Federica Cap 1:Nel letto con papà
di
b_bull_and_master
genere
incesti
ripeto le premesse:
1) questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo.
2) se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me . Se avrò voglia risponderò.
3) per quanto molte delle cose contenute in questa mia cronaca possano essere estreme e qualcuno possa trovarle esecrabili, avvengono tra adulti consenzienti e, sebbene non siano inedite, sono raccontate dalla parte del bull. Il quale, almeno io, agisce in base alle risposte che gli vengono fornite dai "compagni di giochi"
WhatsApp lampeggia. Il cornuto mi scrive
Cornuto-Ci sei?
Il cornuto era sempre più impaziente. Dopo che lo avevo spinto a segarsi pensando alla figlia, il buon cornuto era eccitato da paura. Se l'eccitazione fosse un fluido, il mio iPhone sarebbe stato bagnato. Lasciai perfidamente passare un paio d'ore prima di rispondergli.
Io-Si, eccomi. Dimmi tutto.
Distaccato al massimo, come se fosse una chat lavorativa.
C.-Sei un maledetto, un porco, uno stronzo
Sorrido tra me e me. Cazzo se lo sono.
Io-Perché?
Mi fingo stupito, voglio che si apra, voglio che si renda conto di quanto è perverso quello che ha fatto.
C.-Ma ti rendi conto di quello che ho fatto? Ti rendi conto di quello che mi hai fatto fare? Lei è mia figlia. Non ci posso credere.
Si, cazzo se lo so, è perverso, è da fuori di testa, ma io sono fatto così.
Io-Beh, siamo ben oltre i limiti del consentito. Ma d'altra parte non è che quello che hai fatto prima fosse poi così normale. Rendere tua moglie una vacca, e adesso... pensi al culetto di tua figlia
C-No, basta, mettila. Vaffanculo!
Io-Ok. Ciao.
Sospendo la conversazione. Certe cose vanno lasciate cuocere a fuoco molto lento, senza alcuna fretta.
Passa qualche giorno, dopo di che mi ricompare nella lista dei messaggi il cornuto.
Cornuto-Scusami, ho perso la calma.
Io-Scusa un cazzo. Sei stato piuttosto maleducato, e se non ti piaceva il gioco potevi anche dirlo.
C.-Non è normale quello che mi hai fatto fare.
Io-Ti ho fatto fare? ti ho tirato il cazzetto fuori dalle mutande e ti ho segato? Oppure ti ho messo il pisello in mano e ti ho ordinato di segarti?
C.-No, ma mi hao fatto pensare a Federica come ad una donna.
Io-E quindi cosa è? Una suora? Un essere asessuato?
C.-No, ma è mia figlia. Non è normale.
Io-Proprio tu mi parli di normalità? Tu che hai insistito per trasformare tua moglie in una che la dà a cani e porci?
Lo sto proprio pungendo nel vivo, voglio che si senta un porco schifoso, come in effetti è, e come lo sono io. I casi a questo punto sono due. O mi manda affanculo oppure lo rendo ancora più porco e depravato di quanto non sia già. Umanamente spero la prima.
C.-Sei una vera merda. Ma hai ragione. Mi sono fatto una immensa sega pensando a Federica.
Io-Eh si... pensa al suo culetto giovane, duro ed alla sua pelle vellutata...
C.-Smettila, ti prego...
Io-Alle sue tettine prima misura, ai suoi capezzolini eccitati che segnano sotto la maglietta...
C.-No, basta
Io-Adesso sbottonati i pantaloni, prendi il cazzetto in mano e comincia a segarti piano piano mentre mi chiami al telefono. Subito.
Arriva la telefonata, è vergognato ma eccitato, il tono di voce vergognato ma il respiro è affannato, il cazzetto è duro e se lo sta menando di gran lena.
Io-Allora hai il cazzetto in mano? Immagina che sia la mano di Federica che te lo sta segando, ti guarda e ti dice... "Papi, sei proprio un gran porcellone! Vorresti scoparti tua figlia, vero?"
C.-Smettila, stronzo
Io-Ma dai papi, scommetto che vorresti che la mia boccuccia baciasse il tuo pisello...
C.-No, dai...
Io-Dai, muovi più velocemente la tua manona sul pisellino che vediamo cosa succede
Eccitato a bestia lo sento urlare
C.-Federica sei una troia, una vacca... Godooooo
Ansima e poi lo sento sciacquarsi e ricomporsi
C.-Ci sei ancora?
Io-Certo, vecchio porco. Ti sei segato pensando a scoparti tua figlia
C.-Si, cazzo... che sto facendo...
Io-Sei un vecchio porco segaiolo. Da stasera sarà divertente vedere con che faccia guarderai tua figlia quando entra in casa. Adesso devo andare ma tu scrivimi appena rientra.
Butto giù.
Verso le 19:30 Federica rientra. Il cornuto mi scrive su WhatsApp
C.-E' appena rientrata. Era veramente stanca ed arrabbiata. Oggi è stata una giornata veramente dura per lei. Però quei pantaloncini che aveva la fasciavano in modo estremamente eccitante
Partito per la tangente.
Io-Stai calmo, ricordati che sei suo padre.
C.-Ma mi piace, mi eccita
Io-Allora mantieni la calma e vediamo se e come possiamo sedurla, se proprio vuoi.
Passano i giorni, nei quali seguono minuziose descrizioni dei vari outfit della piccola ninfetta (abbondantemente maggiorenne) e delle chiacchierate tra il papi e la sua bimba.
Dopo circa un mese succede un primo avvenimento, fortuito e non secondario. Federica viene tradita dal ragazzo. Torna a casa piangendo, il cornuto mi avverte ed io gli dico di consolarla. Lei molla il ragazzo e si avvicina sempre di più al cornuto.
Arriva il compleanno di lei. Io ordino al cornuto di mandarle un bel mazzo di 12 rose rosse a gambo lungo (banali ma fanno sempre colpo), di prenderle un bel completino mutandine e reggiseno magari leopardato, di scriverle "dal tuo ammiratore segreto" e di farlo consegnare quando sono entrambi in casa. Lui, naturalmente obbedisce.
Quella sera arriva il fioraio, lei riceve il regalo, e contenta va immediatamente a provarsi l'intimo dopo di che corre a farsi ammirare dal genitore.
Il quale apprezza molto volentieri e, di nascosto, fa una foto e me la invia.
Di lì a pochi giorni succede un secondo fatto. Durante un litigio tra il padre e la madre, la ragazza prende le difese del padre. La madre, che oramai viene a casa una sera o due la settimana e si disinteressa al menage familiare la schiaffeggia. La povera Federica va immediatamente a farsi consolare dal papà. Il quale si incazza di brutto e chiede alla troia di darsi una calmata. La mamma gira sui tacchi e se ne va di casa. Il padre si ritira nella sua stanza e la povera Federica si ritrova sola, in casa, a piangere disperata.
Dopo mezz'ora il padre esce per controllare che succede e ritrova la figlia con gli occhi arrossati, seduta per terra in un angolo e singhiozzante.
Federica-Ma perché mamma è così cattiva? Mi ha tirato una sberla
Cornuto-Sta attraversando un momento difficile
F.-Ma ti sta mancando di rispetto
C.-Lo so, ma che ci posso fare
F.-Puoi lasciarla, tanto non c'è mai
C.-Non avrei mai il coraggio
I due parlano lungamente fino ad ora tarda. Ad un certo punto il padre dice che è ora di andare a dormire.
Federica non vuole stare da sola, ha bisogno del calore paterno che la protegga e chiede al padre di andare a dormire nel lettone con lui. Abbracciata.
Così il genitore si ritrova a dormire con una giovane donna, bella e sexy, alla quale dedica molte seghe quotidianamente, mentre lui suda freddo cingendola tra le sue braccia cercando maldestramente di nascondere la sua prepotente erezione.
Alla prossima.
1) questo racconto non è frutto di fantasia, è assolutamente vero. Solo alcune circostanze sono state romanzate. Ma neanche troppo.
2) se qualcuno ha dei commenti da fare può contattarmi su b_bull_and_master@proton.me . Se avrò voglia risponderò.
3) per quanto molte delle cose contenute in questa mia cronaca possano essere estreme e qualcuno possa trovarle esecrabili, avvengono tra adulti consenzienti e, sebbene non siano inedite, sono raccontate dalla parte del bull. Il quale, almeno io, agisce in base alle risposte che gli vengono fornite dai "compagni di giochi"
WhatsApp lampeggia. Il cornuto mi scrive
Cornuto-Ci sei?
Il cornuto era sempre più impaziente. Dopo che lo avevo spinto a segarsi pensando alla figlia, il buon cornuto era eccitato da paura. Se l'eccitazione fosse un fluido, il mio iPhone sarebbe stato bagnato. Lasciai perfidamente passare un paio d'ore prima di rispondergli.
Io-Si, eccomi. Dimmi tutto.
Distaccato al massimo, come se fosse una chat lavorativa.
C.-Sei un maledetto, un porco, uno stronzo
Sorrido tra me e me. Cazzo se lo sono.
Io-Perché?
Mi fingo stupito, voglio che si apra, voglio che si renda conto di quanto è perverso quello che ha fatto.
C.-Ma ti rendi conto di quello che ho fatto? Ti rendi conto di quello che mi hai fatto fare? Lei è mia figlia. Non ci posso credere.
Si, cazzo se lo so, è perverso, è da fuori di testa, ma io sono fatto così.
Io-Beh, siamo ben oltre i limiti del consentito. Ma d'altra parte non è che quello che hai fatto prima fosse poi così normale. Rendere tua moglie una vacca, e adesso... pensi al culetto di tua figlia
C-No, basta, mettila. Vaffanculo!
Io-Ok. Ciao.
Sospendo la conversazione. Certe cose vanno lasciate cuocere a fuoco molto lento, senza alcuna fretta.
Passa qualche giorno, dopo di che mi ricompare nella lista dei messaggi il cornuto.
Cornuto-Scusami, ho perso la calma.
Io-Scusa un cazzo. Sei stato piuttosto maleducato, e se non ti piaceva il gioco potevi anche dirlo.
C.-Non è normale quello che mi hai fatto fare.
Io-Ti ho fatto fare? ti ho tirato il cazzetto fuori dalle mutande e ti ho segato? Oppure ti ho messo il pisello in mano e ti ho ordinato di segarti?
C.-No, ma mi hao fatto pensare a Federica come ad una donna.
Io-E quindi cosa è? Una suora? Un essere asessuato?
C.-No, ma è mia figlia. Non è normale.
Io-Proprio tu mi parli di normalità? Tu che hai insistito per trasformare tua moglie in una che la dà a cani e porci?
Lo sto proprio pungendo nel vivo, voglio che si senta un porco schifoso, come in effetti è, e come lo sono io. I casi a questo punto sono due. O mi manda affanculo oppure lo rendo ancora più porco e depravato di quanto non sia già. Umanamente spero la prima.
C.-Sei una vera merda. Ma hai ragione. Mi sono fatto una immensa sega pensando a Federica.
Io-Eh si... pensa al suo culetto giovane, duro ed alla sua pelle vellutata...
C.-Smettila, ti prego...
Io-Alle sue tettine prima misura, ai suoi capezzolini eccitati che segnano sotto la maglietta...
C.-No, basta
Io-Adesso sbottonati i pantaloni, prendi il cazzetto in mano e comincia a segarti piano piano mentre mi chiami al telefono. Subito.
Arriva la telefonata, è vergognato ma eccitato, il tono di voce vergognato ma il respiro è affannato, il cazzetto è duro e se lo sta menando di gran lena.
Io-Allora hai il cazzetto in mano? Immagina che sia la mano di Federica che te lo sta segando, ti guarda e ti dice... "Papi, sei proprio un gran porcellone! Vorresti scoparti tua figlia, vero?"
C.-Smettila, stronzo
Io-Ma dai papi, scommetto che vorresti che la mia boccuccia baciasse il tuo pisello...
C.-No, dai...
Io-Dai, muovi più velocemente la tua manona sul pisellino che vediamo cosa succede
Eccitato a bestia lo sento urlare
C.-Federica sei una troia, una vacca... Godooooo
Ansima e poi lo sento sciacquarsi e ricomporsi
C.-Ci sei ancora?
Io-Certo, vecchio porco. Ti sei segato pensando a scoparti tua figlia
C.-Si, cazzo... che sto facendo...
Io-Sei un vecchio porco segaiolo. Da stasera sarà divertente vedere con che faccia guarderai tua figlia quando entra in casa. Adesso devo andare ma tu scrivimi appena rientra.
Butto giù.
Verso le 19:30 Federica rientra. Il cornuto mi scrive su WhatsApp
C.-E' appena rientrata. Era veramente stanca ed arrabbiata. Oggi è stata una giornata veramente dura per lei. Però quei pantaloncini che aveva la fasciavano in modo estremamente eccitante
Partito per la tangente.
Io-Stai calmo, ricordati che sei suo padre.
C.-Ma mi piace, mi eccita
Io-Allora mantieni la calma e vediamo se e come possiamo sedurla, se proprio vuoi.
Passano i giorni, nei quali seguono minuziose descrizioni dei vari outfit della piccola ninfetta (abbondantemente maggiorenne) e delle chiacchierate tra il papi e la sua bimba.
Dopo circa un mese succede un primo avvenimento, fortuito e non secondario. Federica viene tradita dal ragazzo. Torna a casa piangendo, il cornuto mi avverte ed io gli dico di consolarla. Lei molla il ragazzo e si avvicina sempre di più al cornuto.
Arriva il compleanno di lei. Io ordino al cornuto di mandarle un bel mazzo di 12 rose rosse a gambo lungo (banali ma fanno sempre colpo), di prenderle un bel completino mutandine e reggiseno magari leopardato, di scriverle "dal tuo ammiratore segreto" e di farlo consegnare quando sono entrambi in casa. Lui, naturalmente obbedisce.
Quella sera arriva il fioraio, lei riceve il regalo, e contenta va immediatamente a provarsi l'intimo dopo di che corre a farsi ammirare dal genitore.
Il quale apprezza molto volentieri e, di nascosto, fa una foto e me la invia.
Di lì a pochi giorni succede un secondo fatto. Durante un litigio tra il padre e la madre, la ragazza prende le difese del padre. La madre, che oramai viene a casa una sera o due la settimana e si disinteressa al menage familiare la schiaffeggia. La povera Federica va immediatamente a farsi consolare dal papà. Il quale si incazza di brutto e chiede alla troia di darsi una calmata. La mamma gira sui tacchi e se ne va di casa. Il padre si ritira nella sua stanza e la povera Federica si ritrova sola, in casa, a piangere disperata.
Dopo mezz'ora il padre esce per controllare che succede e ritrova la figlia con gli occhi arrossati, seduta per terra in un angolo e singhiozzante.
Federica-Ma perché mamma è così cattiva? Mi ha tirato una sberla
Cornuto-Sta attraversando un momento difficile
F.-Ma ti sta mancando di rispetto
C.-Lo so, ma che ci posso fare
F.-Puoi lasciarla, tanto non c'è mai
C.-Non avrei mai il coraggio
I due parlano lungamente fino ad ora tarda. Ad un certo punto il padre dice che è ora di andare a dormire.
Federica non vuole stare da sola, ha bisogno del calore paterno che la protegga e chiede al padre di andare a dormire nel lettone con lui. Abbracciata.
Così il genitore si ritrova a dormire con una giovane donna, bella e sexy, alla quale dedica molte seghe quotidianamente, mentre lui suda freddo cingendola tra le sue braccia cercando maldestramente di nascondere la sua prepotente erezione.
Alla prossima.
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