La scoperta dell'infedeltà della moglie
di
Figliofelicegaudente
genere
tradimenti
Questo racconto è tratto da una storia reale sentita anni orsono in un bar, che ho deciso di scrivere farcendolo di molta fantasia.
Quindi racconto di fantasia basato sulla realtà.
Nomi di fantasia.
Ciao il mio nome è Luca, adesso ho 55 anni, ma all'epoca dei fatti ne avevo 30.
Racconterò quel che mi è accaduto come se i fatti di 25 anni fa si svolgessero al presente.
Quindi...
Ciao sono Luca, 30 anni, mia moglie Vanessa, 28 anni, sposati da 4 anni e senza figli.
Le cose tra di noi vanno bene, così bene che a volte le coppie di nostri amici ci chiedono il segreto della nostra unione perfetta.
Noi diciamo sempre che è l'amore che ci lega così.
Facciamo tutto quello che fanno le coppie, hobbies in comune, viaggi, pianificare il futuro e parlare di eventuali figli.
Io di mestiere faccio il tassista, lei impiegata in una azienda alimentare.
Mai ho avuto dubbi sulla sua fedeltà , mai ho dato motivo di farle venire dubbi sulla mia fedeltà.
Il sesso tra noi è sempre stato idilliaco, tra di noi abbiamo sperimentato tutto e di tutto.
Il suo pezzo forte sono i pompini, la mia l'uso della lingua e delle mani, durata media dipende anche dalla eccitazione mentale.
Facciamo sesso 3 o 4 volte a settimana in media, a volte di più, a volte meno.
Tutto tranquillo insomma, fino a chè...
Un giorno mentre sono al mio posto di attesa col taxi, mi rendo conto di essere uscito di casa senza portafogli, e quindi senza documenti.
Decido di tornare a casa a prenderlo, perché senza non posso lavorare.
Arrivo a casa e vedo l'auto di mia moglie parcheggiata davanti al garage.
Strano, dovrebbe essere al lavoro, che si sia sentita male?
Poi noto un'altra auto parcheggiata a pochi metri dal cancelletto d'ingresso, non so di chi sia, e non ci faccio caso più di tanto.
Potrebbe anche essere di un vicino.
Entro in casa e sia in cucina che in salotto non c'è traccia di mia moglie, ma se non è stata bene al lavoro, sarà a letto.
Così mi dirigo al piano di sopra verso la camera.
Man mano che salgo sento sussurri, gemiti ed ansimare.
E no, non sono rumori che fa chi sta male, ma chi sta scopando...
Mi sento rabbrividire ad ogni passo.
Possibile che...
No dai, non può essere, non lei...
La porta della camera è semichiusa, io mi fermo lì dietro e sento le loro voci.
Sento lei che lo incita a scoparla, con frasi del tipo:
Mi piace da morire il tuo cazzo, dammelo tutto, riempimi in tutti i buchi, fammi godere!
E lui di rimando:
Sì troia adesso ti sfondo, sei una puttana, la mia vacca da monta!
Io sono in trance... non credo alle mie orecchie...
Scosto appena un po' la porta e li vedo attraverso il riflesso dello specchio.
Vedo lei a smorza candela su di lui.
Lo sta prendendo nella figa, cavalcandolo mentre lui le strizza le tette.
Io sempre più allibito e incredulo, non riesco a muovermi o a dire nulla, fermo solo a guardare.
Vedo lei che si stacca da lui e gliela mette in bocca facendosela leccare.
Poi si gira e glielo prende in bocca, succhiando avidamente quel cazzo.
Poco dopo lui le dice che vuole metterglielo nel culo, lei si posiziona a pecorina, con la parte alta del busto che appoggia sul letto, in modo tale da avere il culo bello alto e a disposizione.
Lui le si posiziona dietro e appoggiando la cappella al suo sfintere inizia a spingere.
In pochi secondi è tutto dentro di lei.
Lei gli dice: dai più forte, fammi male, sfondami col tuo cazzone, fammi godere come una cagna in calore.
Lui grugnisce come un maiale e le dà della troia a ripetizione, ad ogni spinta dentro di lei le dice troia.
Continua a scoparla così per qualche minuto, poi cambiano posizione e si mettono nella più classica posizione del missionario.
Lei spalanca le gambe, lui le monta sopra e la penetra.
In me, a vedere tutto ciò, inizia a salirmi qualcosa dentro.
Qualcosa di animalesco, una sensazione mai provata prima.
Rabbia, ira.
Spalanco la porta di botto che sbatte contro al muro.
Lui ha un sussulto e si stacca da lei, pozizionandosi al suo fianco, guardandomi con aria stupita.
Lei rimane lì, a cosce aperte, con la fica aperta che gronda di umori, guardandomi un po' sorpresa.
Non riesco ancora a dire nulla, sento lui che dice: e tu chi cazzo sei?
La mia rabbia aumenta.
Mia moglie dice: lui è Luca, mio marito; poi verso di me: lui è Lorenzo un mio amico; dicendolo con una naturalezza che quasi sembra che quel che sta accadendo è una cosa del tutto normale.
Io con una voce molto bassa piena d'ira, dico solamente, rivolto a lui: vestiti ed esci subito da casa mia.
Mia moglie Vanessa: un'attimo aspetta, io Luca ti amo ma ad un cazzo così non rinuncio.
E guardando lui noto bene le dimensioni di lui.
Io ho un normale 16cm per 13 di circonferenza, e devo dire che il suo è abbondantemente oltre i 22/23 cm con una circonferenza notevole.
Io esplodo lentamente, sono accecato dalla rabbia, inizio a urlare verso di lui di andarsene immediatamente o sarebbe successo uno sproposito.
Non so se per quel ho detto o per come l'ho detto lui è scappato via nudo.
Vanessa mi guarda arrabbiata e mi dice: ma che ti è preso, che hai in testa, te l'ho detto che io ad un cazzo così non rinuncio!
Con una strana e ritrovata calma mi siedo vicino a lei, la bacio in bocca, e quando ci stacchiamo lei mi sorride e mi fa: allora è tutto ok?
Posso continuare a farmi chiavare da lui?
Io: lo sai che ti amo e voglio la tua felicità.
Mi abbraccia ed inizia a ringraziarmi, ma io la blocco e le dico: aspetta non ho finito... adesso vestiti e sparisci dalla mia vista e da casa mia, vai da lui o dove cazzo vuoi, ma vattene; voglio io divorzio.
E così è stato, abbiamo divorziato, con addebito della responsabilità per lei perché il giudice ha accolto la tesi del mio avvocato dovuto al tradimento di lei e a quella frase " io a questo cazzo non rinuncio " ammesso anche da lei davanti al giudice.
Nei mesi a seguire gli amici in comune mi dicevano di lei che saltava da una storia a un'altra, che non riusciva ad avere storie che durassero più di qualche mese e che rimpiangeva il nostro rapporto e che mi amava ancora.
Poi più nulla, nessuna notizia, solo che aveva cambiato città per lavoro.
Chissà se avrà trovato un nuovo amore, chissà se avrà una famiglia tutta sua, chissà se a volte pensa ancora a noi...
Io dal canto mio mi sono risposato, ho 2 figli, un maschio ed una femmina, e con la mia moglie ci godiamo un rapporto sessualmente aperto.
E chissà se allora avessi accettato le corna, forse sarei ancora sposato a Vanessa...
E chissà come sarebbe la mia vita ora.
Quindi racconto di fantasia basato sulla realtà.
Nomi di fantasia.
Ciao il mio nome è Luca, adesso ho 55 anni, ma all'epoca dei fatti ne avevo 30.
Racconterò quel che mi è accaduto come se i fatti di 25 anni fa si svolgessero al presente.
Quindi...
Ciao sono Luca, 30 anni, mia moglie Vanessa, 28 anni, sposati da 4 anni e senza figli.
Le cose tra di noi vanno bene, così bene che a volte le coppie di nostri amici ci chiedono il segreto della nostra unione perfetta.
Noi diciamo sempre che è l'amore che ci lega così.
Facciamo tutto quello che fanno le coppie, hobbies in comune, viaggi, pianificare il futuro e parlare di eventuali figli.
Io di mestiere faccio il tassista, lei impiegata in una azienda alimentare.
Mai ho avuto dubbi sulla sua fedeltà , mai ho dato motivo di farle venire dubbi sulla mia fedeltà.
Il sesso tra noi è sempre stato idilliaco, tra di noi abbiamo sperimentato tutto e di tutto.
Il suo pezzo forte sono i pompini, la mia l'uso della lingua e delle mani, durata media dipende anche dalla eccitazione mentale.
Facciamo sesso 3 o 4 volte a settimana in media, a volte di più, a volte meno.
Tutto tranquillo insomma, fino a chè...
Un giorno mentre sono al mio posto di attesa col taxi, mi rendo conto di essere uscito di casa senza portafogli, e quindi senza documenti.
Decido di tornare a casa a prenderlo, perché senza non posso lavorare.
Arrivo a casa e vedo l'auto di mia moglie parcheggiata davanti al garage.
Strano, dovrebbe essere al lavoro, che si sia sentita male?
Poi noto un'altra auto parcheggiata a pochi metri dal cancelletto d'ingresso, non so di chi sia, e non ci faccio caso più di tanto.
Potrebbe anche essere di un vicino.
Entro in casa e sia in cucina che in salotto non c'è traccia di mia moglie, ma se non è stata bene al lavoro, sarà a letto.
Così mi dirigo al piano di sopra verso la camera.
Man mano che salgo sento sussurri, gemiti ed ansimare.
E no, non sono rumori che fa chi sta male, ma chi sta scopando...
Mi sento rabbrividire ad ogni passo.
Possibile che...
No dai, non può essere, non lei...
La porta della camera è semichiusa, io mi fermo lì dietro e sento le loro voci.
Sento lei che lo incita a scoparla, con frasi del tipo:
Mi piace da morire il tuo cazzo, dammelo tutto, riempimi in tutti i buchi, fammi godere!
E lui di rimando:
Sì troia adesso ti sfondo, sei una puttana, la mia vacca da monta!
Io sono in trance... non credo alle mie orecchie...
Scosto appena un po' la porta e li vedo attraverso il riflesso dello specchio.
Vedo lei a smorza candela su di lui.
Lo sta prendendo nella figa, cavalcandolo mentre lui le strizza le tette.
Io sempre più allibito e incredulo, non riesco a muovermi o a dire nulla, fermo solo a guardare.
Vedo lei che si stacca da lui e gliela mette in bocca facendosela leccare.
Poi si gira e glielo prende in bocca, succhiando avidamente quel cazzo.
Poco dopo lui le dice che vuole metterglielo nel culo, lei si posiziona a pecorina, con la parte alta del busto che appoggia sul letto, in modo tale da avere il culo bello alto e a disposizione.
Lui le si posiziona dietro e appoggiando la cappella al suo sfintere inizia a spingere.
In pochi secondi è tutto dentro di lei.
Lei gli dice: dai più forte, fammi male, sfondami col tuo cazzone, fammi godere come una cagna in calore.
Lui grugnisce come un maiale e le dà della troia a ripetizione, ad ogni spinta dentro di lei le dice troia.
Continua a scoparla così per qualche minuto, poi cambiano posizione e si mettono nella più classica posizione del missionario.
Lei spalanca le gambe, lui le monta sopra e la penetra.
In me, a vedere tutto ciò, inizia a salirmi qualcosa dentro.
Qualcosa di animalesco, una sensazione mai provata prima.
Rabbia, ira.
Spalanco la porta di botto che sbatte contro al muro.
Lui ha un sussulto e si stacca da lei, pozizionandosi al suo fianco, guardandomi con aria stupita.
Lei rimane lì, a cosce aperte, con la fica aperta che gronda di umori, guardandomi un po' sorpresa.
Non riesco ancora a dire nulla, sento lui che dice: e tu chi cazzo sei?
La mia rabbia aumenta.
Mia moglie dice: lui è Luca, mio marito; poi verso di me: lui è Lorenzo un mio amico; dicendolo con una naturalezza che quasi sembra che quel che sta accadendo è una cosa del tutto normale.
Io con una voce molto bassa piena d'ira, dico solamente, rivolto a lui: vestiti ed esci subito da casa mia.
Mia moglie Vanessa: un'attimo aspetta, io Luca ti amo ma ad un cazzo così non rinuncio.
E guardando lui noto bene le dimensioni di lui.
Io ho un normale 16cm per 13 di circonferenza, e devo dire che il suo è abbondantemente oltre i 22/23 cm con una circonferenza notevole.
Io esplodo lentamente, sono accecato dalla rabbia, inizio a urlare verso di lui di andarsene immediatamente o sarebbe successo uno sproposito.
Non so se per quel ho detto o per come l'ho detto lui è scappato via nudo.
Vanessa mi guarda arrabbiata e mi dice: ma che ti è preso, che hai in testa, te l'ho detto che io ad un cazzo così non rinuncio!
Con una strana e ritrovata calma mi siedo vicino a lei, la bacio in bocca, e quando ci stacchiamo lei mi sorride e mi fa: allora è tutto ok?
Posso continuare a farmi chiavare da lui?
Io: lo sai che ti amo e voglio la tua felicità.
Mi abbraccia ed inizia a ringraziarmi, ma io la blocco e le dico: aspetta non ho finito... adesso vestiti e sparisci dalla mia vista e da casa mia, vai da lui o dove cazzo vuoi, ma vattene; voglio io divorzio.
E così è stato, abbiamo divorziato, con addebito della responsabilità per lei perché il giudice ha accolto la tesi del mio avvocato dovuto al tradimento di lei e a quella frase " io a questo cazzo non rinuncio " ammesso anche da lei davanti al giudice.
Nei mesi a seguire gli amici in comune mi dicevano di lei che saltava da una storia a un'altra, che non riusciva ad avere storie che durassero più di qualche mese e che rimpiangeva il nostro rapporto e che mi amava ancora.
Poi più nulla, nessuna notizia, solo che aveva cambiato città per lavoro.
Chissà se avrà trovato un nuovo amore, chissà se avrà una famiglia tutta sua, chissà se a volte pensa ancora a noi...
Io dal canto mio mi sono risposato, ho 2 figli, un maschio ed una femmina, e con la mia moglie ci godiamo un rapporto sessualmente aperto.
E chissà se allora avessi accettato le corna, forse sarei ancora sposato a Vanessa...
E chissà come sarebbe la mia vita ora.
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