Federica Cap 2:Il fascino perverso dell'incesto
di
b_bull_and_master
genere
incesti
ripeto le premesse:
1) questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo.
2) se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me . Se avrò voglia risponderò.
3) per quanto molte delle cose contenute in questa mia cronaca possano essere estreme e qualcuno possa trovarle esecrabili, avvengono tra adulti consenzienti e, sebbene non siano inedite, sono raccontate dalla parte del bull. Il quale, almeno io, agisce in base alle risposte che gli vengono fornite dai "compagni di giochi"
La notte trascorre in maniera agitata, sia per il cornuto che per Federica. Alla mattina il cornuto mi scrive su WhatsApp e mi racconta quello che è successo.
Al termine del minuzioso racconto devo ammettere di essere piuttosto eccitato, ma anche preoccupato per la piega particolarmente perversa che la situazione stava prendendo.
Io-Cornuto, come ti senti?
Cornuto-Eccitato, ma mi vergogno. Cioè... sono stato eccitato tutta sta notte, lei ha dormito con la schiena appoggiata al mio petto e con il culo sul mio pacco.
Io-Fortunato. Molto fortunato. Pensa che fino a qualche mese fa' dormivi con una quasi cinquantenne e adesso lo fai con una ventiquattrenne con il culo duro come il marmo. Pensa infilare il tuo cazzetto in quel culo...
C.-Smettila, ma è immorale. Io sono suo padre.
Io-Lei è una bella donna e tu un uomo. Non devi pensare più a lei come a tua figlia ma come una femmina vogliosa in cerca di sesso.
C.-Vaffanculo.
La comunicazione si interrompe per tutta la giornata. La sera mi arriva una notifica su WhatsApp da parte del cornuto.
C.-Ciao, sono appena tornato a casa, Federica era in casa che faceva faccende. Non le aveva mai fatte.
Io-Beh, lamentati? Probabilmente comincia a sentirsi la donna di casa. Tua moglie? Notizie?
C.-No, un cazzo. Saranno settimane che non mi scrive più, entra, esce, fa' un po' come le pare.
Io-Che maleducata. Ma hai parlato con Federica?
C.-Quando sono tornato a casa era contenta di vedermi e mi ha abbracciato forte. Adesso sta preparando la cena. Ci sentiamo dopo.
Io-Ok. Mi raccomando di farle i complimenti e di ringraziarla. Anche se sei un cornuto non fare il maleducato!
Più tardi, mentre ero in dolce compagnia, l'iPhone segnalò una serie di messaggi. Non diedi molto peso alla cosa, immerso come ero in altre piacevoli faccende, almeno fino alle 23.
Leggendo la chat di WhatsApp mi ritrovai numerosi messaggi del cornuto.
C.-Ciao, ci sei?
C.-Oh, ci sei?
C.-Dove cazzo sei, ho bisogno di parlarti
Echeccazzo, altri 25 messaggi. Alquanto infervorato, gli risposi
Io-E che cazzo. Eccomi. Cosa straminchia vuoi?
C.-Scusa, è che non so come fare.
Io-Senti, parla chiaro. Supponi che io non sia nella tua testa, se vuoi che ti dica la mia, fammi capire.
C.-Federica è rimasta sconvolta da ieri e mi ha chiesto se stasera può di nuovo venire a dormire nel lettone con me.
Io-Scusa ma mi stai dicendo che una ragazza di 22 anni vuole venire a dormire con te e mi stai realmente chiedendo se devi farlo? Davvero?
C.-Ma è mia figlia.
Io-E quindi? Se è tua figlia vuol dire che ti tratterrai. Mica ti mangia!
C.-No, dai, ti prego!
Io-Sentimi bene, hai rotto il cazzo. Ti ho detto di farlo, se non ne hai voglia non è un problema ma non mi chiedere più cosa fare se poi io ti rispondo e le mie risposte non ti vanno bene.
C.-Ok, ok, ma che le dico?
Io-Dille che se si sente sola, nel tuo letto ci sarà sempre spazio per la tua bambina.
C.-Riesci sempre a far sembrare le cose allo stesso momento, sia innocenti che perverse.
Io-Che palle. Adesso devo tornare a casa da mia moglie. Fai come cazzo vuoi. Scrivimi domani mattina e dimmi come è andata.
L'indomani mattina, all'alba delle 5, nuove comunicazioni dal cornuto.
C.-Ciao, ci sei?
Io-I miei neuroni sono ancora a riposo, ma tu racconta.
C.-Siamo andati a dormire, lei si è messa in slip e canottiera dopo di che si è sdraiata vicino a me e si è fatta abbracciare come la sera precedente. le mie braccia sul suo petto e il suo culo vicino al mio bacino.
Io-Alzabandiera?
C.-Eh, si. Avevo il cazzo duro come il marmo.
Io-E Federica lo ha sentito?
C.-No, cioè, sì. Non lo so, però ad un certo punto sentivo il suo culo spingere sul mio cazzo.
Io-Ah, però, la tua bambina
C.-Poi però mi sembrava che piangesse, l'ho abbracciata forte forte e si è addormentata.
Io-Ok, per stasera mi farai sapere.
Nel pomeriggio il cornuto torna a casa e si ritrova nel bel mezzo di un litigio tra madre e figlia. Infatti la dolce genitrice era tornata a casa vestita da battona, aveva smollato un pacco di vestiti sporchi da lavare, intrisi di fluidi organici di provenienza maschile, e si preparava a passare la notte con il cornuto. La giovane Federica è quindi sbottata e si è rivolta alla madre con termini piuttosto irriguardosi, ricevendo l'ennesima sberla. Il cornuto cercò di separare le due prima di una zuffa e chiese alla moglie, per la prima volta dall'inizio della sua era cuckold, un po' di rispetto per lui e la famiglia. Questa, sentendosi punta sul vivo rispose che tanto faceva quel che cazzo voleva, e dopo aver schiaffeggiato pure il marito, uscì di casa nel suo vestito indecente. Federica guardò la scena con gli occhi pieni di lacrime e, quando la madre uscì sbattendo la porta, si sciolse in un pianto a dirotto, singhiozzando in maniera inconsolabile.
Dopo avermi raccontato per telefono tutto quanto il cornuto mi chiese consiglio.
Io-Senti, fai che dirle di cambiarsi e andate al sushi. So che a lei piace. Magari cambiare aria vi fa' bene.
Ma che cazzo, pure da consulente matrimoniale e da psicologo. Cioè uno non può manco più fare il bull in santa pace e scoparsi le mogli degli altri in santa pace.
La serata tra i due scorre tranquilla e l'atmosfera del ristorante giapponese contribuisce ad allentare la tensione, grazie anche al profluvio di sake, consumato dai due durante la cena. Brilli ma non completamente ubriachi i due tornano a casa e si mettono nel lettone stretti come oramai sta diventando abitudine tra i due, addormentandosi in breve tempo. A metà notte al cornutone viene voglia di svuotarsi la vescica e va in bagno. Quando torna a letto vede il corpo della sua bella figlia rilassato e scorge, dalla scollatura della canottiera, un capezzolo che fa' capolino. Ancora obnubilato dal sonno o dall'alcol ingerito, la sua mano finisce sul seno della ragazza e comincia un lento massaggio per poi passare alle chiappe. La ragazza continua a dormire ma dai mugolii che fa' sembra gradire il trattamento, fino a quando il cornuto fa' un movimento troppo brusco e la ragazza apre gli occhi. Vedendosi scoperto il genitore dice "tutto a posto", si distende nel letto e si rimette a dormire. O almeno tenta di farlo.
La mattina, al risveglio, il padre prepara la colazione e la porta a letto a Federica e lei, baciando il genitore sulla guancia lo ringrazia per la bella serata e la nottata.
Il cornuto esce di casa e mi telefona raccontandomi tutto.
Cornuto-No, ma non si è svegliata, non si è accorta di niente.
Io-Mah, mi fa' strano. Ma se lo dici tu...
C.-Si, sicuro.
La comunicazione si chiude. Anche se cerco di essere gentile, vista la situazione, la mattina sono socievole quanto un quokka, quindi non ho tanta voglia di stare a parlare.
La sera scorre normale, i due come ormai d'uso, vanno a letto nel lettone e si sdraiano abbracciati. Il padre sente Federica particolarmente agitata, anche perché lei stringe le braccia paterne attorno al proprio petto. Il suo sedere si avvicina al bacino del genitore, già eccitato e con il pisello completamente in erezione. Sembra quasi che lei cerchi il contatto, e che le sue chiappe sfreghino di proposito sul pene del paparino. Questi sconvolto, sussurra all'orecchio della figlia "Federica, che stai facendo?"
La ragazza "shhhhh, sta zitto". Con una mano si abbassa gli slip e poi libera il cazzo del genitore dal pigiama e se lo sfrega tra le chiappe, proprio sopra il buco del culo.
Il genitore tenta quindi di prendere in mano la situazione ma Federica gli dice "scusa papà, ma voglio fare a modo mio. Lo voglio solo nel culo. Ma fa' piano che è la mia prima volta".
Sconvolto l'uomo chiede alla figlia "Ma perché lo vuoi nel culo?". Lei gli risponde "Perché mi sembra meno perverso. E perché voglio regalare la mia verginità al mio primo amore".
La donna quindi si lubrifica il buchetto e poi indirizza il cazzo del padre al culetto, guidandolo fino all'ano. Quando è a contatto, Federica respira forte e chiede al padre di infilzarla con un colpo secco. Il cornuto afferra la figlia per i fianchi e, trattenendo il fiato, sodomizza la figlia facendola urlare di dolore. Dopo un attimo di smarrimento in cui l'uomo si è fermato per la paura, Federica gli urla "Forza, porco, incula la tua bambina, spaccami il culo. Dai, fallo, fallo!".
Dopo diversi minuti di puro sesso Federica, grazie al cazzo del padre e ad una furiosa masturbazione, esplode in un orgasmo devastante mentre il paparino le erutta nelle viscere una dose incredibile di sperma, immagazzinata in mesi di astinenza.
Continua...
1) questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo.
2) se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me . Se avrò voglia risponderò.
3) per quanto molte delle cose contenute in questa mia cronaca possano essere estreme e qualcuno possa trovarle esecrabili, avvengono tra adulti consenzienti e, sebbene non siano inedite, sono raccontate dalla parte del bull. Il quale, almeno io, agisce in base alle risposte che gli vengono fornite dai "compagni di giochi"
La notte trascorre in maniera agitata, sia per il cornuto che per Federica. Alla mattina il cornuto mi scrive su WhatsApp e mi racconta quello che è successo.
Al termine del minuzioso racconto devo ammettere di essere piuttosto eccitato, ma anche preoccupato per la piega particolarmente perversa che la situazione stava prendendo.
Io-Cornuto, come ti senti?
Cornuto-Eccitato, ma mi vergogno. Cioè... sono stato eccitato tutta sta notte, lei ha dormito con la schiena appoggiata al mio petto e con il culo sul mio pacco.
Io-Fortunato. Molto fortunato. Pensa che fino a qualche mese fa' dormivi con una quasi cinquantenne e adesso lo fai con una ventiquattrenne con il culo duro come il marmo. Pensa infilare il tuo cazzetto in quel culo...
C.-Smettila, ma è immorale. Io sono suo padre.
Io-Lei è una bella donna e tu un uomo. Non devi pensare più a lei come a tua figlia ma come una femmina vogliosa in cerca di sesso.
C.-Vaffanculo.
La comunicazione si interrompe per tutta la giornata. La sera mi arriva una notifica su WhatsApp da parte del cornuto.
C.-Ciao, sono appena tornato a casa, Federica era in casa che faceva faccende. Non le aveva mai fatte.
Io-Beh, lamentati? Probabilmente comincia a sentirsi la donna di casa. Tua moglie? Notizie?
C.-No, un cazzo. Saranno settimane che non mi scrive più, entra, esce, fa' un po' come le pare.
Io-Che maleducata. Ma hai parlato con Federica?
C.-Quando sono tornato a casa era contenta di vedermi e mi ha abbracciato forte. Adesso sta preparando la cena. Ci sentiamo dopo.
Io-Ok. Mi raccomando di farle i complimenti e di ringraziarla. Anche se sei un cornuto non fare il maleducato!
Più tardi, mentre ero in dolce compagnia, l'iPhone segnalò una serie di messaggi. Non diedi molto peso alla cosa, immerso come ero in altre piacevoli faccende, almeno fino alle 23.
Leggendo la chat di WhatsApp mi ritrovai numerosi messaggi del cornuto.
C.-Ciao, ci sei?
C.-Oh, ci sei?
C.-Dove cazzo sei, ho bisogno di parlarti
Echeccazzo, altri 25 messaggi. Alquanto infervorato, gli risposi
Io-E che cazzo. Eccomi. Cosa straminchia vuoi?
C.-Scusa, è che non so come fare.
Io-Senti, parla chiaro. Supponi che io non sia nella tua testa, se vuoi che ti dica la mia, fammi capire.
C.-Federica è rimasta sconvolta da ieri e mi ha chiesto se stasera può di nuovo venire a dormire nel lettone con me.
Io-Scusa ma mi stai dicendo che una ragazza di 22 anni vuole venire a dormire con te e mi stai realmente chiedendo se devi farlo? Davvero?
C.-Ma è mia figlia.
Io-E quindi? Se è tua figlia vuol dire che ti tratterrai. Mica ti mangia!
C.-No, dai, ti prego!
Io-Sentimi bene, hai rotto il cazzo. Ti ho detto di farlo, se non ne hai voglia non è un problema ma non mi chiedere più cosa fare se poi io ti rispondo e le mie risposte non ti vanno bene.
C.-Ok, ok, ma che le dico?
Io-Dille che se si sente sola, nel tuo letto ci sarà sempre spazio per la tua bambina.
C.-Riesci sempre a far sembrare le cose allo stesso momento, sia innocenti che perverse.
Io-Che palle. Adesso devo tornare a casa da mia moglie. Fai come cazzo vuoi. Scrivimi domani mattina e dimmi come è andata.
L'indomani mattina, all'alba delle 5, nuove comunicazioni dal cornuto.
C.-Ciao, ci sei?
Io-I miei neuroni sono ancora a riposo, ma tu racconta.
C.-Siamo andati a dormire, lei si è messa in slip e canottiera dopo di che si è sdraiata vicino a me e si è fatta abbracciare come la sera precedente. le mie braccia sul suo petto e il suo culo vicino al mio bacino.
Io-Alzabandiera?
C.-Eh, si. Avevo il cazzo duro come il marmo.
Io-E Federica lo ha sentito?
C.-No, cioè, sì. Non lo so, però ad un certo punto sentivo il suo culo spingere sul mio cazzo.
Io-Ah, però, la tua bambina
C.-Poi però mi sembrava che piangesse, l'ho abbracciata forte forte e si è addormentata.
Io-Ok, per stasera mi farai sapere.
Nel pomeriggio il cornuto torna a casa e si ritrova nel bel mezzo di un litigio tra madre e figlia. Infatti la dolce genitrice era tornata a casa vestita da battona, aveva smollato un pacco di vestiti sporchi da lavare, intrisi di fluidi organici di provenienza maschile, e si preparava a passare la notte con il cornuto. La giovane Federica è quindi sbottata e si è rivolta alla madre con termini piuttosto irriguardosi, ricevendo l'ennesima sberla. Il cornuto cercò di separare le due prima di una zuffa e chiese alla moglie, per la prima volta dall'inizio della sua era cuckold, un po' di rispetto per lui e la famiglia. Questa, sentendosi punta sul vivo rispose che tanto faceva quel che cazzo voleva, e dopo aver schiaffeggiato pure il marito, uscì di casa nel suo vestito indecente. Federica guardò la scena con gli occhi pieni di lacrime e, quando la madre uscì sbattendo la porta, si sciolse in un pianto a dirotto, singhiozzando in maniera inconsolabile.
Dopo avermi raccontato per telefono tutto quanto il cornuto mi chiese consiglio.
Io-Senti, fai che dirle di cambiarsi e andate al sushi. So che a lei piace. Magari cambiare aria vi fa' bene.
Ma che cazzo, pure da consulente matrimoniale e da psicologo. Cioè uno non può manco più fare il bull in santa pace e scoparsi le mogli degli altri in santa pace.
La serata tra i due scorre tranquilla e l'atmosfera del ristorante giapponese contribuisce ad allentare la tensione, grazie anche al profluvio di sake, consumato dai due durante la cena. Brilli ma non completamente ubriachi i due tornano a casa e si mettono nel lettone stretti come oramai sta diventando abitudine tra i due, addormentandosi in breve tempo. A metà notte al cornutone viene voglia di svuotarsi la vescica e va in bagno. Quando torna a letto vede il corpo della sua bella figlia rilassato e scorge, dalla scollatura della canottiera, un capezzolo che fa' capolino. Ancora obnubilato dal sonno o dall'alcol ingerito, la sua mano finisce sul seno della ragazza e comincia un lento massaggio per poi passare alle chiappe. La ragazza continua a dormire ma dai mugolii che fa' sembra gradire il trattamento, fino a quando il cornuto fa' un movimento troppo brusco e la ragazza apre gli occhi. Vedendosi scoperto il genitore dice "tutto a posto", si distende nel letto e si rimette a dormire. O almeno tenta di farlo.
La mattina, al risveglio, il padre prepara la colazione e la porta a letto a Federica e lei, baciando il genitore sulla guancia lo ringrazia per la bella serata e la nottata.
Il cornuto esce di casa e mi telefona raccontandomi tutto.
Cornuto-No, ma non si è svegliata, non si è accorta di niente.
Io-Mah, mi fa' strano. Ma se lo dici tu...
C.-Si, sicuro.
La comunicazione si chiude. Anche se cerco di essere gentile, vista la situazione, la mattina sono socievole quanto un quokka, quindi non ho tanta voglia di stare a parlare.
La sera scorre normale, i due come ormai d'uso, vanno a letto nel lettone e si sdraiano abbracciati. Il padre sente Federica particolarmente agitata, anche perché lei stringe le braccia paterne attorno al proprio petto. Il suo sedere si avvicina al bacino del genitore, già eccitato e con il pisello completamente in erezione. Sembra quasi che lei cerchi il contatto, e che le sue chiappe sfreghino di proposito sul pene del paparino. Questi sconvolto, sussurra all'orecchio della figlia "Federica, che stai facendo?"
La ragazza "shhhhh, sta zitto". Con una mano si abbassa gli slip e poi libera il cazzo del genitore dal pigiama e se lo sfrega tra le chiappe, proprio sopra il buco del culo.
Il genitore tenta quindi di prendere in mano la situazione ma Federica gli dice "scusa papà, ma voglio fare a modo mio. Lo voglio solo nel culo. Ma fa' piano che è la mia prima volta".
Sconvolto l'uomo chiede alla figlia "Ma perché lo vuoi nel culo?". Lei gli risponde "Perché mi sembra meno perverso. E perché voglio regalare la mia verginità al mio primo amore".
La donna quindi si lubrifica il buchetto e poi indirizza il cazzo del padre al culetto, guidandolo fino all'ano. Quando è a contatto, Federica respira forte e chiede al padre di infilzarla con un colpo secco. Il cornuto afferra la figlia per i fianchi e, trattenendo il fiato, sodomizza la figlia facendola urlare di dolore. Dopo un attimo di smarrimento in cui l'uomo si è fermato per la paura, Federica gli urla "Forza, porco, incula la tua bambina, spaccami il culo. Dai, fallo, fallo!".
Dopo diversi minuti di puro sesso Federica, grazie al cazzo del padre e ad una furiosa masturbazione, esplode in un orgasmo devastante mentre il paparino le erutta nelle viscere una dose incredibile di sperma, immagazzinata in mesi di astinenza.
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