Cosa fai bestia, stai attento cosi ci ammazziamo tutti, guarda la strada a casa avrai tempo di guardare e fare il cornuto”... “ dai non è colpa sua siamo stati tutti presi dagli eventi “, tesi la mano per accarezzare la testa di mio marito per rincuoralo , alcuni attimi di silenzio Io ripresi il lavoretto di bocca che stavo facendo, dopo un pò sentii mio marito: “ tutto ok Grazia, posso ripartire? un mio mugugno poi mi sono staccata dal cazzo...” Tutto ok amore scusami avevo la bocca piena e non solo caro Tommaso non smette mai di infilarmi un dito in culo sembra che sia una sua fissazione”. Tommaso sorrideva compiaciuto spingendo ancor più dentro alla bocca la sua mazza.
Eravamo già davanti alla porta di casa nostra entrammo direttamente con la macchina in garage,ci ricomponemmo, non vorremmo fare incontri per le scale con i nostri vicini, usammo la scala interna salimmo nel nostro appartamento, eravamo tutti carichi al punto giusto ci volle poco eravamo tutti nudi sul letto, già coricata di spalle con le cosce spalancate, avevo tanta voglia con Tommaso avevo scoperto il vero sesso quello con la S maiuscola. Ad un tratto Tommaso con tono autoritario si rivolse verso mio marito: “ Cornuto vai a trovarti un pantaloncino e copriti, tu stasera ti siedi sulla sedia qui vicino e guarda, sei autorizzato solo a segarti e fare tutto quello che Io dico! sei d’accordo? “ si si “ ha risposto il mio maritino senza dir più nulla obbedendo e sedendosi.
Mi piaceva vedere mio marito umiliano e remissivo cosi ancora la figa mi ballava di più, Tommaso mi venne con il suo capoccione in mezzo alle cosce, e ancora stavolta fu sublime eccezionale, con le labbra e la lingua mi faceva decollare con la figa sollevandomi le chiappe con le mani curava anche il mio buco dietro, poi intrufolò la nigua dentro al buco della figa tempestando il mio sensibile grilletto andando a ficcare due dita in culo, godetti, godetti come non mai ancora una volta avevo pisciato la mia sborra sulla faccia del preside. Mi fece prendere fiato poi mi ordinò di mettermi in ginocchi sul letto, si mise davanti a me donandomi il suo scettro, Lui era coricato sul letto Io in ginocchio cercavo di dargli piacere, leccavo la lunga asta , forzavo il cappellone in bocca accarezzavo le poderose palle piene.. Lui parlando con me mi disse “ hai comprato quella crema che ti avevo detto? io girandomi verso verso mio marito: “ vai a prendere quel tubetto che abbiamo comprato e portalo qui”. Ubidiente tono’ con il tubetto; “ dammelo a me cornuto poi mettiti dietro a tua moglie apri le chiappe del culo e lecca bene bene un buchino ti dico io quando smettere”. Io continuavo a succhiare Lui non sborrava mai, mi lasciò a quatto zampe sul letto si posizionò dietro accanto a mio marito, che continuava a leccare ed inumidire il buco del mio culo. “ Cornuto spalanca bene con le mani il culo di tua moglie, sei bravo cosi , prendi il mio cazzo con le mani mettito tra le labra della figa e tienila aperta, guarda cornuto come si apre ed entra tutto”.., un sol colpo ed era entrato tutto nelle ovaia,.. “ ti è piacito cornuto? ora mettiti a sedere in silenzio e guarda come te la sfondo”.
Doveva tenermi ferma per i fianchi se no quei colpi mi avrebbero scaraventata in avanti, Lui dietro che pompava una sagoma massiccia di uomo ,Io molto minuta anche se ben fatta sentivo le pareti della mia fica dilatate , ma bramose ad accogliere quel palo che entrava ed usciva, ogni tanto lo fermavo con la mano volevo sborrare con quella mazza ferma in figa. La voce di comando di Tommaso chiamò Sebastiano : “ muoviti prendimi il tubetto con la crema che è sul letto”. Mio marito ubbidiente allungo l’astuccio, il palo di Tommaso tutto dentro Lui si districava con l’astuccio, sentivo una cosa fresca sul mio buchetto , poi le sue dita unsero tutto andando a ricoprire e spalmare internamente le pareti del mio buco, tolse quella spada che mi stava dando piacere e mi feriva la finga, spalmò e avvolse con il contenuto tutta la sommità del cazzo. “ avvicinati cornuto a vedere come apro il culo a tua moglie, guarda e segati ammira come si sfonda una troia come la tua”.
Sentii l’enorme coppola che mi tappava il culo, Lui teneva ferma l’asta grossa eccitata, appena sentii la prima pressione cercai la mano di mio marito, la strinsi forte , lui era intento e concentrato a gustarsi la scena, strillavo dei leggeri colpettini , in quel momento gli fui grato per come lo stava facendo con delicatezza avrebbe potuto farmi male per davvero, con la testa tra i cuscini gridavo singhiozzi soffocati in quell’istante avevo paura, in quell’istante la cappella del cazzo oltrepassò il primo sfintere del mio ano, sentivo un forte bruciore ma il primo grosso ostacolo è stato oltrepassato, Lui si fermò lì per un pò di tempo diede il tempo giusto al che il buco dilatato si abituasse, respiravo affannosa ma non gridavo, si accorse che il brutto momento era stato superato poi senza pietà in un continuo crescendo me lò piazzo tutto dentro in fondo alle budella.
Si fermò ancora lì in fondo poi piano piano entrava ed usciva, finalmente sentivo un pò di piacere, poi entrambi abbiamo perso la ragione il piacere era inebriante il randello era uno stantuffo mi riempiva di cazzo e fuoriusciva un lampo tale movimento procurava un suono osceno, il culo all’uscita del cazzo restava aperto si riempiva d’aria poi lo stantuffo mi riempiva nuovamente togliendo l’aria entrata procurando un suono da buco di culo. Quel suono lo esaltava di più e imbufalito caricava ancor più ferocemente i suo colpi erano più forti più profondi, Io ero andata godevo godevo, non ero più remissiva affrontavo i colpi a culo aperto con le chiappe andavo incontro al suo cazzo. Sborrammo insieme raggiungemmo entrambi un piacere particolare mai provato prima. Sentivo dentro al mio buco quel grosso coso che pulsava e pompava sborra calda erano le ultime spinte Tommaso mi teneva abbracciata forte per il culo, lui si distese sulla mia schiena esausto non potei reggere quel peso in ginocchio mi accasciai con la pancia sul materasso
Lui sopra la mia schiena. Assaporammo tutta la gioia del sesso il cazzo era ancora dentro, improvvisamente sentii l’impellente necessita di andare in bagno concitata gli chiesi di spostarsi Lui capì mi lascio’ andare tolse il cazzo dal buco ed io corsi, anche se le mie gambe erano molli in bagno.
Meno male, li nel bagno mi sono liberata di tutto anche della sua sborra, non poca, per questo ho avuto l’istinto di evacuare. Vabbè mi sentivo con il buco del culo sfondato però non pensavo a tanto piacere. Mi lavai poi ritornai in camera: “ tutto bene amore” era Sebastiano ..” stai zitto e non parlare senza autorizzazione” fu perentorio Tommaso. Lo zittì , mi dispaceva un pò ma faceva parte del gioco era stato lui a voler questo ed ora indietro non si torna.
Tommaso mi accolse sul letto tra le sue possenti braccia mi diede dei baci profondi, mi guardo negli occhi mi disse: “ grazie e stata una cosa magnifica, sei stata meravigliosa nessuna donna mi ha dato il culo, tu sei stata unica sublime cosa che io non dimenticherò mai Grazie.
Più tardi chiavammo ancora non nel culo non era percorribile aveva bisogno di qualche settimana per rimettersi a posto toppo lacerazioni, andava curato per poterlo usare ancora. Dicevo che terminammo la serata con un’altra chiavata e con grande mio disappunto mi sborrò in figa mi stavo innervosendo Lui delicatamente mi zittì: “ Sebastiano come eravamo rimasti? che l’avrei sborrata dentro perché io voglio un figlio da lei eri d’accordo? ..” si preside ero d’accordo e so che hai preteso che io non la tocco piu senza tuo permesso”. “ bravo cornuto vieni un pò qui : Tommaso mi apri le chiappe mostrando il mio buco di culo oscenamente scassato.
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